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Il Viandante |
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Papi 399-401, Anastasio I [santo]; 401-417,Innocenzo I [santo];
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400-409 d.C.
– Avito, Alcimo Ecdicio (fine sec. V-inizio sec. VI) scrittore latino cristiano, vescovo di Vienne, si oppose rigorosamente all'arianesimo e scrisse interessanti opere: lettere, sermoni, un poemetto sulla castità, uno biblico in esametri, i 5 Libelli de spiritualis historiae gestis. – Claudiano, Claudio (Alessandria d'Egitto ?-m. 404 o 408) poeta latino; trasferitosi a Roma (prima del 395) visse alla corte di Onorio e del suo ministro Stilicone che gli attribuirono l'onore del patriziato e di una statua nel foro traiano; De tertio consulatu Honorii Augusti Epithalaminium de nuptiis Honorii et Mariae De consulatu Stilichonis De bello Gildonico (contro il re mauritano Gildone) De bello Gothico (sulla vittoria di Stilicone contro Alarico a Pollenza) De raptu Proserpinae Gigantomachia De Apono (epigramma VIII; Abano Terme sui Colli Euganei). – Dionigi Areopagita (secc. V-VI) presunto autore di un gruppo di scritti cristiani in lingua greca. [Sulla base di alcuni cenni nelle opere, quali la menzione del proprio nome e il riferimento a san Paolo come proprio maestro, lo scrittore viene erroneamente identificato dalla tradizione cristiana con l'omonimo personaggio convertito dalla predica dell'apostolo nell'Areopago ateniese (Atti, 17,16-34). Ne nasce la fede nell'apostolicità del corpus dionisianum che comprende: . De divinis nominibus (Dei nomi divini), estesa analisi degli attributi riferiti dai testi biblici a Dio, cui in quanto universale compete ogni nome e in quanto trascendente nessuno; . De theologia mystica (Teologia mistica), sull'unione soprannaturale tra l'anima e Dio che, come sommo bene, è meta di ogni aspirazione; . De coeleste hierarchia (Della gerarchia celeste), classificazione delle creature angeliche in tre triadi e nove cori (che sarà poi accolta dalla chiesa e da Dante); . De ecclesiastica hierarchia (Della gerarchia ecclesiastica), che traccia la struttura della chiesa, dei ministri e della vita sacramentale in tre triadi, riflesso di quelle angeliche; . 10 lettere, quasi appendici ai testi. Su un tronco dottrinale ispirato alla più pura tradizione ortodossa, di cui appaiono fonti Gregorio di Nissa, Origene e Clemente, egli innesta i risultati della speculazione neoplatonica; ne sono echi evidenti la concezione di Dio come Uno trascendente, l'interpretazone del Male come non -essere e l'impiego costante dello schema triadico per stabilire i gradi gerarchici dell'ascesa verso la perfezione assoluta.] [Sulla loro data di composizione non esiste accordo fra gli studiosi: J. Stilgmayr e H. Koch, i primi autori che escluderanno l'identità dell'autore del corpus con il discepolo di san Paolo, convinti della derivazione del suo pensiero da Proclo, collocano gli scritti nel sec. VI; C. Pera e C. Mazzantini, che rifiutano la tesi della derivazione procliana del suo insegnamento, propongono come data di composizione del corpus il sec. IV. Anche altri autori come E. Von Ivanka e R. Roques esprimono riserve circa il neoplatonismo giamblico-procliano del supposto autore, in base alla sua concezione dell' "amanatismo", che non sfrutta molto la teoria dei gradi intermedi fra Dio e il mondo, ma tende all'unione diretta dell'anima con Dio, superando ogni mediazione logico-dialettica. Le diverse traduzioni latine, fra cui spicca quella di . Giovanni Scoto Eriugena, e i diversi commentari, tra cui i più celebri sono quelli di: . Alberto Magno e Tommaso d'Aquino ai Nomi divini, . Ugo di San Vittore alla Gerarchia celeste, . Bonaventura alla Gerarchia ecclesiastica, dimostrano il rilevante influsso del corpus dionisianum sulla speculazione medievale. Ai suoi scritti attingeranno anche Nicolò Cusano per il suo De docta ignorantia e il filosofo sacerdote Marsilio Ficino per la Theologia platonica de immortalitate animorum.] – Giàbir ibn Aflah o Geber (sec. V d.C.) grande matematico e astronomo arabo; - De septuaginta (primo libro). – Ipazia Alessadrina (Alessandria d'Egitto ?-415 d.C.) matematica; [Figlia di Teone.] iniziata dal padre agli studi scientifici e filosofici, sarà considerata la prima donna "matematica"; tra i suoi allievi è Sinesio; muore per linciaggio ordinato, molto probabilmente, da una setta di cristiani. |
Lex salica sec.
V,
per iniziativa (forse) di Clodoveo viene
redatta una prima compilazione del diritto consuetudinario, nota come
Pactus legis salicae [da franchi "salii"]) alla quale
in seguito sono apportate varie integrazioni e modificazioni, in particolare
a cura di Carlo [Magno] e dei suoi successori
i quali emanano di volta in volta i cosiddetti Capitularia legis
salicae; «segue da II sec.» |
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