1941
Marzo
1°, trattato tra Thailandia e Giappone.
La Bulgaria aderisce al Patto tripartito;
poi vi aderirà anche la Jugoslavia;
1-5,
truppe tedesche entrano in territorio bulgaro e si concentrano sul
confine greco;
3, Oslo, dopo un viaggio
d'ispezione durato 8-10 giorni, vengono stabiliti i particolari delle
operazioni per l'avanzata su Murmansk e verso il Mar Bianco;
5,
la Gran Bretagna rompe le relazioni diplomatiche con la Bulgaria,
in seguito all'autorizzazione all'ingresso delle truppe tedesche;
7,
inizia lo sbarco dei rinforzi britannici in Grecia.
9-11, il Senato e il Congresso
degli Stati Uniti approvano la "legge affitti e prestiti",
per agevolare le forniture di guerra alla Gran Bretagna.
15, Italia, nasce ufficialmente
la X Mas, staccandosi dalla I Flottiglia Mas; è comandata
dal capitano di fregata Vittorio Moccagatta;
24-8 apr.,
riconquista della Cirenaica:la controffensiva italo-tedesca del gen.
E.
Rommel ricaccia gli inglesi oltre il confine egiziano;
gli inglesi però non sgombrano Tobruk e vi lasciano un presidio per
ostacolare i movimenti del nemico.
25, il governo jugoslavo
filotedesco di Cvetkovic, con l'appoggio
del reggente Paolo Karageorgevic ,
aderisce al Patto tripartito di A. Hitler.
25-26,
nella notte, mezzi d'assalto italiani, penetrati nella baia di Suda
(costa settentrionale di Creta), affondano due mercantili britannici
e danneggiano l'incrociatore York (poi inabissatosi). La nave
cisterna Pericles,
che ha subito gravissimi danni, è abbandonata durante l'operazione
di rimorchio al porto di Alessandria.
26-27,
battaglia di capo Matapan" (Peloponneso meridionale):
la flotta italiana, al comando dell'amm. A.
Iachino, salpa alla volta del Mar Egeo con l'obiettivo
di intercettare i convogli inglesi che dall'Egitto trasportano in
Grecia uomini e materiali;
gli italiani vengono erroneamente informati dalla ricognizione aerea
che la flotta britannica è ancora ferma al porto di Alessandria
e fanno quindi affidamento sulla maggiore velocità della loro squadra
e dell'ammiraglia, la corazzata Vittorio Veneto;
a 120 miglia da Messina rimangono però senza scorta aerea
quindi privi di notizie sull'avversario.
27, Belgrado, un colpo
di stato militare rovescia il governo filotedesco di Cvetkovic,
depone il reggente Paolo Karageorgevic
e mette al potere il giovane re Pietro II,
che ripudia l'alleanza con A. Hitler.
Il Führer comunica lo stesso giorno ai comandanti dell'esercito
e della Luftwaffe la sua decisione
di annientare la Jugoslavia come organismo statale mediante una
campagna-lampo; egli decide di attaccare la Jugoslavia per eliminare
il pericolo sul fianco in vista dell'imminente offensiva dalla Bulgaria
contro la Grecia, per impossessarsi della ferrovia che da Belgrado
conduce per Nisc verso sud, e infine per tenere libera la spalla
destra per l'operazione "Barbarossa".
[Le operazioni inizieranno il 6 aprile.]
Conversazioni segrete tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
28, segue battaglia
di capo Matapan": la terza divisione italiana avvista 4 incrociatori
inglesi che continuano la loro rotta per attirarli verso il grosso
della flotta dell'amm. A.B.
Cunnigham (le corazzate Warspite, Valiant,
Barham e la portaerei Formidable) e nel raggio d'azione
di mezzi siluranti inglesi;
l'attacco iniziale della Vittorio Veneto viene respinto,
anzi, colpita da un aereo inglese, non può sviluppare la sua azione
e deve essere appoggiata da incrociatori e cacciatorpediniere per
contrastare un secondo attacco aereo inglese che riesce a immobilizzare
l'incrociatore Pola;
A.
Iachino invia in appoggio al Pola la I divisione
di incrociatori e una squadra di caccia che procedono però senza
le necessarie misure di sicurezza;
28-29,
nella notte, mentre il grosso della flotta fa rientro alla volta di
Taranto e la Vittorio Veneto riesce a disimpegnarsi, gli incrociatori
italiani localizzati dal radar subiscono il fuoco delle corazzate
inglesi: colano a picco lo Zara e il Fiume, tocca poi
al Pola e ai cacciatorpedinieri Alfieri e Carducci.
28, in Africa settentrionale inizia
l'offensiva delle truppe italo-tedesche comandate dal feldmar.llo
E.
Rommel.
30,
Budapest, poiché per l'attacco contro la Jugoslavia è
necessario compiere la marcia di avvicinamento delle truppe tedesche
su territorio ungherese, F.W.E.
Paulus, come rappresentante dello SM tedesco,
conduce una trattativa con il capo di SM ungherese, gen.
Werth, e con i competenti capi copartimento
dello SM ungherese, per concordare le concrete misure
militari per un intervento congiunto.
All'inizio della primavera, in vista dell'operazione "Barbarossa",
la 9ª, 16ª e 6ª armata vengono sostituite dall 1V,
7ª e 1ª.
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