1917
Giugno
Fronte Occidentale
7-6 novembre, offensiva inglese
nelle Fiandre;
13, nominato a maggio
comandante in capo dell' AEF (American
Expeditionary Force), il gen. J.J.
Pershing sbarca ora con i primi soldati americani in
Francia; insieme a lui il luogotenente George
Patton;
Il gen. Arthur Currie (1875-1933),
comandante della I Div.ne canadese, viene promosso comandante dell'intero
Corpo d'Armata canadese.
Fronte Orientale
4-6, all'offensiva italiana
segue una controffensiva austro-ungarica che, grazie alla sorpresa,
ottiene successo nella prima giornata (4 giugno) dinanzi all'Hermada,
ma si esaurisce dopo due giorni per la resistenza italiana.
Perdite:
- italiani, 1.400 morti, 7.930 feriti e 12.557 dispersi;
- austriaci, non spec..
15, sull'Adamello
è conquistato il Corno di Cavento;
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Il gen. L.
Cadorna decide di recuperare il territorio italiano rimasto
in mano austriaca dopo la "strafeexpedition":
10-29, battaglia
dell'Ortigara - m. 2105, Altopiano di Asiago (Vicenza):
Forze in campo:
- italiani: 6ª armata (gen. E.
Mambretti);
- austro-ungarici: III C.d'a. (Krautwald)
della 11ª armata (Scheuschenstuel).
Il XX C.d'a. (gen. L.
Montuori) ha il compito di conquistarre l'Ortigara e
Monte Forno. Sono riunite ingenti forze (1150 cannoni e 570 bombarde).
10, dopo un violento bombardamento
– pioggia e nebbia ostacolano l'azione delle artiglierie – cinque
corpi della 6ª armata del gen. E. Mambretti
vanno all'attacco tra la Valsugana e il monte Zebio ma non riescono
ad aprire un varco nei reticolati nemici che, infissi nella roccia,
rimangono pressoché intatti; solo la 52ª Div.ne (18 battaglioni
delle migliori truppe alpine) (gen. Como Dagna),
riesce a conquistare Passo dell'Agnella e q. 2071 del monte Ortigara,
senza però riuscire a conquistare la vetta.
Le altre divisioni non ottengono risultati.
11, già gli alti comandi giudicano
fallita l'offensiva, ma invece di ridurre il saliente dell'Ortigara,
ormai inutile, ordinando il ripiegamento su posizioni meglio difese,
si accaniscono nell'atteggiamento offensivo;
14-15, gli austro-ungarici
contrattaccano con forze fresche e sono nettamente respinti;
19, la 52ª Div.ne alpina rinnova
l'attacco e gli alpini occupano la vetta dell'Ortigara, ma al prezzo
di perdite altissime; sul nudo terreno roccioso si accaniscono le
artiglierie nemiche;
24-25, scatta il contrattacco
austriaco diretto dal gen. L. Goiginger
contro cui i resti degli alpini della 52ª Div.ne e dei fanti della
"Brg Regina" si trovano in condizioni di assoluta inferiorità;
gli austro-ungarici riconquistano la vetta;i comandi italiani ordinano
la ritirata solo quattro giorni dopo;
28/29, nella notte gli austroungarici
riconquistano anche Passo dell'Agnella;
la battaglia si conclude con una grave sconfitta per gli italiani.
Perdite:
- italiani: 3.067 morti, 16.280, 4.389 dispersi (23.736 uomini);
- austriaci: 10.000 uomini.
Gravi episodi di ammutinamento e diserzione si susseguono nelle
armate dell'esercito italiano.
Gli alleati chiedono all'Italia un nuovo impegno sull'Isonzo per
alleggerire il fronte russo.
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