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Papa
Clemente VII

(1523-34)

Teatini
(Teate = Chieti)

«segue da 1527»
1531, Venezia, all'Ospedale degli Incurabili offre la sua opera G. Miani il quale vi trasferisce, su invito dei procuratori dello stesso ospedale, dagli ospizi di S. Basilio e di S. Rocco gli orfani che ha raccolto durante la carestia del 1528-1529 e che va formando cristianamente e professionalmente;
l'Ospedale pertanto ingrandito e affiancato da altri edifici, diventa un grande centro dove si esercita l'amore cristiano verso le categorie più abbandonate: i sifilitici rifiutati da altri ospedali, gli orfani e le orfane, le prostitute convertite e i poveri vergognosi (nobili decaduti).
A queste categorie non prestano attenzione le Schole Grandi di Venezia (S. Maria della Carità, S. Marco, S. Giovanni Evangelista, S. Maria della Misericordia, S. Rocco) che la Signoria già dal 1366 ha sottoposto a controllo e dal secolo seguente domina completamente con invadenza capillare, riducendole da "consociazioni di pietà a servizio dello Stato". Oltre che dei poveri propri esse si occupano anche di altri poveri, ma soltanto residenti devoti, rispettabili e anche dei cronici.
«segue 1555»

ANNO 1531



1531
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1531
la battaglia di Kappel è una vittoria dei cattolici e H. Zwingli stesso vi rimane ucciso;

Novembre
24
, si ha la seconda "pace territoriale" fra cantoni cattolici e cantoni evangelici;
con essa, conclusa dopo una vittoria dei cattolici, si stabilisce in modo identico alla precedente (1529) quanto al primo punto; ma quanto al secondo invece si invertono i termini; alle minoranze cattoliche non soltanto la facoltà di perdurare anch'esse nel loro culto, ma ancora una parte proporzionale dei beni ecclesiastici; lecito inoltre a quelle comunità, che abbiano abbracciato la nuova fede, di tornare al cattolicesimo, mentre quanto agli evangelici soltanto lo stato di fatto al momento della pace viene considerato come legittimo, essendo quindi ad essi tolta la facoltà di estendersi e di acquistare nuovi aderenti.


1531
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;
prima guerra con la Francia (1521-26);
seconda guerra con la Francia (1526-29);
nel 1526 (marzo) ha sposato a Seville l'infanta 22enne Isabella di Portogallo († 1539);



1531
Febbraio
27
, ceti luterani, che intanto hanno lasciato la dieta, costituiscono la Lega di Smalcalda.
Tra i principi:
- Giovanni di Sassonia,
- Filippo d'Assia,
- Ernesto di Lüneburg,
- ? di Anhalt,
e altre 24 città (tra cui le città protestanti tedesche Strasburgo, Ulma, Lubecca, Magdeburgo ecc.) viene stipulata questa lega difensiva per far fronte alla minaccia di un intervento imperiale contro i protestanti; 
la minaccia non ha luogo a causa dell'invasione turca dell'Ungheria e dei problemi legati ai possedimenti spagnoli in Italia, che stornano le forze di Carlo V per oltre dieci anni;

Ottobre
11
, intanto a Kappel, nei pressi di Zurigo, si svolge la battaglia conclusiva della guerra che i cantoni riformati svizzeri, per volontà di H. Zwingli, conducono contro i cantoni di fede cattolica;
lo scontro fra gli 8000 cattolici e i 2000 protestanti si risolve con una pesante sconfitta di questi ultimi che perdono 500 uomini fra i quali lo stesso H. Zwingli;
il trattato di pace che ne segue (seconda pace di Kappel) non sradica però dalla Svizzera la riforma protestante che continua a prosperare nei territori dove si è già affermata e diffusa.



REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]

1531
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1525-26, viene soffocata nel sangue la rivolta dei contadini nel Tirolo;
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
la seconda corona gli viene disputata dal voivoda di Transilvania Giovanni Szápolyai, appoggiato dall'impero ottomano;
1530-64, re dei romani;





1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;
1526-40, re d'Ungheria;
eletto dalla nobiltà ungherese è in lotta dal 1526, assieme ai turchi, contro gli Absburgo;

1531
-


1531
Sassonia
Giovanni [il Costante]
Albero genealogico

figlio di Federico III [il Saggio] e di ?
1525-32, duca elettore di Sassonia;




1531
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)





1531
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 si trova in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato è stato affidato a Ferdinando I d'Austria;





1534-50, duca di Württemberg;


1531
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1531
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;




1531
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1531
-



1531
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;




Gran Visir
-
1531
può contare sul larvato appoggio di Francesco I, in lotta con gli Absburgo;







1531
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Philibert Babou
signore di Givray e della Bourdaisière
(1524 - 1544)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine Duprat
(primo presidente del Parlamento di Parigi)
(1515 - 1535)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1531
-

 
1531
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1531
-



1531
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatrice
Maria d'Absburgo
(1530 - 25 ott 1555)

1531
-




1531
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;
1523-24, deve desistere da una richiesta di nuovi sussidi, per la forte e diffusa resistenza incontrata nel paese;
nel 1524 ha invaso la Francia settentrionale senza però ottenere risultati apprezzabili;
nel 1526, dopo che l'imperatore non ha tenuto fede all'impegno di sposare Maria sua figlia, si è schierato dalla parte della lega antimperiale di Cognac, non riuscendo pur tuttavia a svolgere nel conflitto una parte di rilievo;
nel 1529, forse spinto in parte da un'infatuazione per Anna Bolena, una damigella di corte, ha chiesto l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona rifiutato dal papa;



1531
-



IRLANDA
-
-
-
-

1531
-

a


1531
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;



1531
-


a

1531
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico I [il Pacifico]
Albero genealogico
(Copenaghen 1471-Gottorp 1533)
figlio cadetto di Cristiano I e di Dorotea di Brandeburgo;
ottiene con l'appoggio della madre e della nobiltà la regione di Gottorp;
1523-33, re di Danimarca e di Norvegia;


1531
-
NORVEGIA
1531
-
ISLANDA
1531
-

1531
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1531
-






1531
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
nel 1525 (febbraio), a Salamanca, ha sposato la p.ssa Catarina di Spagna, 18enne, sorella dell'imperatore Carlo V;




1531
-
a




1531
SAVOIA
 


 

1531
-



1531
Monferrato
Giovanni Giorgio Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1530-33, marchese di Monferrato;

1531
-
a

1531
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Oberto Cattaneo Lazzari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1528 12 ott - 4 gen 1531, doge di Genova;


Battista Spinola
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1531 4 gen - 4 gen 1533, doge di Genova;


1531
-


1531
ducato di Milano
Francesco II Sforza
Albero genealogico
(Milano 1495 - 1535)
secondogenito di Ludovico [il Moro] e di Beatrice d'Este;
1499, dopo la cacciata del padre, trascorre molti anni in esilio;
1521-35, duca di Milano;
nel 1524 è stato detronizzato ufficialmente dalla nuova spedizione di Francesco I ; nel 1525, dopo la battaglia di Pavia, ha ripreso il ducato, ma nel 1526, accusato di connivenza con gli intrighi del suo cancelliere G. Morone, è stato nuovamente spodestato dalle truppe imperiali;
nel 1530, al congresso di Bologna, Carlo V gli ha confermato il possesso del ducato a condizione però che, in mancanza di eredi, alla sua morte esso sia devoluto all'impero;



 

1531
-



1531
ducato di Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
1530-40, duca di Mantova;
ottiene il titolo dall'imperatore Carlo V;


1536-40, marchese del Monferrato;

1531
-
a

1531
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Andrea Gritti [il Bello]
(Bardolino 17 apr 1455 - Venezia 28 dic 1538)
figlio di ?;
1523-38, doge di Venezia; [77°]
- nunzio pontificio: Sede vacante
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1531
-




1531
ducato di Ferrara
ducato di Modena
ducato di Reggio
Alfonso I d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1476 - 1534)
figlio di Ercole I e di Eleonora d'Aragona;
sposa in prime nozze Anna Sforza († 1497)
1505-34, duca di Ferrara;
1505-10, 1526-34, duca di Modena;
1505-10, 1523-34, duca di Reggio;
dal 1501 è sposato (seconde nozze) con Lucrezia Borgia la quale ha ottenuto dal padre (papa Alessandro VI) il riconoscimento del diritto all'eredità dei beni estensi [feudo pontificio];
nel 1510 è stato scomunicato e dichiarato decaduto nonché privato da Giulio II dei ducati di Modena e Reggio…
nel 1530 Carlo V gli ha confermato il possesso dei ducati di Modena e Reggio restituitegli dal pontefice;


 
1531
-


1531
ducato di Firenze
Alessandro de' Medici
Albero genealogico
(1512 ca - Firenze 1537)
figlio naturale di Lorenzo [ramo di Cafaggiolo] duca di Urbino [secondo altri, di Giulio (papa Clemente VII)];
1519-27, duca di Urbino;
1531-37, duca di Firenze;
1531
Giugno
6
, l'ambasciatore imperiale legge la bolla con cui Carlo V lo riconosce capo dello Stato, quindi primo duca di Firenze;
il primato mediceo passa quindi ad un ramo cadetto;
1531
-


1531
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X nel 1516-30];
1512-38, signore di Pesaro;
1526-27, capitano generale di Venezia, combatte con fortuna contro le truppe di Carlo V in Lombardia;




 
1531
-



1531
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1531
-


SICILIA
Viceré
-
1531
-
a




Ammirato, Scipione (Lecce 1531-Firenze 1601) scrittore italiano, storiografo del duca Cosimo de' Medici;
Discorsi sopra Cornelio Tacito (1574, in opposizione al pensiero politico di N. Machiavelli)
Delle famiglie nobili napoletane (1580)
Istorie fiorentine (1600)
Delle famiglie nobili fiorentine (1615).

Bottrigari, Ercole (Bologna 1531-1612) letterato, trattatista musicale e compositore;
Il Desiderio overo de' Concerti di varii strumenti musicali, dialogo di A. Benelli (1594)
Il Melone, discorso armonico (1602)
Aristosseno, Euclide, ecc. (traduzioni inedite).

La Noue, François de detto Braccio di Ferro (Nantes 1531-Moncontour, Bretagna 1591) uomo d'armi francese;
1558, aderisce alla Riforma e si schiera con G. Coligny, capo del partito ugonotto; 
1562, combatte contro la lega cattolica a Beaugency-sur-Loire e a Dreux;
1567, dopo il breve periodo di pace stabilitosi con l'editto d'Amboise, combatte ancora a Saint-Denis;
1569, combatte a Jarnac e Moncontour; perduto il braccio sinistro a Fontenay-le-Comte, lo sostituisce con uno di ferro;
1572, guida la difesa di La Rochelle strenua roccaforte ugonotta; risparmiato nella strage della notte di San Bartolomeo, diventa lealista pur mantenendo la propria fede religiosa, e viene inviato come mediatore a La Rochelle da Carlo IX; appoggiato dal duca d'Alençon, riprende però il comando degli ugonotti e li guida contro l'assediante duca d'Angiò, il futuro Enrico III; resosi sospetto ai correligionari per la sua moderazione, deve passare nel campo avversario dopo aver salvato il duca d'Angiò da un complotto organizzato contro di lui dal duca d'Alençon;
1574, quando Enrico III, succeduto a Carlo IX, mostra di non voler mantenere una politica moderata verso i protestanti, egli entra nell'esercito del re di Navarra e si batte nel mezzogiorno; 
1577, dopo la pace di Bergerac passa a combattere in Fiandra dove è esplosa la rivolta calvinista; fatto prigioniero dagli spagnoli è imprigionato per cinque anni nella fortezza di Limbourg dove compone:
Discorsi politici e militari (1580-85, con ampie memorie sugli avvenimenti del 1562-70)
1589, salito sul trono di Francia Enrico IV, e schieratosi questi contro la lega cattolica, egli partecipa alla battaglia di Ivry e apre al re la strada di Parigi;
1591, inviato dal re a domare la rivolta in Normandia e Bretagna, è ferito mortalmente durante l'assedio di Lamballe.

Malespini, Celio (Verona 1531-1609) novelliere italiano; avventuriero, combatté nelle Fiandre al servizio degli spagnoli
Goffredo (1580, 14 canti, prima edizione abusiva, mutila e scorretta, della Gerusalemme Liberata di T. Tasso)
Trésor di Brunetto Latini (traduzione dal francese)
Duecento novelle (1595-1605, in realtà 202, pubblicate 1609; ricalcano il Decamerone e si ispirano a episodi della storia e della cronaca contemporanea).

Stuart, James – conte di Moray o James Stewart – conte di Murray (n. 1531 ca-Linlithgow 1570) figlio naturale del re Giacomo V  e di Margaret Erskine
1559, dopo aver aderito alla riforma protestante partecipa alla rivolta dei lords della congregazione contro la reggente Maria di Guisa;
1561, al ritorno in Scozia della legittima regina Maria Stuart sua sorellastra, svolge opera di mediazione presso di lei perché non ostacoli la religione riformata pur senza rinunciare alla sua fede cattolica; 
1562, diventato il più autorevole consigliere politico della sorella, dopo una sua vittoriosa spedizione contro i riottosi nobili cattolici, ottiene il titolo di "conte di Moray";
1565, persa la fiducia nei confronti della sovrana dopo il suo matrimonio con H.S. Darnley, e per il fallimento dei tentativi volti a ottenerle il riconoscimento del diritto alla successione, abbandona la corte e si schiera apertamente contro di lei, tentando però inutilmente di sollevare una rivolta; si rifugia quindi in Inghilterra;
1566, ritorna in Scozia, ottenendo il perdono della regina;
1567-70, quando l'insurrezione nobiliare costringe la regina all'abdicazione, sospetta di complicità nell'uccisione del marito e colpevole di averne sposato il probabile assassino J. Bothwell, egli è nominato reggente di Scozia per il figlio della stessa Maria, il futuro Giacomo VI;
1568, sconfitte le truppe dei sostenitori della regina a Langside, egli persegue negli anni successivi una politica volta a sottomettere la fazione cattolica che finisce col farlo assassinare.

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«segue da 1530»
1531,
Germania
Francoforte, Christian Egenolf fonda una fonderia di caratteri(la più influente del Seicento, conosciuta dal 1629 con il nome di fonderia Lutero); «segue 1532»

"Congrega dei Rozzi"

1531, sorge a Siena questa associazione ad opera di un gruppo di artigiani;
l'attività comprende la lettura di classici italiani e l'allestimento di farse rusticali, monologhi, mascherate che hanno per tema dominante la satira del villano; tra gli autori-attori più celebri (ammessi anche alla corte di Leone X):
- Niccolò Campani detto lo Strascino
- Giovanni e Marcello Roncaglia
- Francesco Mariani detto l'Appuntato
- Angelo Cenni detto il Resoluto
- Ascani Cacciaconti detto lo Strafalcione
- P.A. dello Stricca Legacci;
«segue 1665»

Medici

«segue da 1523»
1531, 6 giugno, l'ambasciatore imperiale legge la bolla con cui Carlo V riconosce capo dello Stato, quindi primo duca di Firenze, Alessandro (1511-1537) figlio di Giulio;
il primato mediceo passa quindi ad un ramo cadetto;
Caterina (1519-1589) sposa Enrico duca d'Orleans, e quando il marito succede al padre Francesco si siede sul trono di Francia caratterizzando l'intero secolo.
A Firenze i discendenti di Giovanni delle Bande nere, il condottiero che guida un esercito a lutto dopo la morte di Leone X, regnano per altri due secoli.
«segue 1569»

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