1942
Dicembre
9, secondo il rapporto inviato dal feldmar.llo E.
von Manstein al capo di SM dell'esercito, gen. Zeitzler,
Stalingrado è accerchiata dalle armate sovietiche 21ª,
24ª, 57ª, 62ª, 64ª, 6V e 66ª. Esse constano
(secondo stime tedesche) di 44 divisioni di fanteria, di 17 brigate
di fanteria, di 29 brigate corazzate e di 12 brigate motorizzate.
La copertura dell'anello di accerchiamento verso sud-ovest, di fronte
al fronte tedesco e romeno sul Cir, è assicurata dalla V armata
corazzata sovietica che è formata da 17 divisioni di fanteria,
5 divisioni di cavalleria, 2 divisioni di cavalleria motorizzata,
8 brigate corazzate, 3 brigate motorizzate.
Verso sud, a est del Don, la coperrtura è affidata alla 51ª
armata sovietica che consta di 4 divisioni di fanteria e 4 di cavalleria,
di 2 brigate corazzate, una brigata motorizzata e una di fanteria.
10 ,
nella 6ª armata, il gen. Hube comincia
a riunire nella parte meridionale della sacca un gruppo di rottura
con i 60 carri armati ancora disponibili per andare eventualmente
incontro al gruppo di armate (IV Armata corazzata e i resti della
IV Armata romena, oltre ai nuovi reparti corazzati) del col. gen.
Hoth il quale ha appunto l'incarico di
stabilire il congiungimento con la 6ª armata a est del Don seguendo
la più breve via possibile.
Secondo gli ordini del Führer questo è l'incarico del
gruppo d'armate di esercito Don: la 6ª armata deve venir liberata;
essa tuttavia deve continuare a tenere il "pilastro" del
Volga in vista delle operazioni del 1943.
Ma il col. gen. Hoth è del parere
che la 6ª armata debba andargli incontro. 11 ,
inizia l'attacco sovietico a nord di Stalingrado; 11-22,
i sovietici lanciano un'offensiva sul fronte del Don;
12, mentre ha inizio l'attacco
del col. gen. Hoth, fallisce, con gravissime
perdite, l'ultimo tentativo del feldmar.llo E.
von Manstein di soccorrere l'armata di F.W.E.
Paulus 14, il
governo britannico affida il controllo del Madagascar alle forze della
Francia libera. 16 ,
inizia la seconda battaglia del Don che coinvolge tutto lo
schieramento dell'Asse nel medio Don. I sovietici, che hanno già
accerchiato nella zona di Stalingrado la 6ª armata di F.W.E.
Paulus, tendono ora a recidere la grande
ansa del fiume per annientare tutte le forze ivi schierate.
L'azione di sfondamento viene condotta con l'ausilio di poderosi corpi
corazzati che investono il settore della 3ª armata romena, il
centro dello schierametno italiano e la II Armata ungherese.
Il primo settore italiano attaccato è quello difeso dal II
corpo d'armata (divisione "Ravenna" e divisione "Cosseria").
Il contingente italiano viene accerchiato e quasi annientato: solo
pochi reparti decimati riusciranno a effettuare la ritirata.
18 ,
il feldmar.llo E.
von Manstein invia il suo 1 c, magg. Eismann,
dal comando d'armata nella sacca per orientarsi sulla situazione,
come del resto hanno fatto prima il capo di SM del gruppo di esercito
Don, maggiore gen. Schulz e l'1 a col.
Busse. 19,
il II e il XXIV corpo d'armata italiani ricevono l'ordine di ripiegamento
effettuato a prezzo di durissimi scontri soprattutto dalle divisioni
Celere, Sforzesca e Pasubio schierate nei settori meridionali;
sul Don restano soltanto gli ungheresi, il corpo d'armata alpino italiano
e il XXIV corpo d'armata tedesco;
La 6ª e la 23ª divisione corazzata, rinforzata dalla 17ª
divisione corazzata giunta in ritardo (perché trattenuta da
A. Hitler) riescono ad avanzare oltre il settore di Mysckova,
fino a circa 48 chilometri in linea aerea dalla sacca, combattendo
violentemente contro la tenace resistenza dei soveitici.
I sovietici respingono i contrattacchi tedeschi del feldmar.llo E.
von Manstein
e costringono le forze di E.
von Kleist a una veloce ritirata dal Caucaso.
25, le truppe del gen. B.L.
Montgomery, conquistata la Cirenaica, proseguono l'avanzata
in Tripolitania.
A. Hitler, decide di accrescere
i mezzi di cui dispongono le Waffen SS. La brigata di cavalleria
diventa divisione di cavalleria Florian Geyer e le altre divisioni
vedono attribuirsi dei carri supplementari, dei pezzi semoventi e
dei veicoli da trasporto corazzati. Tutte prendono il nome di SS
Panzergrenadierdivision.
Da questo mese A. Hitler accetta la formazione
di due nuove divisioni SS.
[È la prima volta che egli accetta di formare nuove divisioni
dal 1940. Esse formeranno un nuovo corpo d'armata SS.]
Alla fine del mese il ten. gen. von Sponeck,
incaricato di comandare il XLII corpo d'armata nella penisola di Kerc,
di fronte allo sbarco di superiori forze sovietiche, ordina lo sgombero
della penisola contrariamente ai piani del gruppo di esercito sud
(feldmar.llo von Reichenau) e dell'11ª
armata (feldmar.llo E.
von Manstein). Egli viene immediatamente destituito dal
feldmar.llo E.
von Manstein.
[Un tribunale di guerra presieduto dal mar.llo del Reich Göring,
condannerà a morte il conte von Sponeck.
In seguito agli interventi del feldmar.llo E.
von Manstein e Bock, A.
Hitler gli concederà la grazia.] 29,
il gen. delle truppe corazzate Hube arriva
al quartier generale del Führer.
Nel 1942 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilerra circa 3
mila tonnellate di bombe, mentre la RAF britannica ne ha sganciate
sulla Germania oltre 40 mila tonnellate.
Nel corso dell'anno i tedeschi hanno distrutto circa 8 milioni di
tonnellate di naviglio alleato, perdendo 85 sottomarini.
Fatto prigioniero dai russi presso Stalingrado, il ten. col. Luitpold
Steidle, comandante del 767° reggimento (della 376ª
divisione di fanteria) entrerà a far parte dell' "Unione
degli ufficiali tedeschi" nel Comitato nazionale Germania libera.
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