Il villaggio
di Voisins
[part.]
(?, Parigi, Jeu de Paume, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
Campi di
grano ad Argenteuil
(1873, 50x73, Amburgo, Kunsthalle)
Inondazione
a Port-Marly (1876, 60x81, Parigi, Musée d'Orsay)
Il ponte
di Moret
(1888 ca, ?)
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- Alfred
SISLEY
(Parigi 1839 – Moret-sur-Loing, Seine-et-Marne 1899)
pittore francese.
1857
di famiglia inglese viene inviato a Londra perché si avvii al
commercio ma, poco attratto dagli affari, preferisce visitare i musei
entusiasmandosi per i paesaggi di J. Constable,
R.P. Bonington e J.M.
Turner;
1859
[dopo le prime
fotografie aeree realizzate da G.F. Tournachom
[Nadar] (1820-1910), si tiene a Parigi
la prima mostra di fotografie al «Salon des beaux-arts».]
1862
entrato nell'atelier di M.-Ch.-G. Gleyre
alla Scuola di Belle Arti di Parigi, vi conosce A.
Renoir, C. Monet e J.F.
Bazille;
1863
per volontà di Napoleone III gli
artisti rifiutati dalla giuria sono accolti in sale a parte (Salon
des Refusés) ma nello stesso edificio del Salon ufficiale;
[durante il regno di Luigi Filippo
la selezione delle ammissioni e la distribuzione dei premi al Salon
des Artistes français (la I ediz. risale al 1673 sotto Luigi
XIV) erano stati affidati alla Académie des Beaux-Arts]
1864
si unisce a loro a dipingere all'aperto nella foresta di Fontainebleau;
nei suoi primi paesaggi è palese l'influsso di J.-B.
Corot e le sue opere riecheggiano della scuola di Barbizon;
- Strada
di villaggio a Marlotte (1866, Buffalo, Albright Art Gallery)
1870
- Chiatte sul canale Saint-Martin
(1870, Winterthur, Coll. Oscar Reinhart)
[per la prima volta utilizza, sull'esempio di Monet,
la tecnica impressionistica dei colori chiari e della divisione cromatica
attraverso pennellate luminose applicate "a virgola".]
1871
gli viene meno la sicurezza economica garantitagli finora
dal padre e deve vivere soltanto della sua pittura; si stabilisce a
Louveciennes dove dipinge le sue opere più delicate;
1872
- Ponte
di Argenteuil (1872, Memphis, Dixon Gallery)
- Il villaggio di Voisins (?, Parigi, Jeu de Paume, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay, dal 1°
dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
1873
- Campi
di grano ad Argenteuil (1873, 50x73, Amburgo, Kunsthalle)
1874
breve soggiorno in Inghilterra;
partecipa alla prima esposizione del gruppo
degli "impressionisti" nello studio del fotografo Nadar,
sul boulevard des Capucines;
[Fanno parte del gruppo anche: C.
Monet, C. Pissarro,
E. Degas, A.
Guillaumin>, B.
Morisot, P.-A.
Renoir, l'italiano G.
De Nittis ed altri ancora; manca A.
Manet, l'americana M.
Cassatt che comincerà ad esporre dal 1879 e manca
J.-F. Bazille
morto nel 1870 il quale aveva avuto per primo l'idea di una mostra indipendente,
contrapposta al Salon ufficiale;
la preparazione del catalogo è a cura di Edmond
Renoir; nel suo insieme la mostra si rivela un fallimento;
è proprio il titolo (Impression: Soleil levant)
attribuito da quest'ultimo ad una delle opere presentate da Monet
che suggerisce al critico dello «Charivari» L.
Louis Leroy l'articolo dal titolo L'esposizione degli impressionisti.]
- Il
ponte di Hampton Court (1874, Colonia, Wallraf-Richartz Mus.)
- Neve a Louveciennes (1874 ca, Londra, Courtauld Institute)
1876
partecipa alla seconda esposizione del gruppo degli "impressionisti"
presso il mercante Durand-Ruel;
[pochi i visitatori della mostra benché il giudizio
dei critici sia più favorevole: Philippe
Burty, J.-A. Castagnary, Georges
Rivière (pubblica la rivista «L'impressioniste»)
e altri comincino a prendere le loro difese; più di ogni altro
sono sostenuti da Duranty nella sua Nuova
pittura (1876).]
- Inondazione
a Port-Marly (1876, 60x81, piazza di paese inondata dall'acqua;
Parigi, Musée d'Orsay)
1877
partecipa alla terza esposizione degli "impressionisti";
[forse la più omogenea, viene apertamente sostenuta
da Th. Duret nel suo libro sui Pittori
impressionsiti (1878)]
1879
quarta esposizione degli "impressionisti"
dove affiorano i dissensi;Degas
propone di intitolarla Salon des Indépendants, "Independants"
non più impressionisti;
1880
quinta esposizione degli "impressionisti";
1881
sesta esposizione degli "impressionisti";
breve soggiorno in Inghilterra;
1882
partecipa alla settima esposizione del gruppo degli
"impressionisti";
ma non incontra il successo, né tramite il mercante d'arte
Durand-Ruel né alle mostre impressioniste;
1883
- Il
rimorchiatore (1883 ca, Parigi, petit Palais)
1884
viene fondato il Salon des Indépendants che,
senza giuria e senza premi, offre a chiunque la possibilità di
esporre;
1886
non partecipa all'ottava e ultima esposizione degli "impressionisti"
quando, affermatesi le tendenze individuali dei singoli artisti, il
gruppo si scioglie;
è
un insuccesso anche il suo tentativo di esporre al Salon ufficiale;
apprezzato dai pittori del suo gruppo ma ignorato dal pubblico, vive
gli ultimi anni prima a Sèvres, poi a Veneux-Nadon, ritirandosi
infine in amara solitudine a Moret-sur-Loing;
1887
cerca
di dare un'impronta più robusta al suo stile che perde tuttavia
non poco di grazia e nettezza;
1888
- Il
ponte di Moret (1888 ca, ?)
1893
- Chiesa
di Moret (1893, una della serie, Rouen, Musée des Beaux-Arts)
1894
- Le
rive della Senna, colpo di vento (1894, Rouen, Musée des
Beaux-Arts)
1895
si tiene la prima Biennale di Venezia,
di carattere internazionale;
1899
muore a Moret-sur-Loing.
1999
Theo van Gogh, fratello
del celeberrimo Vincent; fu lui a raccogliere
i quadri del fratello, lasciandoli in eredità al figlio Vincent
Willem, il quale, attorno al 1960, diede il via al progetto della
Fondazione van Gogh, dalla quale scaturirà
il museo di Amsterdam inaugurato nel 1973.
Theo van Gogh
era un mercante d' arte, uno dei più abili e influenti che fossero attivi
nella Parigi degli anni ottanta dell' Ottocento.
Vincent era nato nel 1853, Theodorus
[Theo], nel 1857.
Erano figli di un legnoso pastore calvinista, piuttosto ariduccio negli
affetti, che suscita nei due fratelli il medesimo desiderio: andarsene
da casa il più presto possibile.
Vincent riesce a tagliare la corda nel
1869, Theo nel 1873. Andranno entrambi
a L' Aia a fare lo stesso mestiere: grazie all' interessamento di uno
zio materno, vengono assunti dalla ditta Goupil
& C., una grossa azienda di commercio d' arte contemporanea con
sede a Parigi e filiali in tutta Europa. Come è noto, Vincent
non persevererà nella professione di impiegato, e dopo vari trasferimenti
di sede, screzi e sgarri con l' azienda, il futuro pittore riceve una
solenne lettera di licenziamento nel 1876.
Tra il 1881 e il 1890. Il Getty Reseach Institute di
Los Angeles conserva intatti i quaderni contabili della Goupil
& C. attraverso i quali è stato possibile richiamare in mostra,
da musei e collezioni di tutto il mondo, le opere che effettivamente
passarono tra le mani di Theo, con tanto
di prezzo d' acquisto e prezzo di vendita. Tutto è registrato, e dimostra
quanto Theo agisse in limpidezza, senza
peraltro mai concludere affari eclatanti (il caso limite è un dipinto
di Sisley, comperato a 614 franchi e rivenduto
poco dopo a 2mila).
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