1916
Agosto
Fronte Orientale
4, iniziano attacchi italiani
nel settore di Monfalcone dal VIII C.d'a. (Tettoni)
contro il gruppo austro-ungarico Schenk;
6-17,
sesta battaglia dell'Isonzo (o battaglia
di Gorizia):
fermata la "spedizione punitiva" austriaca sul fronte
del Trentino, il comando italiano si accinge a dare un colpo decisivo
sull'Isonzo; l'artiglieria č rafforzata con l'impiego delle bombarde
capaci di creare varchi nei reticolati e negli sbarramenti;
Il VI C.d'a. (gen. L.
Capello) attacca la testa di ponte di Gorizia difesa
dalla 58ª Div.ne (Zeidler) del
XVI C.d.'a. (Wurm).
Una colonna comandata dal col. P.
Badoglio conquista il Sabotino; sono pure conquistate
posizioni sul rimanente fronte.
[segue] Monte San Michele (m. 275, sul ciglio nord-occidentale
del Carso)
La 22ª Div.ne del VII C.d'a. (Brg Catanzaro, Brg Brescia
e Brg Ferrara) conquista di slancio le quattro cime del
San Michele e dilaga al di là.
Mentre la 2ª armata, passata al comando del gen.
S. Piacentini, č bloccata dalle cattive condizioni atmosferiche,
la 3ª armata conduce, con il sostegno di 1300 pezzi di artiglieria,
una serie di attacchi contro:
- Sabotino (a dx dell'Isonzo a nord di Gorizia),
difeso dalla 4ª brigata austro-ungarica da montagna: una colonna
di 5 battaglioni dei reggimenti di fanteria 78°, 56° e 115°,
21ª batteria da montagna e due compagnie genio, comandata dal
col. P.
Badoglio, appartenente alla 45 Div.ne (gen. Venturi),
lo conquista di slancio lo stesso giorno 6;
- Podgora-monte Calvario (altura presso Gorizia,
col Grafenberg a nord e il Monte Calvario a sud): l'11ª Div.ne
(Sachero) e 12ª Div.ne (Marazzi)
attaccano rispettivamente il Grafenberg e il Podgora, contro la
58ª Div.ne austro-ungarica (gen. Zeildler);
la Brg Casale conquista lo stesso giorno la sommità
del Podgora e del Calvario; la Brg Cuneo giunge all'Isonzo;
- Plava,
- monte San Michele;
dopo uno scontro durissimo con perdite ingenti da ambo le parti
gli austriaci si ritirano sulla riva sinistra dell'Isonzo;
il gen. L.
Capello comandante del VI C.d'a. riesce a lanciare teste
di ponte al di lą del fiume e di qui investire la cittą di Gorizia;
l'XI C.d'a. (Cigliana) conquista il
San Michele difeso dal VII corpo austro-ungarico (arciduca Giuseppe
Ferdinando).
sulla q. 85 di Monfalcone cade Enrico Toti.
7, è completata
la conquista del Podgora;
dopo una lotta accanita, gli austro-ungarici hanno organizzato una
solida difesa contro la quale si infrangono gli ulteriori tentativi
di avanzata.
Sul Carso la 3ª armata avanza fino oltre il Vallone.
8, è conquistato
anche il Grafenberg mentre la Brg Pavia avanza nel piano;
il sottotenente Baruzzi della Brg Pavia, con un gruppo
di animosi innalza la bandiera italiana sulla stazione ferroviaria
di Gorizia;
9, la 12ª Div.ne
entra a Gorizia e anche a sud le truppe italiane colgono buoni successi
con la conquista del San Michele, di Opacchiasella e di Doberdņ;
10-16, entra in azione
il II C.d.a. (Garioni) della 2ª
armata (gen. S. Piacentini), ma attacca
invano il Monte Kuk, difeso dalla 62ª Div.ne austro-ungarica.
Perdite:
- italiani, 6.310 morti, 32.784 feriti e 12.127 dispersi;
- austriaci, 3.719 morti, 19.910 feriti e 13.829 dispersi.
L'Italia dichiara guerra alla Germania.
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