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– Secondo TRANQUILLI
o Ignazio
SILONE (poi nome legale)
(Pescina dei Marsi, L'Aquila 1° maggio 1900 – Ginevra 22 agosto
1978)
scrittore italiano;
[Figlio di Paolo,
piccolo proprietario terriero, e di ?, tessitrice e tintora;
la grande crisi che ha colpito nei primi anni del 1900 la viticoltura
costringe il padre ad emigrare per breve tempo in Brasile e a vendere
le vigne e il bestiame.]
1913
frequenta le classi del ginnasio nel seminario della diocesi dei Marsi
che ora ha sede nel suo comune nativo;
1915
in seguito al terremoto (gennaio) che ha distrutto gran parte della
Marsica, compresa la sua casa, durante il quale sono morti il padre
e cinque fratelli, prosegue gli studi del liceo a Reggio Calabria;
1918
datosi all'attività politica, diventa segretario del Movimento giovanile
socialista; l'agitazione politica lo distoglie però dalla continuazione
degli studi;
1921
come rappresentante della gioventù socialista, partecipa alla
fondazione del Partito comunista d'Italia;
è redattore del settimanale «L'Avanguardia» di Roma
e del quotidiano «Il Lavoratore» di Trieste;
1923
comincia la sua peregrinazione per l'Europa - dalla Spagna alla Germania
alla Francia;
[detenuto nel carcere di Barcellona, si serve per
la prima volta dello pseudonimo Silone
che gli serve per firmare gli articoli che riesce a far pervenire al
settimanale sindacalista «La Battalla» ispirato da Andreas
Nin (assassinato nel 1936 dagli staliniani); il nome gli viene
suggerito occasionalmente perché ricorda il capo della resistenza
dei marsi, Poppedius Silo, nella guerra
sociale contro Roma, e quindi simbolo di autonomia ecc.; molti anni
dopo riesumerà questo pseudonimo per uso letterario, accompagnandolo
col nome di Ignazio al fine di "battezzare
il cognome pagano".]
1925
entra nella cerchia dei dirigenti del Partito comunista d'Italia
assumendone la guida dell'organizzazione sul territorio francese;
[Negli anni Venti dirige una rete clandestina per conto
dei sovietici, poi se ne pentirà.]
1927
a Mosca rappresenta il Partito comunista d'Italia con
P.
Togliatti nel Komintern;
comincia via via a defilarsi dal Partito comunista d'Italia;
1928
13 aprile, il fratello minore Romolo
viene arrestato e incriminato per la strage alla Fiera Campionaria (18
morti);
[solo successivamente sarà prosciolto da quell'accusa,
con condanna a dodici anni di carcere per attività comunista;
morirà in carcere nel 1931 in conseguenza delle torture subite
al momento dell'arresto.]
[Dal 1928 al 1930 collabora con i servizi segreti fascisti,
l'Ovra.
Alcuni documenti dicono che tra il 1920 circa e il 1930, un fiduciario
Silvestri operante ai vertici del Partito
comunista e che sulla base di vari riscontri (cartacei o d'arresti non
eseguiti) lo storico Dario Biocca identifica
in Silone, è in contatto
col funzionario Guido Bellone, cui fornisce
notizie di vario tipo. Informazioni, più che delazioni: questa
la prima impressione di lettura; perché si parla di organizzazione
interna, attività e linea politica del partito, ma mai di accuse
ai compagni. Al contrario, le persone sono richiamate per salvaguardarle
da eventuali attentati (i commissari) o in cerca di notizie (il fratello).
Non sono anni facili per un Silone
investito a sua volta dalla cultura del sospetto, sia per i rapporti
coi trotzkisti, sia in generale ("Perché restò nel partito
dopo il ritorno da Mosca? Cosa fece dal ' 27 al ' 29?").
Dario Biocca-Mauro
Canali, L'informatore: Silone, i comunisti e la polizia,
(Milano 2000, Luni)]
1930
aprile, ora, in uno scritto, egli spiega che, per rompere questa
relazione con l'Ovra, si è risolto ad «eliminare
dalla [sua] vita tutto ciò che fosse
falso, duplice, equivoco e misterioso»;
1931
in seguito ad una crisi politica iniziata nel 1927, si stacca dal partito
assieme ad altri dirigenti dell'organizzazione clandestina del partito,
non avallando le purghe staliniane.
La rottura finale arriva ora, quando il Partico Comunista gli chiede
una pubblica dichiarazione di condanna nei confronti di Trockij.
Egli rifiuta e il partito lo espelle come «un
caso clinico».
Conserverà «il gusto amaro di una
gioventù sprecata».
Fino al 1941 non parteciperà ad alcun gruppo o partito
politico.
antifascista, va in esilio in
Svizzera [vi rimarrà fino all'autunno del 1944] dove comincia
la sua attività di scrittore che gli dà notorietà all'estero prima che
in Italia;
[Sua amante e collaboratrice era Gabriella
Mayer, nata a Seidenfels (Mayer
era un prestanome svizzero, che l'aveva sposata pro forma per procurarle
la cittadinanza); triestina, lo seguirà dal Partito comunista
al socialista.]
1931
è l'unico a sopravvivere di sette fratelli: il primogenito, quando
era già studente, cadde da una finestra e si ruppe la spina dorsale;
cinque morirono nel terremoto del 1915; il più giovane muore
adesso nel penitenziario di Procida.
1932-34
redattore della rivista mensile in lingua tedesca «Information»
che si stampa a Zurigo;
1933
Fontamara (1933, romanzo, scritto nel 1930 in
una casa di cura di Davos in Svizzera, I ed. in tedesco, stampata a
spese dell'autore, Zurigo; 1947, Faro, Roma; 1949, Mondadori, Milano;
1953, ediz. def., Milano)
[sullo sfruttamento e la rassegnazione secolari dei contadini
d'Abruzzo;
stampato in 27 lingue, nel 1960 ne saranno già state stampate
un milione e mezzo di copie;
da cui il film omonimo nel 1980 di Carlo
Lizzani.]
1934
Der Fascismus (1934, Il fascismo, le sue origini
e il suo sviluppo, saggio, I ediz. in lingua tedesca, Zurigo)
Un viaggio a Parigi (1934, novelle, Zurigo)
1935
Mazzini (New York, I ediz. riv. e pubb. in italiano
col titolo Nuovo incontro con Mazzini, Il Ponte, Firenze; saggio)
Nel bagaglio dell'esule (?, saggio, nel volume in onore di U.G.
Mondolfo, Editrice La Nuova Italia, Firenze)
[vi espone i motivi per cui, durante la guerra e nell'immediato
dopoguerra, ha sentito il dovere di ritornare provvisoriamente nella
vita del partito.]
1936
Pane e vino (1936, romanzo, I ed. in inglese, Zurigo; 1937,
ristampa in italiano, Zurigo; 1955, ed. def. Vino e Pane, Mondadori,
Milano)
1938
La scuola dei dittatori (1938, dialoghi, Zurigo)
1939
Mazzini (1939, pagine scelte con introduzione,
I ed., New York;, I ediz. riv. e pubb. in italiano col titolo Nuovo
incontro con Mazzini, Il Ponte, Firenze; saggio)
1940-45
dirigente del Comitato estero del Partito socialista;
1942
scrive: «Oggi il più importante
dei nostri compiti morali consiste nel liberare il nostro spirito dal
rimbombo dei cannoni, dalla traiettoria della guerra di propaganda e
in generale dalle stupidaggini giornalistiche».
Il seme sotto la neve (1942, romanzo, I ed.
in tedesco, Zurigo; 1945, II ed. riveduta in italiano; 1950, III ed.;
1953, ed. riveduta; 1961, Mondadori, Milano)
1944
nel suo esilio svizzero è in contatto con Allen
Dulles, capo dello spionaggio americano in Europa;
ottobre, l'agente dell'OSS (Office of Strategic
Services), Serafino Romualdi, viene
inviato al confine franco-svizzero con il pretesto di consegnare alla
resistenza francese due carichi aerei di armi e munizioni. La sua vera
missione, «pianificata fuori dai normali
canali», è quella di introdurre clandestinamente
il nostro scrittore in Italia.
Ed egli si nascose (1944, dramma, Documento, Roma)
1945
dopo la liberazione entra nel Partito socialista ed
è deputato alla costituente;
direttore del quotidiano «l'Avanti!» e segretario generale
del PSU;
[Finora, contrariamente a quanto asseriscono certi critici,
non è mai stato negli Stati Uniti, ma soltanto una settimana
in Inghilterra… oltre a soggiorni in carcere in Spagna, Francia e Svizzera,
paesi da cui è stato anche espulso per mancanza del passaporto.
Non è d'accordo Frances Stonor Saunders,
Gli Intellettuali e la CIA, Fazi Editore,
2004.
Secondo l'autrice sarebbe stato:
- 1949, a New York, alla Conferenza culturale e scientifica
sulla pace mondiale.
- 1950, a Berlino al Congresso per la libertà della cultura.
ambedue gli eventi organizzati dall'OPC
(Office of Policy Coordination).]
1947
Sulla dignità dell'intelligenza e l'indegnità degli
intellettuali (1947 su «La fiera letteraria», 3 luglio,
discorso a Basilea agli scrittori del PEN Club)
L'Abruzzo (1947, introduzione al volume del T.C.I. sulla regione)
1948
abbandona la politica attiva;
1949
partecipa a New York alla Conferenza culturale e scientifica
sulla pace mondiale.
[Organizzato dall'OPC
(Office of Policy Coordination).]
Uscita di sicurezza (1949, testimonianza di ex comunista, Edizioni
di Comunità, Milano; 1955, appare assieme ad altre di Louis
Fischer, A.
Gide, A.
Koestler, R.
Wright; 1965, ripubblicato con altri scritti prevalentemente
autobiografici, Vallecchi, Firenze)
[Mondadori, I edizione luglio 1980 ]
[«Sarà
l'esperienza del comunismo a uccidere il comunismo». La
fine del 1989 gli darà ragione.]
1950
partecipa a Berlino al Congresso per la libertà della cultura.
[Organizzato dall'OPC
(Office of Policy Coordination).
I suoi difensori sostengono che egli ignorasse chi fossero gl sponsor
occulti del congresso.
La sua vedova Darina,
tuttavia, ricorderà come egli fosse inizialmente riluttante ad
aderirvi in quanto sospettava che si trattasse di «un'operazione
del dipartimento di Stato americano».
Pochi giorni dopo l'inizio del congresso, A.
Koestler, cui lo scrittore italiano non è mai piaciuto,
confiderà a un amico: «[Mi sono]
sempre chiesto se Silone sia o no sincero. Ora so che non lo è».]
1951
26 novembre, scrive a Irving Brown,
membro del comitato esecutivo del del CCF
(Congress for Cultural Freedom), con ragguagli sugli sviluppi
della situazione sindacale:
Roma, 26 novembre 1951
Via Villa Ricotti, 36
Caro amico,
[…]
Approfitto di questa lettera per
informarla della conferenza sindacale del MLI
(Cucchi e Magnani) che ha avuto
luogo ieri, qui a Roma. Qui allegato troverà il testo della
risoluzione approvata. (Il testo è ancora inedito, ma ritengo
che sarà pubblicato alla fine di questa settimana sul settimanale
del MLI «Risorgimento Socialista». La risoluzione
certamente non le piacerà, come molte altre cose che stanno
avvenendo in questo momento in Italia. Ho voluto, comunque, che
avesse un'informazione esatta sull'orientamento del settore che
ci interessa. In realtà, anch'io non sono molto soddisfatto
di certi sviluppi. Ho, tuttavia, altri fatti, nel campo extra-sindacale,
che vorrei esporle verbalmente e che sono positivi.
Ho ricevuto una lettera del nostro amico J. Lovestone.
Ho anche un suo indirizzo, datomi da lui stesso a Milano, per
una corrispondenza privata. Ma il contenuto della nostra corrispondenza
non è privato. Non voglio dare l'impressione di un lavoro
personale, tenuto riservato, ed è questo il motivo per
cui preferisco chiarire la situazione con lei e solamente in un
secondo momento scrivere a J.L.. Tanto più che dal mio
punto di vista, si tratta di storie indipendeti.
Saluti cordiali,
Ignazio
Silone
|
- Frances Stonor Saunders,
La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere
e delle arti (1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti;
2004, pressoché ignorato, in Italia); |
1952
Una manciata di more (1952, romanzo, Mondadori,
Milano)
[primo romanzo scritto in Italia.]
1954
La scelta dei compagni (1954, saggio)
1956
dirige (fino al 1968), insieme a Nicola
Chiaromonte, la rivista «Tempo presente»;
La narrativa e il sottosuolo meridionale (Roma
1956, in «Quaderni di prospettive meridionali», n. 1)
1957
Il segreto di Luca (1957, romanzo, Mondadori, Milano)
1958
Un dialogo difficile (Roma 1958, scambio di
lettere col sovietico Ivan Anissimov, Opere
Nuove, Roma)
1960
presidente della Associazione italiana per la libertà della cultura;
La volpe e le camelie (1960, racconto, Mondadori,
Milano)
[prima opera narrativa non ambientata nell'Italia merdidionale.]
1961
Le Nuove Edizioni di Capolago e gli anni di guerra (1961, nel
volume in onore di Egidio Reale)
1964
16 luglio, M.
Josselson, segretario del CCF
(Congress for Cultural Freedom), gli invia una lettera in risposta
alla richiesta di finanziamenti da parte di N.
Chiaromonte l'8 luglio scorso:
16 luglio 1964
Al signor Ignazio Silone
Viale di Villa Ricotti, 36
Roma
Caro signor Silone,
ho ricevuto la lettera espressa
dell'8 luglio da parte di Nicola [Chiaromonte]
con tutti i dettagli relativi alle necessità finanziarie
di «Tempo Presente» e sono 8 giorni che sto pensando
a questo rompicapo in contatto permanente con il signor Hunt
e i nostri servizi contabili di Parigi e Londra.
Risponderò secondo l'ordine della lettera di Nicola:
1. - Per quanto riguarda le spese tipografiche
di lire 500.000, ossia lire 6.000.000 per anno, siamo del tutto
disponibili ad anticiparvi questa somma su base trimestrale o
semestrale, a condizione, naturalmente, che ci sia restituita
a fine anno.
2. - Circa le spese per un nuovo lancio, non
ho ancora visto un preventivo da Bompiani, ma
vi posso dire fin d'ora che non ci sarà possibile mettervi
a disposizione, e in un colpo solo, la somma di lire 3.000.000.
Posso però garantirvi per questa operazione la cifra di
3.000 dollari che ammonta approssimativamente a lire 1.860.000.
Non è escluso che, sei o nove mesi dopo, si possa fare
un ulteriore sforzo, ma questo dipenderà dalla nostra situazione
finanziaria in quel momento e anche dai risultati ottenuti da
questo primo lancio.
3. - […]
4. - Per quanto riguarda il sussidio che chiedete
al Congresso, non so se vi rendete conto che la vostra richiesta
rappresenta, secondo le vostre stesse cifre, un incremento, per
il 1965, di circa il 28% rispetto al 1964, ma, secondo le cifre
effettive della nostra sovvenzione, corrisponde a un aumento del
50% (!!!). Mi permetta di esprimermi in dollari, anziché
in lire, così non mi confondo con i milioni, e di segnalarle
che secondo i nostri servizi contabili il tasso di cambio
di 1 dollaro equivale a 619,25 lire (o 1 lira = $ 0,001615).
Le cifre indicate da Nicola nella sua tabella
passano dai 40.928 dollari del 1964 ai 52.527
dollari del 1965. Ora non so come Nicola sia
potuto arrivare alla cifra di 40.928 dollari per il 1964. Finora
i contributi trimestrali per l'anno in corso sono stati di 8.700
dollari, cosa che porta il loro ammontare annuale a un totale
di 34.800 dollari (ossia 21.549.900 lire [21.549.900
?] ). Partiamo quindi già
con una differenza di 6.128 dollari (2.956.000
lire) [3.794.764 ?]
tra le vostre cifre e lle nostre. Potreste facilmente far verificare
le somme che avete ricevuto dal Congresso nel 1964.
[…]
Senza perderci in ulteriori dettagli supplementari, ecco la mia
proposta per l'anno 1965: un contributo da parte del Congresso
di 46.000 dollari, ossia 28.485.500 lire.
[…]
5 - Resta aperta la questione che ho sollevato con lei a Zurigo,
ovvero il problema dell'assicurazione sociale e della riserva
per le indennità da versare al personale nel caso di cessazione
della rivista. Questa questione deve assolutamente essere regolata
assieme ai nostri servizi amminisitrativi, dato che non possiamo
rischiare d'avere delle noie in questo campo e dover sborsare
di colpo, in caso sfortunato, somme considerevoli.
[…]
Abbiate, caro signor Silone, i
miei migliori saluti.
M. Josselson
cc/ Signor N. Chiaromonte
Bocca di Magra.
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- Frances Stonor Saunders,
La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere
e delle arti (1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti;
2004, pressoché ignorato, in Italia); |
1965
Uscita di sicurezza (vedi 1949)
1968
L'avventura di un povero cristiano (1968, romanzo saggio, centrato
sulla figura di Celestino V e poi adattato
al testo teatrale nel 1969; comprende Quel che rimane, parte
I)
1978
22 agosto, muore in una clinica a Ginevra, completamente solo.
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