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Il Viandante - Pittori - Lega

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Il canto dello stornello
(1867, 158x98, Firenze, GAlleria d'Arte Moderna)


Il pergolato
(1868, 75x93,5, Milano, Pinacoteca di Brera)


La visita
(1868, 31x60, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna)

 


Luigi Tommasi
(1883, 37x26, Livorno, Collezione Alvaro Angiolini)


La madre
(1884 ca, 191x124, coll. priv.)


Paesaggio
(1890 ca, 14,5x25, Firenze, Galleria d'Arte Moderna)

 

- Autoritratto (1860, Firenze, Galleria degli Uffizi)

 

Silvestro LEGA

(Modigliana, Forlì 1826 – Firenze 1895) pittore italiano.

cresciuto alla scuola del Servolini all'Accademia di Firenze, del Pollastrini e poi di L. Mussini;

1848
al ritorno dalla campagna risorgimentale è allievo di A. Ciseri;

1850
rimane ancora legato alla tradizione accademica toscana;

1853
a Firenze frequenta di tanto in tanto il Caffè Michelangelo divenuto il centro di raccolta degli artisti più avanzati della penisola [i futuri "macchiaioli"] dove va maturando quella nuova pittura, antiaccademica, detta pittura di "macchia";
[Abbati, Altamura, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cecioni, Costa, D'Ancona, De Nittis, De Tivoli, Fattori, Lega, Morelli, Sernesi, Signorini, Zandomeneghi. È Diego Martelli, teorico del movimento e critico d'arte, una delle colonne portanti del gruppo "macchiaiolo", termine che sarà usato nel 1862 in senso spregiativo dal critico della «Gazzetta del Popolo», intendendo sottolineare l'antiaccademico rifiuto del disegno e della forma a favore dell'effetto.]

1858

- Peste (1858, ?)
- Carestia (1858, ?)
- Guerra (1858, ?)
- Terremoto (1858, ?)
[Tutti e quattro per l'Oratorio della Madonna del Cantone a Modigliana.]

1859

- Imboscata di bersaglieri (1859, ?)
- Avamposti (1859, ?)

1861
primi suoi studi en plein air, forse a Castiglioncello;

1862
aderisce completamente alla poetica di macchia; frequenta infatti la campagna di Piagentina con T. Signorini, O. Borrani, G. Abbati, R. Sernesi;
inizia anche la consuetudine, durata poi vari anni, con la famiglia Betelli, protagonista o comparsa di tante sue opere;
è anche l'anno di Aspromonte e le divergenze politiche hanno ormai disperso il gruppo di punta del Caffè Michelangelo;

1866
chiude il Caffè Michelangelo;

1867

- Il canto dello stornello (1867, 158x98, Firenze, GAlleria d'Arte Moderna)

1868
terminato il periodo felice di Piagentina, ne inizia un'altro costellato di difficoltà esistenziali, lutti; iniziano anche i primi disturbi alla vista che lo porteranno quasi cieco alla morte;

- Il pergolato o Il dopopranzo (1868, 75x93,5, Milano, Pinacoteca di Brera)
- La visita (1868, 31x60, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna)
- I fidanzati (?, ?)
- Gli sposi novelli (?, ?)

1870
serie di sventure e di amarezze;

1876
attivo nell'ambiente dei macchiaioli, apre con O. Borrani una galleria privata, ma il tentativo fallisce;

1878 ca
tornato alla pittura, dopo aver trovato ospitalità e conforto nell'amicizia con la famiglia Tommasi, sperimenta una nuova tecnica pittorica di derivazione più o meno direttamente impressionista; appaertengono a questo fase anche i ritratti dei Tommasi e dei Batelli e alcuni paesaggi del Gabbro;

- Ritratto del pittore Carnielo (1878, Firenze, Galleria Carnielo)
- Pagliai al sole (1878, Piacenza, Museo Ricci-Oddi)
- Il capobanda Fregomeni (?, ?)
- La scellerata (?, ?)

1883

- Luigi Tommasi (1883, 37x26, Livorno, Collezione Alvaro Angiolini)

1884

- La madre (1884 ca, 191x124, coll. priv.)

1885

- La ricamatrice (1885 ca, Montecatini, coll. priv.)

1886

- La signora Bandini con le figlie (1886, Firenze, coll. Petrelli)

1890

- Paesaggio (1890 ca, 14,5x25, Firenze, Galleria d'Arte Moderna)

1895
muore a Firenze.

 

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