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Il Viandante - Pittori - De Nittis

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La traversata dell'Appennino
(1867, 42x77, Napoli, Gallerie Nazionali di Capodimonte)

 

Giuseppe De NITTIS

(Barletta 1846 – Saint-Germain-en-Laye, Parigi 1884)

pittore italiano.

1853
a Firenze il Caffè Michelangelo diventa il centro di raccolta degli artisti più avanzati della penisola [i futuri "macchiaioli"] dove va maturando quella nuova pittura, antiaccademica, detta pittura di "macchia";
[Abbati, Altamura, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cecioni, Costa, D'Ancona, De Nittis, De Tivoli, Fattori, Lega, Morelli, Sernesi, Signorini, Zandomeneghi. È Diego Martelli, teorico del movimento e critico d'arte, una delle colonne portanti del gruppo "macchiaiolo", termine che sarà usato nel 1862 in senso spregiativo dal critico della «Gazzetta del Popolo», intendendo sottolineare l'antiaccademico rifiuto del disegno e della forma a favore dell'effetto.]

1859
[dopo le prime fotografie aeree realizzate da G.F. Tournachom detto Nadar (1820-1910), si tiene a Parigi la prima mostra di fotografie al «Salon des beaux-arts».]

1863
viene espulso dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi;

1864
entra a far parte della Scuola di Resina meritandosi la stima di A. Cecioni;

- Il paesaggio degli Appennini (?, Napoli, Galleria d'Arte Moderna)

1867
si reca a Firenze, dove entra in contatto con i macchiaioli ed esegue alcuni paesaggi luminosi che gli procurano i primi successi;

- La traversata dell'Appennino (1867, 42x77, Napoli, Gallerie Nazionali di Capodimonte)

1872
si reca per la prima volta a Parigi (vi risiederà a lungo e più volte, alternando questi soggiorni con viaggi in Italia e a Londra);
a Parigi diviene noto per le sue vedute cittadine ma anche per i suoi dipinti di costume sullo stile di M. Fortuny e J.-L.-E. Meissonnier, eseguiti per il mercante Goupil;

- Alle falde del Vesuvio (1872 ca. Milano, Galleria d'Arte Moderna)

1873

- La strada da Brindisi a Barletta (1873, esposta a Parigi, al Salon d'Automne)

1874
partecipa alla prima esposizione del gruppo degli "impressionisti" nello studio del fotografo Nadar, sul boulevard des Capucines;
[Fanno parte del gruppo anche: C. Monet, C. Pissarro, P. Cézanne, E. Degas, A. Guillaumin, B. Morisot, P.-A. Renoir, A. Sisley, ed altri ancora; manca A. Manet, l'americana M. Cassatt che comincerà ad esporre dal 1879 e manca J.-F. Bazille morto nel 1870 il quale aveva avuto per primo l'idea di una mostra indipendente, contrapposta al Salon ufficiale;
la preparazione del catalogo è a cura di Edmond Renoir; nel suo insieme la mostra si rivela un fallimento;
è proprio il titolo (Impression: Soleil levant) attribuito da quest'ultimo ad una delle opere presentate da Monet che suggerisce al critico dello «Charivari» L. Louis Leroy l'articolo dal titolo L'esposizione degli impressionisti.]

- Lungo la Senna (?, Milano, Galleria d'Arte Moderna)
- Bois de Boulogne (?, Napoli, Capodimonte)
- Che freddo! (1874, Milano, coll. priv.)

1875

1876
seconda esposizione del gruppo degli "impressionisti" presso il mercante Durand-Ruel;

1877
terza esposizione degli "impressionisti";
[forse la più omogenea, viene apertamente sostenuta da Th. Duret nel suo libro sui Pittori impressionsiti (1878)]

1878

1879
quarta mostra degli "impressionisti";
Degas propone di intitolarla Salon des Indépendants, "Independants" non più impressionisti;

1880
quinta esposizione degli "impressionisti";

1881
sesta
esposizione degli "impressionisti";

1882
settima
esposizione del gruppo degli "impressionisti";

1884
viene fondato il Salon des Indépendants che, senza giuria e senza premi, offre a chiunque la possibilità di esporre;
muore a Saint-Germain-en-Laye.

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