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ANNO 1941
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Papa Pio XII
(1939-58)

II Guerra Mondiale
1941
Gennaio
3
, arriva in Italia il X Fliegerkorps della Luftwaffe: è il primo reparto tedesco a entrare in territorio italiano.
4-5, in Cirenaica, Bardia è occupata da truppe australiane e britanniche comandante dal gen. O'Connor.
8, bombardamento della RAF sul porto di Napoli: gravemente colpita la corazzata Giulio Cesare.
10, le truppe greche occupano la cittadina di Klisura, punto chiave delle difese italiane sulla strada per Berati; aerei italiani e tedeschi bombardano pesantemente Malta: affondato l'incrociatore Southampton;
12, aerei britannici provenienti da Malta bombardano l'aeroporto di Catania.
13, a Tokio è costituito il Gran Consiglio di guerra.
16-18, ancora pesanti bombardamenti su Malta.
19, in Africa orientale, le truppe britanniche riconquistano Kassala: inizia l'offensiva britannica in Eritrea.
In Albania, le truppe greche occupano Tomarica e controllano ormai un terzo del territorio albanese.
19-20, Berchtesgaden, avviene un incontro tra A. Hitler, B. Mussolini e fra i rappresentanti militari; vi partecipano per l'Italia il sotto capo di S.M. Generale gen. Guzzoni e per il Reich il gen. Jodl e il mar.llo W. Keitel; per la prima volta si attua la collaborazione italo-tedesca, rinunciando alla guerra parallela fantasticata a Roma;
22, le truppe del gen. O'Connor occupano Tobruk ;nel corso dell'offensiva invernale del gen. A.P. Wavell, la VII divisione corazzata inglese ottiene la resa di Tobruk, base avanzata dello schieramento italiano, con la conseguente cattura di 30.000 prigionieri, 236 cannoni e 87 carri armati;
30, in Cirenaica, le truppe australiane occupano Darna.

Febbraio
3
, in Etiopia, truppe britanniche occupano Agordat; A. Hitler invia in Libia truppe tedesche al comando del mar.llo E. Rommel;
3-4, il mar.llo R. Graziani ordina la ritirata generale dalla Cirenaica; le truppe italiane abbandonano Cirene;
6-7, Bengasi è occupata da reparti australiani e britannici; le truppe italiane in ritirata, accerchiate a Beda Fomm, devono capitolare dopo violenti combattimenti; in due mesi le truppe di O'Connor hanno fatto 115 mila prigionieri e catturato oltre mille cannoni e centinaia di mezzi corazzati.
9, il Lussemburgo è annesso al Reich tedesco. Bombardamento aeronavale di Genova da parte della Royal Navy; bombardamenti su Pisa e Livorno. Riprende con scarsi risultati, l'offensiva italiana in Albania.
11, manifestazioni antinaziste ad Amsterdam.
Il mar.llo R. Graziani abbandona la Libia e viene sostituito dal gen. Gariboldi;
12, arriva in Libia il gen. tedesco E. Rommel;
14, sbarcano a Tripoli i primi contingenti di quello che sarà l' "Africa Korps" tedesco.
17, trattato di non aggressione fra Turchia e Bulgaria; in Somalia le truppe britanniche occupano Berbera;
26-27, in Somalia truppe britanniche e nigeriane entrano a Mogadiscio; tutta la Somalia italiana è occupata.
L'OKW ordina che vengano presi contatti con lo SM finlandese per un accordo su un'operazione congiunta contro l'Unione Sovietica. A questo scopo vengono condotte trattative per mezzo dell'armata Norvegia con lo SM finnico per un'avanzata su Murmansk e verso il Mar Bianco.

Marzo
, trattato tra Thailandia e Giappone.
La Bulgaria aderisce al Patto tripartito; poi vi aderirà anche la Jugoslavia;
1-5, truppe tedesche entrano in territorio bulgaro e si concentrano sul confine greco;
3, Oslo, dopo un viaggio d'ispezione durato 8-10 giorni, vengono stabiliti i particolari delle operazioni per l'avanzata su Murmansk e verso il Mar Bianco;
5, la Gran Bretagna rompe le relazioni diplomatiche con la Bulgaria, in seguito all'autorizzazione all'ingresso delle truppe tedesche;
7, inizia lo sbarco dei rinforzi britannici in Grecia.
9-11, il Senato e il Congresso degli Stati Uniti approvano la "legge affitti e prestiti", per agevolare le forniture di guerra alla Gran Bretagna.
15, Italia, nasce ufficialmente la X Mas, staccandosi dalla I Flottiglia Mas; è comandata dal capitano di fregata Vittorio Moccagatta;
24-8 apr., riconquista della Cirenaica:la controffensiva italo-tedesca del gen. E. Rommel ricaccia gli inglesi oltre il confine egiziano; gli inglesi però non sgombrano Tobruk e vi lasciano un presidio per ostacolare i movimenti del nemico.
25, il governo jugoslavo filotedesco di Cvetkovic, con l'appoggio del reggente Paolo Karageorgevic Albero genealogico, aderisce al Patto tripartito di A. Hitler.
25-26, nella notte, mezzi d'assalto italiani, penetrati nella baia di Suda (costa settentrionale di Creta), affondano due mercantili britannici e danneggiano l'incrociatore York (poi inabissatosi). La nave cisterna Pericles, che ha subito gravissimi danni, è abbandonata durante l'operazione di rimorchio al porto di Alessandria.
26-27, battaglia di capo Matapan" (Peloponneso meridionale):
la flotta italiana, al comando dell'amm. A. Iachino, salpa alla volta del Mar Egeo con l'obiettivo di intercettare i convogli inglesi che dall'Egitto trasportano in Grecia uomini e materiali;
gli italiani vengono erroneamente informati dalla ricognizione aerea che la flotta britannica è ancora ferma al porto di Alessandria e fanno quindi affidamento sulla maggiore velocità della loro squadra e dell'ammiraglia, la corazzata Vittorio Veneto;
a 120 miglia da Messina rimangono però senza scorta aerea quindi privi di notizie sull'avversario.
27, Belgrado, un colpo di stato militare rovescia il governo filotedesco di Cvetkovic, depone il reggente Paolo Karageorgevic e mette al potere il giovane re Pietro II, che ripudia l'alleanza con A. Hitler.
Il Führer comunica lo stesso giorno ai comandanti dell'esercito e della Luftwaffe la sua decisione di annientare la Jugoslavia come organismo statale mediante una campagna-lampo; egli decide di attaccare la Jugoslavia per eliminare il pericolo sul fianco in vista dell'imminente offensiva dalla Bulgaria contro la Grecia, per impossessarsi della ferrovia che da Belgrado conduce per Nisc verso sud, e infine per tenere libera la spalla destra per l'operazione "Barbarossa".
[Le operazioni inizieranno il 6 aprile.]
Conversazioni segrete tra Stati Uniti e Gran Bretagna.
28, segue battaglia di capo Matapan": la terza divisione italiana avvista 4 incrociatori inglesi che continuano la loro rotta per attirarli verso il grosso della flotta dell'amm. A.B. Cunnigham (le corazzate Warspite, Valiant, Barham e la portaerei Formidable) e nel raggio d'azione di mezzi siluranti inglesi;
l'attacco iniziale della Vittorio Veneto viene respinto, anzi, colpita da un aereo inglese, non può sviluppare la sua azione e deve essere appoggiata da incrociatori e cacciatorpediniere per contrastare un secondo attacco aereo inglese che riesce a immobilizzare l'incrociatore Pola;
A. Iachino invia in appoggio al Pola la I divisione di incrociatori e una squadra di caccia che procedono però senza le necessarie misure di sicurezza;
28-29, nella notte, mentre il grosso della flotta fa rientro alla volta di Taranto e la Vittorio Veneto riesce a disimpegnarsi, gli incrociatori italiani localizzati dal radar subiscono il fuoco delle corazzate inglesi: colano a picco lo Zara e il Fiume, tocca poi al Pola e ai cacciatorpedinieri Alfieri e Carducci.
28, in Africa settentrionale inizia l'offensiva delle truppe italo-tedesche comandate dal feldmar.llo E. Rommel.
30, Budapest, poiché per l'attacco contro la Jugoslavia è necessario compiere la marcia di avvicinamento delle truppe tedesche su territorio ungherese, F.W.E. Paulus, come rappresentante dello SM tedesco, conduce una trattativa con il capo di SM ungherese, gen. Werth, e con i competenti capi copartimento dello SM ungherese, per concordare le concrete misure militari per un intervento congiunto.
All'inizio della primavera, in vista dell'operazione "Barbarossa", la 9ª, 16ª e 6ª armata vengono sostituite dall 1V, 7ª e 1ª.

Aprile
Tentativo di colpo di stato filotedesco e antibritannico in Irak, capeggiato da Rashid Ali el Kilani (maggio compreso).
, le truppe italiane abbandonano l'Asmara;
3-4, le truppe comandante da E. Rommel riprendono Bengasi.
5, trattato di amicizia e di non aggressione tra Jugoslavia e Unione Sovietica;
lo stesso giorno F.W.E. Paulus e il ministro della guerra ungherese col. gen. Vitéz Bartha, definiscono i loro accordi;
6-17, occupazione tedesca della Jugoslavia:
i bombardieri della 4ª Luftflotte decollano dalle loro basi in Romania per bombardare Belgrado (dopo tre giorni di bombe perderanno la vita 17.000 persone).
Le truppe britanniche entrano ad Addis Abeba.
6-27, occupazione italo-germanica della Grecia continentale.
8, con la caduta di Massaua, l'intera Eritrea è occupata dalle truppe britanniche.
9, i tedeschi occupano Salonicco; capitolazione delle forze armate greche della Tracia.
Gli Stati Uniti creano basi militari nella Groenlandia sud-occidentale.
10, i tedeschi occupano Zagabria e costituiscono in Croazia uno stato filonazista governato dal collaborazionista A. Pavelic con l'appoggio dei fascisti "ustascia".
10-12, le truppe di E. Rommel completano la riconquista della Cirenaica ed entrano a Bardia; inizia l'assedio di Tobruk, dove la guarnigione inglese (truppe australiane) riesce a respingere tre attacchi italo-tedeschi, ma falliscono i tentativi di riprendere l'offensiva dall'Egitto fino a liberare la città.
L'Ungheria dichiara guerra alla Jugoslavia.
13, le truppe tedesche del gen. E. von Kleist occupano Belgrado; patto di non aggressione tra Unione Sovietica e Giappone.
14, le truppe italiane riconquistano Coriza;
17, capitolazione dell'esercito jugoslavo;
18, il governo britannico dichiara che la RAF colpirà Roma, se Atene o Il Cairo saranno bombardate;
19, la Bulgaria dichiara guerra alla Grecia;
21-22, capitolazione delle forze armate greche dell'Epiro e della Macedonia;
23, il governo greco si trasferisce a Creta;
24-2 mag., prima che la XII armata tedesca completi la fulminea occupazione della Grecia, 26.000 uomini dell'esercito britannico (molti australiani e neozelandesi) e 14.000 greci vengono evacuati nell'isola di Creta; l'aviazione tedesca impedisce i regolari rifornimenti;
25, "Operazione Mercurio": A. Hitler dirama la sua Direttiva n. 28 in cui dichiara: «Deve esser subito preparata un'operazione denominata "Mercurio" per occupare l'isola di Creta che servirà come base aerea contro le forze inglesi del Mediterraneo orientale».
[L'attacco iniziale contro Creta dovrebbe essere eseguito dalle truppe paracadutiste ed aerotrasportate dell'XI Fliegerkorps al comando del gen. Kurt Student, sostenute dagli aerei d'assalto dell'VIII Fliegerkorps, comandato dal barone Wolfram von Richthofen. Si stima che mediante l'impiego di 500 trimotori Junkers 52 da trasporto e di 230 alianti D.F.S. rimorchiati, l'XI Fliegerkorps potrebbe gettare dall'alto o deporre a terra circa 16 mila uomini. Inoltre si pensa di sbarcarne altri 7.000, via mare.
I gruppi d'assalto dell'VIII Fliegerkorps costituiscono nel loro insieme una massa di oltre 400 bombardieri di tipo medio e da picchiata e di circa 250 aerei da caccia e ricognizione.]
27, le truppe tedesche entrano ad Atene;
28, l'isola di Corfù è occupata da truppe italiane; la campagna di Grecia è costata all'Italia circa 40.000 tra morti e dispersi, e oltre 60.000 tra feriti e congelati.

Maggio
La regione di Lubiana e la Dalmazia sono annesse all'Italia.
1, gli italiani occupano l'isola di Cefalonia, presidiata poi dalla divisione Acqui al comando del gen. A. Gandin (10.000 soldati e 525 ufficiali) in ottemperanza alle clausole dell'armistizio con la Grecia;
2, con l'occupazione del Peloponneso, le truppe tedesche completano la conquista della Grecia continentale.
5, sotto l'offensiva delle truppe britanniche, gli italiani hanno dovuto abbandonare la maggior parte del territorio etiopico; dopo cinque anni di esilio, il sovrano d'Etiopia, Hallé Selassié, fa ritorno ad Addis Abeba.
Il Comitato centrale del Partito comunista jugoslavo decide la resistenza armata contro i tedeschi, affidandone la direzione a Tito.
6, gli Stati Uniti estendono anche alla Cina la "legge affitti e prestiti".
9, la Convenzione di Tokio pone fine al conflitto tra Thailandia e Indocina francese: il governo di Vichy è costretto dalle pressioni giapponesi a cedere alla Thailandia, alleata del Giappone, parte del Laos e della Cambogia.
9-10, pesanti bombardamenti sulle città britanniche; circa 1500 morti a Londra.
10, L'amicizia tra H. Göring e A. Hitler, gia intiepiditasi dopo il fallimento della Luftwaffe nella Battaglia d'Inghilterra si è raffreddata ulteriormente quando A. Hitler ha dichiarato di voler attaccare la Russia. Ed ora il vicepresidente del partito nazista R. Hess, fugge dalla Germania in Inghilterra.
11, il gerarca nazista R. Hess si paracaduta in Inghilterra, dicendosi latore di un piano di pace: viene arrestato; la sua iniziativa si rivelerà priva di fondamento.
Le truppe tedesche completano l'occupazione delle isole greche, a eccezione di Creta e della colonia britannica di Cipro.
17, le truppe italiane asserragliate sul massiccio etiopico dell'Amba Alagi sono costrette alla resa.
20, all'alba, all'insaputa degli alleati italiani, centinaia di di Messerschmitt 109 e 110, provenienti dal mare si precipitano all'attacco delle difese di Creta; subito dopo giungono le formazioni degli Junkers 87 e degli Heinkel 111 che bombardano gli aeroporti di Maleme e Candia;
le fanterie britanniche registrano solo pochi morti e feriti mentre le postazioni di artiglieria sono state colpite e messe fuori uso;
arrivano però ora i trimotori Junkers 52 che rombando a soli 100 metri d'altezza, sganciano gli alianti rimorchiati che vanno a posarsi sulle spiagge con il loro carico di armati; altri meno fortunati finiscono in mare o vanno a fracassarsi sugli uliveti; contemporaneamente centinaia di paracadutisti stanno per atterrare sugli aeroporti di Maleme, sulla vallata di Prigione, vicino a La Canea, e sulla penisola di Acrotiri.
Il gen. Meindl che ha assunto il comando della zona di Maleme viene gravemente ferito, mentre il gen. Sussmann che avrebbe dovuto installarsi nella zona di La Canea rimane ucciso quando l'aliante che lo trasporta va a fracassarsi sull'isoletta di Egina.
Le truppe che presidiano Creta, al comando del gen. britannico B.C. Freyberg, resistono e infliggono gravi perdite all'XI Fliegerkorps del gen. K. Student;
durante la notte
21-29, battaglia aeronavale di Creta: nella fase inziale la Royal Navy riesce ad affondare numerose navi tedesche per il trasporto truppe (al largo della Baia di Suda circa 1.500 soldati tedeschi perdono la vita), ma i tedeschi prendono il sopravvento grazie alla superiorità aerea della Luftwaffe nella zona;
22, l'aeroporto di Maleme continua a restare in mani tedesche ma, battuto da un intenso fuoco di artiglieria, non può essere utilizzato per sbarcarvi truppe;
Berlino, Hans Jeschonnek decide, con l'approvazione di H. Göring, lo sbarco dal cielo di un'intera divisione di truppe alpine; il compito di proteggere l'operazione è affidato al già esausto VIII Fliegerkorps di Wolfram von Richthofen con l'ulteriore compito di fornire appoggio ad altri attacchi di paracadutisti su La Canea e sulla Baia di Suda;
al mattino gli Junkers 52 da trasporto ricompaiono nel cielo di Maleme e ad uno ad uno cominciano ad atterrare nonostante il fuoco accanito dell'artiglieria britanniica: ogni aereo sbarca in fretta e furia i suoi 40 soldati tornando poi immediatamente a decollare tra un inferno di granate; molti aerei vengono colpiti o precipitano immediatamente prima dell'atterragggio o subito dopo il decollo; in poche ore l'aeroporto di Maleme e i suoi immediati dintorni sono disseminati di rottami e di carcasse fumanti;
ma gli Junkers 52 continuano incessantemente il loro lavoro facendo affluire sempre nuovi uomini e nuovi materiali;
23, gli attaccanti riescono ad occupare l'aeroporto di Maleme;
dopo quattro giorni trascorsi senza che un solo aereo britannico abbia fatto la sua apparizione sul'isola, sei Hurricane e pochi Blenheim vengono inviati a Creta dal Nord Africa con l'ordine di atterrare a Candia e di usare quell'aeroporto come base per una serie di azioni intese a sconvolgere gli sbarchi di truppe tedesche a Maleme; questa piccola forza aerea riesce a sopravvivere soltanto 24 ore;
capitolazione definitiva dell'esercito greco
.
24-27, nel Mare del Nord, l'incrociatore britannico Hood viene affondato dopo aver intercettato le corazzate tedesche Bismarck e Prinz Eugen; dopo una caccia serrata la Bismarck viene affondata, mentre l'altra corazzata sarà costretta a rifugiarsi nel porto di Brest.
26, Creta, tutte le difese inglesi dell'isola sono giunte al limite della resistenza mentre le truppe tedesche aviotrasportate hanno raggiunto i 20.000 uomini;
27-28, Parigi, viene sottoscritto un accordo di collaborazione militare tra governo di Vichy e Germania nazista.
27-1 giu., Cipro, il comando inglese, persa la partita, decide di evacuare l'isola verso l'Egitto;
28, la Flotta del Mediterraneo riceve ordine di portarsi a Creta per evacuare i soldati britannici superstiti;
29, Creta, la notte, unità navali avvicinatesi alla spiaggia di Sfakion prendono a bordo circa 6.000 soldati britannici;
30-3 giu., Iraq, stroncata la rivolta, si insedia un nuovo governo con l'appoggio britannico.
31, Creta, vengono evacuati altri 1.500 soldati britannici;
Atene, due patrioti greci ammainano la bandiera nazista sull'Acropoli.
Il gen. finlandese Heinrichs, che abita in un albergo a Salisburgo, tratta con l'OKW ma non viene ricevuto dal Führer. Le trattative si svolgono in presenza dell'addetto militare finlandese, col. Tapola, e dei generali Keitel, Jodl e l'amm. Bürkner capo del compartimento esteri dell'OKW.
Il barone Gustaf Mannerheim (1867-1951), ex gen. di cavalleria dell'esercito imperiale russo, mar.llo di Finlandia, è il comanante supremo delle forze armate filandesi.
Il gen. Heinrichs è ora e comandante in capo dell'Armata di Carelia.

Giugno
, Creta, un ultimo contingente di circa 4.000 uomini viene evacuato;
i tre incrociatori e i sei cacciatorpediniere che hanno imbarcato all'alba la guarnigione di Candia, vengono ripetutamente attaccati da bombardieri tedeschi, durante la rotta di ritorno su Alessandria: sono affondati gli incrociatori Fiji e Gloucester e quattro cacciatorpediniere, danneggiate le corazzate Valiant e Warspite, l'incrociatore Orion e la portaerei Formidable;
[Altre fonti: gli incrociatori Orion e Ajax sono gravemente danneggiati mentre il cacciatorpediniere Hereward, crivellato dalle bombe, cola a picco nel pomeriggio];
comunque la Flotta del Mediterraneo riesce a portare in salvo in Egitto 16.500 soldati britannici.
Bilancio:
- gli inglesi perdono 15.000 uomini (un quinto di quelli evacuati dall'isola vengono poi uccisi o feriti durante gli attacchi aerei alle navi),
- i tedeschi ne perdono 6.500 più altri 5.000 sulle navi durante il tentativo di approdare a Creta.
[Altre fonti: 3.600 uomini delle truppe aviotrasportate, 320 tra piloti e personale di volo della Luftwaffe]
La Flotta del Mediterraneo riesce comunque a portare in salvo in Egitto 16.500 soldati britannici.
La Luftwaffe perde 200 aerei da trasporto (circa la metà della flotta aerea d'invasione) oltre ad un numero iprecisato di alianti e di piccoli aeroplani di diverso tipo.
[L'Alto Comando tedesco, dopo aver espresso il suo compiacimento per la vittoria, dichiara tuttavia che il possesso dell'isola di Creta non vale di per se stesso la perdita dell'XI Fliegerkorps di H. Göring e subito dopo A. Hitler fa ritirare la maggior parte delle truppe e delle forze aeree presenti nell'isola trasferendole ad est.
Creta è invece un punto di inestimabile valore strategico: domina l'intera penisola balcanica; pone Cipro, Alessandria, il Cairo e Suez entro il raggio d'azione dei bombardieri medi tedeschi e minaccia la Turchia ed i Dardanelli.]
2, pesanti bombardamenti su Manchester.
Il governo di Vichy emana leggi contro gli ebrei, analoghe a quelle tedesche e italiane.
8, truppe della Francia libera e britanniche invadono la Siria e il Libano.
11, il Führer emana la disposizione n. 32;
12-13, avvengono i primi invii di armi tedesche alla Finlandia.
Il maggior gen. Erich Buschenhagen, insieme con il tenente gen. dottor Waldemar Erfurth (finora capo dell'amministrazione V nello SM dell'esercito, dal 13 giugno capo dei collegamenti Nord-Finlandia e nel 1942-44, gen. tedesco presso il comando supremo finlandese) e il suo capo di SM, si reca da Königsberg a Helsinki dove s'incontra con il gen. Heinrichs.
14, nella cancelleria del Reich, davanti ai comandanti della Wehrmacht, il Führer espone la sua idea: è convinto che con il possesso dei territori dell'Ucraina e del Caucaso, economicamente più importanti, la Gran Bretagna considererà disperata la sua lotta contro la Germania e si dichiarerà disposta alla pace.
[Nel Caucaso le zone di Maikop e Grosny hanno una importanza secondaria, mentre la parte più preziosa è quella presso Baku, lontano, nell'Azerbaigian, sul Mar Caspio.]
15-17, fallisce con gravi perdite una controffensiva britannica lanciata dal territorio egiziano verso Tobruk.
17, viene emanato l'ordine che fissa al giorno 22 giugno l'inizio dell' "operazione Barbarossa";
18, patto di non aggressione tra Germania e Turchia.
20, riconquista di Tobruk;
21, le truppe alleate entrano a Damasco.
ore 23:00, il segnale definitivo in codice, relativo all'attuazione ed all'inizio della "Barbarossa", Dortmund, Mohn, Kresse, Aster, giunge ai comandi dei tre Gruppi d'Armata…
22, inizia la campagna di Russia;
[sarebbe dovuta iniziare i giorno 5 maggio]
con la mira di impossessarsi delle miniere degli Urali, del petrolio di Baku e del grano dell'Ucraina, la Germania invade l'URSS, dando inizio alla "operazione Barbarossa".
L'Alto Comando tedesco ha valutato la consistenza complessiva militare sovietica in:
- 160 divisioni di fanteria
- 30 divisioni di cavalleria,
- 35 brigate di mezzi corazzzati e motorizzati;
anche se i servizi di sicurezza sovietici sono sempre riusciti ad impedire che si conoscessero dati esatti circa l'aviazione russa si stima abbiano:
- 8.000 aerei ca, di cui 3.000 caccia, 2.500 tra assaltatori e bombardieri medi e leggeri, 500 tra aerei da ricognizione e collegamento con l'esercito, 1.500 bombardieri pesanti o aerei da trasporto ma tutti antiquati;
(in pratica circa il doppio di quanti ne dispone H. Göring; deficienza compensata dalla mancanza di esperienza bellica e di moderni velivoli da parte russa).
Da non dimenticare tuttavia che la guerra civile spagnola ha permesso alla Luftwaffe di fare esperienza ma anche all'Armata Rossa; quest'ultima, resasi conto ben presto che le proprie industrie aeronautiche erano rimaste molto arretrate rispetto ai tempi è pronta ora a mettere in campo:
- caccia monoposto Lavochkin LA e poi LAGG;
- bimotore Petlyakov PE. 2 (uno dei migliori apparecchi di bombardametno medio di tutta la II guerra mondiale);
- Ilyushin IL. 2 Sturmovich (un velivolo d'appoggio, il migliore del mondo nel suo genere).
[Da notare che al momento dell'attacco esistono ancora in linea, presso numerosi reparti caccia, i vecchi I. 15 ed I. 16 e presso molte unità da bombardamento gli SB. 3 ed i grossi quadrimotori TB.3 classificati bombardieri pesanti ma in realtà utilizzabili solo come aerei da trasporto.

Spiegamento delle forze aeree tedesche:
- 3.000 aerei di cui 1.000 sono bombardieri medi, bimotori; 350 bombardieri in picchiata; 600 caccia monomotori; 700 ricognitori; oltre 350 caccia pesanti bimotori e velvoli da trasporto.
Ognuno dei tre Gruppi d'Armata destinati ad investire la Russa ha a disposizione una delle seguenti Luftflotten (flotte aeree):
- 4ª, gen. Lohr;
- 2ª, gen. Kesselring;
- 1ª, gen. Keller.
Le tre Luftflotten dispongono in totale di circa 1.300 aerei tra i quali molti caccia dell'ultimo tipo del Messerschmitt 109 (contraddistinto dalla lettere "F", che raggiunge la velocità massima di 700 km/h) ed un gran numero di Dornier 17 e Heinkel 111 impiegati per la ricognizione lontana.
Quasi tutte le 17 divisioni corazzate, nella loro spinta offensiva verso l'est possono usufruire di un ulteriore vantaggio costituito da un servizio aereo di ricognizione ravvicinata svolto da un'unità che ha in dotazione gli Henschel 126 od i Focke-Wulf 189, con piloti ed equipaggi espertissimi negli avvistamenti e nei collegamenti con le forze di terra.
Poiché i bombardieri in picchiata Junkers 87 dell'VIII Fliegerkorps nelle campagne di Grecia e Jugoslavia erano stati nuovamente impiegati con successo, Wolfram von Richthofen pensa bene di poterli utilizzare anche nell'offensiva contro la Russia. Ma l'aiuto più diretto per la Wehrmacht si pensa possa essere fornito da un'unità Schlachtflieger di biplani Henschel 123 e dai mitragliamenti contro il nemico effettuati dalla caccia.
Tutto è pronto quindi per una campagna militare che si svilupperà su di un fronte di oltre 3.700 chilometri, dal Danubio fino al Mar Baltico ed al nord di Leningrado.
ore 03:30, all'ora "zero" dell'offensiva all'est fissata per la Wehrmacht, lungo l'intero fronte si scatena il bombardamento prelimianre e preparatorio di artiglieria, poi, con matematica precisione, i tre Gruppi d'Armata cominciano a penetrare in Unione Sovietica:
- Gruppo d'Armata Centro (gen. F. von Bock) punta subito in profondità in direzione di Mosca;
- Gruppo d'Armata Sud (gen. K.R.G. von Rundstedt) ha come obiettivo l'occupazione delle pianure ucraine;
- Gruppo d'Armata Nord (gen. W. von Leeb) attacca in direzione di Leningrado.

Mentre gli Einsatzkommandos (dietro al fronte) e i Totenkopf (nei campi di concentramento) sterminano tutti coloro che vengono considerati nemici del Reich, le Waffen SS combattono coraggiosamente (soprattutto quando le sorti muteranno e l'Armata rossa contrattaccherà). Le Waffen SS poste sotto il comando dell'OKW vengono lanciate in battaglia e quasi sempre in testa alle truppe d'assalto; a parte questo temibile onore, nulla le distingue dalle divisioni della Wehrmacht. Nulla tranne le perdite elevate che subiscono.
[Léon Degrelle, capo dei Rexisti belgi arruolati nelle SS dichiarerà che "al fronte la vita di un ufficiale delle Schutzstaffen non oltrepassava i due mesi".]
Le forze corazzate tedesche travolgono le difese sovietiche; la fortezza di Brest-Litovsk resisterà un mese; anche Italia e Romania entrano in guerra a fianco dei tedeschi;
22-23, i governi britannico e americano dichiarano il loro appoggio all'Unione Sovietica nella lotta contro la Germania nazista;
23-1 lug., il gruppo armate del nord (III corpo corazzato e due armate al comando del feldmar.llo W. von Leeb) inizia una violenta offensiva contro la Lituania per aprirsi la strada fino a Leningrado; in pochi giorni la Lituania, la Lettonia e la Bielorussia sono invase dai tedeschi che occupano Vilnius, Kaunas, Riga e Minsk, e continuano la loro avanzata; la resistenza sovietica è annullata.
L'anti-Komintern diviene nuovamente operante.
24, la Slovacchia dichiara guerra all'Unione Sovietica;
26, la Finlandia dichiara guerra all'Unione Sovietica; parte per il fronte russo il primo contingente del corpo di spedizione italiano, che B. Mussolini ha voluto affiancare ai tedeschi;
27, l'Ungheria dichiara guerra all'Unione Sovietica; reparti romeni entrano in Bessarabia;
30, il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica;

Luglio
3
, alle truppe sovietiche in ritirata è dato l'ordine di attuare la tattica della "terra bruciata", affinché nulla di utilizzabile cada in mano tedesca; Stalin chiama i sovietici che si trovano nei territori occupati a costituire formazioni partigiane per colpire le retrovie del nemico e sabotarne le linee di rifornimento.
4, in Africa orientale, i reparti italiani rimasti isolati a Dembidolo sono costretti alla resa.
4-22, le truppe tedesche sfondano la "linea Stalin", invadono l'Estonia e dilagano fino al lago Ilmen e a Smolensk (intorno a questa città la battaglia infurierà fino a settembre); i sovietici presi prigionieri sono oltre 300.000;
7, primi combattimenti tra partigiani jugoslavi e reparti tedeschi; nei mesi successivi si moltiplicheranno i moti insurrezionali contro gli occupanti tedeschi e italiani in Serbia e Montenegro; le rappresaglie nazifasciste saranno feroci.
7-8, truppe americane sostituscono quelle britanniche in Islanda.
9, conquista di Minsk;
10, le truppe finlandesi attaccano i sovietici in Carelia;
12, firmato a Mosca un accordo di cooperazione tra Unione Sovietica e Gran Bretagna.
14, il comandante delle truppe di Vichy in Siria firma l'armistizio con gli alleati;
15, le truppe alleate entrano a Beirut.
Conquista di Smolensk.
16, Grecia, contro le truppe d'occupazione tedesche e italiane comincia ad operare l' ELAS (Ethnikòn Laikon Apeleftherotikon Soma) "Corpo nazionale popolare di liberazione", organizzazione militare della resistenza greca facente capo al "Fronte nazionale di liberazione" (EAM) che raggruppa elementi di vario orientamento politico, in maggioranza comunisti.
18, il Comitato centrale del Partito comunista sovietico decide di iniziare la resistenza armata nei territori occupati dai tedeschi; a Londra viene concluso un accordo tra governo sovietico e governo cecoslovacco in esilio per la costituzione di reparti cecoslovacchi in territorio sovietico;
22, primo bombardamento aereo tedesco su Mosca.
24-27, con l'accordo del governo di Vichy, reparti giapponesi occupano basi militari e aeroporti nell'Indocina meridionale.
25-26, fallisce un'incursione notturna di mezzi d'assalto italiani nel porto di Malta; dinanzi al porto della Valletta muoiono Tesei e Vittorio Moccagatta. con altri tredici uomini, uccisi alle raffiche degli Hurricane o saltati in aria coi barchini centrati dalle artiglierie.
28, la Finlandia rompe le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna.
30, a Londra viene concluso un accordo tra governo sovietico e governo polacco in esilio, che stabilisce la riorganizzazione di un esercito polacco in territorio sovietico;
Il pilota Werner Molders (con oltre cento vittorie al suo attivo, escluse quelle ottenute nella gerra di Spagna) viene decorato della Croce di Cavaliere con Spade, Fronde di Quercia e Brillanti (primo soldato del Reich a ricevere queste insegne).
[Quasi contemporaneamente viene trasferito sul Fronte Orientale per assumere la carica di Ispettore delle Forze Caccia con sede presso il Ministero]
Fanno la loro apparizione nei cieli della Manica i primi Focke-Wulf 190, armati con quattro mitragliatrici MG 17 che sparano attraverso il disco dell'elica, due sistemate all'attaccaura delle ali con la fusoliera, e due nella parte superiore della fusoliera stessa, davanti al posto di pilotaggio; sono affidati ai piloti del 2° e del 26° Jagdgeschwader, in sostituzione dei vecchi Messerschmitt 109.

Agosto
4
, truppe tedesche e romene assediano Odessa, che resisterà per oltre due mesi; il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) forte di 62 mila uomini, tre divisioni Pasubio, Torino e Celere al comando del gen. G. Messe, si porta in zona di operazioni: sarà inizialmente impiegato nel basso corso del Donets;
8, in Ucraina, 20 divisioni sovietiche accerchiate dai tedeschi nella sacca di Uman devono capitolare: oltre 100.000 prigionieri;
10,Stalin assume la carica di comandante supremo delle forze armate.
14, in un incontro a bordo della nave Potomac, nella baia di Argentia, sulla costa dell'isola di Terranova, F.D. Roosevelt e W. Churchill concordano il testo della "Carta atlantica", che fissa gli obiettivi della guerra contro l'Asse, in cui ormai anche il governo americano prevede di essere coinvolto entro breve tempo.
16, viene stipulato un accordo commerciale tra governo sovietico e governo britannico; l'Unione Sovietica accetta il piano di aiuti proposto da Stati Uniti e Gran Bretagna.
I tedeschi occupano Novgorod;
18-24, violenti combattimenti sul Dniepr, nel settore di Gomel.
25-27, russi e inglesi entrano in Iran.
27, truppe tedesche occupano Tallinn, capitale dell'Estonia; in Unione Sovietica viene soppressa la Repubblica autonoma dei tedeschi del Volga (saranno deportati in gran parte nel Kazakhstan);
30, caduta Tallinn, i tedeschi puntano a sud di Leningrado riuscendo a superare la resistenza dei centri attorno al lago Ilmen; i sovietici (al comando del gen. K.E. Vorošilov) pressati anche da nord dalle truppe finlandesi, alleate dei tedeschi, che hanno conquistato Vyborg, abbandonano la Carelia e si asserragliano a Leningrado con 200.000 uomini;
in poco più di due mesi di guerra contro l'Unione Sovietica i tedeschi hanno già perso oltre 400.000 uomini;

Settembre
4
, le truppe finlandesi occupano buona parte della Carelia, ma decidono di non attaccare Leningrado;
8, Leningrado, i tedeschi occupano la fortezza di Schlüsselburg e tagliano ogni comunicazione della città con il resto del paese: inizia l'assedio che durerà 28 mesi (sarà definitivamente spezzato solo all'inizio del 1944) e costerà 630.000 morti.
8-14, conferenza clandestina della Resistenza albanese a Tirana.
10, inizio della battaglia di Kijev [vedi box Russia];
Membri superstiti delle forze armate greche costituiscono le formazioni partigiane dell'EDES.
17, Teheran viene occupata da reparti britannici e sovietici.
18-19, dopo furiosi combattimenti le truppe tedesche occupano Kiev; il governo sovietico richiama alle armi tutti gli uomini dai 16 ai 50 anni.
19-20, mezzi d'assalto italiani penetrano nel porto di Gibilterra e affondano tre navi; è J.V. Borghese, con il suo Sciré a portare i tre "maiali".
26, si conclude la grande battaglia di annientamento intorno a Kiev;
27, il governo sovietico riconosce la Francia libera. In Grecia l'EAM organizza le formazioni partigiane dell'ELAS (Esercito di liberazione nazionale greco).
con la caduta di Gondar (capoluogo della provincia di Beghemeder), fine dell'Impero italiano [dopo 6 anni e 4 mesi];
29-1° ott., conferenza di Mosca: Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica si accordano sulle reciproche forniture militari e di materie prime;
mentre sono in corso i negoziati tra Giappone e Stati Uniti per evitare l'entrata in guerra di questi ultimi, il Giappone mette allo studio un attacco preventivo su Pearl Harbor avente come scopo il danneggiamento totale della flotta statunitense in modo di assicurare il controllo dei mari al Giappone.

Ottobre
2
, le truppe tedesche si dirigono verso Mosca;
"battaglia di Mosca"
inizia l'operazione "Tifone":
- forze tedesche, al comando del feldmar.llo F. von Bock: 77 divisioni delle quali 14 corazzate e 8 motorizzate con 1700 carri armati, e relativa aviazione, con quasi mille caccia;
- forze sovietiche, agli ordini del gen. G.K. Zukov: 35 divisioni con la metà dei carri e dell'aviazione avversaria;
mentre l'avanzata tedesca si sviluppa lungo l'asse di Vjazma, i sovietici possono disporre di nuove truppe fresche affluite da est.
3, il Montenegro occupato diventa protettorato italiano.
8, il comandante d'armata K.-H. von Stülpnagel si ammala ed è costretto ad abbandonare l'incarico;
10, i tedeschi investono il fronte difensivo di Mozajsk e dopo aver sfondato in più punti riescono ad arrivare quasi alle porte della città;
gli eserciti del gen. Govorov respingono il corpo corazzato di F. von Bock;
la 32ma divisione fucilieri del gen. Polosukin ferma l'avanzata di 300 carri armati tedeschi;
17, truppe tedesche e romene occupano Odessa, evacuata via mare da sovietici, dopo oltre due mesi di durissimi combattimenti.
Scioperi operai a Praga.
18, a Tokio è costituito il governo del gen. Hideky Tojo.
18-15 nov., il gen. F. von Bock si prepara a dare l'assalto a Mosca facendo convergere sulla città circa 35 divisioni, con oltre 500 mila uomini e ingenti mezzi corazzati;
19, a Mosca viene proclamato lo stato d'assedio; Stalin resta in città, ma il governo, il corpo diplomatico, donne, vecchi e bambini sono evacuati;
25, le truppe tedesche entrano a Karkov;
mentre il grosso delle truppe naziste operanti sul fronte meridionale russo avanzano verso il Donec, l'XI armata del gen. E. von Manstein, appoggiata da unità romene, inizia sull'istmo di Perekop l'attacco contro le linee russe che proteggono l'accesso alla Crimea;
29, battuti i sovietici, conquistano la Crimea tranne Sebastopoli;
30-31, inizia l'assedio di Sebastopoli che durerà due mesi;
nei primi quattro mesi di guerra sul fronte orientale i tedeschi hanno perso circa 700 mila uomini, i sovietici oltre 4 milioni;

Novembre
All' anti-Komintern aderiscono ora anche Bulgaria, Romania, Slovacchia, Croazia, Finlandia e dei governi-fantoccio della Danimarca e della Cina di Nanchino.
7, gli Stati Uniti estendono all'Unione Sovietica la "legge affitti e prestiti".
9, i tedeschi occupano Yalta.
11, il Führer emana la disposizione n. ?;
12, la Bulgaria dichiara guerra alla Gran Bretagna.
15-16, (segue battaglia di Mosca) i tedeschi lanciano la seconda ondata d'attacco e cercano di aprirsi un varco sul lato meridionale del dispositivo di difesa attraverso la città di Tula presidiata accanitamente anche dalla popolazione; in seguito il gen. H. Guderian, che comanda le forze corazzate tedesche, tenta un nuovo sfondamento a sud di Mosca ma incontra una fortissima resistenza: arrivano fino a 20 chilometri dal Cremlino; la temperatura intanto è scesa a -20°C (segue dicembre).
17, Ernst Udet si suicida;
[Dopo i guai causati dall'Heinkel 177, dimostratosi inadeguato tanto da essere eliminato dalla produzione, e i disastri provocati dal Messerschmitt 210, già ina gosto era giunto al limite estremo della resitenza: litigi con gli Ufficiali dello SM, dispute irose con gli industriali aeronautici per avere i materiali necessari, si era detto pronto a rassegnare le dimissioni in favore di Erhard Milch o di chiunque altro. Al Dipartimento Tecnico della Luftwaffe è già stato silurato il gen. Tschersich e subito dopo il capo di SM, gen. Floch, trasferito al fronte russo con procedura d'urgenza. Ma H. Göring non ha accettato le sue dimissioni.]
Pronto il comunicato ufficiale di J.P. Goebbels: «Il gen. Ernst Udet, addetto al Dipartimento Materiali e Forniture della Luftwaffe, è rimasto ucciso mentre sperimentava una nuova arma. Egli è deceduto a seguito delle ferite, durante il trasporto all'ospedale […] il Führer ha ordinato il funerale di Stato per questo valoroso aviatore […] il Führer ha deciso che il suo nome venga assegnato al 3° Jagdgeshwader in modo che la memoria dell'eroe possa venir direttamente tramandata e perpetuata
Ai funerali la guardia d'onore è composta dai migliori assi della Luftwaffe, tra i quali Adolf Galland, Lützow, Oesau e Pelz. Attorno al catafalco le più alte cariche del Reich: H. Göring, J.P. Goebbels, Jeschonnek, e molti altri esponenti dell'aeronautica, dell'esercito e del partito.
18-11 dicembre, inizia una nuova controffensiva dell'armata britannica, comandata dal gen. Auchinleck in Cirenaica: battaglia della Marmarica.
22, le truppe tedesche occupano Rostov.
Da Dresda arriva la notizia che il gen. Wilberg è rimasto ucciso quando il Messerschmitt Taifun, che egli pilotava personalmente, diretto a Berlino per partecipare ai funerali di Ernst Udet era precipitato infrangendosi al suolo durante un terribile uragano.
Otto giorni dopo il funerale di Ernst Udet giunge a H. Göring un'altra brutta notizia: anche l'asso degli assi della caccia, il gen. Werner Molders, ha perso la vita in un incidente di volo (come il suo predecessore, il leggendario Oswald Boelcke).
[Chiamato da H. Göring, per partecipare ai funerali di Ernst Udet era partito subito dalla Crimea,dove si trovava a dirigere le azioni di guerra della Luftwaffe, servendosi di un bombardiere Heinkel 111 adattato ad aereo da trasporto. In seguito a vari incidenti tecnici l'aereo, prima costretto ad atterrrare a Lemberg e poi a Breslavia, precipita a cinquanta metri dal suolo: Werner Molders rimane ucciso sul colpo; perdono la vita anche il pilota ed il motorista mentre si salvano il radiotelegrafista e l'aiutante di campo del generale.]
23-27, Tobruk, dopo che l'VIII armata britannica ha attaccato, con forze soverchianti, truppe neozelandesi raggiungono la città da sud.
26, i servizi segreti americani [forse??] non prevedono un attacco giapponese nella zona di Pearl Harbor dove mancano dunque adeguate misure di sicurezza e di difesa;
la flotta giapponese (6 navi portaerei, 2 corazzate e altri mezzi navali minori), al comando del viceamm. Chuichi Nagumo, salpano dalle Curili alla volta delle Hawaii, senza incontrare nel viaggio alcun ostacolo.
27, con la capitolazione di Gondar, ultimo caposaldo italiano in Etiopia, termina la campagna britannica in Africa orientale.
29, la città di Rostov è riconquistata dai sovietici.
Si organizza in Belgio la Resistenza clandestina.

Dicembre
, (segue battaglia di Mosca) H. Guderian rivolge il suo sforzo al centro riuscendo a raggiungere Kutinka a circa 60 km da Mosca, ma viene bloccato dalla V armata del gen. L.A. Govorov;
il gen. K.R.G. von Rundstedt viene destituito per la sua resistenza alle visioni strategiche e alle ingerenze tattiche di A. Hitler; gli viene quindi ordinato di cedere il comando del gruppo d'armate a W. von Reichenau e viene trasferito al comando della riserva;
3, dopo violenti combattimenti viene respinta un'offensiva tedesca lanciata con 10 mila uomini contro i partigiani jugoslavi nella regione di Ozren.
4, Tobruk, gli italo-tedeschi devono ritirarsi verso la Tripolitania.
Mosca le cui ore sembravano contate non capitola;
la notte il termometro segna -35 gradi. La Wehrmacht viene colta del tutto impreparata.
5, all'alba, con 25 gradi sotto zero, 88 divisioni di fanteria russe, 12 di cavalleria e 1.500 carri armati attaccano le 67 divisioni tedesche. Le linee tedesche sono sfondate per 18 chilometri a nord di Mosca.
5-7 (segue battaglia di Mosca) controffensive sovietiche:
1) Tula viene sbloccata e
2) i sovietici sbarcano a Feodosia e riescono a riconquistare la penisola di Kerc;
i tedeschi sono respinti con gravissime perdite di uomini e di mezzi, a 200 chilometri da Mosca.
7, attacco nipponico a Pearl Harbor:
quando il convoglio giapponese arriva a circa 200 miglia dalla base, dalle portaerei si staccano 183 aerei, che alle 07.55 bombardano le navi statunitensi in rada; una seconda ondata di 170 aerei giunge alle 08.40; poiché è domenica mattina, la maggior parte della flotta americana è presente nel porto e tutti gli aerei si trovano a terra; l'attacco dura due ore [la dichiarazione di guerra giapponese è stata presentata a Washington un'ora dopo l'attacco];
delle otto corazzate americane, tre (Arizona, California, West Virginia) affondano, due si capovolgono e le restanti tre subiscono danni di varia gravità, numerose altre navi vengono affondate o danneggiate, mentre 247 aerei sono distrutti o messi fuori uso senza avere neppure il tempo di levarsi in volo; i giapponesi perdono soltanto 28 aerei e 5 sottomarini "tascabili" perché l'unica difesa degli americani è costituita dalle difese contraeree delle navi;
le perdite degli Stati Uniti ammontano a 1145 feriti e 2330 morti, la maggior parte dei quali perisce nell'affondamento delle corazzate; ciò provoca l'intervento in guerra degli Stati Uniti;
[la commissione d'inchiesta istituita dopo il disastro individuerà gravi responsabilità nei confronti dell'amm. H. Kimmel e del gen. W. Short, comandanti delle forze di stanza a Pearl Harbor, nonché difetti di direzione degli stati maggiori generali].
7-8, il Giappone dichiara guerra a Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Canada;
i giapponesi attaccano le basi americane nelle isole di Guam e Wake;
7-9, truppe giapponesi entrano in Thailandia; altri contingenti sbarcano nei possedimenti britannici in Malacca e Borneo;
9, il governo nazionalista di Chiang Kai-shek dichiara guerra alle potenze dell'Asse e ai loro alleati;
il governo fantoccio di Nanchino mobilita circa un milione di cinesi, che combattono a fianco delle truppe nipponiche;
10, battaglia aeronavale di Capo Kuantan: nelle acque della Malesia aerosiluranti giapponesi affondano le corazzate britanniche Prince of Wales e Repulse;
truppe giapponesi sbarcano nella penisola di Luzon (Filippine) e occupano l'isola di Guam; occupano le isole Gilbert;
11, per tre giorni A. Hitler si è dato da fare per cercare un modo qualsiasi per eludere le clausole vincolanti del trattato dell'Asse Roma-Berlino-Tokio, un patto che egli stesso si era illuso dovesse servire proprio a distogliere gli USA dall'intervenire nella "guerricciola" d'Europa, cioè un affare personale del solo Führer;
von Ribbentrop riceve Leland Morris, l'incaricato d'affari americano in Germania, e gli consegna la dichiarazione ufficiale di guerra contro gli Stati Uniti.
Germania e Italia, alleate del Giappone, dichiarano guerra agli Stati Uniti.
Respinto dalla guarnigione americana un primo tentativo di sbarco giapponese nell'isola di Wake.
Roma, la Sezione prelevamento del SIM (Servizio Informazioni Militare) penetra nell'ambasciata degli Stati Uniti in via Veneto e si impossessa del Black Code (Codice Nero) custodito nella cassaforte dell'Addetto militare a Roma, col. Normann E. Fiske. L'azione è diretta dal comandante della Sezione "P", il maggiore dei carabinieri Manfred Talamo, uno dei più capaci collaboratori del col. Cesare Amé del SIM; all'entrata in guerra gli USA non hanno cambiato il Black Code ritenuto impenetrabile.
Il Cairo, il col. statunitense Frank Boner Fellers, ufficiale di collegamento col Comando inglese in Medio Oriente e con il Comando dell'VIII Armata, trasmette al Dipartimento USA della Difesa tutti i piani dei suddetti comandi britannici: usando naturalmete i codice Black Code.
Roma, il SIM a Forte Braschi intercetta e decritta, trasmettendo quanto d'interesse anche ai tedeschi (Comando Forze Sud a Frascati, di A. Kesselring che le riversano in Africa Settentrionale a E. Rommel.
16, Kalinin è occupata e viene liberata Ruza.
17, prima battaglia della Sirte;
forze inglesi (7 incrociatori e 16 cacciatorpediniere di scorta ad una petroliera diretta a Malta) intercettano un convoglio italiano di 4 navi cariche di rifornimenti diretto in Libia e scortato da 4 corazzate, 5 incrociatori e 14 cacciatorpediniere; lo scontro a fuoco dura pochi minuti e non provoca danni alle forze impegnate;
18, lo Sciré di J.V. Borghese, partito da La Spezia il 3 dicembre, è davanti ad Alessandria d'Egitto: si staccano dal sommergibile tre "maiali" guidati da:
. Luigi Durand De La Penne, tenente di vascello, che mette fuori combattimento la corazzata britannica Valiant;
. Antonio Marceglia, capitano, che affonda la corazzata britannica Queen Elisabeth;
. Vincenzo Martellotta, capitano, che affonda una petroliera e danneggia l'incrociatore Jervis.
Il felmar.llo gen. Günter von Kluge, comandante in capo della IV Armata, sostituisce von Bock come comandante in capo del gruppo di esercito centro.
19, il feldmar.llo W. von Brauchitsch viene rimosso dall'incarico per divergenze con A. Hitler che assume personalmente il comando delle armate tedesche.
Le truppe britanniche rioccupano Dema.
19-25, truppe giapponesi sbarcano a Hong Kong; la guarnigione britannica si arrende dopo avere subito pesanti perdite.
20, l'esercito sovietico riconquista Kalinin e altri centri strategici.
22-14 genn., inizia la prima Conferenza di Washington: nei colloqui tra F.D. Roosevelt e W. Churchill, che si concluderanno il 14 gennaio 1942, si progetta la controffensiva alleata in Francia e nel Pacifico.
Gli anglo-americani cominciano già a discutere sul progetto di aprire un secondo fronte (oltre quello orientale dove si accentua la pressione sovietica) con un ritorno in forze sul continente europeo, ma la realizzazione incontra varie difficoltà, sia per la scarsità di forze a disposizione, sia per la volontà di W. Churchill di aprire un fronte nei Balcani con l'intento di precedere i sovietici nell'Europa orientale.
Le truppe britanniche rioccupano Bengasi.
I partigiani di Tito costituiscono la prima brigata dell'Esercito di liberazione jugoslavo.
22-24, nuovi sbarchi giapponesi nelle Filippine;
le truppe giapponesi occupano l'isola di Wake.
25, il comandante d'armata H.W. Guderian è destituito da A. Hitler in seguito alla battuta d'arresto davanti a Mosca;
viene destituito anche il comandante d'armata von Weichs;
26-30, si sviluppa una prima controffensiva sovietica in Crimea; il contrattacco sovietico, sostenuto anche dalla ripresa dell'iniziativa tattica sui fronti di Leningrado e di Rostov, allontana i tedeschi da Mosca; da questo momento la concezione tedesca della "guerra lampo" viene messa in crisi.
31, l'amm. Ch.W. Nimitz è nominato comandante in capo della flotta americana nel Pacifico.
Nel 1941 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilterra circa 22 mila tonnellate di bombe mentre la RAF britannica ne ha sganciate sulla Germania oltre 30 mila tonnellate.
Nel corso dell'anno i tedeschi hanno distrutto circa 4,4 milioni di tonnellate di naviglio alleato, perdendo 35 sottomarini.
Intanto i Focke-Wulf 190 (il tipo più riuscito è la versione 190-3, motore stellare BMW, 2.100 HP, velocità massima 765 km/h, quattro cannoni M G 151 da 20 mm, due mitragliatrici da 13 mm) si sono assicurati il quasi completo dominio dell'aria nei confronti degli Spitfire V, in dotazione ai reparti del Comando Caccia della RAF (Royal Air Force).
In dicembre il gen. F. von Bock è costretto ad abbandonare il comando del gruppo d'esercito centro a causa di una malattia.



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