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199-190 a.C.
GALLIA
Gli antichi designavano con questo nome le regioni abitate dai
galli;
nel mondo romano:
- Gallia Cisalpina (l'Italia settentrionale a nord del
Po;
- Gallia Transalpina (il territorio compreso tra le Alpi,
il Reno, l'oceano Atlantico, i Pirenei e il Mediterraneo.
Vi sono presenti circa 300 tribù galliche; alcune popolazioni
maggiori esercitano un'egemonia di fatto su vasti territori imponendo
rapporti di clientela alle tribù minori;
gli arverni dominano su tutta la Gallia centrale e premono
sulle tribù meridionali raggruppate intorno alla federazione
dei volci (tra Tolosa, Narbona e Nîmes) e a quella
dei salluvi (intorno a Marsiglia); gli edui controllano
il territorio tra la Senna e la Loira, i sequani tra la
Saona e il Giura, i remi la valle della Senna;
SPAGNA
197 a.C., Roma divide i possedimenti spagnoli in due province:
Hispania Citerior e Hispania Ulterior;
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EGITTO |
305-30 a.C.: Epoca tolemaica. |
- Tolomeo V [Epifane]
205-180 a.C. |
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CINA
Kao-Ti
[Dinastia Han]
Liu-Pang ha dato inizio alla quinta
dinastia;
206-195 a.C., imperatore della Cina;
195 a.C., muore senza lasciare eredi maschi in età da salire
al trono.
195-179 a.C., reggenza dell'imperatrice Lu,
vedova del defunto Kao-Ti
[Dinastia Han];
essa si preoccupa quasi esclusivamente di sostituire, nel governo
dell'impero, i membri della famiglia dello sposo con quelli della
propria;
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– Ipparco
di Nicea (Nicea di Bitinia 194-† 120 a.C.) astronomo greco;
162-126 a.C., dopo un breve periodo trascorso ad Alessandria, è
attivo a Rodi dove fa osservazioni celesti;
per questo può essere considerato uno dei fondatori dell'astronomia
posizionale.
[Contro l'ipotesi eliocentrica del suo predecessore Aristarco
di Samo e contro la teoria delle sfere omocentriche di Eudosso
di Cnido (sistemi che egli ritiene entrambi incapaci di interpretare
i fenomeni e di spiegare l'anomalia del Sole), cerca di chiarire le
irregolarità nel moto dei pianeti mediante ipotesi che ricorrono
alla combinazione opportuna di moti circolari: i pianeti, il Sole e
la Luna si muoverebbero lungo cerchi (epicicli, di raggio minore) ruotanti
a loro volta lungo un'orbita circolare (di raggio maggiore) situata
intorno alla Terra. Tale modello riesce a render conto assai bene di
gran parte dei fenomeni astronomici finora conosciuti e gioca decisamente
a favore dell'ipotesi geocentrica nella successiva evoluzione delle
teorie astronomiche.
Per compiere le osservazioni celesti egli perfeziona molti strumenti
fra i quali la diottra, descritta da Erone
di Alessandria, e l'astrolabio. Appronta un catalogo di oltre
850 stelle elencando di ciascuna la latitudine, la longitudine, lo splendore,
e ripartendole in 6 classi di grandezza apparente. Scopre il fenomeno
della precessione degli equinozi, si interessa di geometria sferica
(gettando le basi della trigonometria) e misura la distanza fra la Terra
e la Luna con l'approssimazione di 1/10. Precursore della geodesia,
studia una specie di rete geodetica in cui le longitudini dei vertici
devono essere determinate con l'osservazione delle eclissi; in cartografia
idea un metodo di proiezione stereografica.
Dopo di lui le ricerche astronomiche si interrompono.]
Sui corpi "spinti" verso il basso a causa della gravità
(opera a lui attribuita da Simplicio)
Commento sui Fenomeni di Arato e di Eudosso (unica
opera, delle sue numerose, che ci è rimasta grazie alla popolarità
del poema di Arato
di cui costituiva un commento critico).
[Secondo la testimonianza di Strabone,
egli aveva già capito nel II secolo a.C. che esisteva un continente
che separava i due oceani (da Gibilterra all'Asia).
Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine
sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli
2003.]
– Lelio Minore, Gaio
(n. 190 ca-m. 129 ca a.C.) uomo politico romano;
[Figlio di
Gaio Lelio Maggiore; fu soprannominato "il
Sapiente" per i suoi studi di filosofia.]
146, nella terza guerra punica contro Cartagine segue il suo grande
amico Scipione l'Emiliano;
145, combatte in Spagna contro Viriato;
140, console;
interpretando il disagio crescente per il depauperamento dei contadini,
prepara un disegno di riforma agraria (del quale si sa pochissimo)
che poi ritira per le resistenze dell'oligarchia senatoria;
durante la crisi graccana è tra gli avveraari dei tribuni,
contrario (come Scipione l'Emiliano)
a portare alle estreme conseguenze la politica riformatrice.
[Cicerone ne farà
la figura principale del dialogo Laelius de amicitia e lo introdurrà
nel De senectute.]
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ROMA
e Atene
200-197, guerra contro la Macedonia
(seconda guerra macedonica)
200-196, riconquista della Gallia
Cisalpina;
197, T. Quinzio
Flaminino sconfigge i macedoni nella battaglia di Cinocefale.
Organizzazione della Spagna in due province.
Nello stesso periodo scoppiano torbidi in Etruria dove si è prossimi
ad una guerra provocata da una congiura di schiavi contro i quali viene
intrapresa una massiccia operazione di polizia sotto la direzione del
pretore Manio Acilio Glabrione inviato
con una delle sue legioni "urbane" applicando un crudele tipo
di esecuzione: la fustigazione e crocifissione pubblica dei capi della
congiura.
[Originario dell'Asia, questo metodo è finora impiegato solo
da sciti, assiri,
persiani e cartaginesi.]
196, Tito
Quinzio Flaminino proclama ai giochi istmici di Corinto la libertà
della Grecia dalla Macedonia;
193-188, guerra contro Antioco
III re di Siria;
191, la lega etolica riprende le
armi per conquistare alcuni territori già della Macedonia e stringe
alleanza con Antioco III. Guerra con Roma.
Anno della sconfitta celtica in Valle padana.
Vengono piazzate due guarnigioni nel territorio confiscato di Cere,
due colonie di veterani dedotte a Pyrgi
e a Castrum Movum.
Epicureismo
II e I sec. a.C., Roma, la scuola fondata da Epicuro
da Samo conosce il suo massimo sviluppo; circoli epicurei sono fondati
a Napoli ed Ercolano (dove insegna Filodemo di
Gadara) e la dottrina viene divulgata da Lucrezio;
in Atene si svilupperà sin verso il 50 a.C. a opera di pensatori
come Metrodoro di Lampsaco e Colete;
in polemica con la tradizione idealistica greca, difesa soprattutto
dallo stoicismo, gli epicurei ribadiscono il loro atteggiamento antireligioso
e antiprovvidenzialistico; non vi è alcuna ragione divina, alcuna
legge cosmica, alcun fato predestinato che reggano le vicende del mondo
e degli uomini. La realtà è moto di atomi.
Ne consegue che l'ordine politico-sociale non è l'espressione
di alcun piano divino del mondo.
Tali dottrine portano a rifiutare il valore sacro dell'autorità
politica, l'influenza dell'organizzazione sacerdotale, lo stesso impegno
politico;
la scuola del resto è aperta a schiavi e stranieri e anche questo
accentua il suo rifiuto all'integrazione nella società romana
e nel suo ordine statale;
la reazione contro l'epicureismo da parte della cultura ufficiale sono
violente:
- filosofi epicurei vengono banditi da Roma su decreto del senato;
- scrittori stoicheggianti come Cicerone
e Plutarco
conducono una polemica strenua contro il materialismo epicureo;
isterilito nel chiuso dei circoli ristretti, l'epicureismo può
venire assorbito progressivamente nella cultura ufficiale;
«segue sec. 90 a.C.»
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