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ANNO 1894 |
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Leone
XIII (1878-1903) |
– Bragaglia,
Carlo Ludovico (Frosinone 1894-Roma 1998) regista
cinematografico italiano, figlio di
Francesco,
direttore generale della Cines; primo
produttore italiano di film a colori;
1914-18, durante la rima guerra mondiale viene decorato con una medaglia al valore e due croci di guerra; 11918, fonda a Roma con i fratelli Anton Giulio, scrittore e regista, e Arturo, fotografo e attore, il circolo culturale galleria d'arte "Casa d'arte Bragaglia" e successivamente la rivista «La Ruota» cui collaborano G. D'Annunzio, M. Serao e Trilussa; 1922, sempre con i fratelli fonda il Teatro degli Indipendenti, per il quale firma oltre venti regie teatrali; 1930, abbandonata l'attività teatrale, comincia a lavorare nel cinema, del quale è uno dei pionieri in Italia, dapprima come fotografo di scena della Cines, poi come sceneggiatore, montatore, doppiatore e documentarista; - O la borsa o la vita (1933, dalla commedia radiofonica La dinamo dell'eroismo del 1931 di Alessandro De Stefani) - L'amore si fa così (1939, da un soggetto di Achille Campanile tratto dal romanzo Monsieur Bégonia di George Fagot) - Animali pazzi (1939) - Barbablù (1941) - Casanova farebbe così! (1942, dall'omonima commedia di P. De Filippo e Armando Curcio) - Non ti pago! (1942, dal testo teatrale di Eduardo De Filippo) - Se io fossi onesto (1942, il regista appare nell'ufficio del direttore del carcere) - VIolette nei capelli (1942, da un best seller di Luciana Peverelli) - Il fidanzato di mia moglie (1943) - La vita è bella (1943) - Lo sbaglio di essere VIvo (1945) - Pronto, chi parla? (1946, uno dei 51 film italiani usciti sul mercato nell'anno) - L'altra (1947) - La primula bianca (1947) - Totò le Mokò (1949, parodia del Bandito della Casbah di J. DuVivier) - Figaro qua… Figaro là (1950, parodia de Il barbiere di Siviglia del 1775 di Beaumarchais) - 47 morto che parla (1950, sceneggiatura di Age & Scarpelli, Metz e Marchesi, tratta da una commedia del 1918 di Ettore Petrolini e D'Arborio, senza perdere di vista L'avaro di Molière) - Le sei mogli di Barbablù (1950) - Totò cerca moglie (1950, scritto in 12 giorni, girato in 28) - Una bruna indiavolata (1951) - Il segreto delle tre punte (I cospiratori della conca d'oro) (1952) - Il falco d'oro (1955, vagamente ispirato a Don Gil dalle calze verdi del 1635 di Tirso de Molina) - Lazzarella (1957, ispirato all'omonima canzone di D. Modugno) - Caporale di giornata (1958) - È permesso maresciallo? (Tuppe, Tuppe, Marescià) (1958) - Io, mammeta e tu (1958) - Le cameriere (1959) - Les vierges de Rome (1961, Le vergini di Roma, con Vittorio CottafaVI, sostituito dopo tre settimane di riprese per contrasti col protagonista L. Jourdan) - Gli amori di Ercole (1962) - I quattro monaci (1962) - I quattro moschettieri (1963, rilettura di Dumas in chiave di farsa; ultimo film del regista) 1993, premio David speciale Luchino Visconti; 1998, muore a 103 anni, in seguito alla rottura di un femore. – Dovzenko, Aleksandr Petrovic (Sosnica, Cernigov 1894-Mosca 1956) regista cinematografico sovietico; - Zvenigora (1928, omaggio alla natia Ucraina) - Arsenale (1929) - La terra (1930) - Ivan (1932) - Aerograd (1935) - Scors (1939) - Micurin (1949) - Poema del mare (1958, dove il regista trova la morte; sarà portato a termine dalla moglie Julija Solnceva) - Cronaca degli anni di fuoco (!961, postumo) - La Desna incantata (1965, postumo). – Jutzi, Piel (Phil) (in Renania 1894-Berlino 1945) regista e operatore tedesco, lavorò soprattutto durante l'ultimo periodo del cinema muto; è considerato il rappresentante più acuto del nuovo oggettivismo - Nostro pane quotidiano (1928) - Il viaggio di mamma Krause verso la felicità (1929) - Berlin-Alexanderplatz (1931, dal romanzo di A. Döblin). – Renoir, Jean (Parigi 1894-Los Angeles 1979) regista cinematografico francese, figlio del pittore Pierre-Auguste (1841-1919). – Sternberg, Josef von (Vienna 1894-Hollywood 1969) regista statunitense di origine austriaca, emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, appartenne a quella esigua ma agguerrita pattuglia di intellettuali mitteleuropei che contribuirono a consolidare, pur tra mille difficoltà il primato di Hollywood - Salvation Hunters (1925) - Underworld (1927, Le notti di Chicago) - The Last Command (1928, Crepuscolo di gloria) - The Docks of New York (1928, I dannati dell'oceano) - Der blaue Angel (1930, L'angelo azzurro, dal romanzo Il professor Unrat del 1905 di Heinrich Mann; Marlen Dietrich, che dal 1923 ha già 17 film alle spalle, diventa una star) serie di 6 film per la Paramount con M. Dietrich: - Marocco (1930, Marocco, da un romanzetto di Benno Vigny, 1°) - Dishonored (1931, Disonorata, 2°) - An American Tragedy (1931, Una tragedia americana, dal romanzo del 1925 di Theodore Dreiser) - Shanghai Express (1932, Shanghai Express, 3°) - Blonde Venus (1932, Venere bionda, 4°) - The Scarlet Empress (1934, L'imperatrice Caterina, 5°) - The Devil is a Woman (1935, Capriccio spagnolo, 6°, dal romanzo La femme et le pantin del 1898 di Pierre Louÿs) - Crime and Punishement (1935, Ho ucciso!, dal romanzo Delitto e castigo del 1866 di Fëdor M. Dostoevskij) - The King Steps Out (1936, Desiderio di re, dall'operetta Sissy del 1932 di Hubert e Ernst Marischka) - Sergeant Madden (1939, Il sergente Madden) - The Shanghai Gesture (1941, I misteri di Shanghai, da una pièce teatrale di John Colton) - Macao (1952, L'avventuriero di Macao) - The Saga of Anathan (1953, L'isola della donna contesa, da un racconto di Michiro Maruyama ispirato a un fatto vero) - Jet Pilot (1957 (1950) Il pilota razzo e la bella siberiana, girato in 7 settimane nel 1950 ed uscito dopo 7 anni, rimanipolato, soprattutto nelle sequenze di acrobazie aeree, e rimontato). – Vidor, King Wallis o King Vidor (Galveston, Texas 1894-Paso Robles, California 1982) regista cinematografico statunitense; - The Big Parade (1925, La grande parata) - La Bohème (1926, La Bohème, da Scènes de la vie de Bohème del 1847-51 di Henri Murger) - Bardelys The Magnificent (1927, Bardelys il Magnifico, da un romanzo di Rafael Sabatini (Jesi 1875-1950) ) - The Crowd (1928, La folla) - Show People (1928, Maschere di cellluloide) - Hallelujah! (1929, Alleluia) - Not So Dumb (1929, Gabbia di matti, dalla pièce Dulcy del 1921 di George S. Kaufman e Marc Connelly, già portata sullo schermo nel 1923 con l'omonimo film di S. Franklin) - Billy the Kid (1930, Billy the Kid, da The Saga of Billy the Kid di Walter Noble Burns sul personaggio William H. Bonney (1859-81) a cui vennero dedicati diversi film) - The Champ (1931, Il campione, rifatto nel 1953 con The Clown (Il pagliaccio) da R.Z. Leonard e nel 1979 con The Champ (Il campione) da Franco Zeffirelli) - Street Scene (1931, Scena di strada, da un dramma del 1929 di Elmer Rice) - Cynara (1932, Infedele, dalla pièce Cynara di H.M. Harwood e Robert Gore Brown) - Bird of Paradise (1932, Luana la vergine sacra, ispirato a una pièce di Richard Walton Tully, rifatto nel 1951 con L'uccello del paradiso da Delmer Daves) - The Stranger's Return (1933, La straniera, da un romanzo di Phil Stong) - Our Daily Bread (1934, Nostro pane quotidiano, seguito di The Crowd del 1928) - The Wedding Night (1935, Notte di nozze) - So Red the Rose (1935, La rosa del Sud, da un romanzo di Stark Young) - The Texas Rangers (1936, I cavalieri del Texas, rifatto nel 1949 con I cavalieri dell'onore di Leslie Fenton) - Stella Dallas (1937, Amore sublime, rifacimento di un film muto del 1925 di Henry King, tratto da un romanzo di Olive Higgins Prouty) - The Citadel (1938, La cittadella, dal romanzo del 1937 di Archibald J. Cronin) - Comrade X (1940, Corrispondente X, da un racconto di Walter Reisch, satira antisovietica) - Northwest Passage (Book I - Rogers' Rangers) (1940, Passaggio a Nord-Ovest, sulla scoperta del passaggio attraverso la Baia di Baffin; dal romanzo di Kenneth Roberts, 1° film a colori del regista) - H.M. Pulham, Esq. (1941, Il molto onorevole Mr. Pulham, dal romanzo omonimo del 1941 di John P. Marquand) - An American Romance (1944, L'uomo venuto da lontano) - Duel in the Sun (1948, Duello al sole, il superwestern più costoso nella storia di Hollywood, da un romanzo di Niven Busch) - On Our Merry Way (1948, 3 storie, con Leslie Fenton, La strada della felicità) - The Fountainhead (1949, La fonte meraVIgliosa, dal romanzo Noi Vivi di Ayn Rand ispirato alla vita di Frank Lloyd Wright) - Beyond the Forest (1949, Peccato, da un romanzo di Stuart Engstrand) - Lightning (1951, L'odio colpisce due volte, dal romanzo A Man Without Friends di Margaret Echard) - Ruby Gentry (1952, Ruby, fiore selvaggio) - Man Without a Star (1955, L'uomo senza paura, rifatto con Quando l'alba si tinge di rosso nel 1969 da James Goldstone) - Guerra e pace (1956, Guerra e pace, dal romanzo del 1863-69 di Lev Tolstoj) - Salomon and Sheba (1959, Salomone e la regina di Saba, ultimo film del regista). Torna su |
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