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ANNO 1915
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Benedetto XV

(1914-22)

I Guerra Mondiale

1915


Settembre

Fronte Occidentale

Dopo l'invio di un seconda Div.ne canadese sul fronte francese, viene formato il Corpo d'Armata canadese, ancora al comando del gen. inglese Edwin Alderson (1859-1927), mentre le due Div.ni sono affidate a ufficiali canadesi, il gen. Richard E. Turner (1871-1961) e il gen. Arthur Currie (1875-1933).

25-13 ottobre, terza battaglia dell'Artois; (o di Artois-Loos);
Forze in campo
Tedeschi:
- 6ª armata, Kronprinz Rupprecht di Baviera.
Alleati
:
- Gruppo armate del Nord, gen. F. Foch;
- 10ª armata francese, d'Urbal;
- B.E.F. (British Expeditionary Force), Field Marshal J. French;
- 1ª armata inglese, gen. W.D. Haig;
- 2ª armata inglese, Smith Dorrien.

Gli Alleati attaccano da nord di Armentières fino a sud di Arras ottenendo successi limitati.
27, la lotta ha una sosta, interrotta da sporadici attacchi alleati e contrattacchi tedeschi;

Note
settembre, alla conferenza di Zimmerwald si riuniscono i vari esponenti socialisti di tutti i paesi in conflitto i quali chiedono una pace senza annessioni e senza indennità;
le masse contadine accolgono la guerra con rassegnazione e quelle operaie con passività o larvato malcontento, senza peṛ avere la forza di protesta politica;

25-14 ottobre, 2ª battaglia della Champagne (Francia Nord-orientale);
Forze in campo
Armata Tedesca
:
- 3ª, gen. K. von Einem;
Armate Francesi
(Gruppo degli Eserciti del Centro, gen. É. de Castelnau):
- 4ª, gen. F. de Langle de Cary;
- 2ª, gen. Ph. Pétain.
I francesi iniziano l'offensiva iimpiegando gas asfissianti. Scarso è il guadagno di terreno.

Fronte Orientale

11-12, secondo attacco al Rombon (monte dominante la conca di Plezzo, alto Isonzo):
fallisce un altro attacco al Rombon effettuato dal btg alpini Ceva, dal btg alpini Val Ellero e dal btg Pieve di Teco;

22, D.B.A., soldato nel 7° reggimento alpini, colpevole del reato di codardia per essersi sottratto alla necessaria difesa in faccia al nemico, col mezzo della mutilazione volontaria, viene condannato a morte col mezzo della fucilazione nel petto dal Tribunale militare del IX Corpo d'armata.

In nome di S.M. Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per volontà della nazione re d'Italia, il tribunale militare del IX Corpo d'armata, composto dai signori:

. col. cav. Giambattista Cai, presidente;
. magg. cav. Napoleone Borelli, giudice;
. magg. cav. Eduardo De Martino, giudice;
. cap. sig. Giulio Togna, giudice;
. cap. cav. Benvenuto Lattes, giudice,
. cap. sig. Abbondio Palombi, giudice,
. avv. Italo Fico, segretario estensore;

ha pronunziato la seguente sentenza nella causa contro D.B.A. […] nato il 17 agosto 1892 a Elberfeld (Germania), soldato del 7° reggimento alpini, battaglione Val Cordevole, detenuto dal 7 settembre 1915, accusato del reato di cui all'art. 92 del Codice penale per l'esercito, perché allo scopo di procurarsi infermità da renderlo incapace di proseguire nel militare servizio e sottrarsi così per codardia ai pericoli della guerra, il 19 giugno 1915 al passo delle Cirelle, dove trovavasi di servizio in faccia al nemico, si procurava lesioni all'anulare medio della mano destra ed il 3 del successivo agosto mantenendo lo stesso proposito, mentre trovavasi in servizio di vedetta in località Costabella in faccia al nemico, si esplodeva un colpo del proprio fucile carico a pallottola, contro l'indice della stessa mano, determinando una grave ferita alla terza falange; lesioni che lo misero in condizioni di non poter prestare col reparto alcun servizio di guerra e di fare occorrendo la possibile difesa.

[Omissis]


Alla stregua delle cennate considerazioni in fatto e in diritto, reputasi comminare la pena di morte col mezzo della fucilazione nel petto (art. 92, 4 n. 1 citato Codice).
Il giudicabile è inoltre tenuto alla rifusione delle spese processuali e ad ogni altra conseguenza di legge.

Per questi motivi, il tribunale letti gli art. 92, 1ª parte, 4 n. 1, 27, 30 del Codice penale per l'esercito,

dichiara

colpevole D.B.A., soldato nel 7° reggimento alpini, del reato a lui ascritto di codardia per essersi sottratto alla necessaria difesa in faccia al nemico, col mezzo della mutilazione volontaria, e lo condanna alla pena di morte col mezzo della fucilazione nel petto.

Ordina

che la presente sentenza sia stampata per estratto, affissa e pubblicata in Agordo, presso il comando del 7° reggimento alpini e truppe del IX corpo d'armata.
Agordo quindici Settembre millenovecentoquindici.

In originali firmati:
IL PRESIDENTE: Cao. I GIUDICI: Borelli, De Martino, Toga, Lattes, Palombi.

IL SEGRETARIO: Fico.

VISTO L'AVVOCATO FISCALE MILITARE: Dessy.
Visto per l'esecuzione della sentenza il 19 settembre 1915.

S.E. IL TENENTE GENERALE
COMANDANTE DEL IX CORPO D'AARMATA
f.to Segato
Eseguita la sentenza addì 20 settembre 1915.

IL SEGRETARIO: Fico.

Per copia conforme per uso del comando supremo reparto Giustizia militare.

IL SEGRETARIO: Italo Fico.

VISTO L'AVVOCATO FISCALE MILITARE: Dessy.

Brindisi, alla fine del mese la corazzata Benedetto Brin salta in aria nel porto a causa di un'esplosione dolosa; vi muoiono 500 uomini.

Intanto lo zar destituisce il granduca Nicola e assume personalmente il comando delle truppe russe]




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