1941
Gennaio
3, arriva in Italia il X Fliegerkorps della
Luftwaffe: è il primo reparto tedesco a entrare in territorio
italiano.
4-5, in Cirenaica, Bardia
è occupata da truppe australiane e britanniche comandante dal
gen. O'Connor.
8,
bombardamento della RAF sul porto di Napoli: gravemente colpita la
corazzata Giulio Cesare.
10,
le truppe greche occupano la cittadina di Klisura, punto chiave delle
difese italiane sulla strada per Berati; aerei italiani e tedeschi
bombardano pesantemente Malta: affondato l'incrociatore Southampton;
12, aerei britannici provenienti
da Malta bombardano l'aeroporto di Catania.
13,
a Tokio è costituito il Gran Consiglio di guerra.
16-18, ancora pesanti bombardamenti
su Malta.
19,
in Africa orientale, le truppe britanniche riconquistano Kassala:
inizia l'offensiva britannica in Eritrea.
In Albania, le truppe greche occupano Tomarica e controllano ormai
un terzo del territorio albanese.
19-20, Berchtesgaden, avviene
un incontro tra A. Hitler, B.
Mussolini e fra i rappresentanti militari; vi partecipano
per l'Italia il sotto capo di S.M. Generale gen. Guzzoni
e per il Reich il gen. Jodl e il mar.llo
W. Keitel; per la prima volta si attua la collaborazione
italo-tedesca, rinunciando alla guerra parallela fantasticata a Roma;
22,
le truppe del gen. O'Connor occupano
Tobruk ;nel corso dell'offensiva invernale del gen. A.P.
Wavell, la VII divisione corazzata inglese ottiene la resa
di Tobruk, base avanzata dello schieramento italiano, con la conseguente
cattura di 30.000 prigionieri, 236 cannoni e 87 carri armati;
30, in Cirenaica, le truppe
australiane occupano Darna.
Febbraio
3, in Etiopia, truppe britanniche occupano Agordat;
A. Hitler invia in Libia truppe tedesche al comando del mar.llo
E.
Rommel;
3-4,
il mar.llo
R. Graziani ordina la ritirata generale dalla Cirenaica;
le truppe italiane abbandonano Cirene;
6-7, Bengasi è occupata
da reparti australiani e britannici; le truppe italiane in ritirata,
accerchiate a Beda Fomm, devono capitolare dopo violenti combattimenti;
in due mesi le truppe di O'Connor hanno
fatto 115 mila prigionieri e catturato oltre mille cannoni e centinaia
di mezzi corazzati.
9, il Lussemburgo è
annesso al Reich tedesco. Bombardamento aeronavale di Genova da parte
della Royal Navy; bombardamenti su Pisa e Livorno. Riprende con scarsi
risultati, l'offensiva italiana in Albania.
11,
manifestazioni antinaziste ad Amsterdam.
Il mar.llo R. Graziani abbandona la
Libia e viene sostituito dal gen. Gariboldi;
12,
arriva in Libia il gen. tedesco E.
Rommel;
14,
sbarcano a Tripoli i primi contingenti di quello che sarà l'
"Africa Korps" tedesco.
17,
trattato di non aggressione fra Turchia e Bulgaria; in Somalia le
truppe britanniche occupano Berbera;
26-27,
in Somalia truppe britanniche e nigeriane entrano a Mogadiscio; tutta
la Somalia italiana è occupata.
L'OKW ordina che vengano presi contatti con lo SM finlandese
per un accordo su un'operazione congiunta contro l'Unione Sovietica.
A questo scopo vengono condotte trattative per mezzo dell'armata Norvegia
con lo SM finnico per un'avanzata su Murmansk e verso
il Mar Bianco.
Marzo
1°, trattato tra Thailandia e Giappone.
La Bulgaria aderisce al Patto tripartito;
poi vi aderirà anche la Jugoslavia;
1-5,
truppe tedesche entrano in territorio bulgaro e si concentrano sul
confine greco;
3, Oslo, dopo un viaggio
d'ispezione durato 8-10 giorni, vengono stabiliti i particolari delle
operazioni per l'avanzata su Murmansk e verso il Mar Bianco;
5,
la Gran Bretagna rompe le relazioni diplomatiche con la Bulgaria,
in seguito all'autorizzazione all'ingresso delle truppe tedesche;
7,
inizia lo sbarco dei rinforzi britannici in Grecia.
9-11, il Senato e il Congresso
degli Stati Uniti approvano la "legge affitti e prestiti",
per agevolare le forniture di guerra alla Gran Bretagna.
15, Italia, nasce ufficialmente
la X Mas, staccandosi dalla I Flottiglia Mas; è comandata
dal capitano di fregata Vittorio Moccagatta;
24-8 apr.,
riconquista della Cirenaica:la controffensiva italo-tedesca del gen.
E.
Rommel ricaccia gli inglesi oltre il confine egiziano;
gli inglesi però non sgombrano Tobruk e vi lasciano un presidio per
ostacolare i movimenti del nemico.
25, il governo jugoslavo
filotedesco di Cvetkovic, con l'appoggio
del reggente Paolo Karageorgevic ,
aderisce al Patto tripartito di A. Hitler.
25-26,
nella notte, mezzi d'assalto italiani, penetrati nella baia di Suda
(costa settentrionale di Creta), affondano due mercantili britannici
e danneggiano l'incrociatore York (poi inabissatosi). La nave
cisterna Pericles,
che ha subito gravissimi danni, è abbandonata durante l'operazione
di rimorchio al porto di Alessandria.
26-27,
battaglia di capo Matapan" (Peloponneso meridionale):
la flotta italiana, al comando dell'amm. A.
Iachino, salpa alla volta del Mar Egeo con l'obiettivo
di intercettare i convogli inglesi che dall'Egitto trasportano in
Grecia uomini e materiali;
gli italiani vengono erroneamente informati dalla ricognizione aerea
che la flotta britannica è ancora ferma al porto di Alessandria
e fanno quindi affidamento sulla maggiore velocità della loro squadra
e dell'ammiraglia, la corazzata Vittorio Veneto;
a 120 miglia da Messina rimangono però senza scorta aerea
quindi privi di notizie sull'avversario.
27, Belgrado, un colpo
di stato militare rovescia il governo filotedesco di Cvetkovic,
depone il reggente Paolo Karageorgevic
e mette al potere il giovane re Pietro II,
che ripudia l'alleanza con A. Hitler.
Il Führer comunica lo stesso giorno ai comandanti dell'esercito
e della Luftwaffe la sua decisione
di annientare la Jugoslavia come organismo statale mediante una
campagna-lampo; egli decide di attaccare la Jugoslavia per eliminare
il pericolo sul fianco in vista dell'imminente offensiva dalla Bulgaria
contro la Grecia, per impossessarsi della ferrovia che da Belgrado
conduce per Nisc verso sud, e infine per tenere libera la spalla
destra per l'operazione "Barbarossa".
[Le operazioni inizieranno il 6 aprile.]
Conversazioni segrete tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
28, segue battaglia
di capo Matapan": la terza divisione italiana avvista 4 incrociatori
inglesi che continuano la loro rotta per attirarli verso il grosso
della flotta dell'amm. A.B.
Cunnigham (le corazzate Warspite, Valiant,
Barham e la portaerei Formidable) e nel raggio d'azione
di mezzi siluranti inglesi;
l'attacco iniziale della Vittorio Veneto viene respinto,
anzi, colpita da un aereo inglese, non può sviluppare la sua azione
e deve essere appoggiata da incrociatori e cacciatorpediniere per
contrastare un secondo attacco aereo inglese che riesce a immobilizzare
l'incrociatore Pola;
A.
Iachino invia in appoggio al Pola la I divisione
di incrociatori e una squadra di caccia che procedono però senza
le necessarie misure di sicurezza;
28-29,
nella notte, mentre il grosso della flotta fa rientro alla volta di
Taranto e la Vittorio Veneto riesce a disimpegnarsi, gli incrociatori
italiani localizzati dal radar subiscono il fuoco delle corazzate
inglesi: colano a picco lo Zara e il Fiume, tocca poi
al Pola e ai cacciatorpedinieri Alfieri e Carducci.
28, in Africa settentrionale inizia
l'offensiva delle truppe italo-tedesche comandate dal feldmar.llo
E.
Rommel.
30,
Budapest, poiché per l'attacco contro la Jugoslavia è
necessario compiere la marcia di avvicinamento delle truppe tedesche
su territorio ungherese, F.W.E.
Paulus, come rappresentante dello SM tedesco,
conduce una trattativa con il capo di SM ungherese, gen.
Werth, e con i competenti capi copartimento
dello SM ungherese, per concordare le concrete misure
militari per un intervento congiunto.
All'inizio della primavera, in vista dell'operazione "Barbarossa",
la 9ª, 16ª e 6ª armata vengono sostituite dall 1V,
7ª e 1ª.
Aprile
Tentativo di colpo di stato filotedesco e antibritannico in Irak,
capeggiato da Rashid Ali el Kilani
(maggio compreso).
1°,
le truppe italiane abbandonano l'Asmara;
3-4, le truppe comandante da E. Rommel riprendono Bengasi.
5,
trattato di amicizia e di non aggressione tra Jugoslavia e Unione
Sovietica;
lo stesso giorno F.W.E. Paulus e il ministro della guerra ungherese col.
gen. Vitéz Bartha, definiscono
i loro accordi;
6-17,
occupazione tedesca della Jugoslavia:
i bombardieri della 4ª Luftflotte decollano dalle loro
basi in Romania per bombardare Belgrado (dopo tre giorni di bombe
perderanno la vita 17.000 persone).
Le truppe britanniche entrano ad Addis Abeba.
6-27,
occupazione italo-germanica della Grecia
continentale.
8,
con la caduta di Massaua, l'intera Eritrea è occupata dalle
truppe britanniche.
9, i tedeschi occupano
Salonicco; capitolazione delle forze armate greche della Tracia.
Gli Stati Uniti creano basi militari nella Groenlandia sud-occidentale.
10, i tedeschi occupano
Zagabria e costituiscono in Croazia uno stato filonazista governato
dal collaborazionista A.
Pavelic con l'appoggio dei fascisti "ustascia".
10-12, le truppe di E. Rommel completano la riconquista della Cirenaica
ed entrano a Bardia; inizia l'assedio di Tobruk, dove la guarnigione
inglese (truppe australiane) riesce a respingere tre attacchi italo-tedeschi,
ma falliscono i tentativi di riprendere l'offensiva dall'Egitto fino
a liberare la città.
L'Ungheria dichiara guerra alla Jugoslavia.
13,
le truppe tedesche del gen. E. von Kleist occupano Belgrado; patto di non aggressione
tra Unione Sovietica e Giappone.
14, le truppe italiane
riconquistano Coriza;
17, capitolazione dell'esercito
jugoslavo;
18,
il governo britannico dichiara che la RAF colpirà Roma, se
Atene o Il Cairo saranno bombardate;
19, la Bulgaria dichiara
guerra alla Grecia;
21-22,
capitolazione delle forze armate greche dell'Epiro e della Macedonia;
23,
il governo greco si trasferisce a Creta;
24-2 mag.,
prima che la XII armata tedesca completi la fulminea occupazione della
Grecia, 26.000 uomini dell'esercito britannico (molti australiani
e neozelandesi) e 14.000 greci vengono evacuati nell'isola di Creta;
l'aviazione tedesca impedisce i regolari rifornimenti;
25,
"Operazione Mercurio": A. Hitler dirama la sua Direttiva n. 28 in cui dichiara: «Deve
esser subito preparata un'operazione denominata "Mercurio"
per occupare l'isola di Creta che servirà come base aerea contro
le forze inglesi del Mediterraneo orientale».
[L'attacco iniziale contro Creta dovrebbe essere eseguito dalle
truppe paracadutiste ed aerotrasportate dell'XI Fliegerkorps
al comando del gen. Kurt Student, sostenute
dagli aerei d'assalto dell'VIII Fliegerkorps, comandato dal
barone Wolfram von Richthofen. Si stima
che mediante l'impiego di 500 trimotori Junkers
52 da trasporto e di 230 alianti D.F.S. rimorchiati, l'XI
Fliegerkorps potrebbe gettare dall'alto o deporre a terra
circa 16 mila uomini. Inoltre si pensa di sbarcarne altri 7.000,
via mare.
I gruppi d'assalto dell'VIII Fliegerkorps costituiscono nel
loro insieme una massa di oltre 400 bombardieri di tipo medio e
da picchiata e di circa 250 aerei da caccia e ricognizione.]
27,
le truppe tedesche entrano ad Atene;
28, l'isola di Corfù
è occupata da truppe italiane; la campagna di Grecia è
costata all'Italia circa 40.000 tra morti e dispersi, e oltre 60.000
tra feriti e congelati.
Maggio
La regione di Lubiana e la Dalmazia sono annesse all'Italia.
1, gli italiani occupano
l'isola di Cefalonia, presidiata poi dalla divisione Acqui al comando
del gen. A. Gandin (10.000 soldati e
525 ufficiali) in ottemperanza alle clausole dell'armistizio con la
Grecia;
2,
con l'occupazione del Peloponneso, le truppe tedesche completano la
conquista della Grecia continentale.
5, sotto l'offensiva delle truppe
britanniche, gli italiani hanno dovuto abbandonare la maggior parte
del territorio etiopico; dopo cinque anni di esilio, il sovrano d'Etiopia,
Hallé Selassié, fa ritorno
ad Addis Abeba.
Il Comitato centrale del Partito comunista jugoslavo decide la resistenza
armata contro i tedeschi, affidandone la direzione a Tito.
6,
gli Stati Uniti estendono anche alla Cina la "legge affitti e
prestiti".
9, la Convenzione di Tokio
pone fine al conflitto tra Thailandia e Indocina francese: il governo
di Vichy è costretto dalle pressioni giapponesi a cedere alla
Thailandia, alleata del Giappone, parte del Laos e della Cambogia.
9-10,
pesanti bombardamenti sulle città britanniche; circa 1500 morti
a Londra.
10, L'amicizia tra H.
Göring e A. Hitler, gia intiepiditasi dopo il fallimento della Luftwaffe
nella Battaglia d'Inghilterra
si è raffreddata ulteriormente quando A. Hitler ha dichiarato di voler attaccare la Russia. Ed ora
il vicepresidente del partito nazista R.
Hess, fugge dalla Germania in Inghilterra.
11, il gerarca nazista
R.
Hess si paracaduta in Inghilterra, dicendosi latore di
un piano di pace: viene arrestato; la sua iniziativa si rivelerà
priva di fondamento.
Le truppe tedesche completano l'occupazione delle isole greche,
a eccezione di Creta e della colonia britannica di Cipro.
17, le truppe italiane
asserragliate sul massiccio etiopico dell'Amba Alagi sono costrette
alla resa.
20,
all'alba, all'insaputa degli alleati italiani, centinaia di di Messerschmitt
109 e 110, provenienti
dal mare si precipitano all'attacco delle difese di Creta; subito
dopo giungono le formazioni degli Junkers
87 e degli Heinkel
111 che bombardano gli aeroporti di Maleme e Candia;
le fanterie britanniche registrano solo pochi morti e feriti mentre
le postazioni di artiglieria sono state colpite e messe fuori uso;
arrivano però ora i trimotori Junkers
52 che rombando a soli 100 metri d'altezza, sganciano gli
alianti rimorchiati che vanno a posarsi sulle spiagge con il loro
carico di armati; altri meno fortunati finiscono in mare o vanno
a fracassarsi sugli uliveti; contemporaneamente centinaia di paracadutisti
stanno per atterrare sugli aeroporti di Maleme, sulla vallata di
Prigione, vicino a La Canea, e sulla penisola di Acrotiri.
Il gen. Meindl che ha assunto il comando
della zona di Maleme viene gravemente ferito, mentre il gen. Sussmann
che avrebbe dovuto installarsi nella zona di La Canea rimane ucciso
quando l'aliante che lo trasporta va a fracassarsi sull'isoletta
di Egina.
Le truppe che presidiano Creta, al comando del gen. britannico
B.C. Freyberg, resistono e infliggono
gravi perdite all'XI Fliegerkorps del gen. K.
Student;
durante la notte
21-29,
battaglia aeronavale di Creta: nella fase inziale la Royal Navy riesce
ad affondare numerose navi tedesche per il trasporto truppe (al largo
della Baia di Suda circa 1.500 soldati tedeschi perdono la vita),
ma i tedeschi prendono il sopravvento grazie alla superiorità
aerea della Luftwaffe nella zona;
22,
l'aeroporto di Maleme continua a restare in mani tedesche ma, battuto
da un intenso fuoco di artiglieria, non può essere utilizzato
per sbarcarvi truppe;
Berlino, Hans Jeschonnek decide, con
l'approvazione di H. Göring, lo sbarco dal cielo di un'intera divisione di
truppe alpine; il compito di proteggere l'operazione è affidato
al già esausto VIII Fliegerkorps di Wolfram
von Richthofen con l'ulteriore compito di fornire appoggio
ad altri attacchi di paracadutisti su La Canea e sulla Baia di Suda;
al mattino gli Junkers 52
da trasporto ricompaiono nel cielo di Maleme e ad uno ad
uno cominciano ad atterrare nonostante il fuoco accanito dell'artiglieria
britanniica: ogni aereo sbarca in fretta e furia i suoi 40 soldati
tornando poi immediatamente a decollare tra un inferno di granate;
molti aerei vengono colpiti o precipitano immediatamente prima dell'atterragggio
o subito dopo il decollo; in poche ore l'aeroporto di Maleme e i
suoi immediati dintorni sono disseminati di rottami e di carcasse
fumanti;
ma gli Junkers 52
continuano incessantemente il loro lavoro facendo affluire sempre
nuovi uomini e nuovi materiali;
23,
gli attaccanti riescono ad occupare l'aeroporto di Maleme;
dopo quattro giorni trascorsi senza che un solo aereo britannico
abbia fatto la sua apparizione sul'isola, sei Hurricane
e pochi Blenheim
vengono inviati a Creta dal Nord Africa con l'ordine di atterrare
a Candia e di usare quell'aeroporto come base per una serie di azioni
intese a sconvolgere gli sbarchi di truppe tedesche a Maleme; questa
piccola forza aerea riesce a sopravvivere soltanto 24 ore;
capitolazione definitiva dell'esercito greco.
24-27,
nel Mare del Nord, l'incrociatore britannico Hood viene affondato
dopo aver intercettato le corazzate tedesche Bismarck e Prinz
Eugen; dopo una caccia serrata la Bismarck viene affondata,
mentre l'altra corazzata sarà costretta a rifugiarsi nel porto
di Brest.
26, Creta, tutte le difese
inglesi dell'isola sono giunte al limite della resistenza mentre le
truppe tedesche aviotrasportate hanno raggiunto i 20.000 uomini;
27-28,
Parigi, viene sottoscritto un accordo di collaborazione militare tra
governo di Vichy e Germania nazista.
27-1
giu., Cipro, il comando inglese, persa la partita, decide di
evacuare l'isola verso l'Egitto;
28,
la Flotta del Mediterraneo riceve ordine di portarsi a Creta per evacuare
i soldati britannici superstiti;
29,
Creta, la notte, unità navali avvicinatesi alla spiaggia di
Sfakion prendono a bordo circa 6.000 soldati britannici;
30-3 giu.,
Iraq, stroncata la rivolta, si insedia un nuovo governo con l'appoggio
britannico.
31,
Creta, vengono evacuati altri 1.500 soldati britannici;
Atene, due patrioti greci ammainano la bandiera nazista sull'Acropoli.
Il gen. finlandese Heinrichs, che
abita in un albergo a Salisburgo, tratta con l'OKW ma non viene
ricevuto dal Führer. Le trattative si svolgono in presenza
dell'addetto militare finlandese, col. Tapola,
e dei generali Keitel, Jodl
e l'amm. Bürkner capo del
compartimento esteri dell'OKW.
Il barone Gustaf Mannerheim (1867-1951),
ex gen. di cavalleria dell'esercito imperiale russo, mar.llo di
Finlandia, è il comanante supremo delle forze armate filandesi.
Il gen. Heinrichs è ora e comandante
in capo dell'Armata di Carelia.
Giugno
1°, Creta, un ultimo contingente di circa
4.000 uomini viene evacuato;
i tre incrociatori e i sei cacciatorpediniere che hanno imbarcato
all'alba la guarnigione di Candia, vengono ripetutamente attaccati
da bombardieri tedeschi, durante la rotta di ritorno su Alessandria:
sono affondati gli incrociatori Fiji e Gloucester
e quattro cacciatorpediniere, danneggiate le corazzate Valiant
e Warspite, l'incrociatore Orion e la portaerei Formidable;
[Altre fonti: gli incrociatori Orion e Ajax sono gravemente
danneggiati mentre il cacciatorpediniere Hereward, crivellato
dalle bombe, cola a picco nel pomeriggio];
comunque la Flotta del Mediterraneo riesce a portare in salvo in
Egitto 16.500 soldati britannici.
Bilancio:
- gli inglesi perdono 15.000 uomini (un quinto di quelli evacuati
dall'isola vengono poi uccisi o feriti durante gli attacchi aerei
alle navi),
- i tedeschi ne perdono 6.500 più altri 5.000 sulle navi durante
il tentativo di approdare a Creta.
[Altre fonti: 3.600 uomini delle truppe aviotrasportate, 320 tra
piloti e personale di volo della Luftwaffe]
La Flotta del Mediterraneo riesce comunque a portare in salvo in
Egitto 16.500 soldati britannici.
La Luftwaffe perde 200 aerei
da trasporto (circa la metà della flotta aerea d'invasione)
oltre ad un numero iprecisato di alianti e di piccoli aeroplani
di diverso tipo.
[L'Alto Comando tedesco, dopo aver espresso il suo compiacimento
per la vittoria, dichiara tuttavia che il possesso dell'isola di
Creta non vale di per se stesso la perdita dell'XI Fliegerkorps
di H. Göring e subito dopo A. Hitler fa ritirare la maggior parte delle truppe e delle
forze aeree presenti nell'isola trasferendole ad est.
Creta è invece un punto di inestimabile valore strategico:
domina l'intera penisola balcanica; pone Cipro, Alessandria, il
Cairo e Suez entro il raggio d'azione dei bombardieri medi tedeschi
e minaccia la Turchia ed i Dardanelli.]
2, pesanti bombardamenti
su Manchester.
Il governo di Vichy emana leggi contro gli ebrei, analoghe a quelle
tedesche e italiane.
8,
truppe della Francia libera e britanniche invadono la Siria e il Libano.
11, il Führer emana
la disposizione n. 32;
12-13, avvengono i primi
invii di armi tedesche alla Finlandia.
Il maggior gen. Erich Buschenhagen,
insieme con il tenente gen. dottor Waldemar
Erfurth (finora capo dell'amministrazione V nello SM
dell'esercito, dal 13 giugno capo dei collegamenti Nord-Finlandia
e nel 1942-44, gen. tedesco presso il comando supremo finlandese)
e il suo capo di SM, si reca da Königsberg a Helsinki
dove s'incontra con il gen. Heinrichs.
14,
nella cancelleria del Reich, davanti ai comandanti della Wehrmacht,
il Führer espone la sua idea: è convinto che con il possesso
dei territori dell'Ucraina e del Caucaso, economicamente più
importanti, la Gran Bretagna considererà disperata la sua lotta
contro la Germania e si dichiarerà disposta alla pace.
[Nel Caucaso le zone di Maikop e Grosny hanno una importanza secondaria,
mentre la parte più preziosa è quella presso Baku,
lontano, nell'Azerbaigian, sul Mar Caspio.]
15-17,
fallisce con gravi perdite una controffensiva britannica lanciata
dal territorio egiziano verso Tobruk.
17,
viene emanato l'ordine che fissa al giorno 22 giugno l'inizio dell'
"operazione Barbarossa";
18, patto di non aggressione
tra Germania e Turchia.
20, riconquista
di Tobruk;
21, le truppe alleate entrano
a Damasco.
ore 23:00, il segnale definitivo in codice, relativo all'attuazione
ed all'inizio della "Barbarossa", Dortmund, Mohn, Kresse,
Aster, giunge ai comandi dei tre Gruppi d'Armata…
22, inizia
la campagna di Russia;
[sarebbe dovuta iniziare i giorno 5 maggio]
con la mira di impossessarsi delle miniere degli Urali, del petrolio
di Baku e del grano dell'Ucraina, la Germania invade l'URSS, dando
inizio alla "operazione Barbarossa".
L'Alto Comando tedesco ha valutato la consistenza complessiva militare
sovietica in:
- 160 divisioni di fanteria
- 30 divisioni di cavalleria,
- 35 brigate di mezzi corazzzati e motorizzati;
anche se i servizi di sicurezza sovietici sono sempre riusciti ad
impedire che si conoscessero dati esatti circa l'aviazione russa
si stima abbiano:
- 8.000 aerei ca, di cui 3.000 caccia, 2.500 tra assaltatori e bombardieri
medi e leggeri, 500 tra aerei da ricognizione e collegamento con
l'esercito, 1.500 bombardieri pesanti o aerei da trasporto ma tutti
antiquati;
(in pratica circa il doppio di quanti ne dispone H. Göring; deficienza compensata dalla mancanza di esperienza
bellica e di moderni velivoli da parte russa).
Da non dimenticare tuttavia che la guerra civile spagnola ha permesso
alla Luftwaffe di fare esperienza
ma anche all'Armata Rossa; quest'ultima, resasi conto ben presto
che le proprie industrie aeronautiche erano rimaste molto arretrate
rispetto ai tempi è pronta ora a mettere in campo:
- caccia monoposto Lavochkin
LA e poi LAGG;
- bimotore Petlyakov PE.
2 (uno dei migliori apparecchi di bombardametno medio di
tutta la II guerra mondiale);
- Ilyushin IL. 2 Sturmovich
(un velivolo d'appoggio, il migliore del mondo nel suo genere).
[Da notare che al momento dell'attacco esistono ancora in linea,
presso numerosi reparti caccia, i vecchi I.
15 ed I. 16
e presso molte unità da bombardamento gli SB.
3 ed i grossi quadrimotori TB.3
classificati bombardieri pesanti ma in realtà utilizzabili
solo come aerei da trasporto.
Spiegamento delle forze aeree tedesche:
- 3.000 aerei di cui 1.000 sono bombardieri medi, bimotori; 350
bombardieri in picchiata; 600 caccia monomotori; 700 ricognitori;
oltre 350 caccia pesanti bimotori e velvoli da trasporto.
Ognuno dei tre Gruppi d'Armata destinati ad investire la Russa ha
a disposizione una delle seguenti Luftflotten (flotte aeree):
- 4ª, gen. Lohr;
- 2ª, gen. Kesselring;
- 1ª, gen. Keller.
Le tre Luftflotten dispongono in totale di circa 1.300 aerei
tra i quali molti caccia dell'ultimo tipo del Messerschmitt
109 (contraddistinto dalla lettere "F", che raggiunge
la velocità massima di 700 km/h) ed un gran numero di Dornier
17 e Heinkel 111
impiegati per la ricognizione lontana.
Quasi tutte le 17 divisioni corazzate, nella loro spinta offensiva
verso l'est possono usufruire di un ulteriore vantaggio costituito
da un servizio aereo di ricognizione ravvicinata svolto da un'unità
che ha in dotazione gli Henschel
126 od i Focke-Wulf
189, con piloti ed equipaggi espertissimi negli avvistamenti
e nei collegamenti con le forze di terra.
Poiché i bombardieri in picchiata Junkers
87 dell'VIII Fliegerkorps nelle campagne di Grecia
e Jugoslavia erano stati nuovamente impiegati con successo, Wolfram
von Richthofen pensa bene di poterli utilizzare anche nell'offensiva
contro la Russia. Ma l'aiuto più diretto per la Wehrmacht
si pensa possa essere fornito da un'unità Schlachtflieger
di biplani Henschel 123
e dai mitragliamenti contro il nemico effettuati dalla caccia.
Tutto è pronto quindi per una campagna militare che si svilupperà
su di un fronte di oltre 3.700 chilometri, dal Danubio fino al Mar
Baltico ed al nord di Leningrado.
ore 03:30, all'ora "zero" dell'offensiva all'est
fissata per la Wehrmacht, lungo l'intero fronte si scatena
il bombardamento prelimianre e preparatorio di artiglieria, poi,
con matematica precisione, i tre Gruppi d'Armata cominciano a penetrare
in Unione Sovietica:
- Gruppo d'Armata Centro (gen. F. von Bock) punta subito in profondità in direzione
di Mosca;
- Gruppo d'Armata Sud (gen. K.R.G. von Rundstedt) ha come obiettivo l'occupazione delle pianure
ucraine;
- Gruppo d'Armata Nord (gen. W. von
Leeb) attacca in direzione di Leningrado.
Mentre gli Einsatzkommandos (dietro al fronte) e i Totenkopf
(nei campi di concentramento) sterminano tutti coloro che vengono
considerati nemici del Reich, le Waffen SS combattono coraggiosamente
(soprattutto quando le sorti muteranno e l'Armata rossa contrattaccherà).
Le Waffen SS poste sotto il comando dell'OKW vengono
lanciate in battaglia e quasi sempre in testa alle truppe d'assalto;
a parte questo temibile onore, nulla le distingue dalle divisioni
della Wehrmacht. Nulla tranne le perdite elevate che subiscono.
[Léon Degrelle, capo dei Rexisti
belgi arruolati nelle SS
dichiarerà che "al fronte la vita di un ufficiale delle
Schutzstaffen non oltrepassava i due mesi".] Le forze corazzate tedesche travolgono le difese sovietiche; la
fortezza di Brest-Litovsk resisterà un mese; anche Italia
e Romania entrano in guerra a fianco dei tedeschi;
22-23,
i governi britannico e americano dichiarano il loro appoggio all'Unione
Sovietica nella lotta contro la Germania nazista;
23-1 lug.,
il gruppo armate del nord (III corpo corazzato e due armate al comando
del feldmar.llo W. von Leeb) inizia una
violenta offensiva contro la Lituania per aprirsi la strada fino a
Leningrado; in pochi giorni la Lituania, la Lettonia e la Bielorussia
sono invase dai tedeschi che occupano Vilnius, Kaunas, Riga e Minsk,
e continuano la loro avanzata; la resistenza sovietica è annullata.
L'anti-Komintern diviene nuovamente operante.
24,
la Slovacchia dichiara guerra all'Unione Sovietica;
26, la Finlandia dichiara
guerra all'Unione Sovietica; parte per il fronte russo il primo contingente
del corpo di spedizione italiano, che B.
Mussolini ha voluto affiancare ai tedeschi;
27, l'Ungheria dichiara
guerra all'Unione Sovietica; reparti romeni entrano in Bessarabia;
30,
il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica;
Luglio
3, alle truppe sovietiche in ritirata è dato l'ordine
di attuare la tattica della "terra bruciata", affinché
nulla di utilizzabile cada in mano tedesca; Stalin
chiama i sovietici che si trovano nei territori occupati a costituire
formazioni partigiane per colpire le retrovie del nemico e sabotarne
le linee di rifornimento.
4, in Africa orientale,
i reparti italiani rimasti isolati a Dembidolo sono costretti alla
resa.
4-22, le truppe tedesche sfondano
la "linea Stalin", invadono l'Estonia e dilagano fino al
lago Ilmen e a Smolensk (intorno a questa città la battaglia
infurierà fino a settembre); i sovietici presi prigionieri
sono oltre 300.000;
7,
primi combattimenti tra partigiani jugoslavi e reparti tedeschi; nei
mesi successivi si moltiplicheranno i moti insurrezionali contro gli
occupanti tedeschi e italiani in Serbia e Montenegro; le rappresaglie
nazifasciste saranno feroci.
7-8, truppe americane sostituscono
quelle britanniche in Islanda.
9, conquista di
Minsk;
10, le truppe finlandesi
attaccano i sovietici in Carelia;
12,
firmato a Mosca un accordo di cooperazione tra Unione Sovietica e
Gran Bretagna.
14, il comandante delle
truppe di Vichy in Siria firma l'armistizio con gli alleati;
15, le truppe alleate
entrano a Beirut.
Conquista di Smolensk.
16, Grecia, contro
le truppe d'occupazione tedesche e italiane comincia ad operare l'
ELAS (Ethnikòn Laikon Apeleftherotikon Soma) "Corpo nazionale
popolare di liberazione", organizzazione militare della resistenza
greca facente capo al "Fronte nazionale di liberazione"
(EAM) che raggruppa elementi di vario orientamento politico,
in maggioranza comunisti.
18,
il Comitato centrale del Partito comunista sovietico decide di iniziare
la resistenza armata nei territori occupati dai tedeschi; a Londra
viene concluso un accordo tra governo sovietico e governo cecoslovacco
in esilio per la costituzione di reparti cecoslovacchi in territorio
sovietico;
22, primo bombardamento
aereo tedesco su Mosca.
24-27,
con l'accordo del governo di Vichy, reparti giapponesi occupano basi
militari e aeroporti nell'Indocina meridionale.
25-26, fallisce un'incursione
notturna di mezzi d'assalto italiani nel porto di Malta; dinanzi al
porto della Valletta muoiono Tesei e
Vittorio Moccagatta. con altri tredici
uomini, uccisi alle raffiche degli Hurricane
o saltati in aria coi barchini centrati dalle artiglierie.
28,
la Finlandia rompe le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna.
30, a Londra viene concluso
un accordo tra governo sovietico e governo polacco in esilio, che
stabilisce la riorganizzazione di un esercito polacco in territorio
sovietico;
Il pilota Werner Molders (con oltre
cento vittorie al suo attivo, escluse quelle ottenute nella gerra
di Spagna) viene decorato della Croce di Cavaliere con Spade, Fronde
di Quercia e Brillanti (primo soldato del Reich a ricevere queste
insegne).
[Quasi contemporaneamente viene trasferito sul Fronte Orientale
per assumere la carica di Ispettore delle Forze Caccia con sede
presso il Ministero] Fanno la loro apparizione nei cieli della Manica i primi Focke-Wulf
190, armati con quattro mitragliatrici MG
17 che sparano attraverso il disco dell'elica, due sistemate
all'attaccaura delle ali con la fusoliera, e due nella parte superiore
della fusoliera stessa, davanti al posto di pilotaggio; sono affidati
ai piloti del 2° e del 26° Jagdgeschwader, in sostituzione
dei vecchi Messerschmitt
109.
Agosto
4, truppe tedesche e romene assediano Odessa, che
resisterà per oltre due mesi; il Corpo di spedizione italiano
in Russia (CSIR) forte di 62 mila uomini, tre divisioni Pasubio,
Torino e Celere al comando del gen. G.
Messe, si porta in zona di operazioni: sarà inizialmente
impiegato nel basso corso del Donets;
8,
in Ucraina, 20 divisioni sovietiche accerchiate dai tedeschi nella
sacca di Uman devono capitolare: oltre 100.000 prigionieri;
10,Stalin
assume la carica di comandante supremo delle forze armate.
14,
in un incontro a bordo della nave Potomac, nella baia di Argentia,
sulla costa dell'isola di Terranova, F.D.
Roosevelt e W. Churchill concordano il testo della "Carta atlantica",
che fissa gli obiettivi della guerra contro l'Asse, in cui ormai anche
il governo americano prevede di essere coinvolto entro breve tempo.
16,
viene stipulato un accordo commerciale tra governo sovietico e governo
britannico; l'Unione Sovietica accetta il piano di aiuti proposto
da Stati Uniti e Gran Bretagna.
I tedeschi occupano Novgorod;
18-24, violenti combattimenti
sul Dniepr, nel settore di Gomel.
25-27,
russi e inglesi entrano in Iran.
27,
truppe tedesche occupano Tallinn, capitale dell'Estonia; in Unione
Sovietica viene soppressa la Repubblica autonoma dei tedeschi del
Volga (saranno deportati in gran parte nel Kazakhstan);
30, caduta Tallinn, i tedeschi
puntano a sud di Leningrado riuscendo a superare la resistenza dei
centri attorno al lago Ilmen; i sovietici (al comando del gen. K.E.
Vorošilov) pressati anche da nord dalle truppe finlandesi,
alleate dei tedeschi, che hanno conquistato Vyborg, abbandonano la
Carelia e si asserragliano a Leningrado con 200.000 uomini;
in poco più di due mesi di guerra contro l'Unione Sovietica
i tedeschi hanno già perso oltre 400.000 uomini;
Settembre
4, le truppe finlandesi occupano buona parte della
Carelia, ma decidono di non attaccare Leningrado;
8, Leningrado, i
tedeschi occupano la fortezza di Schlüsselburg e tagliano ogni comunicazione
della città con il resto del paese: inizia l'assedio che durerà
28 mesi (sarà definitivamente spezzato solo all'inizio
del 1944) e costerà 630.000 morti.
8-14,
conferenza clandestina della Resistenza albanese a Tirana.
10,
inizio della battaglia di Kijev [vedi box Russia];
Membri superstiti delle forze armate greche costituiscono le formazioni
partigiane dell'EDES.
17,
Teheran viene occupata da reparti britannici e sovietici.
18-19, dopo furiosi combattimenti
le truppe tedesche occupano Kiev; il governo sovietico richiama alle
armi tutti gli uomini dai 16 ai 50 anni.
19-20,
mezzi d'assalto italiani penetrano nel porto di Gibilterra e affondano
tre navi; è J.V.
Borghese, con il suo Sciré
a portare i tre "maiali".
26,
si conclude la grande battaglia di annientamento intorno a Kiev;
27, il governo sovietico
riconosce la Francia libera. In Grecia l'EAM organizza le formazioni
partigiane dell'ELAS (Esercito di liberazione nazionale greco).
con la caduta di Gondar (capoluogo della provincia di Beghemeder),
fine dell'Impero italiano [dopo 6 anni e 4 mesi];
29-1°
ott., conferenza di Mosca: Stati Uniti, Gran Bretagna
e Unione Sovietica si accordano sulle reciproche forniture militari
e di materie prime;
mentre sono in corso i negoziati tra Giappone e Stati Uniti per
evitare l'entrata in guerra di questi ultimi, il Giappone mette
allo studio un attacco preventivo su Pearl Harbor avente come scopo
il danneggiamento totale della flotta statunitense in modo di assicurare
il controllo dei mari al Giappone.
Ottobre
2, le truppe tedesche si dirigono verso Mosca;
"battaglia di Mosca"
inizia l'operazione "Tifone":
- forze tedesche, al comando del feldmar.llo F. von Bock: 77 divisioni delle quali 14 corazzate e 8 motorizzate
con 1700 carri armati, e relativa aviazione, con quasi mille caccia;
- forze sovietiche, agli ordini del gen. G.K.
Zukov: 35 divisioni con la metà dei carri e dell'aviazione
avversaria;
mentre l'avanzata tedesca si sviluppa lungo l'asse di Vjazma, i
sovietici possono disporre di nuove truppe fresche affluite da est.
3,
il Montenegro occupato diventa protettorato italiano.
8,
il comandante d'armata K.-H.
von Stülpnagel si ammala ed è costretto
ad abbandonare l'incarico;
10, i tedeschi investono
il fronte difensivo di Mozajsk e dopo aver sfondato in più punti riescono
ad arrivare quasi alle porte della città;
gli eserciti del gen. Govorov respingono
il corpo corazzato di F. von Bock;
la 32ma divisione fucilieri del gen. Polosukin
ferma l'avanzata di 300 carri armati tedeschi;
17,
truppe tedesche e romene occupano Odessa, evacuata via mare da sovietici,
dopo oltre due mesi di durissimi combattimenti.
Scioperi operai a Praga.
18,
a Tokio è costituito il governo del gen. Hideky
Tojo.
18-15 nov.,
il gen. F. von Bock si prepara a dare l'assalto a Mosca facendo convergere
sulla città circa 35 divisioni, con oltre 500 mila uomini e
ingenti mezzi corazzati;
19, a Mosca viene
proclamato lo stato d'assedio; Stalin
resta in città, ma il governo, il corpo diplomatico, donne,
vecchi e bambini sono evacuati;
25, le truppe tedesche
entrano a Karkov;
mentre il grosso delle truppe naziste operanti sul fronte meridionale
russo avanzano verso il Donec, l'XI armata del gen. E.
von Manstein, appoggiata da unità romene, inizia sull'istmo
di Perekop l'attacco contro le linee russe che proteggono l'accesso
alla Crimea;
29, battuti i sovietici,
conquistano la Crimea tranne Sebastopoli;
30-31,
inizia l'assedio di Sebastopoli che durerà due mesi;
nei primi quattro mesi di guerra sul fronte orientale i tedeschi
hanno perso circa 700 mila uomini, i sovietici oltre 4 milioni;
Novembre
All' anti-Komintern aderiscono ora anche Bulgaria,
Romania, Slovacchia, Croazia, Finlandia e dei governi-fantoccio della
Danimarca e della Cina di Nanchino.
7,
gli Stati Uniti estendono all'Unione Sovietica la "legge affitti
e prestiti".
9,
i tedeschi occupano Yalta.
11, il Führer emana
la disposizione n. ?;
12,
la Bulgaria dichiara guerra alla Gran Bretagna.
15-16, (segue battaglia
di Mosca) i tedeschi lanciano la seconda ondata d'attacco e cercano
di aprirsi un varco sul lato meridionale del dispositivo di difesa
attraverso la città di Tula presidiata accanitamente anche dalla popolazione;
in seguito il gen. H. Guderian, che comanda le forze corazzate tedesche, tenta
un nuovo sfondamento a sud di Mosca ma incontra una fortissima resistenza:
arrivano fino a 20 chilometri dal Cremlino; la temperatura intanto
è scesa a -20°C (segue dicembre).
17, Ernst
Udet si suicida;
[Dopo i guai causati dall'Heinkel
177, dimostratosi inadeguato tanto da essere eliminato dalla
produzione, e i disastri provocati dal Messerschmitt
210, già ina gosto era giunto al limite estremo della
resitenza: litigi con gli Ufficiali dello SM, dispute
irose con gli industriali aeronautici per avere i materiali necessari,
si era detto pronto a rassegnare le dimissioni in favore di Erhard
Milch o di chiunque altro. Al Dipartimento Tecnico della
Luftwaffe è già
stato silurato il gen. Tschersich e
subito dopo il capo di SM, gen. Floch,
trasferito al fronte russo con procedura d'urgenza. Ma H. Göring non ha accettato le sue dimissioni.]
Pronto il comunicato ufficiale di J.P.
Goebbels: «Il
gen. Ernst Udet, addetto al Dipartimento Materiali e Forniture della
Luftwaffe, è rimasto ucciso mentre sperimentava una nuova arma.
Egli è deceduto a seguito delle ferite, durante il trasporto
all'ospedale […] il Führer ha ordinato il funerale
di Stato per questo valoroso aviatore […]
il Führer ha deciso che il
suo nome venga assegnato al 3° Jagdgeshwader in modo che
la memoria dell'eroe possa venir direttamente tramandata e perpetuata.»
Ai funerali la guardia d'onore è composta dai migliori assi
della Luftwaffe, tra i
quali Adolf Galland, Lützow,
Oesau e Pelz.
Attorno al catafalco le più alte cariche del Reich: H. Göring, J.P.
Goebbels, Jeschonnek, e molti
altri esponenti dell'aeronautica, dell'esercito e del partito.
18-11 dicembre,
inizia una nuova controffensiva dell'armata britannica, comandata
dal gen. Auchinleck in Cirenaica: battaglia
della Marmarica.
22, le truppe tedesche
occupano Rostov.
Da Dresda arriva la notizia che il gen. Wilberg
è rimasto ucciso quando il Messerschmitt
Taifun, che egli pilotava personalmente, diretto a Berlino
per partecipare ai funerali di Ernst Udet
era precipitato infrangendosi al suolo durante un terribile uragano.
Otto giorni dopo il funerale di Ernst Udet
giunge a H. Göring un'altra brutta notizia: anche l'asso degli assi
della caccia, il gen. Werner Molders,
ha perso la vita in un incidente di volo (come il suo predecessore,
il leggendario Oswald Boelcke).
[Chiamato da H. Göring, per partecipare ai funerali di Ernst
Udet era partito subito dalla Crimea,dove si trovava
a dirigere le azioni di guerra della Luftwaffe,
servendosi di un bombardiere Heinkel
111 adattato ad aereo da trasporto. In seguito a vari incidenti
tecnici l'aereo, prima costretto ad atterrrare a Lemberg e poi a
Breslavia, precipita a cinquanta metri dal suolo: Werner
Molders rimane ucciso sul colpo; perdono la vita anche il
pilota ed il motorista mentre si salvano il radiotelegrafista e
l'aiutante di campo del generale.]
23-27,
Tobruk, dopo che l'VIII armata britannica ha attaccato, con forze
soverchianti, truppe neozelandesi raggiungono la città da sud.
26,
i servizi segreti americani [forse??] non prevedono un attacco giapponese
nella zona di Pearl Harbor dove mancano dunque adeguate misure di
sicurezza e di difesa;
la flotta giapponese (6 navi portaerei, 2 corazzate e altri mezzi
navali minori), al comando del viceamm. Chuichi
Nagumo, salpano dalle Curili alla volta delle Hawaii, senza
incontrare nel viaggio alcun ostacolo.
27,
con la capitolazione di Gondar, ultimo caposaldo italiano in Etiopia,
termina la campagna britannica in Africa orientale.
29,
la città di Rostov è riconquistata dai sovietici.
Si organizza in Belgio la Resistenza clandestina.
Dicembre
1°, (segue battaglia di Mosca) H. Guderian rivolge il suo sforzo al centro riuscendo a raggiungere
Kutinka a circa 60 km da Mosca, ma viene bloccato dalla V armata del
gen. L.A. Govorov;
il gen. K.R.G. von Rundstedt viene destituito per la sua resistenza alle
visioni strategiche e alle ingerenze tattiche di A.
Hitler; gli viene quindi ordinato di cedere il comando
del gruppo d'armate a W. von Reichenau e viene trasferito al comando della riserva;
3,
dopo violenti combattimenti viene respinta un'offensiva tedesca lanciata
con 10 mila uomini contro i partigiani jugoslavi nella regione di
Ozren.
4, Tobruk, gli italo-tedeschi
devono ritirarsi verso la Tripolitania.
Mosca le cui ore sembravano contate non capitola;
la notte il termometro segna -35 gradi. La Wehrmacht viene colta
del tutto impreparata.
5, all'alba, con 25 gradi
sotto zero, 88 divisioni di fanteria russe, 12 di cavalleria e 1.500
carri armati attaccano le 67 divisioni tedesche. Le linee tedesche
sono sfondate per 18 chilometri a nord di Mosca.
5-7 (segue battaglia di
Mosca) controffensive sovietiche:
1) Tula viene sbloccata e
2) i sovietici sbarcano a Feodosia e riescono a riconquistare la
penisola di Kerc;
i tedeschi sono respinti con gravissime perdite di uomini e di mezzi,
a 200 chilometri da Mosca.
7,
attacco nipponico a Pearl Harbor:
quando il convoglio giapponese arriva a circa 200 miglia dalla base,
dalle portaerei si staccano 183 aerei, che alle 07.55 bombardano
le navi statunitensi in rada; una seconda ondata di 170 aerei giunge
alle 08.40; poiché è domenica mattina, la maggior parte della flotta
americana è presente nel porto e tutti gli aerei si trovano a terra;
l'attacco dura due ore [la dichiarazione di guerra giapponese è
stata presentata a Washington un'ora dopo l'attacco];
delle otto corazzate americane, tre (Arizona, California,
West Virginia) affondano, due si capovolgono e le restanti
tre subiscono danni di varia gravità, numerose altre navi vengono
affondate o danneggiate, mentre 247 aerei sono distrutti o messi
fuori uso senza avere neppure il tempo di levarsi in volo; i giapponesi
perdono soltanto 28 aerei e 5 sottomarini "tascabili"
perché l'unica difesa degli americani è costituita dalle difese
contraeree delle navi;
le perdite degli Stati Uniti ammontano a 1145 feriti e 2330 morti,
la maggior parte dei quali perisce nell'affondamento delle corazzate;
ciò provoca l'intervento in guerra degli Stati Uniti;
[la commissione d'inchiesta istituita dopo il disastro individuerà
gravi responsabilità nei confronti dell'amm. H.
Kimmel e del gen. W. Short,
comandanti delle forze di stanza a Pearl Harbor, nonché difetti
di direzione degli stati maggiori generali].
7-8, il Giappone dichiara
guerra a Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Canada;
i giapponesi attaccano le basi americane nelle isole di Guam e Wake;
7-9,
truppe giapponesi entrano in Thailandia; altri contingenti sbarcano
nei possedimenti britannici in Malacca e Borneo;
9,
il governo nazionalista di Chiang
Kai-shek dichiara guerra alle potenze dell'Asse e ai loro
alleati;
il governo fantoccio di Nanchino mobilita circa un milione di cinesi,
che combattono a fianco delle truppe nipponiche;
10, battaglia
aeronavale di Capo Kuantan: nelle acque della Malesia aerosiluranti
giapponesi affondano le corazzate britanniche Prince of Wales
e Repulse;
truppe giapponesi sbarcano nella penisola di Luzon (Filippine) e
occupano l'isola di Guam; occupano le isole Gilbert;
11, per tre giorni A.
Hitler si è dato da fare per cercare un modo qualsiasi
per eludere le clausole vincolanti del trattato dell'Asse Roma-Berlino-Tokio,
un patto che egli stesso si era illuso dovesse servire proprio a distogliere
gli USA dall'intervenire nella "guerricciola" d'Europa,
cioè un affare personale del solo Führer;
von Ribbentrop riceve Leland
Morris, l'incaricato d'affari americano in Germania, e gli
consegna la dichiarazione ufficiale di guerra contro gli Stati Uniti.
Germania e Italia, alleate del Giappone, dichiarano guerra agli
Stati Uniti. Respinto dalla guarnigione americana un primo tentativo di sbarco
giapponese nell'isola di Wake.
Roma, la Sezione prelevamento del SIM (Servizio Informazioni
Militare) penetra nell'ambasciata degli Stati Uniti in via Veneto
e si impossessa del Black Code (Codice Nero) custodito nella
cassaforte dell'Addetto militare a Roma, col. Normann
E. Fiske. L'azione è diretta dal comandante della
Sezione "P", il maggiore dei carabinieri Manfred
Talamo, uno dei più capaci collaboratori del col.
Cesare Amé del SIM; all'entrata
in guerra gli USA non hanno cambiato il Black Code ritenuto
impenetrabile.
Il Cairo, il col. statunitense Frank
Boner Fellers, ufficiale di collegamento col Comando inglese
in Medio Oriente e con il Comando dell'VIII Armata, trasmette al
Dipartimento USA della Difesa tutti i piani dei suddetti comandi
britannici: usando naturalmete i codice Black Code.
Roma, il SIM a Forte Braschi intercetta e decritta, trasmettendo
quanto d'interesse anche ai tedeschi (Comando Forze Sud a Frascati,
di A.
Kesselring che le riversano in Africa Settentrionale
a E.
Rommel.
16, Kalinin è occupata e viene liberata Ruza.
17, prima battaglia
della Sirte;
forze inglesi (7 incrociatori e 16 cacciatorpediniere di scorta
ad una petroliera diretta a Malta) intercettano un convoglio italiano
di 4 navi cariche di rifornimenti diretto in Libia e scortato da
4 corazzate, 5 incrociatori e 14 cacciatorpediniere; lo scontro
a fuoco dura pochi minuti e non provoca danni alle forze impegnate;
18, lo Sciré di
J.V. Borghese,
partito da La Spezia il 3 dicembre, è davanti ad Alessandria
d'Egitto: si staccano dal sommergibile tre "maiali" guidati
da:
. Luigi Durand De La Penne, tenente
di vascello, che mette fuori combattimento la corazzata britannica
Valiant;
. Antonio Marceglia, capitano, che
affonda la corazzata britannica Queen Elisabeth;
. Vincenzo Martellotta, capitano, che
affonda una petroliera e danneggia l'incrociatore Jervis.
Il felmar.llo gen. Günter von Kluge,
comandante in capo della IV Armata, sostituisce von
Bock come comandante in capo del gruppo di esercito centro.
19, il feldmar.llo
W. von Brauchitsch viene rimosso dall'incarico per divergenze
con A. Hitler che assume personalmente il comando delle armate
tedesche.
Le truppe britanniche rioccupano Dema.
19-25, truppe giapponesi
sbarcano a Hong Kong; la guarnigione britannica si arrende dopo avere
subito pesanti perdite.
20, l'esercito sovietico
riconquista Kalinin e altri centri strategici.
22-14 genn.,
inizia la prima Conferenza di Washington: nei colloqui tra
F.D.
Roosevelt e W. Churchill, che si concluderanno il 14 gennaio 1942,
si progetta la controffensiva alleata in Francia e nel Pacifico.
Gli anglo-americani cominciano già a discutere sul progetto di aprire
un secondo fronte (oltre quello orientale dove si accentua la pressione
sovietica) con un ritorno in forze sul continente europeo, ma la
realizzazione incontra varie difficoltà, sia per la scarsità di
forze a disposizione, sia per la volontà di W. Churchill di aprire un fronte nei Balcani con l'intento
di precedere i sovietici nell'Europa orientale.
Le truppe britanniche rioccupano Bengasi.
I partigiani di Tito
costituiscono la prima brigata dell'Esercito di liberazione jugoslavo.
22-24, nuovi sbarchi giapponesi
nelle Filippine;
le truppe giapponesi occupano l'isola di Wake.
25, il comandante d'armata H.W.
Guderian è destituito da A.
Hitler in seguito alla battuta d'arresto davanti a Mosca;
viene destituito anche il comandante d'armata von
Weichs;
26-30, si sviluppa una
prima controffensiva sovietica in Crimea; il contrattacco sovietico,
sostenuto anche dalla ripresa dell'iniziativa tattica sui fronti di
Leningrado e di Rostov, allontana i tedeschi da Mosca; da questo momento
la concezione tedesca della "guerra lampo" viene messa in
crisi.
31, l'amm. Ch.W.
Nimitz è nominato comandante in capo della flotta
americana nel Pacifico.
Nel 1941 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilterra
circa 22 mila tonnellate di bombe mentre la RAF britannica ne ha
sganciate sulla Germania oltre 30 mila tonnellate.
Nel corso dell'anno i tedeschi hanno distrutto circa 4,4 milioni
di tonnellate di naviglio alleato, perdendo 35 sottomarini. Intanto i Focke-Wulf 190
(il tipo più riuscito è la versione 190-3, motore
stellare BMW, 2.100 HP, velocità massima 765 km/h, quattro
cannoni M G 151 da 20 mm, due mitragliatrici da 13 mm) si sono assicurati
il quasi completo dominio dell'aria nei confronti degli Spitfire
V, in dotazione ai reparti del Comando Caccia della RAF
(Royal Air Force). In dicembre il gen. F.
von Bock è costretto ad abbandonare il comando
del gruppo d'esercito centro a causa di una malattia.
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