1941
Giugno
1°, Creta, un ultimo contingente di circa
4.000 uomini viene evacuato;
i tre incrociatori e i sei cacciatorpediniere che hanno imbarcato
all'alba la guarnigione di Candia, vengono ripetutamente attaccati
da bombardieri tedeschi, durante la rotta di ritorno su Alessandria:
sono affondati gli incrociatori Fiji e Gloucester
e quattro cacciatorpediniere, danneggiate le corazzate Valiant
e Warspite, l'incrociatore Orion e la portaerei Formidable;
[Altre fonti: gli incrociatori Orion e Ajax sono gravemente
danneggiati mentre il cacciatorpediniere Hereward, crivellato
dalle bombe, cola a picco nel pomeriggio];
comunque la Flotta del Mediterraneo riesce a portare in salvo in
Egitto 16.500 soldati britannici.
Bilancio:
- gli inglesi perdono 15.000 uomini (un quinto di quelli evacuati
dall'isola vengono poi uccisi o feriti durante gli attacchi aerei
alle navi),
- i tedeschi ne perdono 6.500 più altri 5.000 sulle navi durante
il tentativo di approdare a Creta.
[Altre fonti: 3.600 uomini delle truppe aviotrasportate, 320 tra
piloti e personale di volo della Luftwaffe]
La Flotta del Mediterraneo riesce comunque a portare in salvo in
Egitto 16.500 soldati britannici.
La Luftwaffe perde 200 aerei
da trasporto (circa la metà della flotta aerea d'invasione)
oltre ad un numero iprecisato di alianti e di piccoli aeroplani
di diverso tipo.
[L'Alto Comando tedesco, dopo aver espresso il suo compiacimento
per la vittoria, dichiara tuttavia che il possesso dell'isola di
Creta non vale di per se stesso la perdita dell'XI Fliegerkorps
di H. Göring e subito dopo A. Hitler fa ritirare la maggior parte delle truppe e delle
forze aeree presenti nell'isola trasferendole ad est.
Creta è invece un punto di inestimabile valore strategico:
domina l'intera penisola balcanica; pone Cipro, Alessandria, il
Cairo e Suez entro il raggio d'azione dei bombardieri medi tedeschi
e minaccia la Turchia ed i Dardanelli.]
2, pesanti bombardamenti
su Manchester.
Il governo di Vichy emana leggi contro gli ebrei, analoghe a quelle
tedesche e italiane.
8,
truppe della Francia libera e britanniche invadono la Siria e il Libano.
11, il Führer emana
la disposizione n. 32;
12-13, avvengono i primi
invii di armi tedesche alla Finlandia.
Il maggior gen. Erich Buschenhagen,
insieme con il tenente gen. dottor Waldemar
Erfurth (finora capo dell'amministrazione V nello SM
dell'esercito, dal 13 giugno capo dei collegamenti Nord-Finlandia
e nel 1942-44, gen. tedesco presso il comando supremo finlandese)
e il suo capo di SM, si reca da Königsberg a Helsinki
dove s'incontra con il gen. Heinrichs.
14,
nella cancelleria del Reich, davanti ai comandanti della Wehrmacht,
il Führer espone la sua idea: è convinto che con il possesso
dei territori dell'Ucraina e del Caucaso, economicamente più
importanti, la Gran Bretagna considererà disperata la sua lotta
contro la Germania e si dichiarerà disposta alla pace.
[Nel Caucaso le zone di Maikop e Grosny hanno una importanza secondaria,
mentre la parte più preziosa è quella presso Baku,
lontano, nell'Azerbaigian, sul Mar Caspio.]
15-17,
fallisce con gravi perdite una controffensiva britannica lanciata
dal territorio egiziano verso Tobruk.
17,
viene emanato l'ordine che fissa al giorno 22 giugno l'inizio dell'
"operazione Barbarossa";
18, patto di non aggressione
tra Germania e Turchia.
20, riconquista
di Tobruk;
21, le truppe alleate entrano
a Damasco.
ore 23:00, il segnale definitivo in codice, relativo all'attuazione
ed all'inizio della "Barbarossa", Dortmund, Mohn, Kresse,
Aster, giunge ai comandi dei tre Gruppi d'Armata…
22, inizia
la campagna di Russia;
[sarebbe dovuta iniziare i giorno 5 maggio]
con la mira di impossessarsi delle miniere degli Urali, del petrolio
di Baku e del grano dell'Ucraina, la Germania invade l'URSS, dando
inizio alla "operazione Barbarossa".
L'Alto Comando tedesco ha valutato la consistenza complessiva militare
sovietica in:
- 160 divisioni di fanteria
- 30 divisioni di cavalleria,
- 35 brigate di mezzi corazzzati e motorizzati;
anche se i servizi di sicurezza sovietici sono sempre riusciti ad
impedire che si conoscessero dati esatti circa l'aviazione russa
si stima abbiano:
- 8.000 aerei ca, di cui 3.000 caccia, 2.500 tra assaltatori e bombardieri
medi e leggeri, 500 tra aerei da ricognizione e collegamento con
l'esercito, 1.500 bombardieri pesanti o aerei da trasporto ma tutti
antiquati;
(in pratica circa il doppio di quanti ne dispone H. Göring; deficienza compensata dalla mancanza di esperienza
bellica e di moderni velivoli da parte russa).
Da non dimenticare tuttavia che la guerra civile spagnola ha permesso
alla Luftwaffe di fare esperienza
ma anche all'Armata Rossa; quest'ultima, resasi conto ben presto
che le proprie industrie aeronautiche erano rimaste molto arretrate
rispetto ai tempi è pronta ora a mettere in campo:
- caccia monoposto Lavochkin
LA e poi LAGG;
- bimotore Petlyakov PE.
2 (uno dei migliori apparecchi di bombardametno medio di
tutta la II guerra mondiale);
- Ilyushin IL. 2 Sturmovich
(un velivolo d'appoggio, il migliore del mondo nel suo genere).
[Da notare che al momento dell'attacco esistono ancora in linea,
presso numerosi reparti caccia, i vecchi I.
15 ed I. 16
e presso molte unità da bombardamento gli SB.
3 ed i grossi quadrimotori TB.3
classificati bombardieri pesanti ma in realtà utilizzabili
solo come aerei da trasporto.
Spiegamento delle forze aeree tedesche:
- 3.000 aerei di cui 1.000 sono bombardieri medi, bimotori; 350
bombardieri in picchiata; 600 caccia monomotori; 700 ricognitori;
oltre 350 caccia pesanti bimotori e velvoli da trasporto.
Ognuno dei tre Gruppi d'Armata destinati ad investire la Russa ha
a disposizione una delle seguenti Luftflotten (flotte aeree):
- 4ª, gen. Lohr;
- 2ª, gen. Kesselring;
- 1ª, gen. Keller.
Le tre Luftflotten dispongono in totale di circa 1.300 aerei
tra i quali molti caccia dell'ultimo tipo del Messerschmitt
109 (contraddistinto dalla lettere "F", che raggiunge
la velocità massima di 700 km/h) ed un gran numero di Dornier
17 e Heinkel 111
impiegati per la ricognizione lontana.
Quasi tutte le 17 divisioni corazzate, nella loro spinta offensiva
verso l'est possono usufruire di un ulteriore vantaggio costituito
da un servizio aereo di ricognizione ravvicinata svolto da un'unità
che ha in dotazione gli Henschel
126 od i Focke-Wulf
189, con piloti ed equipaggi espertissimi negli avvistamenti
e nei collegamenti con le forze di terra.
Poiché i bombardieri in picchiata Junkers
87 dell'VIII Fliegerkorps nelle campagne di Grecia
e Jugoslavia erano stati nuovamente impiegati con successo, Wolfram
von Richthofen pensa bene di poterli utilizzare anche nell'offensiva
contro la Russia. Ma l'aiuto più diretto per la Wehrmacht
si pensa possa essere fornito da un'unità Schlachtflieger
di biplani Henschel 123
e dai mitragliamenti contro il nemico effettuati dalla caccia.
Tutto è pronto quindi per una campagna militare che si svilupperà
su di un fronte di oltre 3.700 chilometri, dal Danubio fino al Mar
Baltico ed al nord di Leningrado.
ore 03:30, all'ora "zero" dell'offensiva all'est
fissata per la Wehrmacht, lungo l'intero fronte si scatena
il bombardamento prelimianre e preparatorio di artiglieria, poi,
con matematica precisione, i tre Gruppi d'Armata cominciano a penetrare
in Unione Sovietica:
- Gruppo d'Armata Centro (gen. F. von Bock) punta subito in profondità in direzione
di Mosca;
- Gruppo d'Armata Sud (gen. K.R.G. von Rundstedt) ha come obiettivo l'occupazione delle pianure
ucraine;
- Gruppo d'Armata Nord (gen. W. von
Leeb) attacca in direzione di Leningrado.
Mentre gli Einsatzkommandos (dietro al fronte) e i Totenkopf
(nei campi di concentramento) sterminano tutti coloro che vengono
considerati nemici del Reich, le Waffen SS combattono coraggiosamente
(soprattutto quando le sorti muteranno e l'Armata rossa contrattaccherà).
Le Waffen SS poste sotto il comando dell'OKW vengono
lanciate in battaglia e quasi sempre in testa alle truppe d'assalto;
a parte questo temibile onore, nulla le distingue dalle divisioni
della Wehrmacht. Nulla tranne le perdite elevate che subiscono.
[Léon Degrelle, capo dei Rexisti
belgi arruolati nelle SS
dichiarerà che "al fronte la vita di un ufficiale delle
Schutzstaffen non oltrepassava i due mesi".] Le forze corazzate tedesche travolgono le difese sovietiche; la
fortezza di Brest-Litovsk resisterà un mese; anche Italia
e Romania entrano in guerra a fianco dei tedeschi;
22-23,
i governi britannico e americano dichiarano il loro appoggio all'Unione
Sovietica nella lotta contro la Germania nazista;
23-1 lug.,
il gruppo armate del nord (III corpo corazzato e due armate al comando
del feldmar.llo W. von Leeb) inizia una
violenta offensiva contro la Lituania per aprirsi la strada fino a
Leningrado; in pochi giorni la Lituania, la Lettonia e la Bielorussia
sono invase dai tedeschi che occupano Vilnius, Kaunas, Riga e Minsk,
e continuano la loro avanzata; la resistenza sovietica è annullata.
L'anti-Komintern diviene nuovamente operante.
24,
la Slovacchia dichiara guerra all'Unione Sovietica;
26, la Finlandia dichiara
guerra all'Unione Sovietica; parte per il fronte russo il primo contingente
del corpo di spedizione italiano, che B. Mussolini ha voluto affiancare ai tedeschi;
27, l'Ungheria dichiara
guerra all'Unione Sovietica; reparti romeni entrano in Bessarabia;
30,
il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica;
|