«segue da 2011» 2012 Giugno
7, due deputati del Pdl (Partito
della Libertà) vicini all'organizzazione:
. Alfredo Mantovano e
. Alessadnro Pagano,
presentano un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia
Paola Severino sull'attività
svolta dai pm di Napoli nei confronti di Ettore
Gotti Tedeschi,da poco estromesso dalla presidenza dello
Ior.
[I due del Pdl ritengono che una parte della
magistratura italiana stia tentando «di
intromettersi in attività di un organismo di uno Stato
estero».]
[Carlotta Zavattiero,
Le lobby del Vaticano, Chiarelettere
2013.]
Maggio
24, la sfiducia nell'istituto porta alle dimissioni
– in realtà un licenziamento – del presidente Ettore
Gotti Tedeschi, economista piacentino, membro dell'Opus
Dei.
[In Vaticano è stato molto vicino a:
. Benedetto XVI,
. Tarcisio Bertone, segretario di
Stato, e
. Giovanni Battista Re, prefetto
della Congregazione dei vescovi,
eppure è stato costretto a lasciare lo Ior.
Qualcuno gli ha sbarrato il passo.
Chi ha osato mettersi contro un banchiere dell'Opus
Dei?
Accanto a Ettore Gotti Tedeschi hanno
gravitato ambigue figure della Prelatura, fra cui:
. Gianmario Roveraro († 2007, ucciso
nel Parmense);
I due sono legati dalla comune appartenenza all'Opus
Dei.]
La personalità chiave nella misteriosa vicenda dell'allontanamento
del presidente Ettore Gotti Tedeschi,
è quella di Carl Albert Anderson,
uno dei quattro membri del Consigio di sovrintendenza dello Ior
e leader dei Cavalieri
di Colombo, la più grande organizzazione
cattolica americana di mutuo soccorso.
All'interno dello Ior si è
dunque consumato lo scontro fra due gruppi integralisti cattolici
tra loro in competizione:
- Opus Dei
e
- Cavalieri di Colombo.
Ha vinto Carl Albert Anderson secondo
il quale Ettore Gotti Tedeschi «non
ha saputo difendere l'istituto con il necessario vigore».
Ad interim, per qualche mese, la mansione di presidente viene
ricoperta per circa nove mesi dal tedesco Ronaldo
Schmitz.
Intanto il presidente uscente Ettore Gotti
Tedeschi consegna agli amici più fidati un memoriale
sui segreti dell'istituto con una clausola: «Se
mi ammazzano, qui dentro c'è la ragione della mia morte».
2012 Gennaio
24, Malén Oriol
ripresenta la sua formale rinuncia alla carica di assistente generale
al delegato pontificio Velasio De Paolis.
Febbraio
15, il delegato potificio
Velasio De Paolis accoglie la rinuncia di Malén
Oriol alla carica di assistente generale pregando lei e
le compagne di non abbandonare il Regnum
Christi.
Nomina pure come autorità di riferimento due suoi assistenti:
. padre Agostino Montan,
. padre gesuita Gianfranco Ghirlanda,
riducendo il Regnum Christi a una
semplice "associazione di fedeli".
Nella lettera stabilisce la momentanea sospensione di ogni legame
con la Legione di Cristo.
Nella casa madre di Roma, comunque, la vita delle consacrate scorre
uguale a prima: continuano ad occuparsi di due prestigiosissise
scuole private:
- l'Irish Institute, in via della Giustiniana
e
- l'Highlands Institute, nel quartiere dell'Eur. 16, mons. Velasio
De Paolis, poi diventato cardinale, nomina i nuovi vertici
della Legione di Cristo.
Della vecchia guardia entrata in carica nel 2005 con padre Marcial
Maciel Degollado ancora vivo, restano ai loro posti:
. Álvaro Corcuera Martínez
del Río, direttore generale;
. Michael Ryan, consigliere;
. Joseph Burtka, consigliere;
. Eduardo Vigneaux, amministratore
generale,
ancora legatissimi a Luis Garza Medina,
che, nonostante sia stato esiliato negli Stati Uniti e privato
del controllo delle proprietà della Legione, continua ad
essere molto temuto.
La giornalista Normita Rivas Baños,
figlia del fondatore dei Legionari, padre Marcial
Maciel Degollado, dispone,
insieme alla madre, di un patrimonio immobiliare valutato tra
gli 8 e i 12 Mni di euro, e di una rendita vitalizia
frutto di un accordo extragiudiziario stipulato con la Legione
prima della morte di padre Marcial
Maciel Degollado.
«segue da 1999»
2010-13
i sacerdoti missionari di CL
(Comunione e Liberazione) vivono nelle 26 case sparse nei quattro
continenti, Oceania esclusa.
I presbiteri della Fraternità sono 119 e dal 2007 uno di
loro è anche arcivescovo a Mosca.
I seminaristi sono 26, di cui molti già laureati cosicché
tra i futuri sacerdoti compaiono medici, ingegneri, letterati,
giornalisti, economisti.
Grazie alle precedenti esperienze di studio e di lavoro possono
insegnare nelle scuole e nelle università, non necessariamente
di CL. La struttura è gerarchica.
Il superiore generale nomina dei delegati che costantemente gli
riferiscono ciò che accade nella missione loro assegnata.
I delegati regionali sono sei, perché sei sono le aree
di missione:
- le tre Americhe (centrale, meridionale e settentrionale),
- Europa,
- Italia,
- Russia.
«segue »
[Carlotta Zavattiero,
Le lobby del Vaticano, Chiarelettere
2013.]
2012
padre Marcelo
Rossi è talmente famoso che riesce a riempire
la chiesa cattolica più grande del Brasile e dell'intero
continente sudamericano: il santuario Theotokos o Mãe de
Deus nella periferia meridionale di San Paolo del Brasile, in
grado di contenere fino a centomila persone.
Sebbene padre Marcelo
Rossi segua la scia del dehoniano padre José
Fernandes de Oliveira [padre Zezinho]
un abisso separa i due sacerdoti:
. padre José Fernandes de Oliveira
[padre Zezinho]
era un prete di cui il Brasile aveva bisogno dopo il Concilio
Vaticano II in un paese dominato dai militari dopo il golpe del
1964. Le sue omelie toccavano tematiche sociali;
. padre Marcelo
Rossi invece dichiara di sentirsi a proprio agio con
i figli spirituali di J.M.
Escrivá de Balaguer che con quelli ancora legati alla
"Teologia della liberazione".
Le sue messe toccano le corde sentimentali dei fedeli con la suggestione
della musica.
Dal 1998 al 2012, padre Marcelo
Rossi ha venduto oltre 12 milioni di cd, collezionando
così 12 dischi di platino, il suo più recente libro,
Ágape, è stato il bestseller del 2011 e
ha raggiunto picchi di vendita toccati solo dal connazionale Paulo
Coelho.
Se il 1998 è l'anno dell'esordio nella musica, il 2003
è quello del debutto nel cinema con il film Maria,
Mãe do Filho de Deus; poco dopo il suo portale su
internet fa il boom di accessi. L'apoteosi è nel 2008 con
lo spettacolo all'autodromo di Interlagos, da cui nascono due
dvd anch'essi campioni di vendita. Il suo successo ha comunque poco di celeste:
esponente di punta del Rinnovamento carismatico cattolico,
padre Marcelo
Rossi è stato utilizzato da Rete
Globo, la seconda emittente commerciale del Brasile, per
contrastare, in una moderna crociata dell'audience, Rete
Record, di proprietà della Chiesa universale
del Regno di Dio, una chiesa evangelica pentecostale
che in Brasile ha quasi due milioni di seguaci. Mentre i cattolici
perdevano fedeli e gli evangelisti crescevano, Rete
Record guadagnava terreno minacciando l'impero della Rete
Globo.
Ed ecco l'idea: servirsi di padre Marcelo
Rossi per intercettare un particolare lato della sensibilità
del cattolicesimo popolare: devozione, emozione, intimismo.
Il successo è inevitabile.
Un altro sacerdote dehoniano che ha raggiunto la popolarità
è padre Fábio de Melo,
autore di canzoni e libri diffusi attraverso i grandi mezzi di
comunicazione.
Il suo, dicono, è un messaggio popolare come quello di
padre Marcelo
Rossi ma con un fondamento teologico più consistente.
Altri sacerdoti-cantanti-scrittori brasiliani sono:
. Hevaldo Trevisan, parroco a San
Paolo,
. Reginaldo Manzotti,
anche se nessuno dei due ha raggiunto le vette di classifica di
padre Marcelo
Rossi.
Giugno
il RnS (Rinnovamento nello Spirito santo) annuncia
un progetto: l'erezione a Nazareth, su una collina che sovrasta
la città, del "Centro internazionale per la famiglia".
Settembre
Anche in Italia (senza raggiungere i livelli di popolarità
mediatica del Brasile) il RnS (Rinnovamento nello
Spirito santo) ha dalla sua parte una nutrita schiera di vip pronti
a diffonderne la causa:
. Pippo Franco, per cinquant'anni
simbolo della comicità popolare, ha partecipato al secondo
appuntamento dell'iniziativa "Dieci piazze per dieci
Comandamenti", promossa dal RnS
con il patrocinio del Pontificio consiglio per la promozione
della nuova evangelizzazione e il placet della Cei.
Il progetto, avviato sul finire dell'estate del 2012 (è
destinato a concludersi fra giugno e settembre 2013), vuole lanciare
nelle piazze italiane – da Milano a Palermo – la riflessione sul
significato attuale del Decalogo. 15, Verona,
piazza dei Signori, la serata è dedicata al secondo comandamento
«Non nominare il nome di Dio invano.
Quando l'Amore dà senso alla tua vita».
Intervengono il vescovo Giuseppe Zenti
e – in videomessaggio su megaschermo – papa Benedetto
XVI e l'arcivescovo Salvatore Fisichella,
presidente del Pontificio consiglio per la promozione
della nuova evangelizzazione, patrono dell'iniziativa.
La piazza, gremita di gente, ascolta le testimonianze di:
. Antonio Zichichi, fisico,
. Paolo Brosio,
giornalista,
[sulla propria conversione ha scritto due libri campioni d'incassi:
A un passo dal baratro (oltre 200.000 copie) e Profumo
di lavanda (il seguito, altro best seller).]
. Massimo Introvigne, sociologo,
. Alessandro Meluzzi, psichiatra,
. Vittorino Andreoli, psichiatra.
Intervengono pure il patriarca di Venezia Francesco
Moraglia, il sindaco di Verona Flavio
Tosi e il coordinatore nazionale del RnS
Mario Landi.
Per attirare i giovani, oltre alla corale del RnS,
c'è il duo veronese dei Sonohra.
Napoli, piazza del Plebiscito, si parla del IV
Comandamento: «Onora il padre e la
madre».
Fra gli ospiti:
. Raffaele Bonanni, neocatecumenale,
segretario della Cisl,
. don Antonio Sciortino, direttore
di «Famiglia Cristiana»,
. Eugenio Bennato, cantautore,
. Lina Sastri, attrice,
. Mariella Nava, cantautrice,
. Crescenzio Sepe, cardinale arcivescovo
di Napoli,
. Ennio Antonelli, cardinale focolarino,
. Luigi de Magistris, sindaco di
Napoli,
. Salvatore
Martinez, presidente del RnS,
tutti guidati dalla presentatrice televisiva Caterina
Balivo che ha iniziato la sua carriera a Salsomaggiore,
partecipando all'edizione 1999 di Miss Italia.
Roma, la serata è presentata da Massimo
Giletti.
Tra gli ospiti:
. Marco Tarquinio, direttore di «Avvenire»,
. Gad Lerner, giornalista,
. Davide Rondoni, scrittore,
. Carlo Nesti, giornalsita sportivo,
. Paolo Nespoli, astronauta,
. Mariella Nava, cantautrice,
. Sonhora, gruppo musicale,
. Beatrice Fazi, attrice,
. Pamela Villoresi, attrice,
. cardinale Agostino Vallini, vicario
del papa per la diocesi di Roma,
. Gianni Alemanno, sindaco di Roma.
Lo stesso anno il Dap (Dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria) blocca il progetto dell'Anrel
(Agenzia nazionale reinserimento e lavoro) con vivo disappunto
di Salvatore
Martinez.]
«segue da 1998»
2012
la comunità ha sede a Roma, nel quartiere Trastevere, in un ex
convento di monache carmelitane con chiesa annessa situato in piazza
Sant'Egidio.
esponenti:
. Andrea Riccardi, il fondatore, ordinario
di Storia contemporanea all'Università degli Studi Roma Tre,
è ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione
nel governo tecnico di Mario Monti;
. mons. Vincenzo Paglia, presidente del
Pontificio consiglio per la famiglia;
. Marco Impagliazzo, presidente della comunità,
docente ordinario di Storia contemporanea all'Università per
stranieri di Perugia (dal 31 gennaio 2013 sarà anche consultore
del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti).
Il giornalista Igor Man conia per la comunità
il nome "Onu di Trastevere".
Nonostante la visibilità internazionale la comunità resta
comunque un impenetrabile mistero. Aprile
11, mons. Matteo Zuppi (assistente
generale ecclesiastico della comunità) è nominato vescovo
ausiliare di Roma per il centro storico. Giugno
26, mons. Vincenzo Paglia
(consigliere spirituale della comunità) sostituisce il card.
Ennio Antonelli alla guida di un dicastero
vaticano importante come quello della famiglia;
«segue 2013»