Publio
FIORI
(Roma, 25 marzo 1938)
uomo politico italiano, esponente (1958-93) della Democrazia
Cristiana, poi di altri partiti di destra o centro-destra;
- Democrazia Cristiana (1958-1993)
- Movimento Sociale Italiano (1993-1995)
- Alleanza Nazionale (1995-2005)
- Democrazia Cristiana per le Autonomie (2005-2006)
Laurea in giurisprudenza; avvocato dello Stato;
1958
laureato in giurisprudenza, inizia la sua militanza nella Democrazia
Cristiana;
1973
addetto stampa (1973-74) della S.S. Lazio,
squadra per la quale tifa fin da ragazzo;
1977
2 novembre, un gruppo di fuoco delle Brigate
Rosse, formato da Prospero Gallinari,
Barbara Balzerani e Bruno
Seghetti, gli tende un agguato; lui, che è armato, tenta
di reagire ma viene gravemente ferito alle gambe e al torace;
1979
20-31 marzo (V "governo
Andreotti");
20 giugno, eletto per la prima volta deputato (VIII Legislatura
1979 20 giu-11 lug 1983) per la Dc;
agosto-marzo 1980 (I "governo
Cossiga");
1980
4 aprile-27 settembre (II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981 ("governo
Forlani");
1981
giugno-agosto 1982 (I "governo
Spadolini");
per molto tempo risulta iscritto nella lista degli appartenenti alla
P2, scoperta nel 1981;
[Solo nel 2001, il Tribunale di Roma, con sentenza
n. 20537/01, escluderà la sua appartenenza alla loggia
massonica P2.]
1982
23 agosto-13 novembre (II "governo
Spadolini");
dicembre-aprile 1983 (V "governo
Fanfani);
1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura 1983 12 lug-1
lug 1987) per la Dc;
agosto-giugno 1986 (I "governo
Craxi");
1986
agosto-marzo 1987 (II "governo
Craxi");
1987
17 aprile-luglio (VI "governo
Fanfani);
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura 1987 2 lug-22 apr
1992) per la Dc;
luglio-marzo 1988 ("governo
Goria");
1988
aprile-luglio 1989 ("governo
De Mita");
1989
luglio-marzo 1991 (VI "governo
Andreotti");
1991
aprile-aprile 1992 (VII "governo
Andreotti");
1992
23 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura 1992 23 apr-14
apr 1994) per la Dc;
30 aprile-27 gennaio 1994, iscritto al gruppo parlamentare Democratico
Cristiano;
1° luglio-aprile 1993, sottosegretario alle Poste
e Telecomunicazioni (I "governo
Amato");
1993
6 maggio-aprile 1994, sottosegretario alla Sanità
("governo
Ciampi");
luglio, situato sulle posizioni della destra-Dc,
quando l'assemblea organizzativa della Democrazia
Cristiana (guidata dal segretario Mino Martinazzoli)
sceglie di aprirsi verso i contributi della sinistra e del PDS,
egli decide di abbandonare il partito;
autunno, alle elezioni amministrative, sceglie di supportare la destra
e la candidatura a sindaco di Gianfranco Fini,
alla guida di un MSI (Movimento Sociale Italiano);
[Il partito ha già iniziato quel rinnovamento
liberaldemocratico che alcuni mesi più tardi lo porterà
a confuire in Alleanza Nazionale.]
1994
27 gennaio-14 aprile, iscritto al gruppo parlamentare Democratico
Cristiano - Partito Popolare Italiano;
15 aprile, eletto deputato (XII Legislatura 1994 15 aprile-8 mag
1996) nella lista Forza Italia;
21 aprile-7 febbraio 1995, iscritto al gruppo parlamentare Alleanza
Nazionale - MSI;
10 maggio-17 gennaio 1995, ministro dei Trasporti e della Navigazione
(I "governo
Berlusconi");
1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo
Dini");
7 febbraio-8 maggio 1996, iscritto al gruppo parlamentare Alleanza Nazionale;
con la "svolta di Fiuggi", è tra
i fondatori di AN (Alleanza Nazionale);
1996
9 maggio, eletto deputato (XIII Legislatura 1996 9 mag-29 mag
2001) per AN (Alleanza Nazionale);
maggio-ottobre 1998 (I "governo
Prodi");
1998
ottobre-dicembre 1999 (I "governo
D'Alema");
1999
dicembre-aprile 2000, (II "governo
D'Alema");
2000
aprile-giugno 2001 (II "governo
Amato");
2001
30 maggio, eletto deputato (XIV Legislatura 2001 30 mag-27
apr 2006) per AN (Alleanza Nazionale);
4 giugno-29 luglio 2005, iscritto al gruppo parlamentare di AN
(Alleanza Nazionale);
giugno-aprile 2006 (II "governo
Berlusconi");
2004
-
[La sua dichiarazione dei redditi del 2004 lo vede al
secondo posto nella classifica dei deputati più ricchi della
Camera dei deputati, con 1.441.865 euro.]
2005
in rotta di collisione con alcune scelte "laiche" del leader
Gianfranco Fini (in particolare per la
posizione sul referendum in materia di fecondazione assistita), finisce
la sua storia politica in AN (Alleanza Nazionale);
29 luglio-23 novembre , iscritto al gruppo Misto alla Camera;
novembre, sostiene il ritorno a posizioni neo-democristiane e
neo-centriste, aderendo alla Democrazia Cristiana per le Autonomie,
partito fondato da Gianfranco Rotondi,
di cui viene nominato presidente;
23 novembre-27 aprile 2006, iscritto al gruppo Misto-Ecologisti
Democratici alla Camera;
[Ecco una delle sue prime dichiarazioni:
«Il vero Centro siamo noi. La nuova
Dc è un partito che mi piace, perché riscopre
valori e storie e ispirandosi al principio delle autonomie, credo sia
in grado di raccogliere nel territorio tutti quelli che, organizzati
in associazioni o altro, vogliono recuperare un senso popolare della
politica diverso da quello attuale.»]
2006
28 aprile, elezioni politiche (XV Legislatura 2006
28 apr-28 apr 2008);
maggio-aprile 2008 (II "governo
Prodi");
luglio, dopo essere stato deferito al collegio dei probiviri
con l'accusa di aver convocato illecitamente un congresso nazionale
del partito, divorzia dalla Democrazia Cristiana per le Autonomie;
1º ottobre, approfittando del clima politico in cui si dibatte
sulla possibile costituzione di un soggetto politico centrista in contrapposizione
al bipolarismo, egli fonda il partito Rinascita Popolare
- Rifondazione Dc di cui viene eletto segretario nazionale
(per acclamazione), mentre Clelio Darida
ne è presidente del Consiglio nazionale;
2007
il nuovo partito Rinascita Popolare-Rifondazione
Dc si pone in atteggiamento critico nei confronti della sinistra
e del II "governo
Prodi", schierandosi contro la Finanziaria;
[Il soggetto politico tuttavia non decolla e si vede
costretto, per rafforzarsi, alla promozione di una federazione di partiti
di ispirazione democristiana.]
all'inizio dell'anno il partito si federa con i Popolari UDEUR
di Clemente Mastella e la Democrazia
Cristiana di Giuseppe Pizza e
fonda la Federazione Democristiana con l'obiettivo
in prospettiva di costituire un polo di centro di ispirazione democristiana
e di predisporre liste unitarie per le elezioni europee del 2009;
2008
29 aprile, eletto deputato (XVI Legislatura 2008 29 apr-14
mar 2013);
maggio-? (IV "governo
Berlusconi");
2010
10 ottobre, il progetto della Federazione Democristiana prende
vita con la celebrazione in Roma della I Assemblea Nazionale dei Movimenti
di Ispirazione Cattolica;
2011
10 aprile, II Assemblea Nazionale dei Movimenti di Ispirazione
Cattolica;
2013
25 febbraio, eletto deputato (XVII Legislatura 2013 25 feb-
);
La sua dichiarazione dei redditi del 2004 lo vedeva al secondo posto
nella classifica dei deputati più ricchi della Camera di allora,
con 1.441.865 euro.[senza fonte]
È stato dal 1973 al 1974 addetto stampa della S.S. Lazio, squadra
per la quale tifa fin da ragazzo.[senza fonte]
Partito politico
- Democrazia Cristiana (1958-1993)
- Movimento Sociale Italiano (1993-1995)
- Alleanza Nazionale (1995-2005)
- Democrazia Cristiana per le Autonomie (2005-2006)
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