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ANNO 1941
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Papa Pio XII
(1939-58)

II Guerra Mondiale
1941


Maggio
La regione di Lubiana e la Dalmazia sono annesse all'Italia.
1, gli italiani occupano l'isola di Cefalonia, presidiata poi dalla divisione Acqui al comando del gen. A. Gandin (10.000 soldati e 525 ufficiali) in ottemperanza alle clausole dell'armistizio con la Grecia;
2, con l'occupazione del Peloponneso, le truppe tedesche completano la conquista della Grecia continentale.
5, sotto l'offensiva delle truppe britanniche, gli italiani hanno dovuto abbandonare la maggior parte del territorio etiopico; dopo cinque anni di esilio, il sovrano d'Etiopia, Hallé Selassié, fa ritorno ad Addis Abeba.
Il Comitato centrale del Partito comunista jugoslavo decide la resistenza armata contro i tedeschi, affidandone la direzione a Tito.
6, gli Stati Uniti estendono anche alla Cina la "legge affitti e prestiti".
9, la Convenzione di Tokio pone fine al conflitto tra Thailandia e Indocina francese: il governo di Vichy è costretto dalle pressioni giapponesi a cedere alla Thailandia, alleata del Giappone, parte del Laos e della Cambogia.
9-10, pesanti bombardamenti sulle città britanniche; circa 1500 morti a Londra.
10, L'amicizia tra H. Göring e A. Hitler, gia intiepiditasi dopo il fallimento della Luftwaffe nella Battaglia d'Inghilterra si è raffreddata ulteriormente quando A. Hitler ha dichiarato di voler attaccare la Russia. Ed ora il vicepresidente del partito nazista R. Hess, fugge dalla Germania in Inghilterra.
11, il gerarca nazista R. Hess si paracaduta in Inghilterra, dicendosi latore di un piano di pace: viene arrestato; la sua iniziativa si rivelerà priva di fondamento.
Le truppe tedesche completano l'occupazione delle isole greche, a eccezione di Creta e della colonia britannica di Cipro.
17, le truppe italiane asserragliate sul massiccio etiopico dell'Amba Alagi sono costrette alla resa.
20, all'alba, all'insaputa degli alleati italiani, centinaia di di Messerschmitt 109 e 110, provenienti dal mare si precipitano all'attacco delle difese di Creta; subito dopo giungono le formazioni degli Junkers 87 e degli Heinkel 111 che bombardano gli aeroporti di Maleme e Candia;
le fanterie britanniche registrano solo pochi morti e feriti mentre le postazioni di artiglieria sono state colpite e messe fuori uso;
arrivano però ora i trimotori Junkers 52 che rombando a soli 100 metri d'altezza, sganciano gli alianti rimorchiati che vanno a posarsi sulle spiagge con il loro carico di armati; altri meno fortunati finiscono in mare o vanno a fracassarsi sugli uliveti; contemporaneamente centinaia di paracadutisti stanno per atterrare sugli aeroporti di Maleme, sulla vallata di Prigione, vicino a La Canea, e sulla penisola di Acrotiri.
Il gen. Meindl che ha assunto il comando della zona di Maleme viene gravemente ferito, mentre il gen. Sussmann che avrebbe dovuto installarsi nella zona di La Canea rimane ucciso quando l'aliante che lo trasporta va a fracassarsi sull'isoletta di Egina.
Le truppe che presidiano Creta, al comando del gen. britannico B.C. Freyberg, resistono e infliggono gravi perdite all'XI Fliegerkorps del gen. K. Student;
durante la notte
21-29, battaglia aeronavale di Creta: nella fase inziale la Royal Navy riesce ad affondare numerose navi tedesche per il trasporto truppe (al largo della Baia di Suda circa 1.500 soldati tedeschi perdono la vita), ma i tedeschi prendono il sopravvento grazie alla superiorità aerea della Luftwaffe nella zona;
22, l'aeroporto di Maleme continua a restare in mani tedesche ma, battuto da un intenso fuoco di artiglieria, non può essere utilizzato per sbarcarvi truppe;
Berlino, Hans Jeschonnek decide, con l'approvazione di H. Göring, lo sbarco dal cielo di un'intera divisione di truppe alpine; il compito di proteggere l'operazione è affidato al già esausto VIII Fliegerkorps di Wolfram von Richthofen con l'ulteriore compito di fornire appoggio ad altri attacchi di paracadutisti su La Canea e sulla Baia di Suda;
al mattino gli Junkers 52 da trasporto ricompaiono nel cielo di Maleme e ad uno ad uno cominciano ad atterrare nonostante il fuoco accanito dell'artiglieria britanniica: ogni aereo sbarca in fretta e furia i suoi 40 soldati tornando poi immediatamente a decollare tra un inferno di granate; molti aerei vengono colpiti o precipitano immediatamente prima dell'atterragggio o subito dopo il decollo; in poche ore l'aeroporto di Maleme e i suoi immediati dintorni sono disseminati di rottami e di carcasse fumanti;
ma gli Junkers 52 continuano incessantemente il loro lavoro facendo affluire sempre nuovi uomini e nuovi materiali;
23, gli attaccanti riescono ad occupare l'aeroporto di Maleme;
dopo quattro giorni trascorsi senza che un solo aereo britannico abbia fatto la sua apparizione sul'isola, sei Hurricane e pochi Blenheim vengono inviati a Creta dal Nord Africa con l'ordine di atterrare a Candia e di usare quell'aeroporto come base per una serie di azioni intese a sconvolgere gli sbarchi di truppe tedesche a Maleme; questa piccola forza aerea riesce a sopravvivere soltanto 24 ore;
capitolazione definitiva dell'esercito greco
.
24-27, nel Mare del Nord, l'incrociatore britannico Hood viene affondato dopo aver intercettato le corazzate tedesche Bismarck e Prinz Eugen; dopo una caccia serrata la Bismarck viene affondata, mentre l'altra corazzata sarà costretta a rifugiarsi nel porto di Brest.
26, Creta, tutte le difese inglesi dell'isola sono giunte al limite della resistenza mentre le truppe tedesche aviotrasportate hanno raggiunto i 20.000 uomini;
27-28, Parigi, viene sottoscritto un accordo di collaborazione militare tra governo di Vichy e Germania nazista.
27-1 giu., Cipro, il comando inglese, persa la partita, decide di evacuare l'isola verso l'Egitto;
28, la Flotta del Mediterraneo riceve ordine di portarsi a Creta per evacuare i soldati britannici superstiti;
29, Creta, la notte, unità navali avvicinatesi alla spiaggia di Sfakion prendono a bordo circa 6.000 soldati britannici;
30-3 giu., Iraq, stroncata la rivolta, si insedia un nuovo governo con l'appoggio britannico.
31, Creta, vengono evacuati altri 1.500 soldati britannici;
Atene, due patrioti greci ammainano la bandiera nazista sull'Acropoli.
Il gen. finlandese Heinrichs, che abita in un albergo a Salisburgo, tratta con l'OKW ma non viene ricevuto dal Führer. Le trattative si svolgono in presenza dell'addetto militare finlandese, col. Tapola, e dei generali Keitel, Jodl e l'amm. Bürkner capo del compartimento esteri dell'OKW.
Il barone Gustaf Mannerheim (1867-1951), ex gen. di cavalleria dell'esercito imperiale russo, mar.llo di Finlandia, è il comanante supremo delle forze armate filandesi.
Il gen. Heinrichs è ora e comandante in capo dell'Armata di Carelia.





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