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Silvio Berlusconi 

(Milano, 29 settembre 1936) imprenditore e uomo politico italiano, figlio di Luigi, un dirigente della Banca Rasini;

1961
dopo gli studi universitari alla Statale di Milano, si laurea in legge con 100 e lode, discutendo una tesi sugli aspetti giuridici della pubblicità, tesi che gli vale una borsa di studio del valore di 2 milioni di lire messa in palio dalla Manzoni Pubblicità;

1962
con il quarantenne Pietro Canali, costruttore edile, costituisce la sua prima società: Cantieri Riuniti Milanesi che, grazie anche ad una fideiussione accordatagli dalla Banca Rasini, riesce ad acquistare un terreno edificabile in via Alciati a Milano; l'affare dura due anni durante i quali egli, con quello che ricava dalla vendita del primo condominio in pianta, riesce a finanziare le altre tre unità previste;
costituisce intanto la Edilnord sas di Silvio Berlusconi & C. (con P. Canali, Carlo Rasini, il dr. Piccitto, commercialista della Cantieri Riuniti Milanesi, Enrico e Giovanni Botta, costruttori milanesi); acquista quindi a Brugherio, un comune alle porte di Milano, un vasto appezzamento di terreno di proprietà di un'azienda produttrice di motoscafi;

1963
novembre, solo ora riesce a far apporre dal fratello Paolo (appena laureato in architettura e superato l'esame di Stato) la firma ad un progetto rivoluzionario, poi approvato;

1964
Brugherio, Centro Edilnord, iniziano i lavori di costruzione del Condominio della Fontana che conta circa 140 appartamenti; è un anno in cui aumentano i tassi  di interesse e gli imprenditori edili sono costretti a contribuire alle opere di urbanizzazione; in pratica è un periodo in cui non si vende nulla; per la prima volta si mette alla ricerca di investitori istituzionali, per lui un'iniziativa assolutamente nuova; conosce il presidente della Manzoni Pubblicità, tra l'altro anche presidente del Fondo di Previdenza dei Dirigenti Commerciali di Roma, a cui riesce a vendere il Condomino della Fontana, mentre è già avviata la costruzione del Condominio dei Cigni;

1965
grazie a questa boccata d'ossigeno anche le banche finanziatrici, prima fra tutte il Monte dei Paschi di Siena, concedono mutui fino al 50% del valore degli appartamenti;
6 marzo, sposa conosce Carla Elvira Dall'Oglio, poco più che ventenne, figlia unica, commessa a Milano, da La Spezia;

1966
maggio, si cominciano a vendere i primi appartamenti del Condominio dei Cigni;
10 agosto, nasce Maria Elvira, nella casa in via S. Giminiano,12, in uno stabile dove abitano anche i genitori di Silvio e una zia materna;

1967
grazie anche ad alcune inserzioni a piena pagina sul «Corriere della Sera», a Brugherio si verifica un boom delle vendite;

1968
le vendite toccano il tetto massimo; mentre i lavori al Centro Edilnord stanno giungendo al termine egli costruisce un condominio in via S. Giminiano, su un terreno appartenente ai F.lli Botta, dove poi si trasferisce  con la famiglia;
intanto, sorvolando i confini di Milano con l'elicottero,  ha individua un'area, di proprietà del conte Bonzi, nel comune di Segrate, a ridosso del Parco Lambro, già lottizzata ed in procinto di essere ceduta in parti separate; alla fine dell'anno decide di acquistarla dopo aver costituito una nuova società in cui i soci tradizionali non compaiono più; ha ora in testa Milano 2, un progetto ambizioso;

1969
la cessione dei 1000 appartamenti di Brugherio è completata [il prezzo iniziale di 70-80.000 lire al mq giunge a 100.000; i lavori saranno ultimati nel 1970, mentre gli ultimi ritocchi saranno apportati nel 1971];
28 aprile, nasce il secondogenito Pier Silvio;
iniziano i lavori a Milano 2, operazione finanziata in maniera massiccia dal Monte dei Paschi di Siena; la convenzione per Milano 2 è uno dei primi frutti della nuova amministrazione comunale di centro-sinistra; sarà uno dei bersagli preferiti dall'opposizione;

1971
acquista un elicottero;

1973
è l'anno del boom; egli dispone di 30 accompagnatori e 13 venditori; 
maggio, in questo solo mese il valore degli appartamenti venduti ammonta a 7 Mdi, di cui 1,7 raccolto in un solo week-end; Milano2 vince il confronto con il vicino insediamento di San Felice, realizzato nello stesso periodo; vuole replicare;
fonda la Italcantieri;

1974
acquista tre grandi appezzamenti di terreno attorno a Milano: a Cusago (4 Mni di mq), a Basiglio (1,8 Mni di mq) e a Monza (0,7 Mni di mq); in questo periodo il vecchio amico Marcello Dell'Utri dà le dimissioni nella banca dove lavora a Palermo e lo raggiunge a Milano;
nel frattempo un pretore, credendo di aver trovato alcuni vizi formali nella procedura di approvazione del piano regolatore, considera nulle  tutte le approvazioni successive e la licenza; alcuni responsabili della Edilnord vengono indiziati di reato: solo alla fine dell'inchiesta il magistrato riterrà non sussistere i presupposti per un rinvio a giudizio della società costruttrice;
settembre, per evitare l'assembramento di camini e di antenne sui tetti delle abitazioni dei residenti di Milano2, vengono adottati impianti termici e di antenna tv centralizzati; poiché il cavo è dotato di 6 bande e le reti televisive esistenti sono 5, Giacomo Properzi (segretario del PRI milanese) ed Alceo Moretti (titolare dell'agenzia di pubbliche relazioni Alfa) hanno l'idea di utilizzare la banda libera per l'emissione del segnale di una tv via cavo: nasce così Telemilano;

1975
il fratello Paolo, tredici anni di meno, diventa direttore commerciale della Edilnord;

1976
in un turbolento contesto socio-politico, emerge una profonda crisi del mercato immobiliare; la situazione per la Edilnord si fa di nuovo drammatica: la crisi petrolifera, che in un primo tempo ha alimentato la domanda di case come bene-rifugio dall'inflazione, fa lievitare i prezzi nel mercato del frazionato fino a bloccarne la richiesta; come nel 1965 egli fa ricorso agli investitori istituzionali, gli unici a potersi permettere acquisti nei momenti di recessione; vende così:
- Residenza Poggio alla Banca d'Italia,
- Fontanile alla RAS
- Jolly Hotel e Jolly Residence all'ENPAM (Ente previdenziale dei medici)
e grazie a queste cessioni arrivano a Milano 2 molte famiglie affittuarie;
egli pensa già a Milano3, che non dovrà però essere una replica della precedente, da costruirsi a Basiglio che ha appena 400 abitanti; ne affida la costruzione all'Italcantieri;

1977
il mercato del frazionato riprende vigore, a Milano2 sono completati il Centro Direzionale e la Piazza che si affaccia su laghetto artificiale; costituito l'Ente Fiera Lombardia i primi piani degli edifici vengono adattati per ospitare iniziative come "Milanovendemoda"; la IBM, vero affare per Berlusconi, occupa una buona porzione del Centro Direzionale;
la "legge Bucalossi" stabilisce il raddoppio degli oneri relativi all'edificazione dei suoli;
è nominato "cavaliere del lavoro", il più giovane d'Italia, assieme a Gianni Agnelli e a Leopoldo Pirelli;
a Milano supera ormai nella dichiarazione dei redditi la maga della finanza Anna Bonomi Bolchini e il presidente della Montedison Cefis;
acquista il 12% della Europrint Srl, società editrice del «Giornale nuovo» (quotidiano esistente da tre anni) di Indro Montanelli;
gli viene conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro;

1978
Milano3, destinato alla fascia intermedia dei possessori di reddito, comincia a strutturarsi;
la "legge sull'equo canone" cancella in blocco il mercato delle vendite edili: anche gli enti che hanno salvato Milano2 dalla prima crisi immobiliare, preferiscono investire in uffici o aree commerciali piuttosto che in appartamenti ad uso residenziale; a salvarlo sarà la grande inflazione;
il fratello Paolo diventa direttore generale della Edilnord;
Silvio lancia via etere TeleMilano 58. Ha due studi fortuna nella sala conferenze del Jolly Hotel di Milano2, 10 telecamere a colori, 4 telecamere portatili, un mezzo mobile con regìa, 2 sale regìe complete, 2 sale regìe luci, 3 sale montaggio, 1 sala telecinema. Un miliardo e mezzo di investimenti; la sede viene spostata nel Palazzo dei Cigni di Milano2; per la pubblicità si affida alla Publiepi;
La Edilnord, con l'appoggio della Regione Lombardia, del Comprensorio Milanese, dell'Unione Commercianti e del Comune di Lacchiarella, dà inizio ai lavori di progettazione del Il Girasole attraverso la Saci; poiché all'ultimo momento i grossisti tessili milanesi si ritirano dal progetto, per finanziarlo egli, ricorrendo ai titoli atipici, fa emettere dalla Saci dei Certificati di Investimento Finanziari;
su sollecitazione del sindaco di Milano Carlo Tognoli, decide di rilevare l'80% del Teatro Manzoni di Milano, in questo periodo in crisi finanziaria, che diventerà la vetrina del suo gruppo imprenditoriale;
8 giugno, fonda la Fininvest Srl, finanziaria di investimento con un capitale di 20 milioni e con sede a Roma;

1979
26 gennaio, la Fininvest Srl viene trasformata in Fininvest Spa con sede a Milano, capitale 52 miliardi con cui finanzia Reteitalia, società costituita per produrre programmi e servizi per le altre tv private italiane; 
[il 29 gennaio la Fininvest diventa una srl dopo la fusione tra Fininvest Spa e Fininvest Roma srl: quindi una holding capogruppo srl, legittima giuridicamente]
Capitalizzazione; 
- 1978, Inizio: 20 Mni, fine 18 Mdi; 
- 1979, 52 Mdi
- 1982, 85 Mdi
- 1984, 160 Mdi;
luglio, diventa presidente della nuova spa.
13 settembre, fonda la concessionaria di pubblicità Publitalia '80 (Spa, cap. soc. 3 Mdi, consigliere delegato Marcello Dell'Utri) [Fatturato: 1980: 12,5 Mdi; 1984: 880 Mdi];
20 ottobre, annuncia in una conferenza stampa di essere entrato in possesso del 37,5% del «Giornale nuovo»; 
Telemilano diventa stretta; perciò egli contatta Adriano Galliani [ora amministratore delegato della divisione televisiva  e del Milan], proprietario dell'Elettronica Industriale che ha già curato la realizzazione della rete per la trasmissione in Italia Settentrionale del segnale di Telemontecarlo e della Televisione Svizzera Italiana; Galliani va quindi in giro per l'Italia ad acquistare bande di frequenza che permetteranno a Berlusconi, che intanto ha acquistato il 50% dell'Elettronica Industriale, di trasmettere in tutta il paese;

1980
è l'anno del boom: milioni di mc di costruzioni su migliaia di mq di superficie stanno per diventare un grande business: 
Milano2: 1969, 145.000; 1973, 350.000; 1981, oltre 1,8 Mni di lire al mq;
Milano3: 1979, 490.000; 1981, 900.000 lire al mq;
giugno, dà l'approvazione definitiva al progetto per il centro commerciale Il Girasole (su un'area di 680.000 mq con una superficie coperta di 190.000 mq; prezzi fissati per la vendita 1.200.000 lire al mq, contro i 500.000 dei centri di Bologna e Firenze);
30 settembre, parte  ufficialmente Canale 5 (cinque per ragioni eufoniche, il logo del biscione è inventato da Cesare Priori); 
al Teatro Manzoni conosce Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, 24 anni, attrice di teatro… diventa la sua compagna; i due cominciano a vivere more uxorio nella villa di via Rovani, ora quartier generale di Silvio;
per 500 milioni si aggiudica l'ex villa Casati Stampa ad Arcore, un comune a nord di Milano, nel cuore della Brianza; 
[la villa, circondata da un grande parco, era originariamente del marchese Camillo Casati Stampa, suicidatosi il 31 agosto 1970, dopo aver ucciso la moglie Anna Maria ed il suo giovane amante] 
la villa, destinata ad ospitare gli studi di Canale 5 (ma il permesso non arriverà mai) diventa la dimora ufficiale di Silvio e della sua famiglia;

1981
aprile, il rendimento dei titoli pubblici si fa superiore al tasso d'inflazione, la domanda di case scompare;

1982
fonda Videotime (Amm.re delegato Valerij Lazarov, rumeno naturalizzato spagnolo, mago degli effetti speciali che per il look di Canale 5 compra il primo "squeeze zoom" in Italia: costo 180.000 dollari);
rileva impianti e dipendenti di Telealtomilanese, una tv privata di proprietà Rizzoli che fa parte del network P.I.N.;
agosto, la Fininvest acquista Italia 1 di Rusconi per 32 Mdi, cifra che si procura rivolgendosi ai piccoli risparmiatori; crea 13.500 quote da 10 milioni che vengono vendute al pubblico tramite Programma Italia, una società di intermediazione finanziaria controllata dalla Fininvest;

1983
acquista «Sorrisi e Canzoni»;

1984
la compagna Veronica Lario rimane incinta e i due vanno a vivere nella villa di Arcore, lasciata da poco tempo dalla moglie Carla Elvira, ritiratasi in Inghilterra;
30 luglio, nasce Barbara: al battesimo il padrino è Bettino Craxi, presidente del Consiglio e segretario del PSI, che usa spesso trascorrere i capodanni in casa Berlusconi;
ottobre, acquista Retequattro diventando così l'unico concorrente diretto della RAI;

1985
viene sancita ufficialmente la separazione fra Silvio e la moglie Carla Elvira, dopo vent'anni di matrimonio; il giudice affida all'imprenditore il figlio minore Pier Silvio;

1986
è proprietario di tre canali televisivi che raggiungono il 96% delle famiglie italiane e un ascolto quotidiano di 70 milioni di ore, cioè due ore in media per 35 milioni di spettatori al giorno;
24 marzo, acquista la società calcistica Milan a.c. per 35 Mdi, lasciata in precarie condizioni finanziarie dall'ultimo presidente Giuseppe Farina; oltre alla squadra rileva anche il mensile «Forza Milan» che affida alle cure di Gigi Vesigna; divenuto presidente della squadra, mette nel consiglio di amministrazione suoi uomini di fiducia: il fratello Paolo, Fedele Confalonieri, il cugino Giancarlo Foscale, Adriano Galliani e più tardi amici come Leonardo Forneron Mondadori;
7 maggio, nasce Eleonora, quarta figlia di "Sua Emittenza";

1987
finiscono i lavori del centro commerciale Il Girasole i cui spazi commerciali vengono venduti in blocco ad investitori istituzionali, con la clausola della garanzia del reddito; in base ad essa la Edilnord si assume il compito di affittare gli spazi ai grossisti, impegnandosi a versare all'ente acquirente il corrispettivo pattuito per la locazione finché fossero rimasti sfitti; dopo una lunga trattativa riesce a stipulare una convenzione con l'Ente Fiera ; il contratto prevede l'utilizzo per 6 anni del padiglione Sud (80.000 mq), a fronte di un affitto di 4,5 miliardi l'anno ai quali si aggiungono 900 milioni di spese; grazie alla scelta fatta dall'Ente Fiera e alla campagna pubblicitaria che ne segue i canoni di affitto e i prezzi d'acquisto salgono vertiginosamente; con tale accordo egli batte sul filo di lana due immobiliaristi Salvatore Ligresti (il suo alter ego, come costruttore, in centro Milano) e Giuseppe Cabassi (Milanofiori ad Assago);
alla fine dell'anno il pianeta dei media televisivi comincia a rivelarsi saturo, egli intravede un terreno fertile nel settore della grande distribuzione; la Standa appartiene a Raul Gardini, che l'ha ereditata dalla Montedison di Schimberni; Gardini è disposto a venderla;

1988
agosto, acquista la Standa e con questa operazione fa il suo esordio in Borsa; amministratore delegato della Fininvest è il cugino Giancarlo Foscale, l'architetto finanziario del gruppo; 

1989
24 ottobre, fonda, assieme a Mario e Vittorio Cecchi Gori, la Pentafilm;
muore il padre;

1990
fonda la Pentatv (home video); Reteitalia diventa Silvio Berlusconi Comunications;
acquista la Mondadori;
muore il padre;
Ormai la Fininvest, detenuta al 100% dalla famiglia Berlusconi [il che gli permette di esimersi dal presentare un bilancio consolidato del suo gruppo e conseguentemente dal rendere nota la contabilità delle sue multiformi attività], dispone di tre grandi serbatoi di liquidità: Publitalia, Programma Italia e Standa.

1993
intraprende la carriera politica costituendo Forza Italia;

1994
11 maggio-22 dicembre, presidente del Consiglio dopo aver vinto le elezioni politiche, con Lega Nord e Alleanza Nazionale; dopo la defezione della Lega Nord è costretto a dimettersi; deputato;

1995
costituisce la subholding Mediaset;

1996
nelle elezioni politiche Forza Italia, unita nel «Polo delle libertà» con Alleanza nazionale, CDU e CCD, viene battuta dalla coalizione dell' "Ulivo";

1997
al primo congresso a Milano di Forza Italia viene riconfermato alla guida sia del proprio partito sia della coalizione del Polo; negli anni seguenti è coinvolto con il gruppo Fininvest in processi per falso in bilancio e per tangenti; per parte delle accuse viene prosciolto mentre per altri procedimenti i reati cadono in prescrizione;

1999
parlamentare europeo;

2001
alle elezioni politiche vince la coalizione del Polo; 
giugno, forma il suo secondo governo.

______________________

I Governo Berlusconi

Composizione
Camera dei Deputati[4] Seggi
Lega Nord
Forza Italia
Alleanza Nazionale
Centro Cristiano Democratico
Totale Maggioranza 117
113
109
27
366
Alleanza dei Progressisti
Rifondazione Comunista
Partito Popolare Italiano
Alleanza Democratica
Partito Socialista Italiano
Patto Segni
Minoranze linguistiche
Altri[5]
Totale Opposizione 143
39
33
17
14
9
4
5
264
Totale 630
Senato della Repubblica[6] Seggi
Lega Nord
Alleanza Nazionale
Forza Italia
Centro Cristiano Democratico
Altri[7]
Totale Maggioranza 60
48
36
12
15
171
Alleanza dei Progressisti
Partito Popolare Italiano
Rifondazione Comunista
Verdi-La Rete
Partito Socialista Italiano
Südtiroler Volkspartei
Totale Opposizione 76
34
18
13
10
3
154
Totale 325

Composizione del governo:
Forza Italia (FI), Presidente del Consiglio, 8 ministri e 13 sottosegretari
Alleanza Nazionale (AN), 5 ministri, 1 Vicepresidente del Consiglio e 12 sottosegretari
Lega Nord (LN), 5 ministri, 1 Vicepresidente del Consiglio e 9 sottosegretari
Centro Cristiano Democratico (CCD), 2 ministri e 1 sottosegretario
Unione di Centro (UdC), 2 ministri
Indipendenti, 2 ministri

Presidente del Consiglio dei ministri
Silvio Berlusconi (FI)

Vicepresidenti del Consiglio dei ministr
Giuseppe Tatarella (AN), Roberto Maroni (LN)
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Gianni Letta (FI) con delega allo spettacolo, al turismo e allo sport

Ministri senza portafoglio


Coordinamento delle politiche Unione Europea
Domenico Comino (LN)

Famiglia e solidarietà sociale
Antonio Guidi (FI)

Funzione pubblica e Affari regionali
Giuliano Urbani (FI)

Italiani nel mondo
Sergio Berlinguer (Indipendente)

Rapporti con il Parlamento
Giuliano Ferrara (FI)

Riforme istituzionali
Francesco Speroni (LN)


MINISTERI

Affari esteri
Ministro Antonio Martino (FI)
Sottosegretari Livio Caputo (FI), Franco Rocchetta (LN), Vincenzo Trantino (AN)

Interno
Ministro Roberto Maroni (LN)
Sottosegretari Maurizio Gasparri (AN), Marianna Li Calzi (FI), Domenico Lo Jucco (FI)

Grazia e Giustizia
Ministro Alfredo Biondi (UdC)
Sottosegretari Gian Franco Anedda (AN), Mario Borghezio (LN), Domenico Contestabile (FI)

Bilancio e Programmazione Economica
Ministro Giancarlo Pagliarini (LN)
Sottosegretari Ilario Floresta (FI), Antonio Parlato (AN)

Finanze
Ministro Giulio Tremonti (eletto con il Patto Segni)
Sottosegretari Roberto Asquini (LN), Filippo Berselli (AN), Sandro Trevisanato (FI)

Tesoro
Ministro Lamberto Dini (Indipendente)
Sottosegretari Marisa Bedoni (LN), Salvatore Cicu (FI), Giovanni Mongiello (CCD), Antonio Rastrelli (AN)

Difesa
Ministro Cesare Previti (FI)
Sottosegretari Guido Lo Porto (AN), Mauro Polli (LN)

Pubblica Istruzione
Ministro Francesco D'Onofrio (CCD)
Sottosegretari Fortunato Aloi (AN), Mariella Mazzetto (LN)

Lavori Pubblici
Ministro Roberto Maria Radice (FI)
Sottosegretari Stefano Aimone Prina (LN), Domenico Nania (AN)

Risorse Agricole, Alimentari e Forestali
Ministro Adriana Poli Bortone (AN)
Sottosegretari Paolo Scarpa Bonazza Buora (FI)

Trasporti e Navigazione
Ministro Publio Fiori (AN)
Sottosegretari Sergio Cappelli (LN), Gianfranco Micciché (FI)

Poste e Telecomunicazioni
Ministro Giuseppe Tatarella (AN)
Sottosegretari Antonio Marano (LN)

Industria, Commercio e Artigianato
Ministro Vito Gnutti (LN)
Sottosegretari Giampiero Beccaria (FI), Francesco Pontone (AN)

Sanità
Ministro Raffaele Costa (UdC)
Sottosegretari Giulio Conti (AN), Giuseppe Nisticò (FI)

Commercio con l'Estero
Ministro Giorgio Bernini (FI)

Lavoro e Previdenza Sociale
Ministro Clemente Mastella (CCD)
Sottosegretari Carmelo Porcu (MSI), Adriano Teso (FI)

Beni Culturali e Ambientali
Ministro Domenico Fisichella (AN)

Ambiente
Ministro Altero Matteoli (AN)
Sottosegretari Roberto Lasagna (FI)

Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica
Ministro Stefano Podestà (FI)
Sottosegretari Giovanni Meo Zilio (LN)

___________________________

 

II Governo Berlusconi

Composizione
Camera dei Deputati[4] Seggi
Forza Italia
Alleanza Nazionale
CCD-CDU
Lega Nord
Nuovo PSI
Totale Maggioranza 178
99
40
30
3
353
Democratici di Sinistra
La Margherita
Rifondazione Comunista
Comunisti Italiani
Socialisti Democratici Italiani
Federazione dei Verdi
Minoranze linguistiche
Altri[5]
Totale Opposizione 136
80
11
10
9
8
5
7
266
Totale 619[6]
Senato della Repubblica[7] Seggi
Forza Italia
Alleanza Nazionale
CCD-CDU
Lega Nord
Nuovo PSI
Partito Repubblicano Italiano
Fiamma Tricolore
Totale Maggioranza 82
45
29
17
1
1
1
176
Democratici di Sinistra
La Margherita
Federazione dei Verdi
Minoranze linguistiche
Socialisti Democratici Italiani
Rifondazione Comunista
Comunisti Italiani
Alleanza Lombarda
Movimento Territorio Lombardo
Libertà e Giustizia per l'Ulivo
Altri[8]
Totale Opposizione 65
43
10
10
6
4
2
1
1
1
5
148
Totale 324

Al momento della sua costituzione la composizione del governo era:
Casa delle Libertà, Presidente del Consiglio, 20 ministri, 54 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
Forza Italia (FI), Presidente del Consiglio, 11 ministri, 28 fra viceministri e sottosegretari
Alleanza Nazionale (AN), 4 ministri, 14 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
Lega Nord (LN), 3 ministri e 6 sottosegretari
Biancofiore, 2 ministri e 6 sottosegretari
Centro Cristiano Democratico (CCD), 1 ministro e 4 sottosegretari
Cristiani Democratici Uniti (CDU), 1 ministro e 2 sottosegretari
Indipendenti, 3 ministri e 2 sottosegretari.
Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei ministri:
Casa delle Libertà, 3 sottosegretari
Nuovo PSI (NPSI), 2 sottosegretari
Partito Repubblicano Italiano (PRI), 1 sottosegretario.

Presidente del Consiglio dei ministri
Silvio Berlusconi (FI)

Vicepresidenti del Consiglio dei ministri
Gianfranco Fini (AN)
Marco Follini (CCD) (dal 03/12/04 al 18/04/05)

Segretario del Consiglio dei ministri
Gianni Letta (FI)

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Paolo Bonaiuti (FI)

Ministri senza portafoglio
Affari Regionali e Autonomie Locali
Enrico La Loggia (FI)
Sottosegretario: Alberto Gagliardi (FI)

Attuazione programma di governo
Giuseppe Pisanu (FI) fino al 03/07/02
Claudio Scajola (FI) dal 28/08/03

Funzione pubblica e Olimpiadi
Franco Frattini (FI) fino al 14/11/02
Luigi Mazzella (Indipendente) fino al 02/12/04
Mario Baccini (CCD) dal 02/12/04
Sottosegretario: Learco Saporito (AN)

Innovazione e tecnologie
Lucio Stanca (FI)

Italiani nel mondo
Mirko Tremaglia (AN)

Pari opportunità
Stefania Prestigiacomo (FI)

Politiche comunitarie[
Rocco Buttiglione (CDU)

Riforme istituzionali e devoluzione
Umberto Bossi (LN) fino al 19/07/04
Roberto Calderoli (LN) dal 20/07/04
Sottosegretari: Aldo Brancher (FI), Gian Paolo Gobbo (LN)

Rapporti con il Parlamento
Carlo Giovanardi (CCD)
Sottosegretario: Cosimo Ventucci (FI)

MINISTERI
Affari esteri
Ministro Renato Ruggiero (Indipendente) fino al 06/01/02
Silvio Berlusconi interim fino al 14/11/02
Franco Frattini (FI) fino al 18/11/04
Gianfranco Fini (AN) dal 18/11/04
Sottosegretari Roberto Antonione (FI), Mario Baccini (CCD, fino al 02/12/04), Margherita Boniver (FI), Alfredo Luigi Mantica (AN), Giampaolo Bettamio (FI, dal 30/12/04)

Interno
Ministro Claudio Scajola (FI) fino al 03/07/02
Giuseppe Pisanu (FI) dal 03/07/02
Sottosegretari Maurizio Balocchi (LN), Antonio D'Alì (FI), Alfredo Mantovano (AN), Carlo Taormina (FI, fino al 05/12/04), Michele Saponara (FI, dal 30/12/04)

Giustizia
Ministro Roberto Castelli (LN)
Sottosegretari Jole Santelli (FI), Giuseppe Valentino (AN), Michele Vietti (CCD), Luigi Vitali (FI, dal 30/12/04)

Economia e Finanze
Il dicastero accorpa il Ministero delle Finanze con il Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Giulio Tremonti (FI) fino al 03/07/04
Domenico Siniscalco (Indipendente) dal 16/07/04
Viceministri Mario Baldassarri (AN), Gianfranco Micciché (FI) (con delega al Mezzogiorno)
Sottosegretari Maria Teresa Armosino (FI), Manlio Contento (AN), Daniele Molgora (LN), Giuseppe Vegas (FI), Vito Tanzi (Indipendente, fino al 17/07/03), Gianluigi Magri (CCD, dal 04/02/03)

Attività Produttive
Il dicastero accorpa il Ministero dell'Industria, Commercio ed Artigianato con il Ministero del Commercio Estero ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Antonio Marzano (FI)
Viceministro Adolfo Urso (AN)
Sottosegretari Giovanni Dell'Elce (FI), Giuseppe Galati (CCD), Mario Valducci (FI), Stefano Stefani (LN, fino al 17/7/03) Roberto Cota (LN, dal 30/12/04)

Istruzione, Università e Ricerca
Il dicastero accorpa il Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Letizia Moratti (FI)
Viceministri Guido Possa (FI), Stefano Caldoro (NPSI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Valentina Aprea (FI), Maria Grazia Siliquini (AN), Stefano Caldoro (NPSI, fino al 30/12/04)

Lavoro e Politiche Sociali
Il dicastero accorpa il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con il Dipartimento della Solidarietà Sociale ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Roberto Maroni (LN)
Sottosegretari Alberto Brambilla (LN), Maurizio Sacconi (FI), Grazia Sestini (FI), Pasquale Viespoli (AN), Roberto Rosso (FI, dal 30/12/04)

Difesa
Ministro Antonio Martino (FI)
Sottosegretari Filippo Berselli (AN), Francesco Bosi (CCD), Salvatore Cicu (FI), Giuseppe Drago (CCD, dal 30/12/04)

Politiche Agricole e Forestali
Ministro Giovanni Alemanno (AN)
Sottosegretari Teresio Delfino (CDU), Gianpaolo Dozzo (LN), Paolo Scarpa Bonazza Buora (FI)

Ambiente e Tutela del Territorio
Il dicastero accorpa il Ministero dell'Ambiente con parte del Ministero dei Lavori Pubblici ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Altero Matteoli (AN)
Viceministro Francesco Nucara (PRI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Francesco Nucara (PRI, fino al 30/12/04), Antonio Martusciello (FI, fino al 30/12/04), Roberto Tortoli (FI), Stefano Stefani (LN, dal 30/12/04)

Infrastrutture e Trasporti
Il dicastero accorpa parte del Ministero dei Lavori Pubblici con il Ministero dei Trasporti e della Navigazione ex D. Lgs. n. 300/1999.
Ministro Pietro Lunardi (Indipendente)
Viceministri Ugo Martinat (AN), Mario Tassone (CDU)
Sottosegretari Paolo Mammola (FI), Nino Sospiri (AN), Guido Viceconte (FI), Giancarlo Giorgetti (LN, fino al 21/06/01), Paolo Uggè (FI, dal 07/03/03), Silvano Moffa (AN, dal 30/12/04), Giovanni Ricevuto (NPSI, dal 30/12/04)

Salute
Cambio di denominazione del Ministero della Sanità.
Ministro Girolamo Sirchia (Indipendente)
Sottosegretari Cesare Cursi (AN), Antonio Guidi (FI), Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI, dal 30/12/04), Rocco Salini (FI, dall' 11/03/05)

Beni e Attività Culturali
Ministro Giuliano Urbani (FI)
Viceministro Antonio Martusciello (FI, dal 30/12/04)
Sottosegretari Nicola Bono (AN), Mario Pescante (FI, con delega allo sport), Vittorio Sgarbi (FI, fino al 25/06/02)

Comunicazioni
Ministro Maurizio Gasparri (AN)
Sottosegretari Massimo Baldini (FI), Giancarlo Innocenzi Botti (FI)

 

____________________________

 

III Governo Berlusconi

Composizione[modifica | modifica wikitesto]
Camera dei Deputati[5] Seggi
Forza Italia
Alleanza Nazionale
CCD-CDU
Lega Nord
Nuovo PSI
Totale Maggioranza 167
95
38
26
6
332
Democratici di Sinistra
La Margherita
Rifondazione Comunista
UDEUR Popolari
Socialisti Democratici Italiani
Comunisti Italiani
Federazione dei Verdi
Minoranze linguistiche
Ecologisti Democratici
Altri[6]
Totale Opposizione 130
80
12
13
11
10
7
5
4
7
279
Totale 611[7]
Senato della Repubblica[8] Seggi
Forza Italia
Alleanza Nazionale
CCD-CDU
Lega Nord
Nuovo PSI
Partito Repubblicano Italiano
Fiamma Tricolore
DC per le Autonomie
Totale Maggioranza 74
46
30
17
1
1
1
1
171
Democratici di Sinistra
La Margherita
Federazione dei Verdi
Minoranze linguistiche
Socialisti Democratici Italiani
UDEUR Popolari
Rifondazione Comunista
Comunisti Italiani
Libertà e Giustizia per l'Ulivo
Italia dei Valori
Alleanza Lombarda
Altri[9]
Totale Opposizione 64
35
10
10
6
5
4
2
2
2
1
7
147
Totale 318
Composizione del governo:
Casa delle Libertà, Presidente del Consiglio, 23 ministri, 72 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
Forza Italia (FI), Presidente del Consiglio, 9 ministri, 36 fra viceministri e sottosegretari, Vicepresidente del Consiglio
Alleanza Nazionale (AN), 6 ministri e 16 fra viceministri e sottosegretari
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC), 3 ministri e 9 fra viceministri e sottosegretari
Lega Nord (LN), 3 ministri e 8 sottosegretari
Nuovo PSI (NPSI), 1 ministro e 2 fra viceministri e sottosegretari
Partito Repubblicano Italiano (PRI), 1 ministro e 1 viceministro
Indipendenti, 1 ministro.

Presidente del Consiglio dei ministri
Silvio Berlusconi (FI)


Vicepresidenti del Consiglio dei ministri
Gianfranco Fini (AN)
Giulio Tremonti (FI)

Segretario del Consiglio dei ministri
Gianni Letta (FI)

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Paolo Bonaiuti (FI)

Ministri senza portafoglio
Affari Regionali e Autonomie Locali
Enrico La Loggia (FI)
Sottosegretari: Alberto Gagliardi (FI), Luciano Gasperini (LN)

Attuazione programma di governo
Stefano Caldoro (NPSI)
Sottosegretario: Giovanni Dell'Elce (FI)

Funzione pubblica
Mario Baccini (UDC) fino all' 08/05/06
Silvio Berlusconi interim dall' 08/05/06
Sottosegretario: Learco Saporito (AN)

Innovazione e tecnologie
Lucio Stanca (FI)

Italiani nel mondo
Mirko Tremaglia (AN)

Pari opportunità
Stefania Prestigiacomo (FI)

Politiche comunitarie
Giorgio La Malfa (PRI)

Riforme istituzionali e devoluzione
Roberto Calderoli (LN) fino al 18/02/06
Sottosegretari: Aldo Brancher (FI), Nuccio Carrara (AN)

Rapporti con il Parlamento
Carlo Giovanardi (UDC)
Sottosegretari: Cosimo Ventucci (FI), Gianfranco Conte (FI)

Sviluppo e Coesione Territoriale
Gianfranco Miccichè (FI)

MINISTERI

Affari esteri
Ministro Gianfranco Fini (AN)
Sottosegretari Roberto Antonione (FI), Margherita Boniver (FI), Alfredo Luigi Mantica (AN), Giampaolo Bettamio (FI), Giuseppe Drago (UDC)

Interno
Ministro Giuseppe Pisanu (FI)
Sottosegretari Maurizio Balocchi (LN), Antonio D'Alì (FI), Alfredo Mantovano (AN), Michele Saponara (FI), Giampiero D'Alia (UDC)

Giustizia
Ministro Roberto Castelli (LN)
Sottosegretari Jole Santelli (FI), Giuseppe Valentino (AN), Pasquale Giuliano (FI), Luigi Vitali (FI)

Economia e Finanze
Ministro Domenico Siniscalco (Indipendente) fino al 22/09/05
Giulio Tremonti (FI) dal 22/09/05 all' 08/05/06
Silvio Berlusconi interim dall' 08/05/06
Viceministri Mario Baldassarri (AN), Giuseppe Vegas (FI)
Sottosegretari Maria Teresa Armosino (FI), Manlio Contento (AN), Daniele Molgora (LN), Michele Vietti (UDC)

Attività Produttive
Ministro Claudio Scajola (FI)
Viceministro Adolfo Urso (AN)
Sottosegretari Giuseppe Galati (UDC), Mario Valducci (FI), Roberto Cota (LN), Giovan Battista Caligiuri (FI)

Istruzione, Università e Ricerca
Ministro Letizia Moratti (FI)
Viceministri Guido Possa (FI), Giovanni Ricevuto (NPSI)
Sottosegretari Valentina Aprea (FI), Maria Grazia Siliquini (AN)

Lavoro e Politiche Sociali
Ministro Roberto Maroni (LN)
Sottosegretari Alberto Brambilla (LN), Maurizio Sacconi (FI), Grazia Sestini (FI), Pasquale Viespoli (AN), Roberto Rosso (FI), Francesco Saverio Romano (UDC)

Difesa
Ministro Antonio Martino (FI)
Sottosegretari Filippo Berselli (AN), Francesco Bosi (UDC), Salvatore Cicu (FI), Rosario Giorgio Costa (FI)

Politiche Agricole e Forestali
Ministro Giovanni Alemanno (AN)
Sottosegretari Teresio Delfino (UDC), Gianpaolo Dozzo (LN), Paolo Scarpa Bonazza Buora (FI)

Ambiente e Tutela del Territorio
Ministro Altero Matteoli (AN)
Viceministro Francesco Nucara (PRI)
Sottosegretari Roberto Tortoli (FI), Stefano Stefani (LN)

Infrastrutture e Trasporti
Ministro Pietro Lunardi (FI)
Viceministri Ugo Martinat (AN), Mario Tassone (UDC)
Sottosegretari Nino Sospiri (AN, fino al 02/01/2006), Guido Viceconte (FI), Paolo Uggè (FI), Silvano Moffa (AN), Federico Bricolo (LN), Mauro Del Bue (NPSI)

Salute
Ministro Francesco Storace (AN) fino al 10/03/06
Silvio Berlusconi interim dall' 11/03/06
Sottosegretari Cesare Cursi (AN), Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI), Domenico Di Virgilio (FI), Domenico Zinzi (UDC)

Beni e Attività Culturali
Ministro Rocco Buttiglione (UDC)
Viceministro Antonio Martusciello (FI)
Sottosegretari Nicola Bono (AN), Mario Pescante (FI, con delega allo sport)

Comunicazioni
Ministro Mario Landolfi (AN)
Sottosegretari Massimo Baldini (FI), Paolo Romani (FI)

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]
22 aprile 2005. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi incarica il Presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi di formare un nuovo governo.
27 aprile 2005. Il nascente governo riceve la fiducia dalla Camera con 334 voti favorevoli e 240 contrari, il 28 aprile si esprime favorevolmente anche il Senato con 170 voti favorevoli e 117 contrari.
21 settembre 2005. Il Ministro dell'Economia Domenico Siniscalco rassegna le dimissioni dopo le polemiche sull'approvazione della manovra finanziaria 2006. Al suo posto viene nominato Giulio Tremonti.
18 febbraio 2006. Si dimette il Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, all'indomani dell'assalto al consolato italiano di Bengasi, in cui restano uccisi dalla polizia libica undici manifestanti, al culmine dalle proteste scaturite per l'aver mostrato, in un'intervista televisiva, una maglietta con una vignetta su Maometto, considerata offensiva per la religione musulmana. Le dimissioni, chieste dall'intero governo e da tutta l'opposizione, sono precedute dalle parole del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi che invoca "comportamenti responsabili" per chi ha "responsabilità di governo". L'episodio della maglietta provoca anche tensioni diplomatiche tra il governo italiano e lo Stato libico.
10 marzo 2006. Si dimette il Ministro della Salute Francesco Storace, in seguito ad alcune polemiche su presunte attività illecite di intercettazioni nei confronti di avversari politici durante la campagna elettorale delle Regionali 2005, quando era candidato alla presidenza della Regione Lazio.
2 maggio 2006. 22 giorni dopo le elezioni politiche, Silvio Berlusconi consegna le dimissioni dell'esecutivo al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
17 maggio 2006. Dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica del nuovo esecutivo guidato da Romano Prodi, termina ufficialmente il Governo Berlusconi III con il tradizionale passaggio di consegne a Palazzo Chigi.

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IV Governo Berlusconi

Composizione del governo:
Il Popolo della Libertà[8] (PdL), Presidente del Consiglio, 17 ministri e 24 sottosegretari
Lega Nord (LN), 3 ministri, 1 viceministro e 4 sottosegretari
Popolo e Territorio (Pt) (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discussione), 1 ministro e 2 viceministri
Noi Sud (NS), 1 sottosegretario
Indipendenti PdL, 1 ministro e 2 sottosegretari.
Futuro e Libertà per l'Italia (FLI), 1 ministro, 1 viceministro e 2 sottosegretari (fino al 15/11/2010)
Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei Ministri:
Democrazia Cristiana (DC), 1 sottosegretario
Forza del Sud (FdS), 1 sottosegretario
La Destra, 1 sottosegretario (dal 15/04/2011)
Coesione Nazionale (CN), 1 sottosegretario
Repubblicani-Azionisti, 1 sottosegretario
Movimento per le Autonomie (MpA), 2 sottosegretari (fino al 12/11/2010)
Tecnici, 1 sottosegretario (fino all'11/11/2010).
Liberal Democratici, 1 sottosegretario (dal 5/5/2011 al 28/5/2011)
Hanno sostenuto l'esecutivo senza prendervi parte:
Liberal Democratici (fino al 13/11/2008[9], all'opposizione ufficialmente fino al 5/5/2011, quando entrano nel governo con un sottosegretario, per poi riuscirne meno di un mese dopo).
Il Governo disponeva all'inizio della legislatura di una larga maggioranza parlamentare di eletti nelle sue file nei due rami del Parlamento: 343 deputati e 174 senatori, frutto di un risultato del 46,8% alla Camera (17.063.874) e del 47,3% al Senato (15.507.549).
Il Governo Berlusconi IV nel momento del giuramento aveva un'età media di 52,48 anni, tre in meno rispetto al Governo precedente; cinque ministri, due dei quali con portafoglio, erano sotto i 40 anni.[10] La nomina a ministro di quattro donne (cresciute poi a sei) ha migliorato la posizione dell'Italia in relazione al ruolo delle donne in politica, sebbene sia rimasta peggiore rispetto a quella di gran parte dei Paesi dell'Unione Europea.[11]

Presidente del Consiglio dei Ministri

Silvio Berlusconi giura per la quarta volta come premier davanti al Presidente della Repubblica.


Silvio Berlusconi (PdL)

Segretario del Consiglio dei Ministri
Gianni Letta (PdL), Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana con delega ai servizi segreti

Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Paolo Bonaiuti (PdL) con delega all'Editoria
Carlo Giovanardi (PdL), con delega alla Famiglia, al Servizio civile e alla lotta alla droga
Gianfranco Miccichè (PdL, dal 30/10/2010 aderisce a FdS), con delega al CIPE
Rocco Crimi (PdL), con delega allo Sport
Michela Vittoria Brambilla (PdL), con delega al Turismo - dall'8/05/2009
Guido Bertolaso (tecnico), con delega all'emergenza rifiuti in Campania[13], alla Protezione Civile e ai Grandi Eventi - dal 21/05/2008 fino all'11/11/2010[14]

Ministri senza portafoglio
Rapporti con il Parlamento
Ministro Elio Vito (PdL)
Sottosegretario Laura Ravetto (PdL) - dal 04/03/2010

Riforme per il Federalismo
Ministro Umberto Bossi (LN)
Sottosegretario Aldo Brancher (PdL) - fino al 18/06/2010

Rapporti con le Regioni e Coesione Territoriale
Ministro Raffaele Fitto[15] (PdL)

Semplificazione Normativa
Ministro Roberto Calderoli (LN)
Sottosegretario Francesco Belsito (LN) - dal 22/02/2010,
Maurizio Balocchi (LN) - fino al 14/02/2010[16]

Politiche Europee
Ministro Anna Maria Bernini (PdL) - dal 28/07/2011
vacante[17] - dal 18/11/2010 al 27/07/2011
Andrea Ronchi (PdL, dal 30/07/2010 aderisce a FLI) - fino al 17/11/2010

Pubblica Amministrazione e Innovazione
Ministro Renato Brunetta (PdL)
Sottosegretario Andrea Augello (PdL) - dal 04/03/2010

Attuazione del Programma di Governo
Ministro Gianfranco Rotondi (PdL)
Sottosegretario Daniela Santanchè (MpI-PdL) - dal 04/03/2010

Pari Opportunità
Ministro Mara Carfagna (PdL)

Gioventù
Ministro Giorgia Meloni (PdL)

Turismo
Incarico creato a far data 08/05/2009
Ministro Michela Vittoria Brambilla (PdL)

Sussidiarietà e Decentramento
Incarico creato a far data 18/06/2010 e cessato il 06/07/2010
Ministro Aldo Brancher (PdL) - dal 18/06/2010 al 05/07/2010

MINISTERI

Affari Esteri
Ministro Franco Frattini (PdL)
Sottosegretari Stefania Craxi (PdL),
Alfredo Mantica (PdL),
Vincenzo Scotti (MpA, dal 22/01/2010 aderisce a NS) - fino al 7/11/2011

Interno
Ministro Roberto Maroni (LN)
Sottosegretari Alfredo Mantovano (PdL),
Michelino Davico (LN),
Sonia Viale (LN) - dal 05/05/2011,
Guido Viceconte (PdL) - dal 14/10/2011,
Nitto Francesco Palma (PdL) - fino al 27/07/2011

Difesa
Ministro Ignazio La Russa (PdL)
Sottosegretari Guido Crosetto (PdL),
Giuseppe Cossiga (PdL)

Giustizia
Ministro Nitto Francesco Palma (PdL) - dal 28/07/2011
Angelino Alfano (PdL) - fino al 27/07/2011
Sottosegretari Maria Elisabetta Alberti Casellati (PdL),
Giacomo Caliendo (Indipendente PdL)

Economia e Finanze
Ministro Giulio Tremonti (PdL)
Viceministro Giuseppe Vegas (PdL) con delega al Bilancio[19] - dal 21/05/2009 al 15/12/2010
Sottosegretari Luigi Casero (PdL),
Alberto Giorgetti (PdL),
Bruno Cesario (PT) - dal 05/05/2011,
Antonio Gentile (PdL) - dal 05/05/2011,
Giuseppe Vegas (PdL) - fino al 21/05/2009,
Daniele Molgora (LN) - fino al 20/05/2010,
Sonia Viale (LN) - dal 20/05/2010 al 05/05/2011,
Nicola Cosentino (PdL) - fino al 15/07/2010.

Sviluppo Economico
Il dicastero dello Sviluppo Economico accorpa anche il Ministero delle Comunicazioni ed il Ministero del Commercio Internazionale, ex Lege n. 244/2007.
Ministro Paolo Romani (PdL) - dal 04/10/2010
ad interim Silvio Berlusconi (PdL) - dal 05/05/2010 al 04/10/2010[20]
Claudio Scajola (PdL) - fino al 05/05/2010
Viceministri Adolfo Urso (PdL, poi FLI[18]) con delega al Commercio Estero - dal 30/06/2009 al 17/11/2010,
Paolo Romani (PdL) con delega alle Comunicazioni - dal 30/06/2009 al 04/10/2010,
Catia Polidori (PT) con delega al Commercio Estero - dal 14/10/2011
Sottosegretari Stefano Saglia (PdL) - dal 30/04/2009,
Adolfo Urso (PdL) - fino al 30/06/2009,
Paolo Romani (PdL) - fino al 30/06/2009,
Ugo Martinat (PdL) - fino al 28/03/2009[21],
Daniela Melchiorre (LD) - dal 05/05/2011 al 27/05/2011,
Catia Polidori (PT) - dal 05/05/2011 al 14/10/2011

Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Ministro Francesco Saverio Romano (PID-PT) - dal 23/03/2011,
Giancarlo Galan (PdL) - dal 16/04/2010 al 23/03/2011,
Luca Zaia (LN) - fino al 16/04/2010
Sottosegretari Roberto Rosso (PdL) - dal 05/05/2011
Antonio Buonfiglio (PdL, poi FLI[18]) - fino al 17/11/2010

Lavoro e Politiche Sociali
fino al 12/12/2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Ministro Maurizio Sacconi (PdL)
Viceministro Ferruccio Fazio (Indipendente PdL) con delega alla Salute - dal 21/05/2009 al 14/12/2009
Sottosegretari Nello Musumeci (La Destra) - dal 15/04/2011,
Luca Bellotti (PdL) - dal 05/05/2011,
Ferruccio Fazio (Indipendente PdL) - fino al 21/05/2009,
Francesca Martini (LN) - fino al 04/02/2010,
Eugenia Roccella (PdL) - fino al 04/02/2010,
Pasquale Viespoli (PdL, poi FLI) - fino all'8/10/2010

Salute
Istituito il 13/12/2009 in seguito allo scorporamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Ministro Ferruccio Fazio (Indipendente PdL)
Sottosegretari Francesca Martini (LN) - dal 04/02/2010,
Eugenia Roccella (PdL) - dal 04/02/2010

Infrastrutture e Trasporti
Il dicastero accorpa il Ministero delle Infrastrutture con il Ministero dei Trasporti, ex Legge n. 244/2007.
Ministro Altero Matteoli (PdL)
Viceministri Roberto Castelli (LN) con delega alle Infrastrutture Ferroviarie,

Trasporti Pubblici Locali, Navigazione Interna ed Expo 2015 - dal 21/05/2009
Aurelio Misiti (Rep.-Az.) - dal 14/10/2011
Sottosegretari Bartolomeo Giachino (Indipendente PdL),
Mario Mantovani (PdL),
Aurelio Misiti (Rep.-Az.) - dal 05/05/2011 al 14/10/2011,
Roberto Castelli (LN) - fino al 20/05/2009,
Giuseppe Maria Reina (MpA) - fino al 17/11/2010

Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Ministro Stefania Prestigiacomo (PdL)
Sottosegretari Giampiero Catone (PT) - dal 05/05/2011,
Elio Vittorio Belcastro (MpA, poi NS, poi PT) - dal 28/07/2011,
Roberto Menia (PdL, poi dal 30/07/2010 FLI[18]) - fino al 17/11/2010

Istruzione, Università e Ricerca
Il dicastero accorpa il Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca, ex Lege n. 244/2007.
Ministro Mariastella Gelmini (PdL)
Sottosegretari Giuseppe Pizza (DC),
Giuseppe Galati (PdL) - dal 14/10/2011,
Guido Viceconte (PdL) - dal 05/05/2011 al 14/10/11

Beni e Attività Culturali
Ministro Giancarlo Galan (PdL) - dal 23/03/2011,
Sandro Bondi (PdL) - fino al 23/03/2011
Sottosegretari Francesco Maria Giro (PdL),
Riccardo Villari (CN) - dal 05/05/2011

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