– Claudio
MARTELLI
(Gessate, 24 settembre 1943)
uomo politico italiano, esponente del PSI (Partito
Socialista Italiano).
giornalista e conduttore televisivo;
È stato esponente del Partito Socialista Italiano, dei Socialisti
Democratici Italiani e del Nuovo PSI.
frequenta il Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci di Milano,
lo stesso frequentato da Massimo Fini (che
gli è compagno di banco), B.
Craxi e Gerry Scotti;
laureato in filosofia, lavorato come assistente nella facoltà
di Lettere e filosofia dell'Università di Milano;
1966
aderisce all'unità socialista e comincia la carriera nei quadri
locali milanesi socialisti;
1976
chiamato a Roma da B.
Craxi, lascia la carriera accademica ed entra nella direzione
nazionale del PSI;
1979
20 giugno, eletto deputato (VIII Legislatura) nel collegio di
Mantova e Cremona;
1981
in occasione del congresso del PSI a Palermo, diviene
uno dei due vicesegretari del partito accanto a Valdo
Spini;
1982
-
1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura) nel collegio di
Mantova e Cremona;
agosto-giugno 1986 (I "governo
Craxi");
1984
al congresso di Verona diviene vicesegretario unico;
viene eletto al Parlamento Europeo nei collegi di Roma, Firenze, Perugia,
Ancona;
1986
agosto-marzo 1987 (II "governo
Craxi");
1987
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura) nel collegio di Palermo;
luglio-marzo 1988 ("governo
Goria");
1988
aprile-luglio 1989 ("governo
De Mita");
1989
luglio-giugno 1992, vicepresidente del Consiglio dei
ministri (VI "governo
Andreotti"), su indicazione di B.
Craxi;
1990
è autore di un importante decreto-legge sull'immigrazione che
di lui porta il nome (convertito in legge, "legge
Martelli");
1991
aprile-aprile 1992, ministro di Grazia e Giustizia
(VII "governo
Andreotti");
[Come Guardasigilli diventa il principale sostenitore
del magistrato Giovanni Falcone, che viene
da lui chiamato al Ministero a dirigere la Direzione Generale degli
Affari Penali. In questo periodo lui e Giovanni
Falcone lavorano al progetto della Superprocura antimafia.
La sua vicinanza a Giovanni Falcone costa
al magistrato siciliano violenti attacchi da parte del PCI/PDS
e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando:
quest'ultimo sferra un attacco personale a Giovanni
Falcone durante il programma televisivo "Samarcanda",
accusandolo di «tenere nei cassetti i dossier».
La nomina di Giovanni Falcone all'UAP
è peraltro valutata negativamente dall'Associazione Nazionale
Magistrati.
Anche sul fronte opposto l'impegno antimafia del Ministro è ferocemente
criticato, in quanto suppostamente in conflitto con scambi elettorali
che in precedenza avrebbero visto confluenze di consensi siciliani sul
PSI: pentiti come Angelo Siino,
Nino Giuffrè e Gaspare
Spatuzza lamenteranno - nelle loro confessioni di un decennio
dopo - che «quei quattro “crasti” socialisti
(...) prima si erano presi i nostri voti, nell’’87, e poi ci avevano
fatto la guerra».
L'addebito è risolutamente da lui respinto, che sempre si riconoscerà
solo nella seconda parte della frase, quella per cui lui stesso dice
di sé: «sono io uno di quei “crasti”
(cornuti) socialisti che hanno fatto la guerra alla mafia».]
1992
23 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura) nel collegio di
Palermo;
aprile-10 febbraio 1993, ministro di Grazia e Giustizia
(I "governo
Amato");
durante Tangentopoli,
è candidato ad assumere la guida del PSI, ma
riceve un avviso di garanzia;
[Per concorso sulla bancarotta fraudolenta del Banco
Ambrosiano, da cui il PSI aveva attinto il "conto
protezione" su cui per quindici anni i giudici di Milano
avevano invano indagato, fino alle decisive chiamate in correità
di Licio Gelli e Silvano
Larini.]
Durante lo scandalo Tangentopoli,
è anche condannato, dopo aver confessato, per aver ricevuto 500
milioni di lire nel caso della "maxitangente Enimont".
1993
10 febbraio, si dimette da ministro di Grazia e Giustizia;
1996
fonda l'associazione umanitaria Opera e quella civile
Società Aperta ;
1997
diventa direttore di «Mondoperaio»;
1997
è consulente del Ministro Livia Turco
nella commissione per le politiche d'integrazione degli immigrati e
della consulta degli immigrati, incarico da cui si dimette a seguito
di divergenze politiche con il governo;
1999
eletto eurodeputato per lo SDI nella circoscrizione
Marche-Umbria-Toscana-Lazio;
2000
esce dallo SDI e successivamente aderisce
al Nuovo PSI;
è espulso di conseguenza dal gruppo socialista al Parlamento
Europeo ed entra in quello liberaldemocratico;
2001
fonda assieme a Gianni De Michelis e Bobo
Craxi il Nuovo PSI, di cui diventa portavoce;
2005
abbandona definitivamente la politica;
conduce il programma televisivo "Claudio Martelli racconta"
su «Canale 5»;
conduce (2005 22 settembre-27 aprile 2006) il programma di seconda serata
"L'incudine" su «Italia 1»;
cura (2005-2008) un suo spazio editoriale: "Osservatorio",
sul settimanale «Oggi».
2006
autunno, conduce "Flash Back", su «Canale
5», la mattina del sabato;
2006
torna in tv, stavolta a spiegare, attraverso appuntamenti giornalieri
su «Canale 5», la Costituzione Italiana;
2011
si candida per il consiglio comunale di Siena, nelle file del terzo
polo, ma non viene eletto;
Partito politico
- PSI (1979-1994)
- SDI (1998-2000)
- NPSI (2001-2005)
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Cesare Botero, il protagonista del film Il portaborse
di Daniele Luchetti interpretato da Nanni
Moretti, è stato giudicato fortemente costruito sulla
sua figura.
È stato uno dei primi politici ad essere imitato da Sabina
Guzzanti agli esordi nel varietà satirico "Avanzi".
È anche l'autore di una serie radiofonica su« Radio Due»
intitolata "Quell'estate del '92" in cui parla dei suoi rapporti
con B.
Craxi e di Tangentopoli.
Nel film Giovanni Falcone di Giuseppe
Ferrara è presente la sua figura (all'epoca ministro di
grazia e giustizia); il suo ruolo è interpretato dall'attore
Giampiero Bianchi († ?).
Opere:
- Socialisti a confronto. Saggio sul 40º Congresso del
PSI. Con una sintesi degli interventi principali, Milano, SugarCo, 1976.
- Progetto spettacolo. Le proposte di riforma del PSI per cinema,
musica e teatro, a cura di, Venezia, Marsilio, 1979.
- Il rinnovamento socialista, Milano, Biblioteca rossa, 1979.
- Musica e industria in Italia, a cura di e con Carlo Fontana,
Milano, Edizioni di Musica Viva, 1981.
- Progetto arti visive. Arti visive ed enti locali: le proposte
del PSI, a cura di, Venezia, Marsilio, 1981.
- Quella parte di cinema chiamata televisione. Verso l'integrazione
del sistema audiovisivo, a cura di, Milano, Guanda, 1981.
- Per una alleanza riformatrice tra il merito e il bisogno,
Roma, PSI, 1982.
- Il merito e il bisogno, Milano, SugarCo, 1987.
- Ricordati di vivere, Milano, Bompiani, 2013. ISBN 978-88-452-7418-3.
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