– Giuseppe
TOGNI
(Pontedera 5 dicembre 1903 – Roma 24 giugno 1981)
uomo politico italiano (Dc);
sottosegretario e dodici volte ministro. Indice [nascondi]
[Figlio di Ettore Togni,
addetto di Pretura nato a Fauglia († Spoleto 1919), e di Elena
Botti, maestra di scuola nata a San Pietro in Palazzi.];
nato dopo Marta e Clara
e prima di Giulio. ]
durante l'infanzia segue la famiglia nei suoi vari spostamenti a causa
del lavoro del padre;
1919
dopo la morte del padre, la famiglia si trasferisce a Pisa dove egli
comincia a lavorare come disegnatore a Pietrasanta in una cava di marmo
(della quale in una decina d'anni diventerà direttore);
nello stesso anno diventa boyscout e si iscrive all’Azione Cattolica,
frequentando il circolo allora diretto dall'arcivescovo di Pisa, poi
cardinale, Pietro Maffi;
si iscrive anche al neonato Partito Popolare, millantando di avere i
diciotto anni richiesti;
conosce a Pisa Bianca Corbin;
[Figlia delle seconde nozze di William
Corbin, venuto in Italia per allenare cavalli da corsa, tra i
quali Oranzeb ed Elena, vincitori del Derby italiano
di galoppo con in sella Walter Wright.]
1930
5 maggio, i due si sposano nella cappella dell’arcivescovado
di Pisa;
1931
nasce la figlia Tatiana;
A seguito dell'assorbimento della piccola azienda marmifera nella quale
lavora, passa alla Marmi e Pietre d’Italia;
1935
Roma, nasce il suo secondogenito, Ettore
Maria;
1936
diviene procuratore della Marmi e Pietre d’Italia
a Massa Carrara;
[Successivamente la ditta viene acquistata e incorporata dalla Montecatini.]
1938
novembre, viene nominato Direttore del Settore Marmi della Montecatini,
con sede a Roma, e lì si trasferisce con la famiglia;
1942
Roma, nasce il suo terzogenito, Paolo;
1943
8 settembre, oopo l’armistizio e durante l'occupazione nazista è
il dirigente più elevato in grado della Montecatini
a Roma e in tutto il sud;
entra nel Comitato di Liberazione Nazionale di Roma quale membro supplente
per la Democrazia Cristiana;
1944
4 giugno, quando i tedeschi sono usciti da Ponte Milvio e gli
americani non sono ancora entrati a Roma, tiene un comizio affollatissimo
dal tetto di una macchina in Piazza Venezia, del quale esiste una documentazione
fotografica più volte pubblicata;
Dopo la liberazione di Roma l'Ammiraglio Ellery
Wheeler Stone, Capo dell'amministrazione alleata in Italia, e
il col. Charles Poletti, Governatore militare
di Roma, lo nominano Direttore dell’Ufficio del Lavoro di Roma;
viene eletto Presidente del Sindacato Romano dei Dirigenti d’Azienda,
nonché Presidente della Federazione Nazionale dei Dirigenti d’Azienda
Industriali, che ha fondato;
viene nominato Vice Segretario del Comitato Romano della Dc;
1945
in rappresentanza dei tecnici di aziende industriali, viene nominato
membro della Consulta Nazionale;
1946
viene eletto Presidente dell’IPADAI (Istituto per la
Previdenza e l’Assistenza ai Dirigenti di Aziende Industriali), che
con altri ha fondato, e Presidente della CIDA (Confederazione
Italiana dei Dirigenti d’Azienda), che anch'essa ha fondato;
viene eletto membro della Costituente per la Dc nel
Collegio Pisa – Livorno – Lucca – Massa Carrara con voti 30.828, secondo
votato dopo Giovanni Gronchi;
23 maggio, Roma, nasce il suo quartogenito, Pietro;
gli viene affidato l’incarico di “Legislazione del Lavoro” presso la
Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma;
19 giu-22 feb 1947, nell’Assemblea Costituente fa parte della
Commissione per la Costituzione;
19 lug-31 mag 1947, fa parte della Terza Sottocommissione;
fino al 15 dicembre 1947, sottosegretario al Lavoro col ministro Giuseppe
Romita (III governo De Gasperi );
31 mag 47- 12 mag 1948, ministro dell’Industria, Commercio e
Artigianato (IV governo
De Gasperi);
ministro senza portafoglio per il Coordinamento delle Politiche Economiche;
Presidente dell’ICE (Istituto per il Commercio Estero).
1948
18 aprile, alle elezioni viene eletto deputato;
[Con voti 68.904, primo della lista Dc
nel Collegio Pisa-Livorno-Lucca-Massa Carrara.
D'ora in poi, fino al 1963, sarà sempre il primo eletto della
Dc in questo collegio.]
5 giu-27 gen 1950, presidente della X Commissione (Industria,
Commercio e Artigianato) della Camera;
1949
12 dic-24 giu 1953, presidente della Commissione Speciale per
l’Esame e l’Approvazione dei Disegni di Legge sul Teatro e sulla Cinematografia;
1950
presiede la Delegazione Italiana alla Conferenza Economica di Westminster;
14 giu--26 gen 1950, presidente della Giunta per i Trattati di
Commercio e la Legislazione Doganale;
27 gen-16 lug 1951, ministro dell’Industria, Commercio
e Artigianato (VI governo
De Gasperi);
è Membro della CECA (Comunità Europea
del Carbone e dell'Acciaio) dove è Presidente della Commissione
per gli investimenti;
1951
viene eletto Presidente della Confedération International
des Cadres, organismo europeo dei dirigenti d’azienda;
1952
viene eletto Presidente dell’ISDA (Istituto Superiore
per la Direzione Aziendale);
1953
è confermato deputato (voti 57.059);
16-28 lug, ministro dei Trasporti (VIII
governo De Gasperi);
1955
-
1957
2 mar-6 mag, ministro delle Partecipazioni Statali
(I governo Segni);
[data di istituzione del Ministero.]
ministro dei Lavori Pubblici
1957 mag-19 giu 58, (governo
Zoli),
1958
è confermato deputato;
[Con voti 96.114.]
1 lug-28 gen 1959, ministro dei Lavori Pubblici
(II governo Fanfani),
1959
15 feb-24 feb 1960, ministro dei Lavori Pubblici
(II governo Segni),
luglio, si occupa di trasferire ad altra sede l'ing. Desidera,
titolare del Genio Civile di Belluno, che aveva giustamente fatto chiudere
un cantiere abusivo della Sade, l'impresa
di costruzione della diga del Vajont;
riceve la laurea honoris causa in Ingegneria dell’Università
Nazionale del Perù;
1960
25 mar-19 lug 1960, ministro dei Lavori Pubblici
(governo Tambroni);
1962
aprile, è incaricato di organizzare e presiedere il movimento
professionisti e lavoratori autonomi della Dc;
è nominato Presidente del Comitato Organizzatore della Conferenza
Eucaristica Nazionale a Pisa;
1963
21 giu-5 nov, ministro dell’Industria, del Commercio
e dell’Artigianato (I governo
Leone);
1968
viene eletto senatore nel Collegio di Viareggio, che comprende Versilia
e Garfagnana, col 39,977% dei voti.
Viene quindi eletto Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Trasporti,
Poste e Telecomunicazioni e Marina Mercantile del Senato, dove rimarrà
fino al 1972.
1970
febbraio, muore la moglie Bianca.
1972
è confermato senatore nello stesso Collegio, col 41,019% dei
voti.
Fino al 7 luglio 1973 è ancora Presidente della Commissione Lavori
Pubblici, Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e Marina Mercantile del
Senato.
1973
7 lug-3 ott 1974, ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni
(IV e V governo
Rumor);
1974
-
1976
non si ricandida per le elezioni politiche;
1981
24 giugno, muore a Roma.
Torna
su
|