– Franco
NICOLAZZI
(Gattico, Novara 10 aprile 1924)
uomo politico italiano, esponente del PSDI (Partito
socialista Democratico Italiano);
[Padre di Massimo.]
partigiano nelle "Brigate Matteotti";
1948
gennaio, a Palazzo Barberini partecipa alla fondazione del Partito
Socialista Democratico Italiano (inizialmente PSLI),
sotto la guida di Giuseppe Saragat, in
opposizione alla scelta del PSI (Partito Socialista
Italiano) di allearsi con il PCI (Partito comunistA
Italiano) Partito Comunista (il cosiddetto "Fronte Democratico
Popolare");
1963
16 maggio, eletto deputato (IV Legislatura);
1968
5 giugno, rieletto deputato (V Legislatura);
1972
25 maggio, rieletto deputato (VI Legislatura);
1976
5 luglio, rieletto deputato (VII Legislatura);
1979
20-31 marzo, ministro dell'Industria (V
"governo Andreotti");
20 giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura);
agosto-marzo 1980, ministro dei Lavori pubblici
(I "governo
Cossiga");
1980
4 aprile-27 settembre, ministro dei Lavori pubblici
(II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981, ministro dei Lavori pubblici ("governo
Forlani");
1981
giugno-agosto 1982, ministro dei Lavori pubblici(I
"governo Spadolini");
1982
23 agosto-13 novembre, ministro dei Lavori pubblici (II
"governo Spadolini");
dicembre-aprile 1983, ministro dei Lavori pubblici
(V "governo
Fanfani);
1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura);
agosto-giugno 1986, ministro dei Lavori pubblici
(I "governo
Craxi");
1985
11 ottobre - 9 marzo 1988, segretario del PSDI;
1986
agosto-marzo 1987, ministro dei Lavori pubblici
(II "governo
Craxi");
1987
2 luglio, rieletto deputato (X Legislatura);
[In qualità di ministro dei Lavori pubblici ha
legato la sua attività ministeriale all'introduzione del principio
del "silenzio-assenso" per le autorizzazioni richieste alla
Pubblica Amministrazione e all'abrogazione della legge che vietava in
Italia la costruzione di nuove opere autostradali, facendosi poi promotore
delle realizzazione di nuove opere viarie tra le quali l'autostrada
Voltri-Sempione e l'ampliamento della Tangenziale di Milano.]
1988
-
1989
-
1992
durante "Tangentopoli"
viene condannato per concussione nell'ambito del processo per le cosiddette
"carceri d'oro"; ciò causa un suo ritiro dalla vita
politica attiva;
2006
è presidente della "Fondazione Giuseppe Saragat".
2007
Riceve un vitalizio dalla Camera di 9.947 euro al mese
per 35 anni di contributi (oggi.it).
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