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129-120 a.C.

 

GALLIA

125-118, conquista della Gallia Narbonense;
l'insediamento romano nella Gallia meridionale produce un mutamento profondo;
la nuova provincia, chiamata Provincia (da cui Provence) e poi Narbonense, abbraccia il territorio tra i Pirenei e le Alpi e confina a nord con Tolosa, nella parte occidentale con le Cevenne e la confluenza del Rodano e della Saona; i romani distinguono quindi tra la provincia (il territorio già ampiamente ellenizzato) e la Gallia continentale, detta anche Comata.

SPAGNA

dal 197 a.C., Roma ha diviso i possedimenti spagnoli in due province:
- Hispania Citerior,
- Hispania Ulterior;

 


EGITTO
305-30 a.C.: Epoca tolemaica.
- Tolomeo VIII [Evergete] 170-163, 145-116 a.C.
- Cleopatra II 173-128, 125-115 a.C.

CINA

Wu-Ti [Dinastia Han]
Wu (il Guerriero), Ti è una delle parole cinesi che indicano la maestà imperiale; figlio di King-Ti;
140-86 a.C., imperatore della Cina;
128 a.C., l'ambasciatore cinese Chang Ch'ien, riuscito ad evadere dopo dieci anni di prigionia presso gli Hiung-nu, porta a termine il suo viaggio presso gli Yue-ci (nell'odierno Turchestan cinese) ma scopre che ora essi hanno poca voglia di battersi e che in ogni caso non comprendono il vantaggio politico di un'alleanza con i cinesi contro i barbari Hiung-nu;
deciso a tornarsene a casa, l'ambasciatore viene nuovamente catturato dagli Hiung-nu e rimane ancora un anno tra loro;

127 a.C., senza aspettare il ritorno dell'ambasciatore Chang Ch'ien, l'imperatore organizza una seconda spedizione contro gli Hiung-nu;

125 a.C., solo ora l'ambasciatore cinese Chang Ch'ien rientra nella capitale Ch'ang-an.
Il suo viaggio, anche se è stato un fallimento sul piano diplomatico, gli ha permesso di arricchire il suo bagaglio di conoscenze: ha scoperto una strada fino all'Afghanistan, ha intuito l'esistenza di una via di comunicazione con l'India, ha potuto visitare numerosi paesi ancora sconosciuti ai cinesi.

124 a.C., prima offensiva contro gli Hiung-nu:
ha il compito di sgombrare il paese dell'Ordos, nella grande ansa del Fiume Giallo, e di liberare la riva sinistra.

123 a.C., seconda offensiva contro gli Hiung-nu:
come la prima, ha il compito di sgombrare il paese dell'Ordos, nella grande ansa del Fiume Giallo, e di liberare la riva sinistra.

121 a.C., terza offensiva contro gli Hiung-nu: deciso di batterli con le loro stesse armi, l'imperatore organizza un corpo di cavalleria leggera e veloce e il comandante di questa cavalleria, Ho K'iu-p'in, alla testa di 100.000 uomini si dirige verso ovest coprendo una distanza di 500 chilometri. Cattura un principe barbaro, sottomette alcuni reucci del Kansu occidentale, raggiunge i confini dell'Altai.
Nel bottino dei soldati c'è anche una statua d'oro che essi portano con loro: è un dio dei barbari.
L'imperatore la fa sistemare nel suo palazzo ordinando che davanti ad essa venga bruciato incenso.
[I cinesi non sanno ancora di aver accolto tra loro il Budda.]

 


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Sertorio, Quinto (Norcia 123/122-Spagna 72 a.C.) uomo politico romano, di origine sabina;
98, tribuno militare in Spagna;
90-88, legato nella guerra sociale;
83, governatore della Spagna Citeriore;
appartenente alla fazione mariana, è costretto a lasciare la Spagna ai seguaci di Silla; rifugiatosi in Africa, sconfigge un esercito sillano;
78, dopo la morte di Silla, la sua intransigenza di seguace di Mario si scontra con il nuovo clima politico a Roma, dove prevalgono le tendenze a un accordo tra sillani moderati e popolari;
80, tornato in Spagna, vi costruisce le basi per la lotta contro i sillani, costituendo un senato e favorendo accordi con le popolazioni locali (crea, fra l'altro, a Osca [odierna Huesca] una scuola per la nobiltà iberica);
79-78, combatte il nuovo governo a Roma ricorrendo a Metello Pio;
77-72, combatte il nuovo governo a Roma ricorrendo ora a Metello Pio e a Pompeo insieme;
75, durante la lunga guerra, inizialmente favorevole, cerca un accordo con Mitridate VI re del Ponto;
72, ormai fiaccato, viene ucciso da un suo legato, Perperna, su istigazione di Pompeo.

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ROMA e Atene

125, respinta la proposta di Fulvio Flacco di concedere la cittadinanza romana agli italici;
rivolta e distruzione della colonia latina di Fregellae;

125-118, conquista della Gallia Narbonense;

123-96, estensione dei domini romani in Asia;

123, Caio Gracco tribuno della plebe; il tribunale sui reati di concussione passa sotto il controllo dei cavalieri, che divengono un ordine distinto da quello senatorio;

122, deduzione di una colonia a Cartagine; rinnovato il tribunato a Caio Gracco;

121, uccisione di Caio Gracco; e vittoria della reazione.
La riforma agraria viene liquidata; i latifondi non solo rimangono ma si estendono ulteriormente compiendo con la loro economia primitiva l'opera di distruzione della regione, resa fiorente dagli etruschi, iniziata con la devastazione di campi e di tenute agricole ad opera delle legioni.
La vasta rete degli impianti etruschi di irrigazione e drenaggio cade in rovina o si intasa e si assiste al riformarsi di acquitrini, soprattutto lungo le coste e all'impaludarsi di valli: covo d'ora innanzi delle zanzare, portatrici di malaria.
Sorgono così pestifere: le famigerate "maremme".
[In Toscana dureranno per tutto il medioevo sino in epoca moderna.
Nel 1828 il granduca Leopoldo sottoscrive un decreto che prevede la bonifica delle maremme ma nel 1850 ancora si estendono ampie zone infette. Si devono attendere i provvedimenti governativi degli ultimi decenni del secolo per compiere l'opera immane.]

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