1915
Giugno
Fronte Occidentale
[segue]
seconda battaglia dell'Artois (9 mag-18 giu);
16, i francesi riprendono,
come ultimo tentativo, l'offensiva;
18, la battaglia si
conclude senza risultati apprezzabili per gli Alleati che speravano
di sfondare il fronte tedesco.
Perdite:
- francesi, 102.500 uomini;
- inglesi, 32.000 uomini;
- tedeschi, 73.000 uomini.
Fronte Orientale
29 maggio-5 giugno,[segue] battaglia
di Zugna;
1°, il btg alpini
Verona e il btg alpini Vicenza, avanzando dal
giorno 29 maggio, conquistano dopo breve combattimento il Coni Zugna;
5, il btg alpini Verona
e il btg alpini Vicenza avanzano fino al Zugna Torta.
[La linea italiana viene successivamente portata avanti fino a Costa
Violina e Castel Dante, sulle pendici dello Zugna, dinanzi a Rovereto.]
10, Plava
(villaggio sulla sponda sinistra dell'Isonzo): la Brg Ravenna
(gen. Airenti) passa il fiume e occupa
Plava; prosegue verso la q. 383, dominante la valle;
[Su quest'altura si combatterà accanitamente fino alla fine
dell'anno e nel 1916.]
I reparti della 2ª armata (gen. P.P.
Frugoni) e della 3ª armata (duca Emanuele
Filiberto di Savoia-Aosta) (in tutto 35 divisioni) raggiungono
l'Isonzo e lo attraversano in alcuni punti ma sono bloccati dalla
resistenza austriaca (14 Div.ni al comando dell'arciduca Eugenio
e del gen. S.
Borojevic von Bojna cui si aggiunge l'Alpenkorps
tedesco);
[Da questo momento e per due anni, ben 11 offensive si infrangeranno
contro la tenace resistenza austriaca.]
15/16,
battaglia di Monte Nero (Krn) (sulla sinistra dell'Isonzo,
dominante la conca di Caporetto):
i Gruppi alpini A (col. Tedeschi) e
B (ten.col. L.
Pettinati - † 19 giugno, e poi Tarditi),
agli ordini del gen. Etna, durante
le operazioni iniziali, hanno conquistato la dorsale del Monte Nero
(Vrata-Kozliak) eccettuata la cima del Monte (giudicata dagli austriaci
imprendibile e presidiata da una compagnia della III brigata montagna);
nella notte (15/16) due compagnie italiane del btg Exilles
(3° alpini) muovono dal M. Kozliak:
- l'84ª (cap. Arbarello) lungo
il ciglio che strapiomba sulla conca di Drezenca;
- la 31ª (cap. Rosso) a destra.
Contemporaneamente il btg alpini Susa attacca le posizioni
di cresta sul lato nord del Monte, difese da reparti ungheresi del
4° Rgt Honved.
Giunta inavvertita sotto la vetta, l'84ª compagnia assalta
il nemico e lo mette in fuga. Il btg alpini Susa conquista
i suoi obiettivi e cattura l'intero btg ungherese del 4° Rgt
Honved che accorre a rinforzo della difesa.
9, il ten.col. L.
Pettinati viene colpito a Potnxe-Vrata-Za Kraju; muore
in ospedale a Caporetto il giorno 19; viene sostituito da Tarditi.
23-7 luglio,
prima battaglia dell'Isonzo, gli italiani si impegnano contro
le teste di ponte austriache di Tolmino e Gorizia, al nord e al
centro, e contro le linee di difesa sul Carso, a sud: gravi perdite
e nessun risultato significativo.
Perdite:
- italiani, 1.916 morti, 11.495 feriti, 1.536 dispersi;
- austriaci, 8.800 tra morti e feriti, 1.400 dispersi.
giugno-dicembre, battaglia
di Asiago [01]:
Forze in campo:
- italiani: 34ª Div.ne (gen. Oro,
dipendente dal V C.d'a., gen. Aliprandi
e poi G. Zoppi) della 1ª armata
(gen. Roberto Brusati);
- austriaci: 180ª Brg rinforzata (gen. von
Verdross) dipendente dalla 91ª Div.ne (feldmar.llo Koennen-Horak)
e dal Comando Difesa del Tirolo (gen. Dankl).
Le operazioni sono limitate al bombardamento dei forti austriaci
di Cima Vezzena, Luserna e Verle che vengono semidistrutti.
[Attacchi di fanteria contro i forti di Cima Vezzena e Verle falliscono
dopo reiterati e sanguinosi attacchi nei giorni 24 e 25 agosto.]
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Trentino (comprende il bacino dell'Adige):
Forze in campo:
- italiani: 1ª armata (gen. Roberto
Brusati) con III C.d'a. (Camerana)
- dallo Stelvio al Lago di Garda - il V C.d'a. (Aliprandi)
dal Garda alla Val Sugana.
- austriaci: Gruppo Tirolo (gen. Dankl)
con le Div.ni 90ª, 91ª; 63 btg.ni.
La 1ª armata avanza in territorio austriaco fino a contatto
con la linea di resistenza nemica, riducendo la lunghezza del fronte
da 380 a 213 km.
Di particolare importanza sono l'occupazione del Pasubio e dell'Altissimo,
in Val d'Adige.
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Monte San Michele (m. 275, sul ciglio nord-occidentale
del Carso) è difeso dalla 58ª brg da montagna austro-ungarica.
26, attaccano le "Brg Pisa" e "Brg Bologna";
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