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Papa Antipapa |
ANNO 1081 – Sugero, abate di Saint-Denis
(Saint-Denis 1081-1151), religioso e uomo politico francese, abate e rettore
di Saint-Denis;
Torna su[che la tradizione cercherà di mettere già sui banchi di scuola in compagnia del 'suo' re, Louis VI [il Grosso] ] un "uomo d'azione, non uomo di penna" secondo il suo fedelissimo biografo, il monaco Gugliemo; [Di lui san Bernardo di Chiaravalle (che pure qualche perplessità nutre nei confronti del collega) scrive un encomio a papa Eugenio III: «Se si trova nella nostra Chiesa di Gallia, un qualche vaso degno dell'onore della grande casa del grande Re, se ce n'è uno fedele come Davide, che si comporta in tutto secondo l'ordine del Signore, questo è il venerabile abate di Saint-Denis. Conosco certamente l'uomo: egli, fedele e prudente negli affari temporali e fervido in quelli spirituali, si mantiene - il che è difficilissimo - umile in entrambi. Presso il Cesare è come uno della curia romana, presso Dio è come uno della curia celeste». (Lettera 309.).] ancora fanciullo, entra nella celebre abbazia di Saint-Denis, a nord di Parigi; diventa in seguito amministratore, consigliere, abate, riformatore della vita monastica, ma non molto di più di quanto lo siano altre figure dell'epoca. 1122, viene nominato abate, ma è quanto gli basta per aprire un immenso cantiere destinato a far sbocciare la stupenda basilica gotica; [Nell'abside egli fa incidere sei versi ispirati da Giovanni Scoto Eriugena: «Riunite le due estremità, la chiesa risplende nel suo vascello mediano, poiché luminoso è ciò che collega due fonti di luce. L' opera famosa risplende di chiarore nuovo. La sua costruzione fu realizzata ai nostri giorni: io, Sugero, che dirigevo i lavori».] Libellus alter de consecratione ecclesi sancti Dionysii (relazione) 1137, anche se 57enne, inizia ora la sua avventura più grande: la politica; già per la sua abbazia ha dovuto lottare contro i signorotti locali, usurpatori di beni monastici, si è dedicato a coltivare relazioni e ad affinare la gestione e lo sviluppo delle proprietà fondiarie e finanziarie; Vita Ludovici Grossi regis (storia encomiastica di Louis VI [il Grosso]) Liber de rebus in administratione sua gestis (originalissimo memoriale della sua attività amministrativa a Saint-Denis; fondamentale per lo sviluppo del gotico francese). Il coronamento della sua avventura politica è però con il successore Louis VII. E l'occasione giunge quando il re decide di recarsi in pellegrinaggio in Terrasanta in memoria del fratello maggiore Philippe, morto in un incidente; 1147, su suggerimento di san Bernardo di Chiaravalle, egli viene nominato reggente (1047-49) di Louis VII quando questi parte per la crociata; 1151, 13 gennaio, ormai 70enne, muore. [Il suo fedele Guglielmo ne comunica in una lettera 'enciclica' il decesso così: "Piccolo di corpo e di origine, impacciato dalla sua piccolezza, rifiutò di vivere meschinamente. A lui, il settimo giorno della Teofania, rapì la luce. A Dio la vera Teofania donò una vera luce".] [Michel Bur, L'abate Sugero statista e architetto della luce, Jaca Book, Milano 1995] |
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