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Il Viandante |
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ANNO 1891 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
SCIENZE | ECONOMIA | LETTERE e TEATRO | CINEMA |
Leone XIII |
– Bacchelli,
Riccardo (Bologna 19 aprile 1891-Monza 1985) scrittore
italiano.
– Becher, Johannes Robert (Monaco 1891-Berlino 1958) scrittore tedesco; iscritto al partito comunista, si rifugiò nell'Unione sovietica all'avvento del nazismo; dopo la guerra ricoprì alte cariche nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR); De profundis Domine (1913) Maschinenrhythmen (1926, Ritmi meccanici) Abschied (1940, Addio; romanzo) Der Weg nach Füssen (1953, La via di Füssen) 1954, diventa ministro dell'istruzione nella DDR. – Bevilacqua, Giuseppe (Vicenza 1891-Milano 1951) giornalista italiano, collaboratore del «Corriere della Sera», della «Stampa» e di altri quotidiani; scrisse numerose commedie in dialetto Veneto. – Britting, Georg (Regensburg 1891-Monaco 1964) scrittore tedesco; Lebenslauf eines dicken Mannes, der Hamlet hïess (1932, vita di un uomo grasso chiamato Amleto) Das treue Eheweib (1933, La moglie fedele) Der irdische Tag (1935, Il giorno terreno) Der Eisläufer (1948, Il pattinatore) Derunverstörte Kalender (1965, postumo, Calendario sereno). – Bulgakov, Michail Afanas'evic (Kijev 1891-Mosca 1940) scrittore e drammaturgo sovietico; Le memorie di un giovane medico La guardia bianca (1925, inizio pubblicazione sulla rivista «Rossija», poi sospesa) Diavoleide (1925) Le uova fatali (1925) Cuore di cane (1925) L'appartamento di Zojka (1926) I giorni dei Turbin (1926, riduzione teatrale del lavoro di cui sopra, in cui viene accusato di aver fatto «l'apologia dei bianchi») La fuga (1928, teatro) L'isola rossa (1928, teatro) Le anime morte (1932, riduzione messa in scena al Teatro d'Arte di Mosca) Molière (1936, tratta da La vita del signor di Molière, da lui scritta nel 1932-33 e apparsa solo nel 1962) Don Chisciotte Aleksandr Puskin Romanzo teatrale (1965) Il maestro e Margherita (romanzo incompiuto che vedrà la luce solo nel 1966-67). – Burzio, Filippo (Torino 1891-Ivrea 1948) giornalista, scrittore e pensatore italiano; ingegnere ed esperto di tecnica balistica, docente all'Accademia militare di artiglieria; 1945-48, già collaboratore, diventa direttore della «Stampa» di Torino che riporta alle tradizioni liberali e democratiche; Ritratti (1929-1933) Anime e volti del Piemonte (1947) Il Demiurgo e la crisi occidentale (1947) La nascita del Demiurgo (1948). – Camber, Giulio o Giulio Barni (Trieste 1891-Fronte d'Albania 1941) poeta italiano; La Buffa (Trieste 1935, poemetto sulla fanteria, subito sequestrato dalla polizia fascista; sarà ripubblicato da Mondadori nel 1955 con prefazione di U. Saba). – Casalbore, Renato (Salerno, 1º gennaio 1891 – Superga, 4 maggio 1949, tragedia di Superga) giornalista italiano; 1912, si trasferisce a Torino; dopo gli studi classici viene assunto dal quotidiano «La Stampa» come impiegato amministrativo; sSuccessivamente, collabora prima a «La Stampa Sportiva» di Gustavo Verona, poi allo «Sport del Popolo»; 1914, passa alla «Gazzetta del Popolo», dove rimane per circa trent'anni; 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale, fonda e dirige «Tuttosport»; 1949, 4 maggio, muore nella "Tragedia di Superga". [Viene sepolto presso il Cimitero monumentale di Torino, non insieme ai calciatori caduti.] – Dazzi, Manlio (Parma 17 aprile 1891-?) scrittore italiano; L'Ecerinide di Albertino Mussato (1914, traduzione e sceneggiatura, Lapi, Città di Castello) I Pensieri (1915, poesie, Albrighi e Segati, Roma) Prigioniere (1926, poesie, Treves, Milano) C. Goldoni: Commedie e scene (1929, saggio, Mondadori, Milano) In grigiorosa (1931, poesie, Alpes, Milano) I capolavori di Carlo Goldoni (1934-47, in 10 voll., Mondadori, Milano) Leonardo Giustinian, poeta popolare d'amore (1934, "B.C.M." 255, Laterza, Bari) I Caduti (1935, poesie, Prora, Milano) Città (Giorni di contumacia) (1935, romanzo, in «Nuova Antologia», Roma; 1936, Mondadori, Milano; 1945, Perinetti-Casoni, Milano) Conte Labia (1937, romanzo, in Circoli, Roma) Leopardi e il romanzo (1939, Bocca, Milano) Chiara (1939, romanzo, Mondadori, Milano; 1945, Perinetti-Casoni, Milano) Gelsomino (1939, romanzo, in «Giornale di Genova» [I premio]; 1946; 1948, Garzanti, Milano) La Dammartina (1943, romanzo, I parte, in «Giornale d'Italia» [II premio], Roma) In riva all'eternità (1940, poesie, Nuova Italia, Firenze) Bontempelli narratore (1943, Argalia, Urbino) E. e J. de Goncourt: L'Italia di ieri (1944, traduzione, Perinetti-Casoni, Milano) Molière (1946, traduzione di Il Misantropo, Don Giovanni, Anfitrione, "Il Fiore", Garzanti, Milano) Canto e controcanto (1952, poesie, I.T.E., Venezia) Stagioni (1955, poesie, segnalazione viareggio 1955, Neri Pozza, Venezia) Il Fiore della lirica veneziana (1956-59, in 4 voll., Neri Pozza, Venezia) Carlo Goldoni e la sua poetica sociale (1957, Einaudi, Torino) Antonio Lamberti: Ceti e classi nel '700 a Venezia (1959, Scelta di curiosità letterarie CCLV, Bologna). [Sparsi qua e là: racconti e impressioni di viaggio; interventi di critica letteraria, storica, bibliografica e artistica.] – De Chirico, Andrea o Alberto Savinio (Atene 1891-Roma 1952) pittore, scrittore e musicista italiano, fratello minore del pittore Giorgio; Carmela (1909, non pubblicata) Il dramma e la musica (1914, 15 aprile, comparso in francese in «Soirées de Paris») Chants de la mi-mort (1914, Canti della mezza morte) Hermaphrodito (1916, inizia ad uscire nella «Voce» di G. De Robertis) Tragedia dell'infanzia (1920; 1937) La casa ispirata (1925) 1925, inizia la sua attività di pittore che lo porta a Parigi; Angelica o la notte di maggio (1927) 1933, rientra in Italia e fonda la rivista «Colonna» di breve durata; collabora a vari giornali e riviste: «La Stampa», «Oggi», «Omnibus», «Prospettive», «Domus» ecc.; Il capitano Ulisse (1934) Achille innamorato (1938) Dico a te, Clio (1939) Infanzia di Nivasio Dolcemare (1941) Narrate, uomini, la vostra storia (1942) Ascolto il tuo cuore, città (1943, dedicato a Milano) Casa «La vita» (1943, racconti) Maupassant e "l'altro" (1944) La mia pittura (1949) Emma B. vedova Giocasta (1949, teatro) Alcesti di Samuele (1950, teatro) Orfeo vedovo (1950, balletto) vita dell'Uomo (1951, balletto, regista e scenografo) Scatola sonora (1955) Nuova enciclopedia (1977, postumo, scritto negli anni '40) Il signor Dido (1978, postumo) Palchetti romani (1982, postumo, raccolta delle opere teatrali). – Di Giacomo, Giovanni Antonio o Vann'Antò (Ragusa 1891-Messina 1960) poeta e folclorista italiano; dopo aver insegnato nelle scuole secondarie, fu chiamato alla cattedra di storia delle tradizioni popolari nell'università di Messina; Il fante alto da terra (1923) Voluntas tua (1926, in dialetto siciliano) Pomeriggio d'un fauno di S. Mallarmé (1948, traduzione) La Madonna nera (1955) U vascidduzzu (1956) Fichidindia (1956) A pici (1958) Baronessa di Carini. Storia popolare del sec. XVI (1959, edizione critica). – Ehrenburg, Il'ja Grigorevic (Kijev 1891-Mosca 1967) scrittore sovietico, di origine ebraica; 1909, per sfuggire a un processo (imputato di attività rivoluzionaria), si rifugia a Parigi; 1917, torna in patria, in Ucraina, ma si schiera contro i bolscevichi; Preghiera per la Russia (1917, violento attacco alle "barbarie" del comunismo); dopo aver vissuto in Ucraina la guerra civile, dalla parte dei bianchi, si reca a Mosca dove viene arrestato Meditazioni (1921, raccolta di poesie che testimoniano la sua adesione al comunismo; grazie ad esse viene rilasciato) Le avventure straordinarie di Julio Jurenito e dei suoi discepoli (1921) Trust DE, 10 MP, La fabbrica dei sogni, ecc. (1923-26, racconti, contro la realtà politica e sociale d'Europa e d'America) 1924, dopo essersi recato in Belgio e poi a Berlino, ritorna a Mosca; Ancora cambia (1924, saggio teorico, con cui si fa portavoce del LEF – Fronte della sinistra artistica) L'amore di Jeanne Ney (1924) Il profittatore (1925) L'estate del 1925 (1926) Nel vicolo Protocnyj (1927) Il secondo giorno (1933) 1936-37, dopo aver trascorso molti anni in Occidente come corrispondente di giornali sovietici, è corrispondente di guerra in Spagna; 1941, rientra definitivamente in Russia; 1953, dopo la morte di Stalin è in prima fila nel processo di destalinizzazione; Il disgelo (1955) Uomini, anni, vita (pubblicata a puntate su «Novyj Mir», rompe il silenzio su personaggi e avvenimenti della vita culturale sovietica durante il periodo stalinista). – Flora, Francesco (Colle Sannita, Benevento ottobre 1891-Bologna 1962) critico letterario e scrittore italiano; [Figlio di Giuseppe e di vincenza Di Lecce.] docente universitario prima alla Bocconi e poi a Bologna; redattore capo della rivista «La Critica»; Immortalità (1921, poesia, stampato come manoscritto, Napoli) Dal romanticismo al futurismo (1921, Mondadori, Milano) D'Annunzio (1926, Ricciardi, Napoli) Croce (1927, Casa Editrice Athena, Milano) La città terrena (1927, romanzo, Foligno) Mida il nuovo satiro (1927, romanzo, Milano) I miti della parola (1931, Laterza, Bari) Civiltà del Novecento (1934, Laterza, Bari) Preludio alla poesia (1936, Laterza, Bari) La poesia ermetica (1936, Laterza, Bari) Storia della letteratura italiana (1939-42, poi ristampata e ampliata; Mondadori, Milano) Foscolo (1940, Laterza, Bari) 1943, 25 luglio-8 settembre, segretario nazionale del Sindacato Autori e Scrittori; Taverna del Parnaso (1943, Tumminelli, Roma) Canti spirituali (1944, stampato come manoscritto, Napoli; 1957, csa Immortalità, in "Specchio", Mondadori, Milano) Ritratto di un ventennio (1944) Stampe dell'era fascista (1945) 1947, primo Direttore generale per le Relazioni Culturali con l'Estero, lascia presto l'incarico; membro nel Consiglio Superiore dell'Istruzione, socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; Saggi di poetica moderna (1949, Editrice D'anna, Messina-Firenze) Il decadentismo (1949, in "Questioni e correnti di storia letteraria", Mazzorati, Milano) Correnti letterarie (1950, in "Cinquant'anni di vita intellettuale italiana", Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli) Scrittori italiani contemporanei (1952, Nistri-Lischi, Pisa) Orfismo della parola (1954) Canti spirituali (1955) La poesia di G. Pascoli (1959). – Gamalzade, Mohammad 'Ali (Isfahan 1891) scrittore persiano, addetto all'ambasciata iraniana, collaboratore alla rivista «Kavè»; Il persiano è zucchero (1921, apparsa sulla rivista citata) C'era una volta (1921) Vocabolario della lingua popolare (1959). – Goll, Ivan (Saint-Dié, Vosgi 1891-Neuilly 1950, leucemia) scrittore tedesco, di origine ebraica, nato da padre alsaziano e madre lorenese; concepì il "superrealismo" che anticipò il surrealismo; Panamakanal (1912-24, Il canale di Panama; poemetto con quattro diverse versioni) Der neue Orpheus (1918, Il nuovo Orfeo, ditirambo) Chaplinade (1920, copione cinematografico) Der Eiffelturm (1924, La torre Eiffel, poesia) Die Eurokokke (1927, L'eurobacillo, romanzo breve) Traumkraut (Erba di sogno, raccolta di poesie) Jean Sans Terre (1936-39, Giovanni Senza Terra). – Hora, Josef (Dobrin 1891-Praga 1945) poeta ceco; Poesie (1915) Albero in fiore (1920) L'anno della fame (1926, romanzo) Corde al vento (1927) Eugenio Onegin di A.S. Puškin (1930, traduzione) La tua voce (1930) Silenzioso messaggio (1936) Respiro sul vetro (1938, romanzo) Memorie della malattia (postumo). – Lagerkvist, Par (Växjö, Kronoberg 1891-1974) poeta e narratore svedese; Arte della parola e arte figurativa (1913, saggio sul cubismo letterario) Motivo (1914) Ferro e uomini (1915, novelle) Sorriso eterno (1920, romanzo) Angoscia (1916) Caos (1918) Ospite della realtà (1925) vita superata (1927) Il carnefice (1933, contro l'ascesa di Hitler; diffuso anche in riduzione teatrale) Canto di battaglia (1940) La patria e la stella (1942) Il nano (1944) Barabba (1950) 1951, premio Nobel nel 1951 per la letteratura; La Sibilla (1956) La morte di Ahasvero (1960) La Terra Santa (1964). – Mandel'štam, Osip Emil'evic (Varsavia 1891-presso Vladivostok 1938) poeta e prosatore sovietico, fra i più grandi del Novecento europeo, di famiglia ebraica, trascorse infanzia e Giovinezza a Pietroburgo; [Il nome della moglie è Nadezda.] 1907, dopo un soggiorno a Parigi manifesta il suo interesse per i simbolisti francesi; 1910, trascorre due semestri all'università di Heidelberg dove studia tra l'altro lingua e letteratura italiana e francese antica; pubblica i suoi primi versi sulla rivista «Apollon» unendosi al gruppo acmeista che rifiuta la poetica simbolista; Pietra (1913) Insonnia. Omero. Spesse vele (1915) Ho imparato la scienza degli addii (1918) Il mattino dell'acmeismo (1919) Tristia (1922) Dopo la rivoluzione compie numerosi viaggi in Crimea, Georgia, Ucraina; stabilitosi a Mosca viene ben presto preso di mira dalla burocrazia sovietica che non apprezza i suoi lavori; 1923, comincia a incontrare sempre più difficoltà nel pubblicare finché vive solo di traduzioni, recensioni, lavori di redazione; Il rumore del tempo (1925, prosa) Il francobollo egiziano (1928, prosa) Sulla poesia (1928, saggio, "letture" di poeti come A. Chénier e F. Villon che preludono all'insuperato Discorso su Dante) 1930, compie un lungo viaggio in Armenia; Sono tornato nella mia città, fino alle lacrime a me nota (1930) Mi incalza alle spalle il secolo cane-lupo (1931) Aiutami, signore, a superare questa notte (1931) viaggio in Armenia (1933, diario violentemente attaccato dalla «Pravda») 1934, 13/14 marzo, nella notte viene arrestato per la prima volta per attività antisovietica e mandato al confino a Cerdyn e poi a Voronez; [Anna Achmatova e Boris Pasternák cercano di aiutarlo inviando una lettera a Stalin, ma invano.] Lasciami scivolare, scioglimi, vorace Voronez (1935) 1937, tornato a Mosca dall'esilio è sottoposto a sorveglianza speciale; 1938, arrestato una seconda volta, viene deportato in un lager vicino a Vladivostok: oscure le circostanze della morte. – Marin, Biagio (Grado, Gorizia 29 giugno 1891-1985) poeta dialettale italiano, laureato in filosofia a Roma, dopo gli studi a Vienna e Firenze; [insegnante in scuole superiori, direttore dell'Azienda di Cura e Soggiorno di Grado (per 15 anni), bibliotecario delle Assicurazioni Generali di Trieste, ispettore scolastico (un anno). A Firenze partecipò al movimento della «Voce» e conobbe Pina, una ragazza della Val di Nievole, pesciatina, che divenne sua moglie e gli diede quattro figli.] Fiuri de tapo (1912, Gorizia) 1917, si arruola volontario nella grande guerra; La GIRLANDA de gno suore (1922, Gorizia) Cansone Picole (1927, Le Panarie, Udine) L'isola d'Oro (1934, prosa d'arte, premio nazionale Città di Ancona e premio d'incor. dell'Accademia d'Italia, I ed., Le Panarie, Udine; 1955, II ed., con aggiunte, Comune di Grado) Gorizia (1940, prosa d'arte, premio SAVOIA-Brabante, I ed.; 1941, II ed., Tre Venezie, Venezia; 1956, III ed., con aggiunte, Comune di Gorizia) 1943, in Slovenia muore il figlio Falco; I canti de l'isola (1951, premio Barbarani, Del Bianco, Udine) Sénere Colde (1953, «Il Belli», Roma) Tristessa de la sera (1957, Franco Riva, Verona) L'estadela de San Martin (1958, Sciascia, Caltanissetta) El fogo de Ponente (1959, Neri Pozza, Vicenza) Dopo la longa istae (1961) Elegie istriane (1963) Da sera a note, 1959-62 (1964) Elogio delle conchiglie (1965) El mar de l'eterno (1967) Strade e rive di Trieste (1967) La vita xe fiama (1970) I canti de l'isola (1970, Trieste) [raccolta di tutte le poesie 1912-1969.] Al sol calào (1974) Pan de pura farina (1977) Stele cagiúe (1977) Nel silenzio più teso (1980) E anche el vento el tase (1982) Postume: Poesie (1991) Gabbiano reale (1991) Elegie istriane (1992). – Miller, Henry (New York 1891-Pacific Palisades, California 1980) scrittore statunitense. – Monelli, Paolo (Fiorano Modenese 15 luglio 1891-Roma 1984) giornalista e scrittore italiano. – Mukarovsky, Jan (Pisek, Boemia 1891-Praga 1975) critico e teorico letterario ceco; 1929, docente di estetica, insegna nelle università di Bratislava e di Praga; La funzione, la norma e il valore estetico come fatti sociali (1936) Il significato dell'estetica (1966). – Nardi, Piero (Vicenza 6 agosto 1891-1974) scrittore italiano. – Parra, Teresa de la (Parigi 1891-Madrid 1936) scrittrice venezuelana, pubblicò a Parigi: Ifigenia: diario de una señorita que escribió porque se fastidiaba (1924, Ifigenia: diario d'una signorina che si mise a scrivere perché s'annoiava) Las memorias de Mamá Blanca (1929, Le memorie della Mamá Blanca). – Peiper, Tadeusz (Cracovia 1891-Varsavia 1969) poeta e saggista polacco; 1914-20, fa un lungo soggiorno in Spagna e poi fonda nella sua città natale il movimento «Avanguardia di Cracovia»; Linee vive (1924) Nuove labbra (1925) Una volta (1929) Per di qua (1930) Già che lui non c'è (1933, teatro) Postumi: Ha 22 anni (1977, romanzo) Cristoforo Colombo scopritore (1977, romanzo). – Rocca, Gino (Mantova 1891-Milano 1941) commediografo e narratore italiano, laureato in legge, fu giornalista a Milano dell' «Avanti» e del «Popolo d'Italia»; le sue commedie sono state portate al successo dalle compagnie Baseggio, Cavalieri e Micheluzzi El sol sui veri (1914, in dialetto veneziano; suo esordio in teatro) 1914-18, combattente nella prima guerra mondiale, subisce l'amputazione di una gamba; L'uragano (1919, romanzo) Le liane (1921) Noi (1921) Gli amanti impossibili (1923) Tragedia senza eroe (1924) Se no i xe mati no li volemo (1926) Il nido rifatto (1927) La scorzeta de limon (1928) Sior Titaparon (1928) Il gladiatore morente (1928) Il mondo senza gamberi (1932). – Sachs, Nelly (Berlino 1891-Stoccolma 1970) poetessa tedesca, di famiglia ebraica; 1921, esordisce con un volume di prosa narrativa; 1940, deve fuggire dalla Germania in Svezia; In den Wohnungen des Todes (1947, Nelle dimore della morte Eli (1950, teatro lirico) Flucht und Verwandlung (1959, Fuga e metamorfosi) 1966, premio Nobel per la letteratura assieme a Sh.J. Agnon. – Stuparich, Giani (Trieste aprile 1891-Roma 1961) scrittore italiano, fratello di Carlo (1894-1916). – Tagger, Theodor o Ferdinand Bruckner (Vienna 1891-Berlino 1958) drammaturgo austriaco, emigrato negli USA all'avvento del nazismo; Krankheit der Jugend (1926, Gioventù malata) Die Verbrecher (1928, I delinquenti) Elisabeth von England (1930, Elisabetta d'Inghilterra). – Titta Rosa, Giovanni (Santa Maria del Ponte, L'Aquila 1891-Milano 1972) scrittore e critico italiano; collaboratore di «Lacerba; [«…letta da tutti i poeti vive nti d'Italia, dalle Alpi al Lilibeo.»] fonda una prima rivista a L'Aquila con Moscardelli, «Le pagine», e la seconda a Firenze con Ugo Tommei, «Il quartiere latino»; Le pause (1913, poesie, Vecchioni, L'Aquila) Le immagini della morte e della vita (1916, poesie, La Bodoniana, L'Aquila) Plaustro istoriato (1919, poesie, Zanichelli, Bologna) 1920, a Milano si trova più o meno in mezzo a tutte le riviste letterarie sorte in questo periodo, «La Fiera letteraria», «Convegno», «Esame», «Corrente»; 1924-26, fa il critico d'arte e letterario a «l'Avanti!»; poi a «La Fiera letteraria», al «Corriere Padano», a «La Stampa»; Le feste delle stagioni (1928, poesie, Solaria, Firenze) Idilli rustici (1928, racconti, Ribet, Torino) invito al romanzo (1930, saggio, Crippa Milano) [esaurito già nel 1960.] Il varco nel muro (1931, racconti, premio Bagutta 1932, Carabba, Lanciano) Alta luna (1935, poesie, Carabba, Lanciano) La figlia del pescatore (1936, Ceschina, Milano) Donne inquiete (1936, Treves, Milano) I racconti della fortuna (1937, Corticelli, Milano) Sole di Lombardia (1939, I ed.; 1959, II ed. accresciuta, con illustrazioni di L. Scorzelli, Ceschina, Milano) I giorni del mio paese (1940, I ed., con illustrazioni di M. Cascella, S.E.I., Torino) [esaurito già nel 1960.] Paese con figure (1942, Tumminelli, Roma) L'avellano (1943, S.E.I., Torino) [esaurito già nel 1960.] La nuova prosa italiana (1943, saggio, Quaderni di Lugano, Lugano) [esaurito già nel 1960.] Ritratto di Amelio e altri racconti (1944, Edizione del Verdone, Torino) [esaurito già nel 1960.] Colloqui col Manzoni di N. Tommaseo, G. Borsi, R. Bonchi, eseguiti da "Memorie manzoniane" di Cristoforo Fabris (1944, I ed., Ultra, Milano; 1954, II ed. riveduta, Ceschina Milano) 1945, direttore de «L'Illustrazione italiana» e di «Omnibus»; Aria di casa Manzoni (1946, I ed., Cebes, Milano; 1955, II ed. accresciuta, Ceschina Milano) Secondo Ottocento (1947, Garzanti, Milano) [esaurito già nel 1960.] Pietà dell'uomo (1952, poesie, con prefazione di Sergio Solmi, Maia, Siena) Niobe e il pittore (1953, Cappelli, Bologna) [esaurito già nel 1960.] Poesia italiana del Novecento (1953, Maia, Siena) [esaurito già nel 1960.] Poesie d'una vita (1956, poesie, con prefazione di Giuseppe Ravegnani, premio Chianciano 1957, "I poeti dello specchio", Mondadori, Milano) Tutte le poesie del Manzoni (1959, edizione fuori commercio) Cronachette mazoniane (1968) vita letteraria del Novecento (1971). – Vancura, Vladislav (Háj, Opava 1891-Praga 1942) scrittore ceco, medico di professione, fu negli anni Venti una delle figure di punta dell'avanguardia letteraria; Il fornaio Jan Marhoul (1924) Campi arativi e di battaglia (1925) Estate capricciosa (1926) Insegnante e allievo (1927, teatro) Una ragazza malata (1929, teatro) Il giudizio universale (1929) Processo capitale (1930) Markela Lazarová (1931) L'alchimista (1932, teatro) Fuga a Budin (1932) La fine dei vecchi tempi (1934) Il lago Ukereve (1935, teatro) I tre fiumi (1936) La famiglia Harváth (1938, unico romanzo della trilogia Cavalli e carri rimasta incompiuta) Quadri di storia del popolo ceco (1939-40, in 3 voll., con un gruppo di giovani storici). – Zilahy, Ljos (Nagyszalonta 1891-Sremska Kamenica, Serbia 1974) scrittore ungherese; conseguita la laurea in legge, lavorò in uno studio di avvocato a Nagyszalonta; combatté e fu ferito nella prima guerra mondiale; autore di veri e propri bestsellers negli anni tra le due guerre; I due prigionieri (1927) Il disertore (1930) L'anima si spegne (1932) 1948, emigra negli USA; L'angelo irato (1953) Il secolo felice (1960). 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Italia
«segue da 1890» Napoli, muore il popolarissimo romanziere F. Mastriani. |
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