– Jean-Frédéric
BAZILLE
(Montpellier 1841 – Beaune-la-Rolande, Centre 1870)
pittore francese.
1859
[dopo le prime fotografie
aeree realizzate da G.F. Tournachom
detto Nadar
(1820-1910), si tiene a Parigi la prima mostra di fotografie al «Salon
des beaux-arts».]
1862
entrato nell'atelier di M.-Ch.-G. Gleyre
alla Scuola di Belle Arti di Parigi, vi conosce A.
Renoir, C. Monet e A.
Sisley e ammira le "impressioni" en plein air
di Boudin;
alla sua formazione contribuisce anche l'ascendente di Courbet;
1863
per volontà di Napoleone III gli
artisti rifiutati dalla giuria sono accolti in sale a parte ma nello
stesso edificio del Salon ufficiale;
[durante il regno di Luigi Filippo
la selezione delle ammissioni e la distribuzione dei premi al Salon
des Artistes français (la I ediz. risale al 1673 sotto Luigi
XIV) erano stati affidati alla Académie des Beaux-Arts]
1864
divenuto amico di Sisley, va
con lui a dipingere nella foresta di Fontainebleau, a Honfleur e in
altri luoghi cari agli impressionisti;
nei soggiorni annuali a Méric sulle rive del Lez matura il suo
stile;
- La
robe rose (1864, Parigi, ?)
1865
- Forêt
de Fontainebleau (1865, Parigi, ?)
- Giovane donna sotto un albero (?, ?)
1867
ammira l'arte di Manet conosciuta
in seguito all'esposizione al Salon;
- Réunion
de famille (1867, Parigi, ?)
- La famiglia in terrazza (?, ?)
1870
- L'atelier
de l'artiste (1870, Parigi, Musée d'Orsay)
- La negra ?, ?)
- Toilette (?, ?)
arruolatosi
allo scoppio della guerra, viene ucciso nella battaglia di Beaune-la-Rolande.
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[Purtroppo nel 1874 non parteciperà alla prima
esposizione del gruppo degli "impressionisti" nello studio
del fotografo Nadar, sul boulevard des Capucines, anche se era
stata sua l'idea di una mostra indipendente, contrapposta al
Salon ufficiale.
Ne faranno parte:
C. Monet,
C. Pissarro,
E. Degas,
A. Guillaumin,
B. Morisot,
P.-A. Renoir,
A. Sisley,
l'italiano G. De Nittis
ed altri ancora; oltre a lui, mancheranno A.
Manet, e l'americana M.
Cassatt che comincerà ad esporre dal 1879;
la preparazione del catalogo sarà a cura di Edmond
Renoir; nel suo insieme la mostra si rivelerà un fallimento;
sarà proprio il titolo (Impression: Soleil levant) attribuito
da quest'ultimo ad una delle opere presentate da Monet
che suggerirà al critico dello «Charivari» L.
Louis Leroy l'articolo dal titolo L'esposizione degli impressionisti.]
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