1915
Novembre
Fronte Orientale
[segue] Monte San Michele (m. 275, sul ciglio
nord-occidentale del Carso)
2-3, le Brg Verona,
Brg Piacenza e Brg Alessandria attaccano;
10, il 131° fanteria
(Brg Lazio) e la Brg Brescia attaccano senza successo,
malgrado sforzi eroici;
18, il 131° fanteria
(Brg Lazio) e la Brg Brescia attaccano ancora
senza successo, malgrado sforzi eroici.
Hanno così termine i sanguinosi attacchi contro il San Michele.
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7, battaglia del Col
di Lana (q. 2464, in Cadore):
Forze in campo:
- italiani: 18ª Div.ne (gen. Carpi);
- austriaci: Div.ne Pusterthal (gen. Goinginger)
e elementi dell'Alpenkorps tedesco.
Dopo successive operazioni offensive le truppe italiane
giungono alle falde del Col di Lana e sui pendii sottostanti alla
Cima, che conquistano, riperdendola poi per un contrattacco nemico.
10-2
dicembre, quarta battaglia dell'Isonzo, ripetuti
attacchi italiani contro il monte di San Michele e la zona a sud
di Gorizia fanno arretrare la linea difensiva austriaca di un km
e permettono l'allargamento della testa di ponte di Plava;
Perdite:
- italiani, 7.498 morti, 33.956 feriti e 7.513 dispersi;
- austriaci, 5.510 morti, 19.847 feriti e 6.593 dispersi.
(Perdite dopo quattro battaglie:
- perdite italiane: 66.000 morti e 190.000 feriti;
- perdite austriache: 165.000 uomini;
[a.f.: Dizionario delle battaglie:
- italiani, 26.194 morti, 119.835 feriti, 25.931 dispersi;
- austriaci 103.153 tra morti e feriti, 27.484 dispersi
Dopo aver occupato tutta la Galizia, la Polonia, la Lituania e
la Curlandia, l'avanzata di tutto il fronte orientale austro-tedesco
si conclude.
Perdite:
- russi, (da maggio a novembre): 2.200.000 uomini.
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