1918
Marzo
3, Trockij
conclude per la Russia il trattato di pace separata di Brest-Litovsk
con gli imperi centrali e i loro alleati (Bulgaria e impero ottomano);
acconsente a pesanti amputazioni territoriali (stati baltici, Polonia
orientale, Finlandia, Ucraina, isole Aland e distretti petroliferi
del Caucaso) + tre miliardi di rubli oro;
ratificato a Pietrogrado il 15 marzo e a Berlino il 22 marzo, non
viene riconosciuto dalle potenze dell'Intesa, che al termine del
conflitto lo dichiarano nullo nella conferenza di pace di Versailles;
Fronte Occidentale
20, alla vigilia dell'offensiva,
il 1° Jagdgeschwader comandato da M.
von Richthofen [Barone Rosso]
viene rinforzato dal 2° Jagdgruppe (che comprende il
5° e il 46° Jasta) mentre la responsabilità
per il settore sud del fronte è affidata al 9° Jagdgruppe
(con gli Jasta 3°, 37°, 54°, 56°) ed al 10°
Jagdgruppe (con gli Jasta 16° e 34°) sotto
il comando del ten. Kohze;
21 -17 luglio
tre offensive tedesche sul fronte occidentale
21-6
aprile, 2ª battaglia della Somme (o battaglia
di San Quintino)
Forze in campo
Tedeschi
- 2ª armata, von Marwitz;
- 17ª armata, O.
von Below;
- 18ª armata, von Hutier.
Inglesi
- 3ª armata, Byng;
- 5ª armata, Gough.
ore 04:45, il bombardamento di artiglieria che apre
la battaglia inizia a seminare morte e distruzione senza sosta sulle
trincee della 5ª Armata inglese;
quattro ore dopo, la XVIII armata tedesca, avanzando ai due lati
di San Quintino, si lancia all'assalto lottando tra la nebbia ed
il fumo che coprono la desolazione della "terra di nessuno";
sotto l'attacco di cinque o sei divisioni tedesche, la 5ª armata
inizia il ripiegamento sulla Somme mentre la 3ª armata rallenta
l'avanzata della XVII armata e della II armata tedesche.
Anche se, a dispetto delle condizioni del tempo, gli aerei del Royal
Flying Corps restano in volo dall'alba al tramonto, nei primi
tre giorni i combattimenti aerei si verificano, a causa della scarsa
visibilità, in numero limitato.
23, quando gli artiglieri
specializzati si installano sul saliente vicino a Crépy,
poco dopo che von Laon lo ha conquistato,
inizia il cannoneggiamento su Parigi;
[Viene lanciato un obice ogni venti minuti. Il primo scoppia in
pieno centro, nella Place de la Républque.
Il cannoneggiamento terminerà, dopo 139 giorni, l'8 agosto.
Da notare la differenza tra i due "cannoni Krupp":
- «Grossa Bertha»: peso
98 tonn., calibro 420 mm, lancia un proiettile da una tonnellata
alla distanza di 14 km;
- «Pariskanone»
(costruito inizialmente per la Marina): peso 100-150 kg, calibro
210 mm, portata 70 km.
Ad essere precisi, il calibro del secondo varia da 205 a 215. Ogni
colpo sparato espande infatti leggermente la bocca, per cui gli
obici rastremati sono tutti numerati, e ognuno è leggermente
più lungo e spesso del precedente. Dopo 65 colpi la bocca
diventa inutilizzabile e deve essere cambiata.
Per ogni pezzo viene nominato un ufficiale che presiede a una serie
di strumenti assai complessi. Calcoli di matematica superiore precedono
ogni sparo. Inoltre quaranta Fokker
sono pronti nelle vicinanze, in un piccolo aeroporto, nel caso gli
Alleati riescano a localizzare il cannone decidendo di mandare degli
aerei bombardieri.
In 20 settimane i «Pariskanone»
stermineranno più di mille parigini.
Nel complesso, tuttavia, i risultati non giustificheranno gli sforzi
e le spese sostenute (35.000 marchi per colpo) non faranno che rendere
sempre più odiosi i tedeschi, compreso un buon numero di
loro stessi.]
24, M.
von Richthofen [Barone Rosso]
con il suo rosso triplano guida 25 caccia tedeschi in un furioso
duello aereo contro dieci S.E. 5a appartenenti al famoso
56° Gruppo del "Royal Flying Corps" riuscendo ad abbattere
il suo 64° avversario che precipita sopra Combles;
[nello spazio di una settimana abbatterà altri 7 aerei di
cui 3 in un sol giorno]
Intanto la 3ª armata francese (Humbert)
schierata a destra degli inglesi e la 1ª armata francese (gen.
Debeney) proveniente dalla Lorena,
sotto il comando del gen. Fayolle sono
impiegate a contenere l'avanzata tedesca che, verso la fine del
mese, raggiunge i 60 km di profondità.
29, i proiettili dei
«Pariskanone»
demoliscono la chiesa di Saint-Gervais durante la messa, uccidendo
91 fedeli e ferendone oltre cento.
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