Papi
687-701, Sergio I
[santo];
701-705, Giovanni VI;
705-707, Giovanni VII;
708, Sisinnio;
708-715, Costantino;
ISLAM
segue
Ismaeliti
(sciiti settimani)
Ramo degli
sciiti dove l'imam, come per gli imamiti,
non è elettivo, ma deve essere discendente maschile di 'Alì
e di Fatima figlia di
Maometto;
è impeccabile, infallibile e solo interprete della legge religiosa:
1 - 'Alì
2 - al-Hasan (m. 670)
3 - al-Husayn (m. 680)
(figli di 'Alì)
4 - 'Alì Zayn al-'Ābidīn (m.
711)
5 - Muhammad al-Baquir (m. 731)
6 - Gia'far al-Sadiq (m. 765)
7 - Isma'il (m. ?);
a differenza degli imamiti
essi ritengono legittimo imam dopo il 6° (Gia'far
al-Sadiq) il figlio primogenito Isma'il
(premorto al fratello) anziché il secondogenito Musā
al-Kazim, e ritengono con lui chiuso l'imamato.
IX-XIII, l'ismailismo costituisce una alternativa esoterica all'Islam
ortodosso, che attrae anche molti intellettuali del tempo;
[segue Aga
Khan 1981]
|
700-709 d.C.
RINASCIMENTO
ISLAMICO
(o medievale)
[È il terzo rinascimento dopo il primo dell'età
imperiale e il secondo della
prima metà del sec. VI d.C.]
VIII secolo, nell'Islam inizia ora l'interesse
per la scienza, in seguito alla rivoluzione abbaside, con i califfi
al-Mansur e Harun-ar-Rashid,
e si svilupperà soprattutto nel IX secolo con il califfo
al-Ma'mun.
Cominciano ora le traduzioni in arabo dei trattati scientifici
ellenistici sopravvissuti.
Una copia degli Elementi di Euclide
viene richiesta a questo scopo dal califfo (l'episodio è
attribuito sia ad al-Mansur che ad
al-Ma'mun) all'imperatore bizantino.
Nello stesso periodo si ha un ritorno di interesse per la scienza,
forse stimolato dal risveglio islamico, anche a Bisanzio. Tra
le tante edizioni bizantine del IX secolo vi sono anche molte
edizioni di opere scientifiche, come l'edizione di Archimede
(basata su quella di Isidoro
di Mileto [il Giovane]).
Gli scienziati islamici nel loro lavoro (cui dobbiamo in misura
notevole la sopravvivenza della scienza) sono lontani dalla metodologia
scientifica del primo ellenismo e si dedicano soprattutto all'esegesi
di opere scientifiche del periodo imperiale: in particolare l'opera
astronomica di Claudio
Tolomeo e quella medica di Galeno
sono ora considerate le massime autorià nei rispettivi
campi.
L'ottica viene recuperata soprattutto ad opera di Ibn
Sahl (la cui opera rimastaci risale al 983) e Ibn
al-Haytham (Alhazen, 965 ca-1069 ca).
|
La sopravvivenza
del ricordo della scienza ellenistica è assicurata da una
serie di "rinascimenti" che, in aree geografiche diverse,
riaccesero in alcuni periodi l'interesse per le antiche conoscenze.
[Lucio Russo, La rivoluzione
dimenticata, Feltrinelli 1996.] |
CINA
Chong-Tsung
[Dinastia T'ang]
figlio di Kao-Tsung;
683-710, imperatore della Cina;
ufficialmente
sul trono ma comanda la madre Wu Tso-t'ien
che si tiene aggrappata al potere;
705, un gruppo di congiurati obbliga Wu
Tso-t'ien ad abdicare: 81enne, muore pochi mesi dopo;
Wei, la moglie dell'imperatore, lo
inganna con un nipote di sua suocera, Wu
San-szeu, e lo avvelena per governare al suo posto;
il giovane principe Li Long-ki invade
il palazzo e uccide Wei, la cui testa
mozzata viene gettata al popolo;
segue
|
EGITTO
|
641
d.C.: Conquista araba. |
segue
|
GIAPPONE
|
Fujiwara
«segue»
|
AFRICA
700
Gli antichi egiziani menzionavano col termine Terra
di Punt una non meglio specificata zona dell'Africa
orientale. Probabilmente il termine "Punt"
era una deformazione della parola "Bantu",
con la quale sono classificate la maggior parte delle popolazioni
che abitano l'Africa al di sotto dell'equatore.
[Tra queste popolazioni ebbe origine sulla costa orientale la
cultura swaili, sviluppatasi parallelamente
all'avvio del commercio sulla costa e sulle isole prospicienti.
L'elemento africano fu arricchito dagli Sciiti,
seguiti nel IX secolo dai Sunniti
ortodossi di Shiraz, sulla riva persiana dello stesso golfo.
La civiltà islamica della costa orientale, però,
data solo dal XIII secolo; essa non aveva importanti legami
commerciali con alcuna zona dell'interno a nord del fiume Rovuma.
Recenti scoperte di monete romane, invece, hanno dimostrato
l'importanza economica commerciale delle città stato
a partire probabilmente già dal IV secolo d.C.]
|
[AA.VV., Storia dell'Africa, La Nuova Italia
1979.] |
– Bhavabhuti (sec.
VIII d.C.) drammaturgo indiano, discendente da una grande famiglia brahmanica,
studioso anche di materie scientifiche, visse presso la corte del re
Yasovarman di Kanauj;
Mahaviracarita (Le gesta del grande eroe)
Uttaramacarita (Le ultime avventure di Rama)
Malatimadhava.
– Giàbir o Geber
(sec. VIII d.C.) medico ed alchimista arabo di Spagna;
Summa perfectionis magisterii (opera maggiore di cinque scritti
costituenti il fondamento di tutti gli studi alchimistici intrapresi
in seguito nel sec. XIV)
[È tuttavia ormai provato che tali scritti sono
da attribuirsi ad uno pseudo Geber essendo
stati composti direttamente in latino, e non tradotti dall'arabo.]
Torna su
|
|