1941
Maggio
La regione di Lubiana e la Dalmazia sono annesse all'Italia.
1, gli italiani occupano
l'isola di Cefalonia, presidiata poi dalla divisione Acqui al comando
del gen. A. Gandin (10.000 soldati e
525 ufficiali) in ottemperanza alle clausole dell'armistizio con la
Grecia;
2,
con l'occupazione del Peloponneso, le truppe tedesche completano la
conquista della Grecia continentale.
5, sotto l'offensiva delle truppe
britanniche, gli italiani hanno dovuto abbandonare la maggior parte
del territorio etiopico; dopo cinque anni di esilio, il sovrano d'Etiopia,
Hallé Selassié, fa ritorno
ad Addis Abeba.
Il Comitato centrale del Partito comunista jugoslavo decide la resistenza
armata contro i tedeschi, affidandone la direzione a Tito.
6,
gli Stati Uniti estendono anche alla Cina la "legge affitti e
prestiti".
9, la Convenzione di Tokio
pone fine al conflitto tra Thailandia e Indocina francese: il governo
di Vichy è costretto dalle pressioni giapponesi a cedere alla
Thailandia, alleata del Giappone, parte del Laos e della Cambogia.
9-10,
pesanti bombardamenti sulle città britanniche; circa 1500 morti
a Londra.
10, L'amicizia tra H.
Göring e A. Hitler, gia intiepiditasi dopo il fallimento della Luftwaffe
nella Battaglia d'Inghilterra
si è raffreddata ulteriormente quando A. Hitler ha dichiarato di voler attaccare la Russia. Ed ora
il vicepresidente del partito nazista R.
Hess, fugge dalla Germania in Inghilterra.
11, il gerarca nazista
R.
Hess si paracaduta in Inghilterra, dicendosi latore di
un piano di pace: viene arrestato; la sua iniziativa si rivelerà
priva di fondamento.
Le truppe tedesche completano l'occupazione delle isole greche,
a eccezione di Creta e della colonia britannica di Cipro.
17, le truppe italiane
asserragliate sul massiccio etiopico dell'Amba Alagi sono costrette
alla resa.
20,
all'alba, all'insaputa degli alleati italiani, centinaia di di Messerschmitt
109 e 110, provenienti
dal mare si precipitano all'attacco delle difese di Creta; subito
dopo giungono le formazioni degli Junkers
87 e degli Heinkel
111 che bombardano gli aeroporti di Maleme e Candia;
le fanterie britanniche registrano solo pochi morti e feriti mentre
le postazioni di artiglieria sono state colpite e messe fuori uso;
arrivano però ora i trimotori Junkers
52 che rombando a soli 100 metri d'altezza, sganciano gli
alianti rimorchiati che vanno a posarsi sulle spiagge con il loro
carico di armati; altri meno fortunati finiscono in mare o vanno
a fracassarsi sugli uliveti; contemporaneamente centinaia di paracadutisti
stanno per atterrare sugli aeroporti di Maleme, sulla vallata di
Prigione, vicino a La Canea, e sulla penisola di Acrotiri.
Il gen. Meindl che ha assunto il comando
della zona di Maleme viene gravemente ferito, mentre il gen. Sussmann
che avrebbe dovuto installarsi nella zona di La Canea rimane ucciso
quando l'aliante che lo trasporta va a fracassarsi sull'isoletta
di Egina.
Le truppe che presidiano Creta, al comando del gen. britannico
B.C. Freyberg, resistono e infliggono
gravi perdite all'XI Fliegerkorps del gen. K. Student;
durante la notte
21-29,
battaglia aeronavale di Creta: nella fase inziale la Royal Navy riesce
ad affondare numerose navi tedesche per il trasporto truppe (al largo
della Baia di Suda circa 1.500 soldati tedeschi perdono la vita),
ma i tedeschi prendono il sopravvento grazie alla superiorità
aerea della Luftwaffe nella zona;
22,
l'aeroporto di Maleme continua a restare in mani tedesche ma, battuto
da un intenso fuoco di artiglieria, non può essere utilizzato
per sbarcarvi truppe;
Berlino, Hans Jeschonnek decide, con
l'approvazione di H. Göring, lo sbarco dal cielo di un'intera divisione di
truppe alpine; il compito di proteggere l'operazione è affidato
al già esausto VIII Fliegerkorps di Wolfram
von Richthofen con l'ulteriore compito di fornire appoggio
ad altri attacchi di paracadutisti su La Canea e sulla Baia di Suda;
al mattino gli Junkers 52
da trasporto ricompaiono nel cielo di Maleme e ad uno ad
uno cominciano ad atterrare nonostante il fuoco accanito dell'artiglieria
britanniica: ogni aereo sbarca in fretta e furia i suoi 40 soldati
tornando poi immediatamente a decollare tra un inferno di granate;
molti aerei vengono colpiti o precipitano immediatamente prima dell'atterragggio
o subito dopo il decollo; in poche ore l'aeroporto di Maleme e i
suoi immediati dintorni sono disseminati di rottami e di carcasse
fumanti;
ma gli Junkers 52
continuano incessantemente il loro lavoro facendo affluire sempre
nuovi uomini e nuovi materiali;
23,
gli attaccanti riescono ad occupare l'aeroporto di Maleme;
dopo quattro giorni trascorsi senza che un solo aereo britannico
abbia fatto la sua apparizione sul'isola, sei Hurricane
e pochi Blenheim
vengono inviati a Creta dal Nord Africa con l'ordine di atterrare
a Candia e di usare quell'aeroporto come base per una serie di azioni
intese a sconvolgere gli sbarchi di truppe tedesche a Maleme; questa
piccola forza aerea riesce a sopravvivere soltanto 24 ore;
capitolazione definitiva dell'esercito greco.
24-27,
nel Mare del Nord, l'incrociatore britannico Hood viene affondato
dopo aver intercettato le corazzate tedesche Bismarck e Prinz
Eugen; dopo una caccia serrata la Bismarck viene affondata,
mentre l'altra corazzata sarà costretta a rifugiarsi nel porto
di Brest.
26, Creta, tutte le difese
inglesi dell'isola sono giunte al limite della resistenza mentre le
truppe tedesche aviotrasportate hanno raggiunto i 20.000 uomini;
27-28,
Parigi, viene sottoscritto un accordo di collaborazione militare tra
governo di Vichy e Germania nazista.
27-1
giu., Cipro, il comando inglese, persa la partita, decide di
evacuare l'isola verso l'Egitto;
28,
la Flotta del Mediterraneo riceve ordine di portarsi a Creta per evacuare
i soldati britannici superstiti;
29,
Creta, la notte, unità navali avvicinatesi alla spiaggia di
Sfakion prendono a bordo circa 6.000 soldati britannici;
30-3 giu.,
Iraq, stroncata la rivolta, si insedia un nuovo governo con l'appoggio
britannico.
31,
Creta, vengono evacuati altri 1.500 soldati britannici;
Atene, due patrioti greci ammainano la bandiera nazista sull'Acropoli.
Il gen. finlandese Heinrichs, che
abita in un albergo a Salisburgo, tratta con l'OKW ma non viene
ricevuto dal Führer. Le trattative si svolgono in presenza
dell'addetto militare finlandese, col. Tapola,
e dei generali Keitel, Jodl
e l'amm. Bürkner capo del
compartimento esteri dell'OKW.
Il barone Gustaf Mannerheim (1867-1951),
ex gen. di cavalleria dell'esercito imperiale russo, mar.llo di
Finlandia, è il comanante supremo delle forze armate filandesi.
Il gen. Heinrichs è ora e comandante
in capo dell'Armata di Carelia.
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