L'albero
(?, 55x46, Parigi, coll. Sommaruga)
Signora con le rose
(?, 46x37, Parigi, coll. Sommaruga)
Foulard rosso
(?, 40x32, pastello, Parigi, coll. Durand-Ruel)
A letto
(1878, 60,5x73,5, Firenze, Galleria d'Arte Moderna)
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– Federico
ZANDOMENEGHI
(Venezia 1841-Parigi 1917) pittore italiano.
nasce da una famiglia di artisti a Venezia in Rio Marin;
[il padre Pietro
(1806-60) e il nonno Luigi (1778-1850)
erano, a Venezia, rinomati scultori d'ispirazione canoviana; a loro
era stato commesso il monumento a Tiziano
nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia]
1853
a Firenze il Caffè Michelangelo diventa il centro di raccolta
degli artisti più avanzati della penisola [i futuri "macchiaioli"]
dove va maturando quella nuova pittura, antiaccademica, detta pittura
di "macchia";
[Abbati,
Altamura, Banti,
Boldini,
Borrani, Cabianca,
Cecioni, Costa,
D'Ancona,
De Nittis,
De Tivoli,
Fattori, Lega,
Morelli,
Sernesi, Signorini,
Zandomeneghi. È Diego
Martelli, teorico del movimento e critico d'arte, una delle colonne
portanti del gruppo "macchiaiolo", termine che sarà
usato nel 1862 in senso spregiativo dal critico della «Gazzetta
del Popolo», intendendo sottolineare l'antiaccademico rifiuto
del disegno e della forma a favore dell'effetto.]
1856
a Venezia segue presso l'Accademia di Belle Arti la scuola di pittura
sotto la guida di P. Molmenti e M.
Grigoletti;
1859
per sfuggire alla coscrizione nell'esercito austro-ungarico, lascia
segretamente Venezia;
1860
si iscrive all'università di Pavia ma, dopo qualche mese, prende
parte all'impresa dei Mille seguendo Garibaldi
in Sicilia;
1862
spinto dal desiderio di rivedere la sua famiglia, varca la frontiera
del Po. Arrestato, viene incarcerato a Rovigo; suo padre ne ottiene
la liberazione condizionata, ma egli scappa e si rifugia a Firenze dove
stringe amicizia con V.
Cabianca, Francesco Gioli e
Diego Martelli ed entra nel gruppo dei
"macchiaioli";
è anche l'anno di Aspromonte e le divergenze politiche stanno
disperdendo il gruppo di punta del Caffè Michelangelo;
1866
chiude il Caffè Michelangelo;
tornato a Venezia, dopo l'unione all'Italia, mantiene i rapporti con
il gruppo fiorentino (fino al 1874);
- La lettrice (1866, Venezia, coll. priv.)
- Gli innamorati (?, Venezia)
- L'albero (?, 55x46, Parigi, Coll. Sommaruga)
- Signora con le rose (?, 46x37, Parigi, Coll. Sommaruga)
- Foulard rosso (?, 40x32, pastello, Parigi, Coll. Durand-Ruel)
1869
- Bastimento sullo scalo (1869, Firenze, Galleria
d'Arte Moderna)
- Gli spazzini in campo San Rocco (1869, Milano, Galleria d'Arte
Moderna, Deposito)
- Portatrice (?, Varese)
1870
- Diego Martelli allo scrittoio (1870, Firenze,
Galleria d'Arte Moderna)
1872
- I poveri sui gradini del convento
dell'Ara Coeli (1872, Milano, Galleria d'Arte Moderna, Deposito)
1874
giugno, parte per un viaggio di studio a Parigi ma poi decide
di stabilirvisi;
nella capitale francese visita la prima mostra degli "impressionisti"
nello studio del fotografo Nadar, sul boulevard
des Capucines;
subito si mostra aperto (caso singolare tra i "macchiaioli")
alle nuove ricerche artistiche;
dopo un primo soggiorno all'Hotel de Bruxelles, rue de Clichy, passa
al n. 45 di rue de la Victoire;
diventa in seguito amico di Pissarro,
Sisley,
Degas
e Renoir;
1878
apre il suo atelier al 25 del Passage de l'Elysée
des Beaux Arts a Montmartre; più tardi si stabilirà al
n. 7 de la rue Tourlaque dove resterà fino alla morte;
nello stesso palazzo abitano il pittore François
Gauzi, amico di Lautrec, lo stesso
Toulouse Lautrec, qualche tempo dopo, e
"Maria", la futura Suzanne Valadon,
pittrice validissima lei stessa e madre di Utrillo;
- A letto (1878, 60,5x73,5, Firenze, Galleria
d'Arte Moderna)
1879
partecipa alla quarta esposizione degli "impressionisti",
Avenue dell'Opéra 28, legandosi al loro stesso mercante Paul
Durand-Ruel con un contratto esclusivo;
1880
partecipa alla quinta esposizione degli "impressionisti",
Rue des Pyramides 10;
- Place d'Anvers a Parigi (1880, Piacenza, Galleria
Ricci Oddi)
- Lungo la Senna (?, Firenze)
- Le Moulin de la Galette (?, Milano)
- Il Palco (?, Milano)
1881
partecipa alla sesta esposizione degli "impressionisti",
boulevard des Capucines 35;
1886
partecipa all'ottava e ultima esposizione
degli "impressionisti", Rue Laffitte 1;
1890
- Signora con ventaglio (1890-95, Milano coll.
priv.)
- Conversazione (1890-95, Milano coll. priv.)
- Il ricciolo (Milano, Brera)
1893
prima esposizione individuale alla Galleria Durand-Ruel;
1895
in seguito ad una malattia, si offre un periodo di vacanza in compagnia
della sorella, la fedele Tonina,
nella valle della Chevreuse; scopre i piaceri della bicicletta e dipinge
su questo tema deliziosi quadretti;
1898
seconda esposizione individuale alla Galleria Durand-Ruel;
1900
- Ascoltando la musica (1900,ca, Milano, coll. priv.)
1903
novembre, esposizione individuale alla Galleria G.
Rosenberg;
1908
ottobre, seconda esposizione
individuale alla Galleria G. Rosenberg;
dicembre, partecipa con Forain,
Raffaelli, Willette,
Steinlen, Van Dongen,
ecc. all'esposizione "La Comédie Humaine" nella Galleria
Georges Petit;
1914
esposizione individuale alla Biennale di Venezia, voluta e allestita
dal critico Vittorio Pica e da Angelo
Sommaruga, ma è un fallimento;
1917
30 settembre, muore Degas,
suo grande amico;
31 dicembre, muore a Parigi.
______________
1952, solo
ora la retrospettiva veneziana fa riscoprire alla critica il suo talento.]
1967, esposizione retrospettiva alla Galleria Durand-Ruel e contemporaneamente
viene pubblicato il Catalogo ragionato dell'opera di Federico Zandomeneghi
curato da Enrico Piceni.
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