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Il Viandante |
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79 - 70 a.C.
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– Asinio Pollione, Gaio
(Teate, odierna Chieti, 76 a.C.-Tuscolo 4 d.C.) scrittore latino, facente
parte del circolo dei "neoteroi";
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40, seguace di Cesare nelle campagne contro Pompeo, è console e poi vicino a Mecenate; 39, costruisce la prima biblioteca pubblica a Roma; amico di Virgilio e di Orazio, ci restano tre lettere di Cicerone che lo qualificano; la sua produzione, a parte qualche frammento, è perduta: così le tragedie, le Historiae in 17 libri, le opere grammaticali e le poesie amorose; gli si deve la creazione della prima biblioteca pubblica a Roma e l'iniziativa di promuovere pubbliche letture (recitationes) di opere poetiche. – Mecenate, Gaio (forse Arezzo 70 ca-m. 8 a.C.) letterato e uomo politico romano, appartenente alla nobiltà d'origine etrusca, imparentato probabilmente con i Cilnii di Arezzo, egli non volle mai ricoprire cariche pubbliche, ma svolse una funzione importantissima nel consolidamento del principato di Ottaviano Augusto; 42, già vicino ad Ottaviano nella battaglia di Filippi, agisce da mediatore per sanare i conflitti ricorrenti fra i triumviri; 40, contribuisce agli accordi di Brindisi; 38, amico di Virgilio gli viene da questi presentato Orazio; [Raffinato e intelligente uomo di cultura, forma un circolo al quale sono legati in varia misura alcuni fra i maggiori letterati del periodo, come Properzio, Gaio Melisso, Lucio Vario, Cornelio Gallo, Virgilio, ecc.… che a tempo opportuno egli gentilmente costringerà ad appoggiare il programma politico dell'imperatore Ottaviano Augusto.] 37, contribuisce agli accordi di Taranto; 36, da Ottaviano è inviato a Roma per sedare i disordini provocati dal cattivo andamento della guerra contro Sesto Pompeo; 31, sventa un tentativo di M. Emilio Lepido di conquistare maggior potere nel triumvirato, profittando della guerra tra Antonio e Ottaviano conclusasi ad Azio; la collaborazione con Ottaviano Augusto divenuto principe è sempre salda anche quando l'imperatore s'innamora di sua moglie, Terenzia, suscitando in Roma grande scalpore; De cultu suo (libello in difesa del suo stile di vita). – Virgilio Marone, Publio (Andes, più tardi Piètole, oggi Virgilio, Mantova 70 a.C. - Brindisi 19 a.C) poeta latino. |
ROMA 80-72, rivolta di Quinto
Sertorio, ufficiale mariano, in Spagna; Biblioteca di Alessandria «segue da III sec.» |
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