– Clelio
DARIDA
(Roma, 3 maggio 1927)
uomo politico italiano, esponente della Democrazia
cristiana;
. È stato Sindaco di Roma dal 1969 al 1976 e Ministro della
Repubblica dal 1980 al 1987.
1960
giugno, diventa consigliere comunale di Roma per la Dc,
di cui è l'espressione della corrente fanfaniana e forlaniana
nella capitale;
1963
16 maggio, eletto per la prima volta deputato (IV Legislatura);
1968
5 giugno, rieletto deputato (V Legislatura), ma il suo mandato
cessa in seguito per incompatibilità;
1969
luglio, Rinaldo Santini si dimette
da sindaco di Roma, a seguito di forti critiche dell'assessore Mauro
Bubbico e delle contemporanee dimissioni di altri tre assessori
democristiani;
30 luglio, eletto sindaco sindaco di Roma (con
soli 36 voti su 80) costituisce una Giunta di centro-sinistra;
[Resterà in carica fino al 6 maggio 1976.]
settembre, nomina (atto più importante della sua prima
Giunta ) 240 consiglieri circoscrizionali, che avviano
il decentramento comunale;
[Si finisce inoltre di acquisire la storica Villa
Doria Pamphilj, che diviene così il più grande
parco pubblico di Roma.]
1970
sindaco di Roma:
si dà inizio ai lavori della "strada panoramica" sulle
pendici di Monte Mario;
estate, i lavori del costruendo tratto di metropolitana "Termini-Anagnina"
provocano lesioni a numerosi edifici della Via Appia Nuova, con conseguenti
disagi alla popolazione e l'interruzione dei lavori stessi;
[Potranno essere ripresi solo una volta riprogettato
lo scavo in galleria a foro cieco, da realizzarsi mediante un apposito
macchinario (la cosiddetta "talpa").]
1971
sindaco di Roma:
13 giugno, si tengono le elezioni amministrative,
che segnano una forte avanzata della destra;
7 agosto, è confermato sindaco dal Consiglio comunale
e vara una Giunta monocolore Dc che ha breve vita (poco
più di sei mesi);
1972
sindaco di Roma:
15 febbraio, si dimette;
17 marzo, viene rieletto;
[Resterà in carica fino al termine del
mandato, il 6 maggio 1976.]
25 maggio, si svolgono le elezioni politiche (VI Legislatura);
Gli anni di mandato 1971-76 sono contrassegnati da:
- approvazione della seconda parte del tracciato della linea A della
metropolitana (Termini-Ottaviano), su un percorso diverso da quello
previsto inizialmente, e sono appaltati i lavori alla soc. Metroroma.
1973
sindaco di Roma:
1974
sindaco di Roma:
costituisce una Giunta monocolore Dc, che si avvale
del sostegno dei consiglieri comunali del PCI (Partito
Comunista Italiano);
Gli anni di mandato 1971-76 sono contrassegnati da:
- prosieguo degli interventi di edilizia economica e popolare (Legge
167/62), per un totale di 35.000 stanze/abitanti realizzate;
- adozione di una seconda variante generale al Piano regolatore adottato
nel 1962 (delibera del consiglio comunale n. 2632 dell'8 agosto 1974)
e dalla localizzazione e progettazione della rete e degli impianti di
depurazione delle acque (Depuratori Roma-Nord, Roma-Sud, Roma-Est e
Roma-Ostia, cosiddetto "Piano Acea").
1975
sindaco di Roma:
1976
sindaco di Roma:
Gli anni di mandato 1971-76 sono contrassegnati da:
- adozione delle prime "varianti circoscrizionali" al piano
regolatore (delibere n. 2194 e 2201 del 3-4-5 maggio 1976) e del Piano
delle zone industriali (delibere n. 1114 del 26 marzo 1976);
- prima perimetrazione delle borgate abusive sorte dopo il 1962 (delibera
n. 1663 del 20 aprile 1976), che segnerà l'avvio di un processo
che si concluderà nel 1980 con l'adozione di una variante al
piano regolatore messa a punto sotto l'amministrazione di sinistra;
- approvazione del tracciato della linea B della metropolitana, con
la scelta della direttrice Rebibbia in luogo di quella verso Montesacro;
- progetto per il prolungamento della costruenda Linea A fino alla circonvallazione
Cornelia (delibere n. 2132 e 2133 del 26 aprile 1976).
6 marzo, si dimette da sindaco
per partecipare alle elezioni politiche anticipate fissate il 20 giugno;
contemporaneamente, le nuove elezioni amministrative portano in Campidoglio
una maggioranza di sinistra e la Dc perde per la prima
volta la guida del Comune di Roma;
5 luglio, eletto deputato (VII Legislatura);
luglio-gennaio 1978, sottosegretario agli Interni
(III "governo
Andreotti");
1978
marzo-gennaio 1979, sottosegretario agli Interni
(IV "governo
Andreotti");
1979,
20-31 marzo, sottosegretario agli Interni (V
"governo Andreotti");
20 giugno, eletto deputato (VIII Legislatura);
agosto-marzo 1980, sottosegretario agli Interni(I
"governo Cossiga");
1980
4 aprile-27 settembre, ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni
(II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981, ministro della Funzione pubblica
("governo Forlani");
1981
giugno-agosto 1982, ministro della Giustizia (I
"governo Spadolini");
1982
23 agosto-13 novembre, ministro della Giustizia
(II "governo
Spadolini");
dicembre-aprile 1983, ministro della Giustizia
(V "governo
Fanfani);
1983
12 luglio, eletto deputato (IX Legislatura);
agosto-giugno 1986, ministro delle Partecipazioni statali
(I "governo
Craxi");
1986
agosto-marzo 1987, ministro delle Partecipazioni statali
(II "governo
Craxi");
1987
17 aprile-luglio, ministro delle Partecipazioni statali
(VI "governo
Fanfani);
2 luglio, eletto deputato (X Legislatura);
1992
23 aprile, alle elezioni politiche (XI Legislatura) non
viene eletto;
Viene prosciolto, nell'ambito della più ampia indagine denominata
Mani Pulite, dalle accuse rivoltegli nell'inchiesta Intermetro
(dal nome di nove società che realizzarono l'ampliamento della
Metropolitana di Roma), che vide coinvolto anche il manager FIAT Cesare
Romiti.
1994
il Consiglio Nazionale della Dc, il parlamentino composto
da un gruppo di "48 esponenti del partito" alla cui presidenza
sta Rosa Russo Jervolino, sancisce la nascita
del PPI (Partito Popolare Italiano);
[Anche se non ha il potere – come sancirà in seguito
la Corte di Cassazione – di deliberare lo scioglimento della Dc.]
2012
all'inizio dell'anno, dopo che la Corte di Cassazione ha riconosciuto
che la Dc non è mai stata sciolta e dopo avere
invano chiesto a Rosa Russo Jervolino di
riconvocare il Consiglio Nazionale del partito, procede, insieme agli
altri 48 esponenti del partito, all'autoconvocazione del consiglio stesso;
30 marzo, si riunisce il del parlamentino della Dc
che elegge la nuova Direzione nazionale e il nuovo Segretario politico
del partito nella persona di Gianni Fontana,
mentre alla presidenza del Consiglio Nazionale viene eletto Silvio
Lega;
egli è nominato Presidente onorario;
ai nuovi organismi di partito viene dato mandato di riaprire
il tesseramento e di riavviare l'attività politica della Democrazia
Cristiana;
È stato anche Sottosegretario agli Interni dal 1976 al 1980,
Ministro dei Rapporti con il Parlamento, delle Poste, della Funzione
pubblica,
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