Papa
Benedetto XV
(1914-22)
|
I Guerra Mondiale |
1915
Aprile
22-26, seconda battaglia
di Ypres:
Forze in campo
Tedeschi
- IV armata, duca Alberto di Württemberg;
- XXIII C.d'A. Ris., gen von Kathen;
- XXVI C.d'A. Ris., gen. von Hugel.
Alleati
- due Div.ni inglesi e una canadese.
I tedeschi rinnovano l'offensiva e, grazie all'impiego su larga
scala per la prima volta di gas asfissianti (clorina e fosgene), riescono
a sfondare il fronte francese; la loro incapacità di sfruttare il
successo iniziale e l'accorrere delle riserve franco-britanniche permettono
però il ristabilirsi della situazione e tramutano la battaglia in
una durissima guerra di posizione, che si protrarrà ancora per settimane,
senza guadagni decisivi per ambo le parti;
25, il comando alleato opera una
serie di sbarchi (a Seddülbahir, Gapa Tepe, Ariburnu) con l'impiego
di ca 150.000 uomini che vengono però bloccati nelle loro teste di
ponte;
[20 dicembre, il reimbarco, protrattosi sino al 9 gennaio 1916,
sanziona il fallimento di una operazione costata 30.000 morti agli
alleati].
26, patto di Londra:
- Inghilterra (E.
Grey)
- Francia (P. Cambon)
- Russia (conte di Benckendorff)
- Italia (G. Imperiali, ambasciatore
a Londra);
in base ad esso l'Italia del "governo
Salandra"aderisce al blocco della triplice intesa,
sanzionata dal patto di Londra del 4-5-settembre 1914 e a sua volta
si impegna ad entrare in guerra contro le potenze centrali entro un
mese dalla sua sigla;
al patto seguono alcune convenzioni militari;
gli accordi raggiunti promettono all'Italia:
- il possesso del Trentino e del Sudtirolo fino al Brennero;
- il possesso di Trieste, le contee di Gorizia e Gradisca, tutta
l'Istria con la provincia di Dalmazia, esclusa Fiume;
- la sovranità sul Dodecaneso e su Valona e un territorio albanese
a fini strategici, fatta salva la parte centrale del paese riservata
"per la costituzione di un piccolo stato autonomo neutralizzato";
- compensi nella regione di Adalia in Asia Minore ed eventuali territori
e rettifiche di frontiera in Africa a spese delle colonie tedesche;
- una parte sull'indennità di guerra "corrispondente ai suoi
sforzi e ai suoi sacrifici";
- un prestito monetario da parte inglese;
- l'esclusione della Santa Sede da "tutti i negoziati per la
pace e nel regolamento delle questioni sollevate dalla presente
guerra";
[il documento previsto come "segretissimo" si conosce
già a maggio e sarà pubblicato improvvisamente dal governo sovietico
nel novembre 1917;
il patto verrà disconosciuto dal presidente T.W.
Wilson e dalla diplomazia statunitense al tavolo della
pace di Versailles e costituendo solo oggetto di controversie sarà
lasciato cadere dagli stessi negoziatori italiani almeno per la
parte riguardante la Dalmazia];
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