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Papa |
ANNO 1201
– Contessa di Dia
(inizio XIII) poetessa provenzale, la cui identità resta misteriosa;
Torna suQuattro canzoni e alcuni trattati (secondo Francesco da Barberino, † 1348). – Pallavicino, Oberto II od Oberto Pelavicino († Gisalecchio, Pontremoli 1269) capo ghibellino, signore di numerose città lombarde, esponente della potente famiglia feudale che aveva i suoi possessi nei territori piacentino, cremonese e parmense; 1224, rettore di Alessandria; 1238, partecipa con Federico II alla lotta contro Brescia; 1239, vicario di Lunigiana e Pontremoli; 1243, ancora vicario in Lunigiana, Versilia e Garfagnana; 1246, podestà di Reggio; 1247-48, podestà di Parma; 1250, podestà di Cremona; 1253, dopo la morte di Federico II contribuisce, con Ezzelino da Romano, a sostenere le sorti del partito ghibellino; è podestà e signore di Pavia e poi di Cremona e di Piacenza; 1254, viene scomunicato; 1258, in seguito a una controversia per il controllo di Brescia, rompe il sodalizio con Ezzelino; 1259, unitosi a Manfredi e ad Azzo d'Este, sconfigge l'antico alleato a Cassano restando capo unico e riconosciuto del partito filoimperiale; 1260, con l'appoggio dei Torriani è creato capitano generale e signore di Milano per cinque anni e poco dopo viene riconosciuto signore anche di Brescia, Pavia, Piacenza, Alessandria, Cremona, Tortona; 1265, l'arrivo in Italia di Carlo d'Angiò e la conseguente ripresa del partito guelfo, determinano il suo rapido declino e lo sfaldamento dei suoi domini – Riccardo di Fournival (Amiens 1201-1260 ca) scrittore piccardo, figlio del medico personale di Filippo Augusto; 1246, autorizzato da papa Innocenzo III, esercita egli stesso la chirurgia; è anche canonico di Rouen e cappellano del cardinale Roberto di Sommercote; Biblionomia De vetula Consaus d'Amor Bestiaire d'Amors Compose anche un trattato di alchimia in latino – Roberto di Sorbon (Sorbon, Rethel 1201-Parigi 1274) teologo francese, da cui prese il nome la «Domus Sorbonae» o «Sorbonne» De coscientia De confessione De tribus dietis Prediche (raccolta in latino) – Ruggieri († 1295) appartenente alla famiglia degli Ubaldini; 1278, arcivescovo di Pisa, è fervente ghibellino e si pone contro il governo costituitosi dopo la battaglia della Meloria, facente capo al conte Ugolino della Gherardesca e a Nino Visconti di Gallura; 1288, giugno, approfittando dei contrasti sorti tra i due, si accorda segretamente con Ugolino promettendogli appoggio e facendolo allontanare temporaneamente dalla cttà; poco dopo suscita un moto popolare contro Nino, che è costretto a lasciare Pisa; quando Ugolino ritiene giunto il momento di impadronirsi del governo, viene sopraffatto dai seguaci dell'arcivescovo (fra gli altri, i Gualandi, i Sismondi, i Lanfranchi): viene imprigionato con i figli e i nipoti sotto l'accusa di tradimento e condannato a morir di fame (Dante: Inferno XXXIII, 13 sgg.); riconosciuto signore di Pisa, si fa proclamare podestà e capitano del popolo; ma governa pochi mesi 1289, marzo, dopo aver combattuto contro Firenze e Lucca, alleatesi con Nino Visconti, lascia il potere a Guido da Montefeltro; muore forse a Viterbo nel 1295 – Thibaut de Champagne (Troyes 1201-Pamplona 1253) troviero francese, amico di poeti, fu egli stesso poeta e musico, tra i più rappresentati nei canzonieri francesi, citato con elogio da Dante; figlio di Tebaldo III e nipote di Maria di Champagne, trascorse l'infanzia alla corte di Filippo Augusto; 1214, comincia a governare come quarto conte di Champagne e di Brie, sotto la tutela della madre Bianca di Navarra; 1226, accompagna Luigi VII alla crociata contro gli albigesi, ma lo abbandona durante l'assedio d'Avignone e in seguito viene accusato di averlo avvelenato (è comunque leggenda il suo amore per la vedova del re Bianca di Castiglia, reggente per Luigi IX che egli osteggia parteggiando per i grandi feudatari ribelli); 1234, alla morte dello zio materno Sancio il Forte, sale sul trono di Navarra; 1248, compie un pellegrinaggio a Roma; di lui restano una sessantina di liriche, in prevalenza canzoni d'amore. |
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