ATENE
461-445 ca, primo conflitto fra
Atene e Sparta;
457-456, costruzione delle lunghe
mura ad Atene. L'arcontato aperto agli zeugiti. Vittorie di Atene contro
Tebe a Tanagra ed Enofita: adesione delle città beotiche all'alleanza
ateniese: Atene impone a Egina di entrare nella lega;
Anassagora si trova
ad Atene;
454-453, trasferimento del tesoro
della lega da Delo ad Atene: Spedizione ateniese nel mar Ionio e nel
golfo di Corinto;
451-450, ritorno di Cimone.
Tregua di cinque anni tra Atene e i peloponnesii;
450-449, spedizione di Cimone
a Cipro e sua morte per malattia;
|
459-450 a.C.
IMPERO
PERSIANO |
525 a.C. |
I successori di Ciro II [il
Grande] conquistano con relativa facilità l'Egitto
dando l'avvio a una denominazione straniera che si protrarrà
per duemila anni. |
SIRIA e PALESTINA [provincia occidentale] |
|
La lingua ufficiale è l'aramaico. |
EGITTO |
Dinastie |
|
1075-332 a.C.: Epoca tarda |
XXVII
(525-402) |
Re di Persia
Prima dominazione persiana.
Rivolte di Inaro (460-454 a.C.) e
di Amirteo. |
|
CINA
Periodo dei
Regni combattenti
(529-222 a.C.)
?
?-? a.C., imperatore della Cina;
continuano a succedersi sul trono i Chou,
a capo di un impero che è tale solo di nome.
È la volta del ? successore di Wen
Wang.
? a.C., Lo yang (valle del Lo), il sovrano celebra immancabilmente
i culti degli antenati, del Cielo e della Terra, seguendo formule
antiche di secoli; ma l'autorità dell'imperatore viene
esercitata solo su una minima parte del territorio cinese. Nel
rimanente regna l'anarchia. Ogni principe, ogni duca di un feudo
autonomo celebra il culto come gli pare.
Nel conglomerato di piccoli stati si distinguono tre stelle
di prima grandezza, i regni di:
- Ts'i;
- Ch'u (di derivazione
militare);
- Ts'in (di derivazione
aristocratica o feudale).
Seguono numerosi principati di minore importanza ma che svolgono
tutavia un ruolo politico e militare non trascurabile: Wei,
Chao, Han, Lu, Song, Yen.
|
|
_________________________
– Euclide di Megara
(450 ca-380 ca a.C.) filosofo greco, fondatore della scuola filosofica
di Megara, il cui pensiero fu profondamente influenzato sia da Parmenide
che da Socrate; dopo la morte di quest'ultimo,
molti dei suoi discepoli (noti come "dialettici" o "eristici")
si rifugiarono a Megara presso Euclide.
Commento al trattato di Archimede Sulla Sfera e sul cilindro
(comprende anche la descrizione del mesolabio da parte di Eratostene)
– Ippocrate di Atene (sec.
V s.C.) generale ateniese;
[Nipote di Pericle.
Da non confondere con Ippocrate
di Gela, tiranno, con Ippocrate
di Chio, matematico greco, con Ippocrate
di Coo, fondatore della medicina, e con Ippocrate
di Siracusa, generale cartaginese]
generale ateniese al tempo della guerra del Peloponneso;
stratega in due periodi;
424, conquista Nicea avendo, per compagno Demostene,
con il quale progetta anche la conquista della Beozia ma l'impresa fallisce
ed egli trova la morte.
Torna su
|
ROMA
454, una potente flotta di Siracusa,
al comando dell'ammiraglio Faillo, compare
inattesa dinanzi all'Elba e alla Corsica; la spedizione è intesa
a contrastare la "pirateria dei tirreni" come la chiamano
i greci, ma non si viene ad alcuna azione
bellica, perché i ricchi commercianti etruschi riescono riescono
a corrompere il capo della flotta siracusana; ben provvisto d'oro Faillo
si decide a lasciare con le sue navi da guerra le acque dell'Italia
centrale; giunto in patria e accusato di tradimento viene esiliato;
453, il navarrca Apelle,
successore dell'ammiraglio Faillo, viene
spedito nuovamente al nord con sessanta triremi; stavolta le città
costiere e le isole etrusche vengono gravemente colpite e patiscono
enormi danni;
i siracusani devastano i porti di Vetulonia,
Populonia e Tarquinia; sopraffatti i luoghi d'approdo dell'Elba, riesce
loro di attestarsi in parecchi punti dell'isola; sbarcate poi truppe
in Corsica, creano qui altre piazzeforti;
451-450, i decemviri elaborano le
Leggi delle XII Tavole, i cui testi sono in forma di carmina.
[Tra l'altro esse non si limitano a comminare gravi pene per il possesso
di oro, ma proibiscono persino di mettere oro nelle tombe dei morti:
con la sola eccezione – a onore dell'invenzione e della tecnica etrusche
– delle protesi dentarie.]
|