– Gianni
De MICHELIS
(Venezia, 26 novembre 1940)
uomo politico italiano, esponente del PSI (Partito
Socialista Italiano);
[È stato sposato con Stefania
Tucci, consulente fiscale.]
cresciuto in una famiglia protestante di stampo metodista, ha inizialmente
simpatie adolescenziali e giovanili monarchiche, missine e infine radicali;
1960
da studente universitario aderisce al PSI (Partito
Socialista Italiano);
1962
diviene presidente (1962-64) dell'UGI, movimento universitario
di sinistra, e si occupa di politica universitaria ricoprendo cariche
nell'Unuri;
1963
si laurea in chimica all'Università degli Studi di Padova e inizia
subito l'attività accademica, prima come assistente e poi come
professore incaricato;
1964
eletto al Consiglio Comunale di Venezia;
1969
componente da quest'anno della direzione socialista è nominato
assessore comunale all’Urbanistica;
Nel PSI si colloca successivamente all'interno della
corrente di sinistra del partito, "Alternativa Socialista",
guidata da Riccardo Lombardi di cui è
uno dei discepoli.
1976
5 luglio, eletto deputato (VII Legislatura);
con Riccardo Lombardi appoggia l'elezione
alla segreteria di Bettino Craxi,
[Rimarrà suo sostenitore anche dopo l'abbandono
di Riccardo Lombardi della sua stessa corrente,
guidata da Claudio Signorile.]
diviene membro della direzione nazionale del partito per tutta la durata
della "segreteria Craxi";
1979
20 giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura);
1980
4 aprile-27 settembre, ministro delle Partecipazioni
statali (II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981, ministro delle Partecipazioni statali
("governo Forlani");
diviene professore associato (1980-99) di Chimica presso l'Università
Ca' Foscari di Venezia;
1981
giugno-agosto 1982, ministro delle Partecipazioni statali
(I "governo
Spadolini");
1982
23 agosto-13 novembre, ministro delle Partecipazioni
statali (II "governo
Spadolini");
dicembre-aprile 1983, ministro delle Partecipazioni statali
(V "governo
Fanfani);
1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura);
agosto-giugno 1986, ministro del Lavoro e della Previdenza
Sociale (I "governo
Craxi");
1984
presidente (1984-92) di Aspen Institute Italia;
[Nel 2011 risukterà ancora socio.]
presidente (1984-92) della Lega Società di Pallacanestro
di Serie A;
1985
deve fronteggiare le critiche al taglio dei punti della scala mobile
e il conseguente referendum abrogativo (1985) promosso dal PCI;
1986
agosto-marzo 1987, ministro del Lavoro e della Previdenza
Sociale (II "governo
Craxi");
1987
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura);
presidente (1987-88) del gruppo socialista alla Camera dei deputati;
1988
aprile-luglio 1989, vicepresidente del Consiglio dei
Ministri ("governo
De Mita");
1989
luglio-marzo 1991, ministro degli Affari Esteri
(VI "governo
Andreotti");
- caduta del muro di Berlino (1989);
1990
- prima guerra del Golfo (1990-91);
è impegnato assieme ai vari governi italiani nel processo di
unificazione continentale;
[In particolare durante la presidenza italiana del Consiglio
europeo nella seconda metà del 1990 - che porterà nel
1992 al Trattato di Maastricht, di cui è uno dei firmatari.]
1991
aprile-aprile 1992, ministro degli Affari Esteri
(VII "governo
Andreotti");
- dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991);
1992
23 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura);
viene travolto, come tutto lo stato maggiore e la classe dirigente
socialisti, dagli scandali di "Tangentopoli";
[Per quel che lo riguarda, a seguito delle inchieste
giudiziarie del pool di "Mani pulite", sarà sottoposto
dal 1992 a 35 diversi procedimenti giudiziari;
oltre alle moltissime assoluzioni, sarà condannato in via definitiva
a:
- 1 anno e 6 mesi, patteggiati, per corruzione
nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto;
- 6 mesi, patteggiati, nell'ambito dello "scandalo Enimont".
La pena, ammontante in totale a 2 anni di reclusione, sarà sospesa
con la condizionale.
L'attività di corruzione per cui sarà fu condannato, come
precisato dal Tribunale, «alimentava
il suo principesco stile di vita sia pubblica sia privata».]
1993
vicesegretario nazionale (1993-94) del PSI;
1994
è Consulente per Aziende Italiane nel Medio ed Estremo Oriente;
viene sciolto il PSI;
dopo un lungo periodo di aspettativa dovuto agli impegni politici ed
istituzionali torna all'insegnamento universitario (fino al 1999);
1997
cerca di dar seguito all'esperienza socialista e aderisce ad un partito
denominato proprio Partito Socialista, nato un anno
prima su iniziativa di alcuni ex-PSI (Ugo Intini,
Margherita Boniver ecc.) di cui diventa
segretario dopo pochi mesi su una linea di avvicinamento al Polo
delle Libertà guidato da Silvio
Berlusconi;
1998
l'ala dissidente guidata da Ugo Intini
si separa per andare a confluire nello SDI;
1999
è Consulente per Aziende Italiane nell’area dei Balcani;
molti esponenti del partito socialista aderiscono a Forza Italia;
2001
fonda, insieme a Bobo Craxi,
figlio di Bettino Craxi, con quel che resta
del piccolo movimento, il Nuovo PSI, partito che nasce
in aperta polemica con la sinistra italiana e che, pertanto, sceglie
di confluire nella "Casa delle Libertà", la coalizione
di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi;
[Il suo commento: «Non avevamo
altra scelta, aspettiamo che giunga a compimento la crisi che corrompe
la sinistra dall'interno».]
dalla nascita del partito ricopre la carica di segretario nazionale
(2001-2007) del Nuovo PSI;
2004
13 giugno-7 giugno 2009, eletto deputato del Parlamento europeo
per la lista "Socialisti Uniti per l'Europa"
(costituita dal Nuovo PSI insieme ad altri movimenti
d'ispirazione socialista) nella circoscrizione Sud;
[Riceve 34 000 preferenze.]
Non aderisce ad alcun gruppo parlamentare europeo in attesa che venga
presa in considerazione la sua richiesta, a nome del Nuovo PSI,
di essere accolto nel gruppo del "Partito del Socialismo
Europeo".
Il buon risultato elettorale non fa diminuire le tensioni nel partito
sul tema delle alleanze.
2005
21 ottobre-23 ottobre, nell'incontro che dovrebbe essere il V
Congresso Nazionale del partito, egli viene contestato dalla corrente
guidata da Bobo Craxi che chiede di abbandonare
subito la "Casa delle Libertà" per ricercare una più
naturale alleanza a sinistra;
La maggioranza del partito, assieme a lui, non è d'accordo e,
nel movimentato incontro, abbandona i lavori dichiarando il V Congresso
mai aperto, mentre i delegati di minoranza rimasti acclamano Bobo
Craxi segretario.
28 dicembre, con una sentenza di primo grado, il Tribunale Civile
di Roma accoglie, in un primo tempo, il ricorso di Bobo
Craxi che presum di essere stato nominato nuovo segretario nazionale
del Nuovo PSI, a seguito dell'incontro che doveva diventare
il V Congresso;
2006
gennaio, in appello, lo stesso Tribunale di Roma lo riconferma
nella sua carica di segretario nazionale del Nuovo PSI;
alle elezioni politiche viene eletto deputato nazionale per la lista
formata in congiunzione con la Democrazia Cristiana per le Autonomie;
tuttavia, egli abbandona l'incarico preferendo rimanere al Parlamento
europeo;
[La decisione è motivata dal fatto che al suo
posto, al Parlamento Europeo, sarebbe subentrato Luciano
Racco, non più esponente del Nuovo PSI
ma passato con I Socialisti Italiani di Bobo
Craxi.]
2007
aderisce alla Costituente del Partito Socialista;
viene celebrato un nuovo congresso che lo rielegge segretario;
la componente di Stefano Caldoro ne contesta
la legittimità eleggendo il proprio leader, e alla fine De Michelis
e la sua corrente lasciano il partito per aderire al rinato
Partito Socialista nel centro-sinistra;
così, in Europa, egli riesce a venire accettato nel gruppo del
PSE;
2009
marzo, in vista delle elezioni europee ed amministrative, in
polemica con la decisione della direzione nazionale del Partito
Socialista di aderire alla lista elettorale Sinistra e Libertà,
egli abbandona la vita del partito e sostiene una lista locale di centrodestra,
facendosi sospendere;
settembre, diviene consulente di Renato
Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione nel governo
di centrodestra presieduto da Silvio Berlusconi;
2011
26 novembre, aderisce al progetto di partito di Stefania
Craxi, che si chiama Riformisti Italiani, insieme
ad altri esponenti come Alessandro Battilocchio
e Renzo Tondo;
Torna
su
|