Entrata del villaggio di Voisins
(1872, 46x55, Parigi, Musée d'Orsay)
La Sente du chou
(1878, Douai, Musée des Beaux-Arts)
Donna in un campo…
(1887, 54x65, Parigi, Musée d'Orsay)
Jeune fille à la baguette
(?, Parigi, Musée d'Orsay)
Il Louvre visto dal Pont-Neuf in un
mattino d'inverno
(1902, 65x81, Londra, National Gallery)
|
– Autoritratto (1888, New York, Public
Library)
– Johachim
Camille PISSARRO
(Saint-Thomas, Antille 1830-Parigi 1903) pittore francese.
ateo convinto, socialista di tendenze anarchiche;
nato da una famiglia benestante francesizzata di ebrei
di origine spagnola, viene mandato a completare la sua educazione a
Parigi;
1847
ritorna in patria per entrare come contabile nell'azienda commerciale
del padre; ben presto tuttavia abbandona il lavoro e, spinto da una
precisa vocazione per la pittura, fugge a Caracas con l'amico e suo
primo maestro, il pittore danese Fritz Meylbe;
- "Paesaggi" eseguiti ai Caraibi tra il 1850
e il 1855
1855
si stabilisce a Parigi dove frequenta, più o meno regolarmente,
l'Académie Suisse, dove incontra Claude
Monet; e viene in contatto con la pittura di J.-B.-C.
Corot;
1859
[dopo
le prime fotografie aeree
realizzate da G.F. Tournachom detto
Nadar (1820-1910), si tiene a Parigi la prima mostra di fotografie al «Salon
des beaux-arts».]
1860
- Paesaggio (1860, ca, Londra, Coll. J. Burton)
1861
è tra i primi a difendere A. Guillaumin
e a riconoscere il genio di Cézanne;
1863
per volontà di Napoleone III gli
artisti rifiutati dalla giuria sono accolti in sale a parte (Salon
des Refusés) ma nello stesso edificio del Salon ufficiale;
[durante il regno di Luigi Filippo
la selezione delle ammissioni e la distribuzione dei premi al Salon
des Artistes français (la I ediz. risale al 1673 sotto Luigi
XIV) erano stati affidati alla Académie des Beaux-Arts]
come sua prima esperienza partecipa al Salon de Refusés con tre
tele;
1864
- Paesaggio (1864, Parigi)
1866
si trasferisce a Pontoise, poi a Louveciennes da dove si reca regolarmente
a Parigi, e frequenta il Café Guerbois; qui incontra e stringe
amicizia con Paul Cézanne, Monet,
Renoir, Sisley
e Bazille;
1867
- La collina del Jallais (1867, New York, Metropolitan
Museum of Art)
1870
costretto dall'avanzata prussiana a lasciare precipitosamente Louveciennes
[nella fuga perde più di mille quadri], si rifugia a Londra dove,
contrariamente a Monet, egli ammira più
la pittura di J. Constable che quella di
J.M.W. Turner;
[molto rare pertanto le sue opere prime del 1870]
- Diligenza di Louveciennes (1870, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
1871
rientrato a Pontoise, lavora gomito a gomito con Cézanne;
1872
- Entrata del villaggio di Voisins (1872, 46x55,
Parigi, Musée d'Orsay)
1873
- Strada di Pontoise in inverno (1873, Boston
Museum of Fine Arts)
1874
partecipa alla prima esposizione [sarà
l'unico a partecipare a tutte le altre] del gruppo degli "impressionisti"
nello studio del fotografo Nadar,
sul boulevard des Capucines;
[Fanno parte del gruppo anche: C.
Monet, P. Cézanne,
E. Degas, A.
Guillaumin, B.
Morisot, P.-A.
Renoir, A. Sisley,
l'italiano G. De Nittis
ed altri ancora; manca A.
Manet, l'americana M.
Cassatt che comincerà ad esporre dal 1879 e manca
J.-F. Bazille
morto nel 1870 il quale aveva avuto per primo l'idea di una mostra indipendente,
contrapposta al Salon ufficiale;
la preparazione del catalogo è a cura di Edmond
Renoir; nel suo insieme la mostra si rivela un fallimento;
è proprio il titolo (Impression: Soleil levant)
attribuito da quest'ultimo ad una delle opere presentate da Monet
che suggerisce al critico dello «Charivari» L.
Louis Leroy l'articolo dal titolo L'esposizione degli impressionisti.]
1875
sostiene con le sue misere risorse il giornale «La Révolte»;
propone l'Unione artistica basata sul modello di una cooperativa di
pannettieri;
1876
partecipa
alla
seconda esposizione del gruppo degli "impressionisti"
presso il mercante Durand-Ruel;
[pochi i visitatori della mostra benché il giudizio
dei critici sia più favorevole: Philippe
Burty, J.-A. Castagnary, Georges
Rivière (pubblica la rivista «L'impressioniste»)
e altri comincino a prendere le loro difese; più di ogni altro
sono sostenuti da Duranty nella sua Nuova
pittura (1876).]
1877
partecipa
alla terza esposizione degli "impressionisti";
[forse la più omogenea, viene apertamente sostenuta
da Th. Duret nel suo libro sui Pittori
impressionsiti (1878)]
- I tetti rossi (1877, Parigi, Louvre, dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
1878
- La Sente du chou (1878, Douai, Musée
des Beaux-Arts)
- Eremitaggio a Pontoise (1878, Basilea, Kunstmuseum)
1879
partecipa alla quarta esposizione degli "impressionisti"
dove introduce P. Gauguin di cui è
il primo maestro; affiorano i dissensi;
Degas propone di intitolarla Salon des Indépendants,
"Independants" non più impressionisti;
1880
quinta esposizione degli
"impressionisti";
- Paesaggio a Chaponval (1880, Parigi, Louvre,
dal 1° dicembre 1986 al Musée d'Orsay)
[1992, venerdì 21 agosto, vendita pubblica di
arte moderna francese presso lo stabilimento balneare Elie-de-Brignac
(32 avenue Hocquart de Tuotot). … tra i lotti: una gouache e pastello
dell'impressionista Pissarro raffigurante una Contadina seduta (firmata
e datata 1880) … .]
1881
sesta esposizione degli
"impressionisti";
1882
settima
esposizione del gruppo degli "impressionisti";
1883
[inizia il rapporto epistolare con il figlio Lucien,
anch'egli pittore; negli ultimi vent'anni della sua vita (1883-1903)
gli scrive centinaia di lettere.
Camille Pissarro, Mio caro Lucien,
Eleuthera, Milano 1998, pagg. 144, a cura di Eva Civolani e Antonietta
Gabellini.]
1884
viene fondato il Salon des Indépendants che,
senza giuria e senza premi, offre a chiunque la possibilità di
esporre;
1885
incontra P. Signac che lo mette al corrente
delle ricerche di G. Seurat e, convinto
che la tecnica divisionista possa assicurare all'impressionismo tutti
i vantaggi della scienza moderna, aderisce ben presto alla nuova maniera;
divenuto allievo di un collega di ventinove anni più giovane
di lui, cui offre consigli pratici sulla conservazione dei pigmenti,
nati da un'esperienbza di lavoro quotidiana, e lettore accanito delle
opere di M.-E. Chevreul e Th.
Rood sulla scomposizione della luce, sconcerta i pochi estimatori
modificando i suoi modi pittorici;
1886
all'ottava
e ultima esposizione degli "impressionisti" è
lui ad imporre con la forza della sua autorità Seurat
e Signac;
affermatesi
ormai le tendenze individuali dei singoli artisti, il gruppo si scioglie;
del gruppo iniziale partecipano ormai soltanto Degas,
Guillaumin e Berthe
Morizot;
è tra i primi ad ammirare senza riserve il Doganiere
Rousseau;
1887
lavora con Cézanne e Gauguin
a Pontoise e poi a Rouen;
- Donna in un campo. Sole di primavera nel prato
a Eragny (1887, 54x65, Parigi, Musée d'Orsay)
- Jeune fille à la baguette (?, Parigi, Musée d'Orsay)
1888
- Isola Lacroix a Rouen, effetto di nebbia (1888,
Filadelfia, Coll. Johnson)
Gauguin rompe
brutalmente la loro amicizia, E. Bernard
si prende gioco di lui e altri rifiutano di compromettersi con un "ebreo
rivoluzionario" (J. Renoir);
ultima esposizione del gruppo degli "impressionsiti";
Pissarro, Signac
e Seurat espongono le loro tele in una
sala a parte: è la fine del sodalizio; è ancora lui ad
imporre con la forza della sua autorità Van
Gogh;
nello stesso momento egli scorge i limiti del nuovo sistema (tecnica
divisionista) e mentre difende gli "impressionisti scientifici"
contro gli amici di un tempo definiti "impressionisti romantici",
scrive al figlio Lucien, anch'egli
pittore e attirato dalle nuove tecniche pointillistes: «È
decisamente un modo di lavorare troppo lento…».
1890-91
aderisce a un Club per l'arte sociale avendo coscienza che la sua battaglia
artistica di rinnovamento si inserisce nella lotta sociale e politica
del suo tempo;
abbandona il neoimpressionismo per ritornare alla vecchia maniera [anche
se ricordi puntinisti sono presenti nella sua pittura fino al1894].
Per la prima volta nella vita comincia a conoscere un certo benessere.
D'estate dipinge nella sua casa di campagna a Eragny-sur-Epte, nella
Francia del nord, d'inverno si trasferisce a Parigi;
- Hyde Park (1890, ?)
[tela acquistata "al buio", visto che reca soltanto l'
indicazione "ro 1890" da un collezionista inglese diversi anni fa e
ora valutata 750-900 milioni (1987). Minuziose ricerche e studi hanno
dimostrato inequivocabilmente che si tratta di una tempera iniziata
dal pittore in occasione di un viaggio a Londra mentre gli ultimi tocchi
(e in questa fase alcune pennellate hanno cancellato la firma) sono
stati dati a Parigi.]
1895
si tiene la prima Biennale di Venezia,
di carattere internazionale;
1897
- Boulevard des Italiens (1897, Washington, National
Gallery of Art)
- Boulevard Montmartre (1897, ?)
[Christie's 1993, 3 milioni e 200mila dollari.]
1898
- Avenue de l'Opéra (1898,
Minneapolis, Institute of Arts)
- Mattina di sole in rue Sainte-Honoré, Place de Theatre
(1898, ?)
1902
- Il Louvre visto dal Pont-Neuf in
un mattino d'inverno (1902, 65x81, Londra, National Gallery)
- Pont-Neuf (1902,
Budapest, Muse. di Belle Arti)
1903
per iniziativa dell'architetto Franz
Jourdain, si apre il Salon d'Automne nel quale trovano
ospitalità le più audaci scuole d'avanguardia, dai fauves
ai cubisti;
muore a Parigi.
__________________
1986
"Impressionisti" – Sotheby's Londra 26 marzo.
Totale introitato: 4.126.100 sterline invenduto 17,6%.
181.500 sterline: "Le berceau à Epagny" di Camille Pissarro.
1988
Il "top": 3.190mila dollari per "L'eglise Saint Jacques à Dieppe"
(Christie' s, New York 15-11-1988).
1989
""Dipinti impressionisti e moderni" - Sotheby's Londra, New Bond Street,
34 - 4 aprile. Vanno all'asta ventiquattro eccezionali dipinti della
raccolta messa assieme tra il 1974 e il 1979 dal British Rail Pension
Fund. Tra le firme più famose, Pierre Auguste Renoir, Pablo
Picasso, Camille Pissarro, Monet, Vincent
Van Gogh, Paul Cézanne: la valutazione globale si aggira attorno
a 45 miliardi di lire.
1990
Per festeggiare il trentesimo anniversario della sua attivitò,
la Galleria Koller propone a Zurigo, in Ramistrasse 8, una maxi-asta…
Se la pittura riserva diverse "chicche", quali una tela di Pissarro
"Nei dintorni di Pontoise", valutata 650-750 milioni di lire …
1992
NEW YORK _ 6 milioni di lire per una litografia di Pissarro …
1993
"The Impressionist and the City, Pissarro's Series Paintings" Filadelfia
Museum of Art, fino al 6 giugno. Londra, Royal Academy dal 2 luglio
al 10 ottobre.
Per la prima volta in questa splendida rassegna
sono ricostruite le "serie urbane" di Camille Pissarro. Quando si legge
il nome di Pissarro vengono subito alla mente scene bucoliche di località
rurali come Pontoise ed Eragny-sur-Epte. È una visione stereotipa
perché, come dimostra Richard Brettell
nell'eccellente catalogo della mostra (scritto insieme col nipote dell'artista
Johachim Pissarro) in realtà il
grande pittore ci ha lasciato pù di 300 composizioni con temi
urbani, più di qualsiasi altro impressionista.
Le 300 tele dipinte negli ultimi 10 anni nella vita del pittore sono
diverse dal resto della sua produzione non solo perché trattano
tutte temi urbani, ma anche perché sono concepite e realizzate
in serie. L'ispirazione gli era venuta dal suo amico Monet
che, per mettere in risalto i diversi valori cromatici e la diversa
qualità della luce di differenti momenti, aveva cominciato a
dipingere la stessa scena in composizioni simili se non identiche. In
dieci anni Pissarro compose undici serie. Una serie può essere
composta da solo tre quadri e può averne 30. Cinque delle serie
di Pissarro hanno temi parigini, ma le altre sono dedicate a località
delle città di Rouen, Dieppe e Le Havre.
Sessanta delle migliori di queste tele sono esposte a Filadelfia.
Christie's New York, che sara' di scena il 12 maggio
(Park Avenue 502) prevede … un olio di Pissarro (1 milione e 200 mila
dollari) …
Christie's Londra… ha una stima attorno ai 45 milioni di lire una gouache
di Camille Pissarro, 0133
1994
Zurigo, casa d'asta Koller … una tavola di Pissarro è stata aggiudicata
a 510 milioni di lire.
Torna
su
|