Signora in giardino
(1861-62, coll. priv.)
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– Vito
D'ANCONA
(Pesaro 1825 – Firenze 1884) pittore italiano.
è allievo di G. Bezzuoli
all'Accademia di Firenze;
1853
a Firenze frequenta il Caffè Michelangelo divenuto il
centro di raccolta degli artisti più avanzati della penisola
[i futuri "macchiaioli"] dove va maturando quella nuova
pittura, antiaccademica, detta pittura di "macchia";
[Abbati,
Altamura, Banti,
Boldini,
Borrani, Cabianca,
Cecioni, Costa,
D'Ancona,
De Nittis,
De Tivoli, Fattori,
Lega,
Morelli, Sernesi,
Signorini,
Zandomeneghi.
È Diego Martelli, teorico del movimento
e critico d'arte, una delle colonne portanti del gruppo "macchiaiolo",
termine che sarà usato nel 1862 in senso spregiativo dal critico
della «Gazzetta del Popolo», intendendo sottolineare l'antiaccademico
rifiuto del disegno e della forma a favore dell'effetto.]
1855
divenuto amico di De
Tivoli, introduce anche T.
Signorini al Caffè Michelangelo; anche se grande
amico di quest'ultimo, aderisce però solo parzialmente alla pittura
macchiaiola;
1859
- Savonarola e Lorenzo de' Medici (1859, ?)
1861
- Dante e Beatrice (1861)
1862
è l'anno di Aspromonte e le divergenze politiche hanno ormai
disperso il gruppo di punta del Caffè Michelangelo;
- Signora in giardino (1861-62, coll. priv.)
1866
chiude il Caffè Michelangelo;
1868
emigrato a Parigi, incontra Courbet
dal quale viene influenzato;
- Nudino (1868, MIlano, Galleria d'Arte Moderna)
1871
- Dono di nozze (1871, ?)
- Signora con l'ombrellino (?, Roma, Galleria Nazionale d'Arte
Moderna)
- Signora in conversazione (?, ?)
- Dormiente (?, ?)
- Nello studio (?, ?)
- Portico al sole (?, ?)
1875
torna a Firenze ma poco dopo, già malato, smette di dipingere;
1884
muore a Firenze.
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