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Papa Giacomo
Duèse (Cahors, Lot 1245 ca-Avignone 1334)
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ANNO 1316
– Alberto di Sassonia detto
Albertus Parvus o Albertutius o
Albertolus (Rickmersdorf 1316 ca-Halberstadt
1390) filosofo tedesco;
Torna suallievo di J. Buridan e seguace dell'occamismo, subì l'influenza di Nicola di Oresme e di Thomas Bradwardine contribuendo alla diffusione e allo sviluppo della "teoria dell'impetus"; 1353, rettore della Sorbona; 1365, primo rettore dell'università di Vienna; 1366, vescovo di Halberstadt; Sophismata Tractatus proportionum Quaestiones Subtilissimae quaestiones in libros de Caelo et Mundo (1368). – Barbour, John (Aberdeen 1316?-† 1396) poeta scozzese; Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne (traduzione) Due Romans in francese antico The Bruce (1375-78 ca, Bruce, il poema nazionale scozzese che canta in una cronaca, in 13.000 versi ottonari, la guerra per l'indipendenza e le gesta del re Robert Bruce e di James Douglas; non eguaglia tuttavia la Chanson de Roland). – Marcel, Étienne (n. 1316 ca-Parigi 1358) uomo politico francese; 1355, prevosto dei mercanti di Parigi, è il principale rappresentante della borghesia negli stati generali convocati da Giovanni II il Buono per ottenere i sussidi necessari alla prosecuzione della guerra contro gli inglesi (guerra dei cent'anni 1337-1453); sotto la sua influenza gli stati nominano una commissione di controllo sull'erario, fino a questo momento lasciato all'arbitrio del sovrano; 1356, il re è fatto prigioniero dagli inglesi a Poitiers; 1358, febbraio-luglio, in Francia scoppia una rivolta latente da anni e che trova giustificazione nei gravi disagi creati dal prolungato stato di guerra, dalle carestie e dalle ripercussioni della grande peste del 1348; in seguito a ciò il delfino Carlo, reggente per il padre, deve cedere a tutte le richieste degli stati generali capeggiati da Marcel: - promuovere un'inchiesta per stabilire le responsabilità della sconfitta; - accettare il controllo di una commissione su tutti gli affari del regno; - impegnarsi a convocare gli stati generali regolarmente e spesso; - promettere riforme amministrative, tra le quali la costituzione di un nuovo consiglio del re con membri eletti dagli stati (grande ordinanza del 1357); si creano due partiti ostili al reggente: - da una parte Marcel che, interprete della borghesia, si è trasformato in un vero e proprio tribuno, risoluto a imporre su Parigi un dominio personale; - dall'altra quello che fa capo a Carlo II il Malvagio, re di Navarra; l'alleanza dei due per abbattere il reggente determina però il formarsi di un terzo polo di devozione monarchica; 1358, febbraio, la folla parigina massacra due importanti consiglieri del re (R. di Clermont e G. di Conflans), il delfino Carlo fugge da Parigi e convoca gli stati generali a Compiègne, dove si recano i rappresentanti lealisti; maggio, scoppia l'insurrezione rurale della jacquerie, con la quale Marcel, in cerca di alleati, prende contatti, abbandonando tuttavia i contadini al loro destino; mentre si rafforza il lealismo attorno al delfino, Marcel in giugno fa proclamare Carlo di Navarra capitano di Parigi; ma l'esplicita contrapposizione di quest'ultimo (legato agli inglesi) a legittimo reggente segna la rovina di Marcel giacché gli stessi parigini che lo hanno eletto loro capo gli si ribellano e lo uccidono. |
guerra dei cent'anni «segue da 1314» |