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Papi

314-335, Silvestro I [santo];

Concilio di Nikaia (Nicea)

325, Costantino convoca a Nikaia (Nicea) [oggi Iznik], città non lontana da Nicomedia il primo concilio (e anche il primo ecumenico nella storia della chiesa) per:
- risolvere la controversia dell'arianesimo,
- sedare lo scisma egiziano fomentato da Melezio
- per unficare la data della celebrazione della Pasqua; e condanna dell'arianesimo.
Bisanzio non è ancora assurta a capitale dell'impero e Costantino stesso vuole essere nominato presidente di quest'assemblea ecclesiastica arrogandosi il diritto di prendere la decisione definitiva;
Ario e Atanasio si scontrano, facendo ricorso a tutti i trucchi dialettici imparati alla scuola dei retori greci;
prima che l'accanita discussione sia terminata Costantino [già indirizzato da Hosius di Cordoba (257-358)] comunica la decisione che egli è favorevole alla consustanzialità, cioè alla formula di Atanasio: in pratica condanna l'arianesimo.
I vescovi accettano senza fiatare, sebbene siano partigiani di Ario, compreso Eusebio; soltanto due osano rifiutarsi di firmare le decisioni del concilio fissate nel'editto: vengono esautorati ed esilati;
…ciò che stupisce di questa decisione è che l'arianesimo sarà la base teologica della successiva ideologia imperiale costantiniana.
Viene inoltre stabilito che:
- Gerusalemme
- Alessandria
- Antiochia
- Roma
devono essere i quattro patriarcati della chiesa.

320-329 d.C.

EUROPA

GALLIA

SPAGNA

320,

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BRITANNIA

 

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CINA

Liu-Yao [Dinastia dei Chao anteriori]
(dopo aver disconosciuto la "dinastia unna degli Han")
319-329, imperatore della Cina;
329, viene assoggettato dal solido Che-Lo che finalmente decide di proclamarsi imperatore

Che-Lo [Dinastia dei Chao anteriori]
329-333, imperatore della Cina;
329, finalmente decide di proclamarsi imperatore… anche se ormai è troppo tardi

Dal 317 i Ts'in (noti come "Ts'in orientali") si sono ritirati a Nanchino (fino al 420).

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EGITTO
30 a.C.-641 d.C. Epoca romana e bizantina.
segue


Gregorio Nazianzeno (Arianzo presso Nazianzo, Cappadocia 329 ca-390 ca) padre della chiesa di lingua greca, santo;
nato da famiglia di alta condizione, ha un'accurata educazione a Cesarea, Alessandria e Antiochia, dove segue l'insegnamento di Libanio;
durante il soggiorno ad Atene per gli studi di retorica, stringe amicizia con Basilio con il quale, tornato in patria, si ritira per qualche tempo in un eremo; quando Basilio, diventato vescovo, s'impegna nella lotta antiariana, anche lui gli dà il proprio aiuto ma con risultati poco soddisfacenti, dato il suo temperamento tormentato e instabile, più portato all'introspezione che all'azione;
nominato vescovo di Costantinopoli dalla piccola comunità ortodossa in opposizione al vescovo filoariano Demofilo egli sa farsi valere;
381, per screzi interni preferisce dimettersi e ritirarsi ad una vita di solitudine che più gradisce;
Discorsi teologici (pronunciati a Costantinopoli intorno al 380)
Inno vespertino
Esortazone a una vergine
Epistolario (composto di 245 lettere di cui egli ha curato personalmente la pubblicazione).
Restano di lui anche molte poesie sia didascaliche sia di argomento personale (circa 18.000 versi in 400 coponimenti); epigrammi (grazie a lui entrano nell'uso cristiano), carmi teologici e d'argomento storico e personale (inclusa un'autobiografia di 1949 trimetri), ecc.

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Roma e Costantinopoli

 

- Licinio (308 al 324);
323, nella battaglia di Chrysopoli (Üsküdar), Costantino elimina Licinio che è fatto prigioniero e ucciso; Bisanzio si arrende; egli rimane Totius orbis imperator, cioè unico imperatore;
324-337, Costantino il Grande, imperatore
romano-orientale
;
[l'usurpatore si è servito del cristianesimo per vincere, oggi tre chiese lo chiamano santo: la greca, la russa e l'armena, ma egli si fece battezzare soltanto sul letto di morte].
325, concilio di Nicea e condanna dell'arianesimo;
fa eliminare Sopater, filosofo neoplatonico suo intimo amico [per dimostrare di non essere più pagano] e il filosofo Kanonaris [che lo ha accusato di trasgredire gli insegnamenti degli antenati];
326, Costantino fa uccidere il figlio Crispo e la prima moglie Fausta;

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