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Papa
Leone X

(1513-1521)

1521, 3 gennaio, emana la bolla Decet romanum pontificem contro M. Lutero; poco prima che questi compaia alla dieta di Worms
stipula con Carlo V un'intesa antifrancese.
Nel corso del pontificato:
fa prosciugare le paludi pontine;
per sua commissione Raffaello affresca le stanze del Vaticano;
dissipato il tesoro di Giulio II, ricorre ad aggravi fiscali, vende cariche e incombenze e compie vari traffici maldestri;
favorisce gli ordini religiosi, specie quello dei «minimi», approva gli oratori del «divino Amore», protesta contro la ferocia dei conquistadores nei confronti degli indigeni;
condanna la magia, la divinazione, il duello;
unificando lo Studium sacri palatii e lo Studium Urbis, fonda l'Università di Roma;
frequenta e mantiene tutti gli artisti, gli umanisti, gli scienziati del tempo;
fa tradurre la Bibbia dal dall'ebraico al latino, arricchisce la Biblioteca Vaticana di migliaia di volumi rari.
2 dicembre, muore.

«Il Papa Leone ha sperperato tre pontificati: il sopravvanzo del suo predecessore, le entrate del suo governo e quelle del suo successore».

Francescani

«segue da 1520»
1521, Leone X dà al nuovo Ordine dei Terziari Regolari una Regola Bollata, in dieci capitoli, imposta a tutte le congregazioni (conserva tutto il conservabile della Regola di Niccolò IV);
la novità più importante è l'obbligo dei tre voti solenni a cominciare dal giorno della professione. Tale riforma ha grande importanza per le Terziarie alle quali vengono prescritte la clausura (per coloro che non hanno doveri ospitalieri o simili) nonché la soppressione delle superiore che presiedevano vari conventi; ogni casa deve avere la sua.
Nel Capitolo generale tenuto a Carpi, il Generale dei Frati Minori dell'Osservanza Francesco Licheto prescrive contro il Luteranesimo la preghiera (rivolta specialmente alla Madre di Dio, distruttrice di tutte le eresie) e la resistenza (che deve arrivare fino al martirio);
«segue 1524»

Anabattisti

1521, Nicolas Storch, Marc Stubner e Th. Müntzer fondano questa setta o movimento radicale che promuoverà, nel corso del XVI secolo, un'azione di rinnovamento religioso, talora esteso allo stesso ambito economico-sociale: per molti aspetti vera e propria lotta di classe e rivoluzione;
abusando della frase letta nel libro De libertate Christiana, pubblicato da M. Lutero nel 1520 «L'uomo cristiano è il signore di tutte le cose, e non è sottomesso ad alcuno» cercano di conquistarsi la simpatia del popolino;
non si accontentano di screditare la dittatura ecclesiastica di Roma e l'autorità dei Concistori, ma predicano anche che il potere dei sovrani è usurpato e che gli uomini sotto il Vangelo debbono godere di una piena libertà; ribattezzano i loro seguaci dicendo loro che il battesimo somministrato ai bambini non è valido; quanto al resto, raccomandano vivamente una rigida morale, mortificazioni e digiuni, la semplicità del vestire;
contro di loro: cattolici e protestanti;
dopo i primi fortunati inizi, Th. Müntzer esorta il popolo a resistere ai magistrati ed a forzare i sovrani a cedere il potere; ciò piace ai contadini tedeschi oppressi dal troppo pesante giogo dei loro padroni e si sollevano in molti luoghi commettendo una serie di violenze; contro di loro vengono inviate le truppe che ne uccidono un gran numero;
«segue 1525»

ANNO 1521





1521
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zurigo (1351),
- Zug (1353),
- Glarus (1353),
- Berna (1353),
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481),
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1521
-




1521
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;



1521
prima guerra con la Francia (1521-26);
il cancelliere marchese di Gattinara e l'oratore veneziano Francesco Corner stipulano delle capitolazioni che costituiscono accordi transitori in vista della pace (che si stipulerà effettivamente due anni dopo);

Gennaio
28
, dieta di Worms: indetta dall'imperatore l'anno precedente, l'assemblea è d'importanza decisiva per l'avvenire della rivoluzione tedesca.
Da una parte il "re tedesco" si sforza di ristabilire il proprio potere minacciato questa volta non solo dalle rivendicazioni dei principi e delle città, ma anche dai risucchi popolari, ottenendo:
- l'installazione a Norimberga di un governo dell'Impero, composto da un rappresentante del sovrano e da 22 consiglieri a lui devoti;
- la divisione del territorio in dieci "circoli";
- il diritto ed i mezzi per reclutare 4000 cavalieri e 20.000 fanti destinati a riprendere le terre italiane conquistate dalla Francia (ducato di Milano perso con la battaglia di Meregnano).
Trasmette inoltre al suo giovane fratello Ferdinando d'Absburgo i paesi tedeschi ed austriaci con la sovranità della Boemia e l'Ungheria, fondando così il ramo tedesco della sua Casa spagnola.
Nello stesso tempo il francescano Galpion, confessore del sovrano, cerca senza dubbio di giungere subito ad un compromesso che risulterebbe una via di mezzo fra la riforma spagnola e quella di M. Lutero.

Solo qui avviene un incontro personale tra Carlo V e Jacob II Fugger. Questi deve sostenere tutte le spese del soggiorno dell'imperatore a Worms.
Il debito totale verso i Fugger «per promuovere la medesima elezione e altre cose» viene fissato a 600.000 fiorini, di cui per circa 400.000 fiorini «viene rimandato alle miniere dello Schwaz e ad altre cose eccellenti appartenti alla nostra casa d'Austria in Tirolo». Ma anche dopo di questo non si parla di un rimborso.
Allora l'agente dei Fugger, Wolff Haller, è incitato a mandare all'imperatore un viva sollecitazione: dicesse che del denaro per cui era stato rimandato al Tirolo nulla ancora è stato riscosso e che in Spagna ci sono ancora 124.000 fiorini arretrati.
[Anche i consiglieri imperiali sollecitano l'imperatore a pagare ma riuscirà efficace soltanto la lettera inviata, due anni dopo, direttamente da Jacob II Fugger a Carlo V.


Aprile
16, M. Lutero, convocato dall'imperatore alla dieta nell'ottobre dell'anno precedente, giunge ora a Worms in vettura scoperta, preceduto da un araldo imperiale e scortato da cento cavalieri;
18, compare nel palazzo del vescovo Giovanni Eck;
dividendo i suoi scritti in tre categorie, dichiara di non poter ritrattare quelli:
- della prima, perché conformi alla Bibbia;
- della seconda, perché i romani vi troverebbero un pretesto supplementare «per opprimere la Germania»;
- della terza, per non rischiare d'incoraggiare gli avversari del suo paese;
così la discussione si chiude ancor prima del suo inizio.
26, dopo essersi rimesso al giudizio di Dio ed aver dichiarato «Se la mia causa non è celeste, soccomberà; se lo è, trionferà. Non posso cedere» se ne va vittorioso senza venir inquietato.
Accompagnato da una scorta di cavalieri dell'Elettore di Sassonia, M. Lutero arriva sicuro nel castello della Wartbourg;
28, Carlo V e il fratello Ferdinando d'Absburgo stipulano un trattato relativo alla spartizione dei domini austriaci: in virtù dell'accordo Ferdinando entra in possesso di cinque ducati:
- Alta e Bassa Austria
- Carinzia
- Stiria
- Carniola.

L'arciduca Ferdinando I, fratello dell'imperatore, assume il governo dei territori austriaci e deve accettare l'eredità di Massimiliano anche nel settore economico.
Le sue esigenze di denaro per i territori austriaci, per mantenere la posizione degli Absburgo nell'Europa orientale, per condurre la guerra contro i turchi, per reprimere le rivolte dei contadini sono così forti che è impossibile provvedervi con le proprie forze e si rendono necessari continui prestiti dei Fugger.
Poiché si sono dati pegni sulle miniere tirolesi, a Jacob II Fugger vengono indicati come garanzia i ricchi introiti del Regno delle Due Sicile. Naturalmente viene conservato il contratto del più favorito che gli è stato concesso da Carlo V.
In mezzo al sorgere delle agitazioni religiose, Ferdinando I e Jacob II Fugger sono uniti nel medesimo "atteggiamento cattolico" di fronte alla "eresia, setta ed errore luterano".
Per combatterla essi adoperano insieme i loro mezzi politici ed economici.
Negli ultimi anni di vita di Jacob II Fugger, l'arciduca Ferdinando I rimane accanto al suo amico con immutabile fedeltà, sia che si tratti della rivolta dei contadini, o del crollo del commercio ungherese o degli attacchi per il commercio monopolistico.

Carlo V conclude un'alleanza con papa Leone X contro la Francia.

Maggio
25
, dopo la conclusione della dieta di Worms, viene emanato solo ora l'editto di messa al bando di M. Lutero ma, retrodatato all'8, sancisce le decisioni della dieta;
26, con tale provvedimento l'imperatore pone praticamente anche la Germania fuori dall'impero ma, rimanendo l'editto di Worms lettera morta, si dimostra pure l'impotenza d'una monarchia non più riconosciuta ormai nel paese.
I tedeschi non sanno però ancora con cosa sostituire il potere respinto!


Agosto
23
, Augusta, in base all'istrumento di fondazione (1518), le case costruite nel sobborgo San Jakob «devono essere date gratuitamente in lode e onore di Dio ai pii operai e artigiani, borghesi e abitanti della città di Augusta, che siano in bisogno e che più ne siano meritevoli. Ogni comunità di inquilini deve pagare annualmente per la manutenzione un fiorino renano come garanzia che ciascuno rimetta in ordine quello che ha rotto. Inoltre ciascun individuo, giovane o vecchio, come può, deve dire ogni giorno per i fondatori e i loro antenati e discendenti un Paternoster, un'Ave Maria e un Credo».
I 10.000 fiorini lasciati come legato saranno impiegati principalmente per la "Fuggerei o Fuckerei".
[Nel 1581 sarà costruita da Marx Fugger una cappella, un beneficiario, una scuola ed una fontana pubblica. Nel sec. XIX verranno altri lasciti cosicché a metà del sec. XX in 132 abitazioni potrà essere dato ricovero a circa 500 persone.]


Dicembre
22
, l'imperatore scrive da Gand al governo tirolese che ha girato sul Tirolo il prestito fatto dai Fugger per l'elezione per l'ammontare di 400.000 fiorini.
Egli vuole riconfermare a Jacob II Fugger il grande contratto per il rame (scadrà nel 1523) e dargli anche la fonderia di Rattenberg. L'arciduca Ferdinando I ratifica questi accordi, sebbene i suoi stati generali e il "governo" di Innsbruck siano molto sdegnati per questi ultimi successi del «potente favorito di Augusta».
Per i restanti 200.000 fiorini della somma anticipata dai Fugger per l'elezione, essi vengono invitati a rivalersi sulla Spagna.
Per riaverli, Jacob II Fugger fa i primi passi decisivi per impegnare largamente la sua ditta in grandi affari di denaro con la corona di Spagna e nella penetrazione economica del paese. [Questa cosiddetta "faccenda spagnola" sarà, fino alla fine del XVI secolo, il principale cespite della casa Fugger.]

Carlo V ha mostrato ripetutamente l'intenzione di sposare la sorella del re portoghese per stabilire così dei rapporti tollerabili con il suo vicino. Già da ora un agente imperiale opera in questo senso alla corte di Lisbona. [vedi Portogallo]

Nell'inverno 1521-1522, avviene la convalida dei domini di Jacob II Fugger, anche se «feudi temporanei», così come concessi a suo tempo, nel 1507, da Massimiliano.
Vengono ora esplicitamente concessi di nuovo il sommo potere giuridico e la giurisdizione criminale. L'abate di Roggenburg, in rappresentanza dell'imperatore Carlo V, riceve solennemente il giuramento di fedeltà di Jacob II Fugger.
Per diminuire il peso del governo Jacob II Fugge, ormai 62enne, dà il feudo imperiale di Biberach a suo nipote Raimund Fugger (42enne).


REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]


1521
AUSTRIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
gli viene assegnato il governo dei paesi ereditari asburgici;



1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

1521
-

1521
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Lajos II Jagellone
Albero genealogico

(1506 – Mohacs 1526, ucciso nella battaglia contro i turchi)
figlio di re Ladislao II o VII e di Anna di Foix;
1516-26, re di Boemia e d’Ungheria;
[ultimo re a cui la Transilvania obbedisce come facente parte del regno]




1521
-

1521
Transilvania
Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;



1526-40, re d'Ungheria;

1521
-

1521
Sassonia
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;
1521
pur senza sposare le dottrine di M. Lutero, gli accorda protezione ed ottiene per lui un'udienza imperiale a Worms;
quando poi viene messo al bando gli offre un rifugio sicuro nella fortezza della Wartburg;
Ottobre
da questo momento M. Lutero giudica pericolose talune audacie che rischiano di far tabula rasa di tutte le tradizioni evangeliche;
Dicembre
verso Natale l'angoscia di M. Lutero si accresce per la nascita di una setta diretta da un fabbricante di stoffe, certo Nicolas Storch, che giunge fino a a negare l'autorità della Bibbia, fonda la propria fede nell'ispirazione immediata di Dio, si dichiara contro il battesimo dei bambini, predica il prossimo ritorno di Cristo sulla terra ed intervenendo inoltre nel settore sociale, esige, la comunità dei beni, presentata come un'istituzione divina.


1521
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 si trova in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato è stato affidato a Ferdinando I d'Austria;




1534-50, duca di Württemberg;


1521
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1521
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;





1521
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1521
-








1521
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;




Gran Visir
-
1521
prima ancora di sedare le rivolte esplose nelle province, acquisite da poco, di Siria ed Egitto conquista Belgrado, dimostrando subito le sue intenzioni offensive nei confronti di tutto il mondo cristiano;





1521
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
nel momento in cui la perdita del milanese e la costante pressione degli svizzeri da un lato, la fortunata politica dinastica degli Absburgo dall'altro, minacciano di bloccare l'espansione politica e territoriale della Francia, sposa Claudia († 1524) figlia di Louis XII;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Jacques de Beaune
signore di Semblanéay
(1518 - 1524)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine Duprat
(primo presidente del Parlamento di Parigi)
(1515 - 1535)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1521
Maggio
riprende la guerra in Italia, sul Reno, in Fiandra e nei Pirenei;

 
1521
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1521
-


1521
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatore
-

1521
-




1521
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1521
nonostante le lusinghe di Francesco I, si allea con l'impero contro il nemico tradizionale;
[Amico di T. Moro, partecipa alla controversia con M. Lutero contro il quale scrive l'Assertio septem sacramentorum che stupisce il mondo, valendogli il titolo di "Defensor fidei" conferitogli dal papa.]



1521
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;


IRLANDA
-
-
-
-

1521
-

a

 
1521
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;



1521
-


a


1521
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
REGNO di SVEZIA
Cristiano II [il Crudele]
Albero genealogico
(Nyborg, Svendborg 1481 - Kalundborg, Holbaek 1559)
figlio di Giovanni I e di Cristina di Sassonia;
1513-23, re di Danimarca e di Norvegia;
1520-21, re di Svezia;
1521
viene cacciato dalla Svezia che sotto la guida di Gustavo Vasa proclama la propria indipendenza;

1521
-
NORVEGIA
1521
-
ISLANDA
1521
-
SVEZIA
1521
-






1521
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico

(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;



Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
pur dovendo abbandonare talune posizioni precedentemente conquistate in Africa, consolida ed estende l'impero coloniale portoghese in Asia (Macao, Diu) e nel Brasile, che divide in capitanias;



1521
-

a


1521
REGNO di SPAGNA
Carlo I
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1516-56, re di Spagna; (Carlo I)


1521
Aprile
23
, le truppe reali infliggono ai Comuneros la sconfitta decisiva di Villalar, senza però poter venire in soccorso della Navarra, estremamente minacciata dai francesi e da dove il duca di Nájera ha ritirato tutte le truppe disponibili per lanciarle contro i Comuneros;






1521
SAVOIA
 


 

1521
-



1521
Monferrato
Bonifacio IV Paleologo
Albero genealogico
(Casale 1512 - 1530)
figlio del marchese Guglielmo IX e di Anna d'Alençon;
1518-30, marchese di Monferrato;
sotto la reggenza della madre e dello zio Giangiorgio;

1521
-

1521
ducato di Milano
Francesco II Sforza
Albero genealogico
(Milano 1495 - 1535)
secondogenito di Ludovico [il Moro] e di Beatrice d'Este;
1499, dopo la cacciata del padre, trascorre molti anni in esilio;
1521-35, duca di Milano;
quando la città è strappata ai francesi dalla lega tra Leone X e Carlo V;
 

1521
-



1521
Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
continua l'attività di condottiero esercitata dal padre, ottenendo la nomina a capitano generale della chiesa;



1530-40, duca di Mantova;
1536-40, marchese del Monferrato;

1521
-

1521
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Leonardo Loredan
Albero genealogico

(Venezia 16 nov 1436 - Venezia 21 giu 1521)
figlio di Gerolamo e di Donata Donà;
1501-21, doge di Venezia; [75°]
nel 1517, con la pace di Bruxelles, le è stata restituita Verona e lasciata Pordenone ma ha dovuto asciare agli Absburgo Trieste, Gorizia e Gradisca;
1521
Giugno
21
, muore.
Rispettato in vita, dopo la sua morte è fatto oggetto di un'inchiesta per appropriazione di fondi statali e gli eredi sono condannati a risarcire lo stato.

Antonio Grimani
Albero genealogico

(Venezia 28 dic 1434 - Venezia, 7 mag 1523)
figlio di Marino e di Agnesina Montanar;
sposa Caterina Loredan che gli dà cinque figli;
1521
Luglio
6
, viene eletto doge.
1521-23, doge di Venezia; [76°]


- nunzio pontificio: Altobello Averoldi (1517 set - 1523)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1521
-



1521
ducato di Ferrara
ducato di Modena
ducato di Reggio
Alfonso I d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1476 - 1534)
figlio di Ercole I e di Eleonora d'Aragona;
sposa in prime nozze Anna Sforza († 1497)
1505-34, duca di Ferrara;
1505-10, 1526-34, duca di Modena;
1505-10, 1523-34, duca di Reggio;
dal 1501 è sposato (seconde nozze) con Lucrezia Borgia la quale ha ottenuto dal padre (papa Alessandro VI) il riconoscimento del diritto all'eredità dei beni estensi [feudo pontificio];
nel 1510 è stato scomunicato e dichiarato decaduto nonché privato da Giulio II dei ducati di Modena e Reggio…


 
1521
inutili le trattative, condotte anche dal fratello cardinale Ippolito e da Ludovico Ariosto, per recuperare i ducati;

 

1521
Firenze
Alessandro de' Medici
Albero genealogico

(1512 ca - Firenze 1537)
figlio naturale di Lorenzo [ramo di Cafaggiolo] duca di Urbino [secondo altri, di Giulio (papa Clemente VII)];
1519-27, duca di Urbino;


1531-37, duca di Firenze;


1521
-



1521
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X dal 1516];
1512-38, signore di Pesaro;


 
1521
-




1521
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1521
-


SICILIA
Viceré
-
1521
-

a





Benucci, Lattanzio (Siena 1521-Firenze 1598) letterato senese, diplomatico e legista, autore di molti scritti giuridici, di ditirambi e commedie non pervenutici;
Osservazioni sulla Divina Commedia
Dialogo de la lontananza (1562, inedito)
Canzoniere (in gran parte ancora inedito; tra cui La civetta, serie di dieci sonetti composti contro il L. Castelvetro in occasione della polemica fra questo e A. Caro)..

Pietro Canisio (Nimega 1521-Friburgo, Svizzera 1597) teologo olandese, dottore della chiesa, santo;
1543, è il primo tedesco ad entrare nella Compagnia di Gesù;
Summa doctrinae christianae o Cathechismus maior (1555, Catechismo cattolico per gli studenti universitari)
Cathechismus minimus catholichorum (1556, per i bambini)
Cathechismus parvus catholicorum (1558, per i giovani)
De verbi Dei corruptelis (1571, in risposta alle protestanti Centurie di Magdeburgo).

Pontus de Tyard o Thiard (Bissy 1521-Bragny 1605) poeta francese, discendente di nobile famiglia; appartiene alla Pléiade; fu anche eccellente latinista, astronomo, matematico, teologo;
protonotario apostolico, canonico di Maçon, conte vescovo di Chalon;
Les Erreurs Amoureuses
Solitaire premier, ou Discours des Muses et de la Fureur poétique
Ponti Thyardi Bissiani ad Petrum Ronsardum de coelestibus Asterismis Poematium
Oeuvres poétiques
Ha tradotto, tra l'altro:
Dialoghi d'amore di Leone Ebreo (1551)
Deux discours des parties du monde (1578, primo libro dell'opera De rivolutionibus… di N. Copernico).

Sansovino, Francesco (Roma 1521-Venezia 1586) letterato italiano;
[Figlio  del grande scultore e architetto Iacopo (1486-1570).]
studia legge a Bologna e a Padova;
dopo un soggiorno a Roma, alla corte di Giulio III, si stabilisce a Venezia dove fonda una tipografia da dove escono pregiate edizioni di classici;
Lettere sopra le dieci giornate del Decamerone (1543)
Del governo dei regni e delle repubbliche così antiche come moderne (1561)
Il secretario (1561)
Delle cose notabili che sono in Venetia (1561)
[Sarà ristampata ben dodici volte in quarantacinque anni.]
Venetia, città nobilissima et singolare, descritta in XIII libri (1581)
Origini e fatti delle famiglie illustri d'Italia (qui grava un sospetto di plagio!! Si pensa sia un rifacimento di un trattato inedito di G. Betussi).

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«segue da 1520»
1521,
Germania
:
produzione annua di libri: 211 titoli.
Svizzera:
da ora fino alla fine del secolo, il mercato svizzero - o almeno quello dei cantoni protestanti - diventerà dominio dei due stampatori di Zurigo:
. Christoph Froschauer [il Vecchio] zio († 1564) [fratello di Eustathius († 1549)], marchio: "rana sul prato", accanito partigiano di Zwingli;
. Christoph Froschauer nipote († 1590), noto per il suo carattere gotico corsivo;
«segue da 1522»

Comuneros

«segue da 1520»
1521, 23 aprile, a Villalar vengono sconfitti e i loro capi
- Juan de Padilla,
- Juan Bravo di Segovia,
- Francisco Meldonado di Salamanca
vengono giustiziati.

 

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