© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papi 314-335, Silvestro I [santo]; 336, Marco [santo]; 337-352, Giulio I
|
330-339 d.C.
– Ambrogio (Treviri 339 ca-Milano 397) padre della chiesa di lingua latina, santo; figlio del prefetto del pretorio di Treviri, ricevette una compiuta educazione retorica e fu console per le province di Liguria ed Emilia; 374, eletto vescovo di Milano, per acclamazione, benché semplice catecumeno, alla morte del vescovo filoariano Aussenzio, esercita un grande influsso su tre imperatori, Graziano, Valentiniano II e Teodosio; Esamerone (in 6 libri, commento al racconto biblico della creazione in un continuo confronto con filosofi pagani) De Cain et Abel (trattato) De Isaac vel anima Commento al Vangelo di Luca De officiis ministrorum Lettere (91) Inni liturgici: Aeterne rerum conditor Jam surgit hora tertia Veni redemptor gentium. [Secondo alcuni esegeti, più obiettivi rispetto a quelli condizionati da servilismo ecclesiastico, egli è il vero autore di quella versione della Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio [la prima versione era scritta in aramaico] attribuita ad un certo Egesippo, mai esistito] – Ammiano Marcellino (Antiochia 330 ca-Roma 400 ca) storico latino; di famiglia greca, militò nell'esercito romano come alto ufficiale sotto Costanzo II e Giuliano [l'Apostata]; 363, si ritira a vita privata; 380 ca, si stabilisce a Roma, fino alla morte, a contatto con i circoli pagani e si dedica all'attività di storico; Rerum gestarum libri XXXI (continuano le Storie di Tacito e narrano gli avvenimenti dalla morte di Domiziano (96) a quella di Valente (378); a noi sono rimasti gli ultimi 18 libri (dal 353 al 378) relativi alle vicende contemporanee) – Basilio [il Grande] (Cesarea di Cappadocia 330 ca-379) padre della chiesa greca, santo; di ricca famiglia, ricevette un'accurata educazione a Costantinopoli e ad Atene; 370, viene eletto vescovo di Cesarea; Contro Eunomio (363-365, in 3 libri, confutazione dell'opera di Eunomio, capo dell'arianesimo più radicale) Trattato sullo Spirito Santo (375, sulla consustanzialità del Figlio e dello Spirito Santo con il Padre) Ascetica (contiene i principi fondamentali della vita religiosa e comprende: - Moralia (collezione di istruzioni morali avvalorate ciascuna da citazioni del Nuovo Testamento) - Regole monastiche (due: una particolareggiata e una breve) Lettere. – Gregorio Nisseno (Cesarea di Cappadocia 335 ca-Nissa 395 ca) padre della chiesa di lingua greca, santo; [Fratello minore di Basilio.] iniziato alla vita ecclesiastica, in seguito a una crisi di coscienza vi rinuncia, dedicandosi quindi alla retorica e unendosi in matrimonio con Teosebia; poco dopo si ritira comunque in solitudine monastica; 371, viene consacrato, suo malgrado, vescovo di Nissa: deposto dagli ariani, viene integrato dopo il 378; vescovo infine del Ponto, ha incarichi di fiducia dal governo imperiale; dopo la morte del fratello e il ritiro di Gregorio Nazianzeno dalla scena, il suo prestigio in oriente aumenta notevolmente. Filosofo e teologo, legato soprattutto a Origene [con cui ha in comune anche la dottrina della "apocatastasi"] (con richiami però a Platone, Filone e Plotino) ha un atteggiamento suo autonomo, sostanziato d'ispirazione biblica. Grande discorso catechetico Dialogo sull'anima e la resurrezione o Macrina [L'occasione per quest'opera gli viene offerta dal colloquio con la sorella Macrina, gravemente inferma, durante un soggiorno nella comunita monastica in cui ella à superiora.] Sulla formazione dell'uomo (vero e proprio trattato di antropologia cristiana; si collega all'Esamerone del fratello Basilio)
|
Roma e Costantinopoli
324-337,
Costantino il Grande, imperatore |
||||||||||||||||