1915
Ottobre
3, sbarco a Salonicco;
alla fine dell'anno l'esercito tedesco ha due milioni e mezzo di
perdite, tra morti (640.000), dispersi (320.000) e feriti (1.600.000);
ciononostante porta le sue divisioni da 92 a 161 (ognuna con un
minor numero di uomini ma una maggior potenza di fuoco); possono
contare su oltre sei milioni di uomini alle armi e 750.000 nei depositi;
gli altri stati non sono da meno e gli inglesi in particolare, con
arruolamenti volontari e la coscrizione obbligatoria, riescono a
mettere in piedi un esercito di grandi dimensioni;
a cị si aggiunga la sperimentazione di nuove armi come le bombarde,
i gas, l'aviazione e la nuova artiglieria pesante; l'Italia prepara
una spedizione in Albania per appoggiare le forze serbe contro l'Austria.
Fronte Occidentale
[segue] terza battaglia
dell'Artois (o di Artois-Loos) (25 set-13 ott);
13, la 1ª armata
inglese attacca i tedeschi con gas asfissianti, ma viene respinta
e la battaglia ha termine.
Perdite:
- tedeschi, 51.000 uomini;
- francesi, 48.320 uomini;
- inglesi, 56.812 uomini.
14, 2ª
battaglia della Champagne (Francia Nord-orientale) (25
set - 14 ott);
Forze in campo
Armata Tedesca:
- 3ª, gen. K.
von Einem;
Armate Francesi (Gruppo degli Eserciti del Centro, gen. É.
de Castelnau):
- 4ª, gen. F.
de Langle de Cary;
- 2ª, gen. Ph.
Pétain.
Scarso è il guadagno di terreno e la battaglia si esaurisce.
Perdite:
- francesi, 143.500 uomini;
- tedeschi, 81.700 uomini.
Fronte Orientale
18-4 novembre, terza
battaglia dell'Isonzo, gli italiani sviluppano un'offensiva
di vaste proporzioni in diverse direzioni: la valle di Vipacco da
Plava al Carso, le colline ad ovest di Gorizia, il Sabotino e il
Podgora;
Verso la fine di ottobre, inizio di novembre, nel settore di Plava,
e cioè a quota 383, a Zagora e a Monte Kuk si svolge un'azione
alla quale partecipa il 125° Rgt fanteria.
[Dolegna, il 7 dicembre 1915, 16 soldati saranno condannati a 20
anni di reclusione militare per autolesioni volontarie dal Tribunale
militare di guerra del II C.d'a.]
Perdite:
- italiani, 10.633 morti, 44.290 feriti e 11.985 dispersi;
- austriaci, 8.228 morti, 26.418 feriti e 7.201 dispersi.
Monte San Michele (m. 275, sul ciglio nord-occidentale
del Carso)
21, la Brg Piacenza
coadiuvata dalla Brg Alessandria attacca e conquista la
Cima 4; per il fuoco dell'artiglieria e un contrattacco è
tuttavia costretta a ripiegare poco sotto la Cima.
22, le due brigate
s'impossessano ancora di Cima 4, ma devono sgomberarla di fronte
ai contrattacchi nemici.
23, le Brg Verona
e Brg Piacenza, e i battaglioni bersaglieri 54° e 56°
attaccano invano;
28-29, le due brigate
attaccano ancora;
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