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Il Viandante

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Papi

817-824, Pasquale I; [santo]

824-827, Eugenio II;

827, Valentino;

827-844, Gregorio IV;

Benedettini

«segue da 753»
822, fondazione dell'abbazia benedettina di Corvey (Germania).
«segue 878»

ANNI 820-829 d.C.





820-829
REGNO di GERMANIA
Ludovico I [il Germanico]
Albero genealogico
[o Ludovico II] (804 - Francoforte sul Meno 876)
figlio di Ludovico [il Pio] e di Ermengarda d’Angiò;
817-843, re dei franchi orientali;
ottiene la Baviera e i territori limitrofi a sud-est di essa;
829, dieta di Worms;


843-876, re di Germania;

820-829
-

 

820-829
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Leone V [l'Armeno]
813-820, basileios (imperatore)
nuova riunione a Costantinopoli degli iconoclasti i quali tornano a dettar legge;
le orde bulgare si spingono fin sotto le mura di Costantinopoli, devastano il terremo circostante, tentando invano di scalare i bastioni della città imperiale;

Michele II
820-829, basileios (imperatore)

Teofilo
829-842, basileios (imperatore)
fa installare i giocattoli meccanici [saranno fusi da un suo successore per mancanza di denaro];
alla sua morte, la moglie Teodora diventa reggente per il figlio Michele;

820-829
-

820-829
Baghdad
Abbasidi
(Banu 'Abbas)
[37 califfi; ultimo della dinastia: al-Mustasim (1258)]
al-Ma'mun

(? - ?)
figlio di
813-833, califfo di Baghdad;


820-829
-

 


segue


820-829
SACRO ROMANO IMPERO
Ludovico [il Pio]
Albero genealogico

(Casseneuil, Aquitania 778 - presso Ingelheim 840)
figlio di Carlo [Magno] e della seconda moglie Ildegarda;
781-814, re di Aquitania;
nell'813, unico erede legittimo rimasto, per la morte dei fratelli Carlo e Pipino, viene dal padre associato all'impero, cui succede l'anno seguente;
814-840, imperatore del Sacro Romano Impero;
fin dall'inizio, profondamente religioso, è influenzato dalle idee riformatrici del suo consigliere Benedetto di Aniane;
nell'817 con l'ordinatio imperii mitiga il principio della divisione ereditaria, già seguito da Carlo [Magno] (806), nominando coreggente e futuro erede della corona imperiale il figlio maggiore Lotario; i cadetti Pipino e Ludovico avrebbero ereditato rispettivamnte la parte occidentale e quella orientale dell'impero, con il titolo di re ma in posizione subordinata rispetto a Lotario;
Bernardo, figlio del defunto fratello di Pipino e re d'Italia fin dal 813, non vedendosi menzionato nell'ordinatio, occupa militarmente i valichi alpini;
nell'818, interpretando questa mossa come una ribellione, egli interviene e lo costringe alla resa; lo fa accecare (muore sotto il supplizio) insieme ai suoi sostenitori; approfitta della situazione e costringe i i fratellastri Drogone, Ugo e Teodorico (del tutto estranei alla rivolta) a ritirarsi in convento, mentre la corona d'Italia viene assegnata al suo primogenito Lotario;
muore la prima moglie Ermengarda;
822
Attigny: è costretto a cedere alle richieste dei grandi ecclesiastici che pretendono da lui non solo il perdono dei congiurati, ma anche una pubblica penitenza;
823
dal secondo matrimonio con Giuditta di Baviera nasce il quarto figlio ( futuro Carlo II [il Calvo]);
829, dieta di Worms, modificando l'ordinatio dell'817, procede ad una nuova distribuzione dei territori dell'impero tra i propri figli a vantaggio di Carlo II [il Calvo], cui viene assegnata la Svevia, l'Alsazia e parte della Borgogna.






820-829
-

 
820-829
REGNO di AQUITANIA
Pipino I
Albero genealogico

(803 ca - Poitiers 838)
figlio di Ludovico [il Pio] e di Ermengarda d’Angiò; fratello di Ludovico [il Germanico] e di Lotario;
817-838, re di Aquitania;
ottiene anche la Guascogna e diverse province del sud, che è tuttavia obbligato a sottomettere con le armi;
829, dieta di Worms;

 
-
820-829



820-829
contea di Tolosa
Albero genealogico

 

sotto il regno di Ludovico [il Pio], Tolosa è la capitale del regno di Aquitania


820-829
-
a


820-829
REGNO di DANIMARCA
Aroldo I [il Loquace]
[Klatz] († 852)
812-814, 820-827, 829-839, re di Danimarca;
tiene il dominio dello Jutland (ancora distinto dall'arcipelago) e come feudatario dei carolingi esercita il suo potere su parte del paese dei grisoni (Riustringen);
826
esule in Germania, si fa battezzare a Magonza seguendo la volontà dell'imperatore Ludovico [il Pio] che lo aiuta poi a ritornare in patria; qui, ripreso il trono, tenta d'introdurre il cristianesimo presso il suo popolo, ma con scarso successo;






820-829
-

 

820-829
REGNO delle ASTURIE
Alfonso II [il Casto]
Albero genealogico
(Oviedo 759 - 842)
figlio di Fruela I, assassinato nel 768;
783, 791-835, re delle Asturie;
raccoglie la successione solo dopo molti anni;
nel 797 combatte contro gli arabi conquistando Lisbona; fonda il santuario di Compostella, meta di pellegrinaggi durante tutto il medioevo, in seguito alla scoperta, avvenuta durante il suo regno, del supposto sepolcro di Giacomo, l'apostolo della Galizia; 


 
820-829
-

820-829
contea di ARAGONA
Aznar Galindez I
Albero genealogico
(? - ?) di origine basca;
figlio di
809 ca-838 ca, conte di Aragona;

 
820-829
-

820-829
MARCA ISPANICA
 
conquistata nell'801 da Ludovico [il Pio], Barcellona diviene la capitale della Marca ispanica;


820-829
-

a

820-829
EMIRATO di CÓRDOBA
[ANDALUSIA – al-Andalus]
Omayyadi (banu Umayya=figli o discendenti di Umayya)
Una delle principali famiglie dei Coreisciti, l'aristocrazia della Mecca.
661-750, governatori dell'impero islamico;
756-929, governatori dell'emirato di Córdoba;
929-1031, governatori del califfato di Córdoba;
al-Hakam

(? - ?)
788-822, emiro di Córdoba;






'Abd al-Rahman II

(Toledo 792 - Córdoba 852)
figlio di al-Hakam e pronipote di 'Abd al-Rahman I, omayyade;
822-852, emiro di Córdoba; [4°]
succeduto al padre, deve affrontare molti nemici tra cui i cristiani del nord della Spagna;





820-829
-

a



820-829
REGNO d'ITALIA
Lotario I
Albero genealogico
(795 - Prümm, Renania-Palatinato 855)
primogenito dell'imperatore Ludovico [il Pio] e di Ermengarda d’Angiò;
nell'811 coreggente e successore grazie all'ordinatio imperii;
818-855, re d'Italia;
ha il governo della penisola dopo la morte del ribelle Bernardo;
823
scende in Italia per essere incoronato imperatore da papa Pasquale I;
824
al suo ritorno in Italia emana la constitutio romana con la quale si afferma l'autorità del papa ma anche il diritto imperiale a intervenire nell'elezione del pontefice;
825
con il capitolare di Corteolona provvede al riordinamento dell'insegnamento;




840-855, imperatore del Sacro Romano Impero;
 
820-829
-


820-829
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
A. Angelo Parteciaco
(o Patriziaco) (? - ?)
810-827, doge di Venezia;
eletto dal popolo, dopo averlo consigliato con fermezza di non staccarsi dall'amicizia dei greci, fissa la sede ducale in Rialto; gli sono destinati due tribuni col titolo di consiglieri per giudicare con lui le cause civili e criminali; nobile di Eraclea, non può dimenticare la sua isola che fa ricostruire [totalmente distrutta dagli Unni nel 911, sarà chiamata poi Città Nova];
assume come collega il figlio minore Giovanni, mentre il maggiore Giustiniano si trova a Costantinopoli; le querele di quest'ultimo fanno sì che il popolo sollevi lui alla dignità dogale mentre invia il minore in oriente;
governa con il figlio Giustiniano;
nonostante la retta condotta del doge non mancano tuttavia gli oppositori; per un attentato alla sua vita sono decapitati Giovanni Talonico e Buono Bragadino mentre Monetario è bandito per sempre dalla città;
dopo diciotto anni di prudente amministrazione finisce di vivere.


Giustiniano Parteciaco 
(o Patriziaco) (? - ?)
figlio di A. Angelo;
827-829, doge di Venezia;
828
dopo che due mercanti veneziani, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello, sono riusciti a sottrarre ad Alessandria d'Egitto la salma dell'evangelista Marco, simbolo della città diventa il leone alato ed essa prende il nome di Repubblica di San Marco;
829
per sua volontà viene sepolto nel monastero di Sant'Ilario, da lui arricchito con legati assieme a quello di San Zaccaria.


Giovanni Parteciaco I 
(o Patriziaco) (? - ?)
figlio di A. Angelo e fratello di Giustiniano;
829-836, doge di Venezia;
è subito costretto ad affrontare Obelerio che, istigato dai suoi fautori abitanti dell'isola di Malamocco, è passato a Veglia per tentare di recuperare il ducato; fattolo prigioniero, dopo aver devastato l'isola lo condanna al supplizio; al suo ritorno tuttavia, per salvarsi dalla congiura ordita da Carosio, è costretto ad abbandonare la città e ritirarsi in Francia; repressa dai cittadini la congiura ed accecatone il capo, egli può far ritorno a Venezia e riprendere il dogato;


820-829
-




820-829
Toscana
Bonifacio II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
?-?, conte di Lucca;




820-829
-



820-829
ducato di Spoleto
[chiamato anche marchesato o marca, per i suoi compiti militari contro i saraceni e i bizantini]









820-829
-





CINA

Hien-Tsung [Dinastia T'ang]
?-?, imperatore della Cina;



GIAPPONE

Fujiwara

«segue da 810»
820,
«segue 830»

 

 

Fozio (820 ca-Costantinopoli 891 ca) erudito bizantino, professore di filosofia all'università di Costantinopoli dove ebbe tra gli allievi, il futuro apostolo degli slavi san Cirillo; strenuo difensore della tradizione apostolica e culturale dell'Oriente; al circolo di eruditi che si era formato attorno a lui si deve la riforma della scrittura greca e la conservazione di gran parte delle opere classiche in greco da noi possedute; santo per la chiesa greca; forse contribuì, curandone una revisione, al Nomocanone, la codificazione canonistica bizantina;
858-867, patriarca di Costantinopoli, eletto, ancora laico, al posto di Ignazio, deposto da Bardas, reggente di Michele III;
Biblioteca [o Myriobiblion] (858, riassunto di 279 opere storiche e teologiche, monumento dell'erudizione bizantina, fondamentale per la conoscenza di opere andate successivamente perdute)
863, un sinodo romano lo scomunica e ristabilisce Ignazio, ma la condanna a Costantinopoli rimane senza effetto e provoca una prima rottura tra le due chiese;
867, muove l'accusa di eresia contro i latini per aver aggiunto l'espressione Filioque nel simbolo niceno-costantinopolitano ma, salito al trono Basilio I, egli è costretto a dimettersi venendo reintegrato Ignazio;
877, alla morte di Ignazio è di nuovo patriarca e questa volta riconosciuto anche dal papa Giovanni VIII;
878-886, ancora patriarca di Costantinopoli;
881, non avendo rispettato le condizioni a cui era subordinato il riconoscimento romano, viene rinnovata la sua condanna;
886, deposto da Leone VI, successore di Basilio I, deve ritirarsi nel monastero degli armeni;
Lexicon
Amphilochia o Quaestiones Amphilochiae (perché indirizzate ad Anfilochio, vescovo di Cizico; contiene 324 dissertazioni teologiche e profane)
Mystagogia (sulla processione dello Spirito Santo, in polemica con il Filioque)
Contro i manichei (trattato in quattro libri)
Omelie (130 ca)
Epistolario (263 lettere).

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