© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papi 483-492, Felice III (II) [santo]; 492-496, Gelasio I
[santo] 496-498, Anastasio II; 498-514, Simmaco [santo]; (498, Lorenzo Si torna alle aspre risse per le controversie liturgiche che già
in passato hanno provocato autentiche guerre civili. Elezione del Papa «segue da III
sec. d.C.» sec. V, S. Lorenzo Siro fonda l'abbazia di Farfa nel comune di Fara in Sabina (Rieti).
|
490-499 d.C.
– Cassiodoro, Flavio Magno Aurelio o Senatore (Squillace, Calabria 490 ca-583) uomo politico e scrittore latino cristiano; [Quattro, tutti membri di un'antica casata, sono i Cassiodoro: . I, gran sostenitore di Valentiniano III, aiutò a sottrarre la Sicilia agli attacchi dei vandali di Genserico; . II, padre di Magno Aurelio, partecipò a varie missioni diplomatiche, una famosa presso Attila assieme al figlio del gen. Ezio, Gaudenzio; . III, Magno Aurelio, governatore della Sicilia, fa parte del governo di Odoacre; ma ne esce prima della disfatta di questi; prima ancora della caduta di Ravenna, viene scelto da Teodorico a far parte del nuovo governo; . IV, il figlio di quest'ultimo, Senatore Cassiodoro, il più popolare; subentrando a suo padre in alcune cariche e nel cuore del re Teodorico, è il vero nume tutelare della figlia di Teodorico, Amalasunta e del figlio di lei Atalarico che succederà al nonno. (Dagli studi di Ignazio Ciampi e da quelli di Vito A. Sirago.] di nobile famiglia raggiunse i più alti gradi nella carriera amministrativa (segretario di Teodorico e poi questore) sotto i re ostrogoti adoperandosi per l'avvicinamento tra i romani e i barbari; 515-23, si assenta da Ravenna per andare a reggere la regio tertia Lucania et Brutium (Calabria); 535-36, tenta di organizzare a Roma una scuola biblica, cioè una sorta di università cristiana; negli ultimi anni della sua vita si ritira in un chiostro da lui fondato a Vivarium, in Calabria, dove promuove tra i monaci varie attività culturali, fra cui la trascrizione delle opere classiche pagane e cristiane; Istituzioni delle lettere sacre e profane (in 2 libri) Variae (corpus di lettere in 12 libri, che costituisce il modello retorico per le cancellerie successive) Chronica (universale) Storia dei Goti (?) Historia ecclesiastica tripartita. – Simplicio (Cilicia 490-560 ca) filosofo greco; discepolo di Ammonio in Alessandria, poi di Damascio alla Scuola neoplatonica di Atene; 529, è costretto ad andare esule in Persia dall'editto di Giustiniano che ha proibito l'insegnamento della filosofia; 532, ritorna ad Atene e qui scrive diverse opere filosofiche, di cui ci sono rimasti: Commenti alle opere di Aristotele (Physica, Categoriae, De caelo, De anima) [Per noi di particolare interesse perché, oltre che il pensiero aristotelico, illustra anche con citazioni dagli originali, quello dei filosofi precedenti. In queste opere egli sostiene la tesi di una fondamentale concordanza fra Aristotele e Platone.] Commento all'Enchiridion (Manuale) di Epitteto. [In questi scritti sono contenuti passi tratti da opere, oggi perdute, di antichi filosofi: dobbiamo a lui, per esempio, la nostra conoscenza di Empedocle e Parmenide; è l'unica nostra fonte esplicita sull'opera che Ipparco aveva scritto sulla gravità… ecc.; In Artistotelis "De caelo" commentaria sono le informazioni sull'opera Sui corpi spinti in basso dal peso di Ipparco.] |
Costantinopoli 476-491,
Zenone (seconda volta),
imperatore |
||||||||