1916
Maggio
Fronte Occidentale
[segue]battaglia
di Verdun (21 feb-18 dic)
IV Fase (maggio-giugno)
Il gen. Ph.
Pétain assume il comando del Gruppo Armate del Centro
e il gen. R.-G.
Nivelle della 2ª armata (Verdun).
I tedeschi attaccano saltuariamente su tutto il fronte.
22-24, il forte di
Douaumont è ripreso e riperduto dai francesi;
si combatte attorno all'altura del Mort-Homme.
Fronte Orientale
10, nell'alto Isonzo
i btg alpini Saluzzo e Bassano, Ceva
e Val Camonica riconquistano la vetta del Monte Kukla e
le posizioni adiacenti perdute il 12 febbraio, ma non riescono a
spingersi fino al Rombon;
aprile-maggio,
14, sono conquistati
i passi di Topete e Fargorida.
15-24, Strafeexpedition
(offensiva austroungarica nel Trentino):
Forze in campo:
- italiani: 1ª armata (gen. Pecori
Giraldi), 155 btg.ni 775 cannoni;
cte in capo: capo di S.M. gen. L.
Cadorna;
- austriaci: Gruppo Eserciti Arciduca Eugenio armate 11ª
(Dankl) e 3ª (von
Kovess), 189 btg.ni, 2000 cannoni;
cte in capo: capo di S.M. mar.llo F. Conrad
von Hötzendorf.
Tre Fasi:
15-20, I fase: fra Val Lagarina
e Val d'Astico ottiene: una profonda inflessione del fronte italiano
fino al Pasubio, Novegno e Arsiero;
20-28, II fase: sull'Altopiano
di Asiago;
29-12 giugno, III fase, gli
sforzi per affondare al centro, fra la parte occidentale dell'Altopiano
e il Novegno falliscono.
La 57ª Div.ne austro-ungarica dell'VIII C.d'a. attacca la
destra della 37ª Div.ne italiana (Ricci
, Armani).
15, gli austro-ungarici
conquistano Castel Dante;
16, … attaccano invano
Costa Violina e Zugna Torta;
17, … conqusitano
Costa Violina catturando il sten. Daminao
Chiesa di Rovereto, che è fucilato a Trento;
19, la 6ª brg
austro-ungarica attacca la posizione di Zugna Torta difesa da tre
btg (ten.col. Pugnani) ed è
respinta.
L'avanzata degli austro-ungarici in Vallarsa costringe gli italiani
a portare la difesa a Malga Zugna-Passo Buole.
20, mentre le Div.ne
Kaiserschützen attacca Passo Buole, la 6ª brg
montagna austro-ungarica attacca lo Zugna ed è respinta.
Quindi gli austriaci non effettuano altri tentativi per rompere
la resistenza italiana.
21, attacchi austro-ungarici
contro lo Zugna e Passo Buole sono respinti;
22, 2ª armata
(Il gen. P.P.
Frugoni, cte della 2ª armata, viene sostituito con
il gen. Piacentini e collocato a riposo
d'autorità dal Comando Supremo;
maggio-giugno, battaglia di
Asiago [02]:
Forze in campo:
- italiani: alle dipendenze della 1ª armata (gen. Pecori
Giraldi), inizialmente la 34ª Div.ne (gen. Angeli
e poi Murari della Corte Bra) del V
C.d'a. (gen. Gaetano Zoppi);
in seguito Comando Truppe Altipiani (gen. Lequio
e poi gen. E. Mambretti) con i C.d'a.
XX (gen. E. Mambretti e poi gen. L.
Montuori); XXII (Gaetano Zoppi);
XIV (Coardi di Carpenetto); XXIV (Secco);
- austriaci: alle dipendenze del Gruppo d'Eserciti Arciduca
Eugenio, il III corpo (feldmar.llo Krautwald)
dell'11ª armata (gen. Dankl).
In seguito il III corpo alle dipendenze della 3ª armata (gen.
Kövess).
20, il III C.d'a.
inizia l'offensiva e la 34ª Div.ne italiana ripiega fino al
margine dell'Altopiano dove, con l'accorrere di truppe di rinforzo,
sono respinti gli ulteriori attacchi che durano fino al 10 giugno.
[Con la controffensiva italiana inziata dal XX C.d'a. il 16 giugno
e la ritirata delle forze austriache effettuata il 24 giugno, è
rioccupato in gran parte il terreno che era stato perduto.]
a.f.: ha inizio la spedizione punitiva degli austriaci in Trentino
che costringe le truppe italiane ad arretrare in Val Lagarina e
in Val Sugana. L'offensiva austriaca continua e i soldati nemici
sfondano il fronte del confine ed entrano per 20 km in territorio
italiano.
Il gen. L.
Cadorna invia nel Veneto una armata di riserva composta
da dieci divisioni dirottate sull'Isonzo e chiede l'invio di altre
due divisioni dall'Albania e dalla Libia.
I contrasti tra il governo e il gen. L.
Cadorna, che ipotizza una ritirata italiana sul
Piave, si fanno sempre più evidenti.
Il re acconsente, se il governo lo richiederà, alla sostituzione
del gen. L.
Cadorna.
22, Premariacco (Udine),
un gruppo di 13 soldati del 128° Rgt fanteria, che da tre giorni
si trova qui a riposo, si ribellano quando vengono a conoscenza
dell'ordine di partenza per l'indomani…
[A Dolegna, il 2 giugno successivo, il Tribunale di guerra del II
C.d'a. li condannerà a pene varianti tra 1 e 20 anni di reclusione
militare per rivolta.]
25, cade il
Monte Cimone;
26, il gen. L.
Cadorna dirama con lettera al gen. Lequio,
comandante del settore dell'Altopiano di Asiago, l'ordine di ricorrere
alle fucilazioni sommarie con ampia libertà.
VENETO, altopiano di Asiago, lo stesso giorno, in serata, reparti
del 141° Rgt fanteria occupano le posizioni di Monte Mosciagh,
alcuni disposti in primissima linea, altri, che hanno partecipato
a violenti combattimenti nella mattinata, attendati in riposo nelle
vicinanze immediate della prima linea.
Fra i reparti attendati è la 4ª compagnia.
A seguito di un violentissimo uragano accompagnato da una furiosa
grandinata di cui approfitta il nemico per attaccare con irruenza,
un centinaio di soldati si sparpagliano nei boschi vicini.
Di questi soldati molti vengono subito raccolti, riuniti e ricondotti
in linea, ma parecchi si disperdono e solo il mattino seguente o
spontaneamente od arrestati dai RR.CC. ritornano al reparto.
Il comando del reggimento fa subito passare per le armi:
- un sottotenente (esecuzione sommaria),
- tre sergenti (esecuzione sommaria),
- 8 militari di truppa, tra gli sbandati (decimazione – la prima
di cui si abbia testimonianza sicura),
deferendo altri 74 militari di truppa al Tribunale di guerra di
cui 66 sono rinviati a giudizio.
[A Breganze, il 1° luglio successivo, 6 graduati e 60 soldati
saranno processati per abbandono del posto di combattimento dal
Tribunale militare di guerra del XIV C.d'a. che condannerà
i graduati a 3 anni di reclusione militare, i soldati a 3 anni di
reclusione militare, ad eccezione di 7 assolti per non provata reità.]
27, gli austriaci
entrano ad Arsiero;
28, … ad Asiago;
30, la situazione
diviene estremamente pericolosa;
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battaglia di Buole;
[passo del Trentino che separa la Vallarsa dalla valle dell'Adige.]
Forze in campo:
- italiani: cte. Danioni;
2 btg 62° fanteria, 2 btg 207° fanteria, 2 cie del 61°
fanteria, 1 cia alpini e 1 cia di zappatori, 3 sezioni mitraglieri
di cavalleria, 3 batterie;
- austro-ungarici: cte. Englert;
Div.ne Kaiserschützen con 87 cannoni (Englert).
23, la Div.ne Kaiserschützen,
giunta in Vallarsa, tenta l'attacco con un btg che è respinto;
24, …ritenta l'attacco;
28, …ritenta l'attacco;
29, … bombarda per
tuta la giornata, le posizioni italiane;
30, …il mattino attacca
il passo.
La lotta, condotta con accanimento, dura fino al pomeriggio senza
che la resistenza italiana venga piegata.
Gli austriaci alla fine ripiegano fino al fondo valle.
Il tentativo austriaco di giungere a tergo della difesa della valle
dell'Adige fallisce così definitivamente.
Perdite:
- austriaci: 15 ufficiali e 614 soldati di truppa;
- italiani: 40 ufficiali e 858 soldati di truppa.
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31-1° giugno, "battaglia
navale dello Jutland": il comandante della "flotta
d'alto mare" tedesca R. Scheer
decide un'azione offensiva per rompere il blocco navale inglese
nel mare del Nord;
Il piano prevede:
- la prima formazione (5 incrociatori da battaglia – ammiraglio
F. von Hipper) deve dirigersi verso
Nord lungo la costa dello Jutland;
- il grosso della flotta (24 corazzate – Scheer)
segue a 50 miglia di distanza;
il comando inglese che è riuscito a decifrare i dispacci radio tedeschi,
ha tutto il tempo di disporre le proprie forze:
- (6 incrociatori da battaglia e 4 corazzate – ammiraglio D.
Beatty) fa rotta verso il Fisher Bank a 110 miglia a occidente
dello Jutland
- il resto della flotta (3 incrociatori e 24 corazzate – ammiraglio
J. Jellicoe) segue su una rotta più
settentrionale;
quando le squadre di Hipper e Beatty
si avvistano l'ammiraglio tedesco inverte la rotta verso sud con
l'intento di attirare le navi nemiche verso il resto della flotta
tedesca: iniziano così i primi duelli e in questa prima fase hanno
la meglio i tedeschi;
Beatty visto il pericolo che lo minaccia
cambia rotta in direzione nord compiendo una manovra analoga a quella
di Hipper per portare la flotta avversaria
nella zona d'azione della squadra britannica;
la flotta di Jellicoe si sposta quindi
verso est disponendosi tra le navi tedesche e la costa dello Jutland
allo scopo di chiudere alle navi avversarie la strada verso le basi
di terra;
nello scontro decisivo del tardo pomeriggio viene affondata la nave
ammiraglia di Hipper (il Lützow)
e l'incrociatore inglese Invincible;
dopo quattro ore di violenti combattimenti le navi tedesche riescono
ad aprirsi un varco e rientrare alle loro basi
le perdite su 250 navi:
- inglesi 115.000 tonn.
- tedeschi 61.000.
Entrambi dicono di aver vinto.
[Una delle ragioni per cui non è stata decisiva sta nel fatto
che le due marine lottano con navi corazzate del medesimo genere.]
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