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Umberto TUPINI

(Roma, 27 maggio 1889 – Roma, 7 gennaio 1973)

uomo politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana;
[Nato da genitori originari delle Marche.]

1944
ministro di Grazia e Giustizia
:
giugno-novembre (I "governo Bonomi")
dicembre-giugno 1945 (II "governo Bonomi").

1946
eletto all'Assemblea Costituente, ne è vicepresidente, presidente della I sottocommissione e membro della Giunta delle elezioni e del Comitato di redazione;
all'interno della Dc fa parte della corrente degasperiana, che prende poi il nome di "Politica popolare";

1947
maggio-maggio 1948, ministro dei Lavori pubblici (IV "governo De Gasperi");

1948
eletto Senatore per la prima volta;
[Sarà rieletto nelle successive Legislature II, III e IV.]
maggio-gennaio 1950, ministro dei Lavori pubblici (V "governo De Gasperi");
[Porta il nome di "legge Tupini" la legge n. 408 del 2 febbraio 1949 che promuoverà il moltiplicarsi delle cooperative edilizie mediante una politica a largo raggio di sovvenzioni e agevolazioni.]

1954
ministro senza portafoglio per la Riforma amministrativa
:
18-30 gennaio (I "governo Fanfani");
febbraio-giugno 1955 ("governo Scelba");

1956
2 luglio-10 gennaio 1958, sindaco di Roma;
[Presiedendo una giunta centrista composta da democristiani, liberali e socialdemocratici. Le elezioni comunali sono state condizionate dagli echi dell'inchiesta del settimanale «L'Espresso», intitolata: "Capitale corrotta-Nazione infetta!", con la quale si denunciano le speculazioni edilizie nella Capitale, attribuendone la responsabilità all'amministrazione uscente e alla Società Generale Immobiliare, proprietaria di numerosi terreni divenuti edificabili.
A tal proposito, egli preferisce non riprendere il progetto ereditato dall'amministrazione precedente per la realizzazione dell'enorme albergo appartenente alla catena Hilton, proprio sui terreni dell'Società Generale Immobiliare sulla collina di Monte Mario.
Gli attacchi dell'opposizione alla politica urbanistica comunali, tuttavia, proseguono, e riguardano - tra l'altro - alcune varianti al piano regolatore del 1931 ora vigente, fra cui quella che darà il via all'edificazione di una vasta porzione di Villa Chigi ora di proprietà privata.
La delibera con cui si adotta la variante ha il via libera della maggioranza capitolina, tuttavia sarà successivamente respinta dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
La nomina di Ugo d'Andrea, espressione dell'ala destra del Partito Liberale, ad assessore all'Urbanistica influisce sulla svolta conservatrice degli uffici urbanistici capitolini.
Sotto l' "amministrazione Tupini" proseguono i lavori per la stesura nel nuovo piano regolatore di Roma, processo avviato nel 1953 e che troverà la sua conclusione nel 1962.]

1957
27 dicembre, in base alla normativa comunale e provinciale ora vigente, rassegna le dimissioni dalla carica, avendo deciso di candidarsi al Senato alle elezioni del 1958;
rimane in carica sino all'elezione del suo successore Urbano Cioccetti, finora assessore delegato (ossia vice sindaco);

1959
febbraio-febbraio 1960, ministro del Turismo, sport e spettacolo (II "governo Segni");

1960
25 mar-19 luglio, ministro del Turismo, sport e spettacolonel ("governo Tambroni");
[La sua nomina è propedeutica all'organizzazione delle Olimpiadi di Roma, fissate nell'agosto 1960.]
15 giugno, annuncia che sarà drastica la censura contro tutti i film con «soggetti scandalosi, negativi per la formazione della coscienza civile degli italiani», riferendosi a La dolce vita di Federico Fellini;
È presidente onorario dell'ANFIM (Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria).

 

 

 

Fonti
- Altre

 

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