– Calogero
Antonio MANNINO
(Asmara, 20 agosto 1939)
uomo politcio italiano, esponente della Democrazia
cristiana;
dirigente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica,
presidente del Circolo ACLI,
dirigente della CISL sia a livello provinciale (Agrigento) che a livello
regionale, avvocato e presidente dell'Associazione degli Avvocati di
Sciacca;
1961
viene eletto consigliere comunale di Sciacca;
1971
luglio-febbraio 1976, deputato all'Assemblea regionale siciliana;
1976
luglio, eletto deputato nazionale (VII Legislatura) tra le file
della Dc nel collegio Sicilia occidentale;
1979
giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura);
eletto vice presidente del Gruppo Parlamentare della Dc
alla Camera dei deputati;
1980
ottobre-maggio 1981, sottosegretario al Tesoro
con il ministro B.
Andreatta ("governo
Forlani").
1981
giugno-agosto 1982, ministro della Marina Mercantile
(I "governo
Spadolini);
1982
dicembre-aprile 1983, ministro dell'Agricoltura e delle
Foreste (V "governo
Fanfani");
1983
luglio, rieletto deputato (IX Legislatura);
commissario della Dc siciliana, nominato da C.
De Mita;
1987
luglio, rieletto deputato (X Legislatura);
luglio-marzo 1988, ministro dei Trasporti ("governo
Goria");
1988
aprile-luglio 1989, ministro per l'Agricoltura
("governo De Mita"),
1989
luglio-25 luglio 1990, dimissioni, ministro per l'Agricoltura
(VI "governo
Andreotti")
1990
25 luglio, si dimette, insieme ad altri ministri, per dissenso
sulle posizioni assunte dal governo in merito alla "Legge
Mammì" (Legge sulle emittenti televisive);
1991
aprile-aprile 1992, ministro per gli Interventi straordinari
del Mezzogiorno (VII "governo
Andreotti");
Lo stesso anno, sulla base delle dichiarazioni del pentito Rosario
Spatola, il sostituto procuratore di Trapani Francesco
Taurisano, apre un procedimento contro di lui
per rapporti con uomini d'onore;
ottobre, la Procura di Sciacca, a cui sono state inviate le dichiarazioni,
archivia il caso; Francesco Taurisano denuncia
delle pressioni da parte del procuratore Antonino
Coci; il CSM trasferisce d'ufficio entrambi;
[Egli avrebbe stretto un patto con la Mafia per
avere voti in cambio di favori.
Dopo un periodo di detenzione (nove mesi di carcere e tredici
di arresti domiciliari), durante il quale si mette in moto
un'ampia mobilitazione sostenuta anche da una raccolta di firme per
la scarcerazione motivate dalle sue precarie condizioni di salute, nel
gennaio del 1997 sarà rimesso in libertà per scadenza
dei termini di custodia cautelare. Nel 2001 sarà
assolto in primo grado perché il fatto non sussiste.]
1992
aprile, rieletto deputato (XI Legislatura);
1994
24 febbraio, la Procura di Palermo avvia un'inchiesta nei suoi
confronti con la notifica di un avviso di garanzia;
aprile, alle elezioni politiche (XII Legislatura) si presenta
candidato per il Senato con la lista civica "Scudo Democratico",
ma non viene eletto;
1995
13 febbraio, viene arrestato con l'accusa di concorso
esterno in associazione mafiosa: secondo l'accusa, poi rivelatasi
insussistente;
[L'assoluzione viene impugnata dal pubblico ministero.
- 2003, maggio, la Corte d'appello
di Palermo lo riconosce colpevole di "concorso
esterno in associazione mafiosa fino al 1994",
e lo condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione;
- 2005, la Corte di cassazione
annulla la sentenza di condanna riscontrando un difetto di motivazione,
rinviando ad altra sezione della Corte d'appello;
- 2008, 22 ottobre, riprendendo la sentenza
di primo grado, la Corte d'appello di Palermo (II sezione)
lo assolve "perché
il fatto non sussiste";
- 2010, 14 gennaio, la Corte di
cassazione lo assolve definitivamente, confermando le tesi
contenute nella sentenza della Corte d'appello di Palermo (II sezione).
Dopo l'assoluzione egli fa causa allo Stato chiedendo un risarcimento
per ingiusta detenzione.
- 2012, maggio, la Corte d'appello di Palermo
rigetta la richiesta, in quanto egli è stato riconosciuto consapevole
di ricevere appoggio elettorale da un boss mafioso.]
2006
dopo dodici anni di assenza dalla vita politica, aderisce all'Udc
(Unione di centro) e viene eletto senatore nel collegio Sicilia;
2008
nelle elezioni viene eletto alla Camera dei deputati con l'Udc,
che si presenta al di fuori dagli schieramenti e si pone all'opposizione
rispetto al IV "governo
Berlusconi";
2010
settembre, entra in polemica con il leader dell'Udc
P. Casini;
28 settembre, aderisce al Gruppo misto fondando con loro la componente
"Popolari per l'Italia di domani";
2011
14 marzo, annuncia l'abbandono del partito per lavorare alla
fondazione di "Iniziativa Popolare".
[A detta di lui «il PID
(Popolari per l'Italia di domani) non ha mai preso consistenza».]
14 ottobre, afferma che non voterà mai più la fiducia
al IV "governo
Berlusconi";
8 novembre, è uno dei deputati della maggioranza che non
vota il "Rendiconto Generale dello Stato 2010" portando
alla crisi del IV "governo
Berlusconi" e le rispettive dimissioni del premier;
2012
17 gennaio, aderisce alla componente del Gruppo Misto "Repubblicani-Azionisti".
[Associa all'attività politica quella di produttore
viti-vinicolo. A Pantelleria è titolare dell'azienda vinicola
Abraxas, il cui prodotto principe è
il passito naturale, che nel 1999 ha ricevuto la medaglia d'oro alla
fiera Vinitaly.]
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