1942
Luglio
2, dopo otto mesi di durissimo assedio e di violentissimi
combattimenti, Sebastopoli cade e viene occupata da truppe tedesche
e romene; 6, le avanguardie
tedesche raggiungono il Don; 7,
i tedeschi entrano a Voronez, caposaldo strategico nella regione del
Don, ma non riusciranno a occuparla interamente;
il feldmar.llo Wilhelm List assume il
comando del gruppo di esercito A (sarà destituito il
10 settembre e non avrà più incarichi);
il feldmar.llo F.
von Bock comanda il gruppo di esercito B (sarà
sostituito il 15 luglio dal gen. von Weichs);
9, arrivano in zona operazioni
le 10 divisioni della nuova Armata italiana di Russia (ARMIR),
al comando del gen. Gariboldi,
che incorpora le truppe del CSIR,
inviate in appoggio ai tedeschi l'anno precedente; complessivamente
la partecipazione italiana alle operazioni di invasione dell'Unione
Sovietica ammonta ora a circa 230 mila uomini: saranno impiegati soprattutto
sul fronte del Don. Africa del Nord, il Capo dei servizi
informativi dell'Africa Korps, von Mellenthin,
impone alla Compagnia intercettazione del cap. Seebohm
di schierarsi a ridosso della prima linea; nel corso dell'attacco,
gli australiani, sconfitti gli uomini di Seebohm,
entrano nella struttura del Comando dove trovano anche i messaggi
di Frank Bonner Fellers; da questo momento,
cambiati i codici USA, termina ogni possibilità di intercettazione.
Per contro, con il "codice Ultra", gli inglesi possono continuare
a leggere in tempi reali tutti i messaggi dell'armata italo-tedesca.
17, comincia la lunga serie di
battaglie sul Volga e per Stalingrado, che durerà fino all'inizio
di febbraio del 1943. 18-25,
Conferenza di Londra: viene approvato lo sbarco in Africa settentrionale,
rinviato quello sul continente europeo. 23,
il Führer emana la disposizione n. 45 che prevede
due operazioni a raggi divergenti, uno verso Stalingrado e l'altro
verso il Caucaso, con l'abbandono di ogni baricentro e senza afflusso
di riserve. 24-28, truppe
tedesche occupano nuovamente Rostov;
le truppe dell'Asse raggiungono il Don per stabilire il fronte lungo
il suo basso corso; la I armata corazzata di E.
von Kleist prosegue quindi verso sud fino al Caucaso (con
i suo campi di petrolio, obiettivo iniziale principale dell'alto comando
tedesco) ma l'avanzata viene fermata dall'asprezza del terreno, dalle
difficoltà logistiche e dall'afflusso di riserve russe; la 6ª
armata di F.W.E.
Paulus , appoggiata dalla IV
Armata corazzata di H. Hoth, prosegue
invece ad est verso Stalingrado la cui conquista sconvolgerebbe l'intero
sistema di comunicazioni della Russia meridionale, come il superamento
del Volga, permetterebbe una manovra convergente su Mosca. 25,
azioni di partigiani e sabotaggi in tutta l'Albania: a Tirana viene
incendiata la centrale telefonica e viene attaccato l'aeroporto.
Offensiva tedesca e resistenza sovietica sul fronte del Caucaso;
28, Stalin
ordina alle armate sovietiche di resistere su tutti i fronti e di
non arretrare ulteriormente.
L'isola di Guadalcanal è occupata dai giapponesi che iniziano
a costruirvi un aeroporto.
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